Giro d'Italia 2014 - 19a tappa - Bassano del Grappa-Cima Grappa (Crespano del Grappa) (Cronometro Individuale) - 26,8 km (30 maggio 2014)

prof ha scritto:Ma Valverde, francamente, non l'ho mai visto nei panni di cincitore di un Tour ! Oggi, poi, men che meno.

Sono d'accordo con te, ma ho il timore che quest'anno la Movistar per il Tour punti proprio su Valverde. 

prof ha scritto:Se non c'è vento, via di lenticolare per tutto il percorso !
Lelli ha spiegato il perchè di una scelta come quella da lui prospettata?

Sì aveva fatto la sua valutazione proprio in base al vento, ma aveva proprio esplicitamente parlato di cambio bici.

Su questo aspetto ha detto tutto Morris.

Morris l'originale ha scritto:

Cambiare bici significa oggettivare una differenza nella testa del corridore (che non è poco), oltre che pesare su una ventina di secondi e imporre un cambiamento nella postura. In un ciclismo esasperato come quello di oggi, trovo difficile ed assurdo che non abbiano provato e verificato a sufficienza per giungere all’uso di una bicicletta unica. Se comunque così fosse, devo ricredermi sul giudizio che ho dato fino ad ora: l’ambiante è anche peggiore del già tanto…….  

Ieri Garzelli consigliava di usare due bici sostenendo che fare il primo tratto con bici da crono farebbe guadagnare circa 30 secondi a fronte degli 8 secondi persi per il cambio del mezzo.

Sì ma non tiene conto della crisi di assetto, che potrebbe costare anche un minuto.

Anche avendo testato i mezzi prima del Giro, l'assetto non sarebbe comunque garantito, perché i corridori adesso sono di qualche kg sotto il peso di quanto avranno fatto i test.
Certamente Uràn avrà testato questa crono e avrà una specifica strategia di corsa.
Vedremo, e credo che avremo delle enormi difformità fra le prestazioni nei vari settori del tracciato, che io sintetizzo in 4:
- partenza e pianura di 9 km
- primo tratto facile
- breve tratto pianeggiante
- tratto duro sino all'Ossario

Il mio precedente post lasciava trasparire il punto di vista dell'organizzatore.
Oggi sarei preoccupato che qualcuno trasformi, il vento seminato nei giorni scorsi, in tempesta.
Per cui sarei molto molto attento ad ogni secondo della corsa di Nairo.
@Morris ti ricordi i Giri donne che organizzavamo ed i problemi che ci ponevamo quando si affrontavano i passi alpini e sapevamo che la Fabiana restava sola al comando ......
Ma speriamo che tutto vada per il meglio: per il bene del ciclismo.
Però oggi starei con otto occhi aperti .......

E intanto, inosservato e discreto come sempre si fa vedere al Bar Toilette Pippo Pozzato

angelo francini ha scritto:Il mio precedente post lasciava trasparire il punto di vista dell'organizzatore.
Oggi sarei preoccupato che qualcuno trasformi, il vento seminato nei giorni scorsi, in tempesta.
Per cui sarei molto molto attento ad ogni secondo della corsa di Nairo.
@Morris ti ricordi i Giri donne che organizzavamo ed i problemi che ci ponevamo quando si affrontavano i passi alpini e sapevamo che la Fabiana restava sola al comando ......
Ma speriamo che tutto vada per il meglio: per il bene del ciclismo.
Però oggi starei con otto occhi aperti .......

Già!
Infatti, oggi serviranno tanti occhi.....   

Morris l'originale ha scritto:

Beh…. in fondo, per vendere nuova tecnologia agli amatori, ovvero il mercato, niente è meglio del professionismo…..e dei cantori relativi.

Che si perdano 8 secondi e se ne guadagnino 20, fa parte del volontario o involontario messaggio pubblicitario. Slogan, che sarebbero stati più efficaci senza accompagnarli da numeri fittizi. Gli 8 secondi poi, sono una cavolata. Lo sa anche il Garzo, ma tanto è. 

Non avevo mentalizzato questo aspetto, ma è tremendamente vero.
Per colpa dei nonni e degli zii (miei coetanei) si sta rovinando il vero ed unico ciclismo, quello GIOVANE e quello dei PROFESSIONISTI.
E, lo dico io, Morris lo dice per amore del ciclismo e contro il suo stesso interesse.

Morris l'originale ha scritto:

Cambiare bici significa oggettivare una differenza nella testa del corridore (che non è poco), oltre che pesare su una ventina di secondi e imporre un cambiamento nella postura. In un ciclismo esasperato come quello di oggi, trovo difficile ed assurdo che non abbiano provato e verificato a sufficienza per giungere all’uso di una bicicletta unica. Se comunque così fosse, devo ricredermi sul giudizio che ho dato fino ad ora: l’ambiante è anche peggiore del già tanto…….  

Se non vado errato, sono 9 i km di pianura. Pensare che 2 km/hr possano essere la max differenza tra configurazione crono e normale, significa che siamo li', attorno ai 20/30 sec di tempo guadagnato con ruota lenticolare. Se poi si considerea che fermarsi, cambiare bici e ripartire ci costi max 15 sec circa, ci sarebbe un vantaggio di una quindicina di sec che, francamente, non so se valgano tutto l'ambaradan e, soprattutto se non siano poi vanificati dagli effetti sulla gamba del corridore (uno stop & start sulle gambe di un corridore non è come lo stop & start di un motore) .
In ogni caso, io credo che fare tutta la gara con la lenticolare (posteriore) sia la cosa migliore

BenoixRoberti ha scritto:

galliano ha scritto:E pure qualche dubbio sulla sua partecipazione al Tour comincio a nutrirlo. Unzue è molto prudente nelle sue scelte e non sono più tanto convinto che Quintana riesca a convincrelo a portarlo al Tour.

Il problema è che nessuno ormai programmerà Giro e Tour nello stesso anno, non solo per le fatiche.
Ne parlavo con un corridore e questo mi diceva che col Giro a maggio non si esce stanchi per il Tour, ma malati per freddo e intemperie. Secondo lui il Giro è troppo esigente per quello, più che per il percorso ed ammalarsi significa perdere il treno della preparazione per il Tour.

Credo proprio che tu abbia centrato il problema: il Giro a maggio è molto oneroso in termini di variabilità delle condizioni meteo. SI passa dagli zero gradi sulle vette, fino ai 30° al sud, questo è uno stress per il corpo che pochi sono disposti a mettere in conto quando hanno in mente pure il Tour.
A Giugno ci sarà sicuramente il rischio di prender neve oltre i 2000mt, ma complessivamente le temperature sono più accettabili.

prof ha scritto:In ogni caso, io credo che fare tutta la gara con la lenticolare (posteriore) sia la cosa migliore

Assolutamente sì, perché è una salita in cui sfioreranno i 20 Km/h, nonostante la pendenza media dell'8,1%.

Da Strava si ricava come miglior prestazione sulla salita quella di Marco Marcato, a 16 Km/h ed una discreta Vam di 1300 m/h.

	Marco Marcato	Jun 8, 2013	16.0km/h	163bpm	309W	1,306.3	1:06:31

Come ha detto Morris si dovrebbe puntare sulla continuità di esercizio e di assetto.

@Benoix: dopo otto fette hai capito che era polenta.
La tecnologia nel ciclismo non è finalizzata al professionismo, che poco la usa: te lo dico da quanto?
Serve per il mercato che al 90% è fatto dagli amatori, usato nel senso largo del termine non come categoria.

angelo francini ha scritto:@Benoix: dopo otto fette hai capito che era polenta.
La tecnologia nel ciclismo non è finalizzata al professionismo, che poco la usa: te lo dico da quanto?
Serve per il mercato che al 90% è fatto dagli amatori, usato nel senso largo del termine non come categoria.

E vabbeh, sono un pirlotto ottimista? 
E' la passione per il bambino che mi accieca.   e non vedo l'acqua sporca.

Attenzione, Ben forse non ci siamo capiti. Dicendo che io farei tutta la gara con la lenticolare dietro, dico anche che non cambierei assolutamente l bici, in quanto non ne avrei alcun vantaggio. Il vantaggio è già tutto e solo (o quasi) nella lenticolare.

prof ha scritto:Attenzione, Ben forse non ci siamo capiti. Dicendo che io farei tutta la gara con la lenticolare dietro, dico anche che non cambierei assolutamente l bici, in quanto non ne avrei alcun vantaggio. Il vantaggio è già tutto e solo (o quasi) nella lenticolare.

Ti confermo, avevo ben compreso. Il mio post era confermativo.
Malori ha fatto il miglior tempo all'intermedio in pianura.
Adesso lo seguo per capire le tendenze.
Nel live di Biciclismo aggiornano con regolarità:
http://www.biciciclismo.com/cas/site/eventos_online-ficha.asp?id=537

BenoixRoberti ha scritto:

angelo francini ha scritto:@Benoix: dopo otto fette hai capito che era polenta.
La tecnologia nel ciclismo non è finalizzata al professionismo, che poco la usa: te lo dico da quanto?
Serve per il mercato che al 90% è fatto dagli amatori, usato nel senso largo del termine non come categoria.

E vabbeh, sono un pirlotto ottimista? 
E' la passione per il bambino che mi accieca.   e non vedo l'acqua sporca.

     ......Sono quattro anni che faccio lo speaker ad una crono di contorno ad una notissima granfondo, ed ogni anno mi stupisco nel vedere gente qualunque su quei "razzi"...... Sono un centinaio i partecipanti (perché c'è il numero chiuso altrimenti.....) davvero sul meglio del meglio dell'expo adiacente. Se simili mezzi li avesse avuti un Baldini, che possedeva una flessibilità della schiena pazzesca, la Terra avrebbe trovato un altro satellite.... 

Sto guardando il tempo di Sella e Gretsch partiti con la bici da crono.
Primo e secondo tempo al primo intermedio, ma poi Gretsch cala vistosamente.

De haes ultimo in 1h 27'
mi pare a rischio tempo massimo

se Quintana ci mette 67minuti (ovvero 5 minuti meglio di Boem), il 30% sono 20 minuti e spiccioli, quindi de haes sarebbe fuori

Da quello che si vede, per adesso, il cambio bici non paga affatto.
Sono curioso di vedere Cataldo e poi Wout Poels e Thomas de Gendt in previsione della prova di Uràn.

Quintana, a mio avviso partirà con la bici normale, controllando il tempo di Uràn.
Tanti, a mio avviso, sono ingannati dalla media finale che per i primi dovrebbe essere sui 24 Km/h, cosa che mi fa valutare in almeno 21 km/h (e non 20 come da me stimato prima) la media sulla salita.

I Bardiani partiti con bici normale fanno tutti ottime prestazioni, Pirazzi in primis.
Il tempo di De Gendt fra primo intermedio e secondo conferma questa impressione.
Wilco Kelderman, primo tra i grandi, parte con la bici normale.
Chi insisterà sulla bici da crono e successivo cambio si farà male.
Adesso aspetto Cataldo per capire ancor meglio.

Cataldo prima eccezione. Con il cambio bici fa il secondo tempo al secondo intermedio.

Silvio è del nostro partito. 
Contro il cambio bici.

Cambio bici:
Evans
Aru
Pozzovivo
Majka (con bici marcatamente da crono)
Uràn
Quintana

Bici normale:
Kelderman
Hesjedal
Rolland

Drittone inspiegabile di Majka. 
E' stato fortunato a non andare a sbattere, anche con un po' di mestiere.

galliano ha scritto:De haes ultimo in 1h 27'
mi pare a rischio tempo massimo
se Quintana ci mette 67 minuti (ovvero 5 minuti meglio di Boem), il 30% sono 20 minuti e spiccioli, quindi de haes sarebbe fuori

Poiché siamo praticamente alla fine del Giro, ritengo che se anche un corridore finisse fuori tempo massimo di pochi secondi, sarà riammesso in corsa, grazie alla regola che certamente é contenuta nel Regolamento particolare del Giro d'Italia, che consente di aumentare sino ad un massimo del 25% il tempo massimo stabilito per oggi che é pari al 30% di quello del vincitore...((67x60=4020+1206 (30%)+302 (25% di 1206))=5528 che vuol dire un tempo totale di 1h32'08" per restare in gara.
Comunque potrebbe presentarsi un tale problema se qualche corridore riuscisse ad esprimersi con una media vicina ai 25 kmh, ossia con un tempo di 1h 04'30" circa.... media che ritengo molto probabile per il vincitore.