Se dovessi dare una definizione di questa crono, la definirei "bastarda".
Ad osservare la sola altimetria, di questa crono non si capisce nulla. Non per nulla con quel solo cucuzzolo non si spiegherebbero i 482 metri di guadagno altimetrico complessivo.
Ma non è quello che la rende problematica, o meglio non solo. Questa crono è piena di trabocchetti ed è "guidabile" (strada ampia e senza su e giù ad alternarsi) per molto meno della metà del tracciato.
In realtà le crono sono due distinte: la prima parte e quella finale, radicalmente diverse, che comincia da non molto prima di Ambel. Io dirò una cosa azzardata, ma mi farei la prima parte della crono con la bici da strada adattata e poi cambierei con la bici da crono da Talamantes in poi, ovvero da dopo la prima ripidissima discesa, roba per veri draghi.
ANALISI VISUALE
Si parte dal Real Monasterio de Santa María de Veruela (situato nel comune anzi ayuntamiento di Vera de Moncayo) una costruzione cistercense sorta in diversi periodi a seconda delle parti, a partire dal XII secolo, in stile romanico spagnolo, ma con varie influenze più recenti ed anche alcuni evidenti riferimenti di arte moresca.
Stando alla planimetria ufficiale, la partenza è assolutamente originale, con la pedana posta di fronte al portale d'ingresso e rivolta verso l'interno del Monasterio, con i corridori che compiranno una U uscendo alla destra del portale in immagine, per poi svoltare a sinistra in direzione di Alcalá de Moncayo
Il percorso all'interno del Monasterio
La strada all'uscita dal Monasterio è in immagine sterrata, ma penso che per fare questo tracciato l'abbiano almeno pavimentata
Dopo soli 700 metri il primo strappo di 1 km al 3-4% massimo, all'altezza dell'Embalse Molino Train
Di seguito il pianoro che porta ai piedi di Alcalá de Moncayo
L'impegnativo tornante prima di Alcalá de Moncayo
L'attraversamento del tristissimo Calle Mayor di Alcalá de Moncayo
Il terzo strappo impegnativo dopo Alcalá de Moncayo al 7%
Il culmine dello strappo seguito da un falsopiano
Il dolce falsopiano al 2-3% prima del durissimo strappo finale verso l'Alto de Moncayo
In questo tratto Street View offre solo le immagini della vecchia strada in terra battuta, che è stata sì asfaltata ma è rimasta molto stretta
La fine del falsopiano con una breve discesa di circa 500 metri da fare con circospezione. Da qua comincia la Luna, ovvero un paesaggio lunare, almeno nelle foto che ritraggono questo versante del Parque del Moncayo distrutto da vari incendi, di cui l'ultimo tremendo nel 2012, il che porta a sospettare sul vento in questa zona. Già, il vento ... ne parleremo
http://www.elperiodicodearagon.com/noticias/temadia/fuego-moncayo_785677.html
La breve discesa che porta al tremendo canalone verso l'Alto del Moncayo. Se i corridori troveranno vento contro lì (ma non dovrebbe), quella rampa varrà doppio
L'inizio della salita,
LA NEGRA, che mostra subito tutta la sua difficoltà, anzi diciamo che spaventa e mi chiedo se quella salita sia adatta ad una bici da crono per non dire ciò che verrà dopo
Dettaglio de La NEGRA
Vista sul tratto molto duro della salita con un tronco al 14% (pendenza irregolare a gradoni)
Lo stesso tratto ripreso un po' più avanti come è ora, asfaltato
Il muro, LA NEGRA, ovvero l'Angliru del Moncayo, come pomposamente lo chiamano in Aragona, ma pendenza a parte qualche similitudine c'è
Primo piano del tratto di maggior pendenza
Ultima parte della salita all'8-9%
L'Alto de Moncayo con lo scollinamento al 7-8%
Ed ecco la seconda sorpresa, la discesa di forte pendenza per 1,6 km sino a Talamantes, con poche curve e tornanti ma tutti problematici. Converrà fare questa salita e questa discesa con la bici da crono?!
Per capire la difficoltà della discesa si fissi anche il dettaglio altimetrico del tronco di sicesa più problematico dall'Alto de Moncayo a Talamantes
Il primo curvone di una S molto impegnativa, la curva ha un raggio di curvatura a ridursi (che porta fuori).
Il secondo tornante della S che i corridori troveranno dopo 400 metri discesa
A Talamantes la bestia peggiore della discesa, un tornante a sinistra veramente molto difficile e con cambio di pendenza dopo un rettilineo velocissimo. Non mi immagino il rumore dei freni in questo punto
All'ingresso di Talamantes l'ultimo curvone impegnativo prima dell'innesto nella provinciale
L'immissione, per nulla banale, verso sinistra nella provinciale Z-370
Il falsopiano in leggera discesa lungo la provinciale Z-370
Dopo meno di due km di falsopiano stretto in discesa non proprio rettilineo, una curva immette in questo ponte su un barranco (i barranchi sono spesso spazzati dal vento) dove la strada ricomincia a salire
Da qua comincia un serpentone lungo la Z-370 con vari saliscendi brevissimi ed impercettibili nell'altimetria per un paio di km
Riprende la discesa e stavolta con un drittone al 5-6% di circa 1 km
Successivamente la strada prosegue in discesa leggera ma entrando in un canalone molto scenografico ricomincia una serpentina di curve
L'uscita del canalone e in questi tratti andrebbe analizzato il gioco dei venti, cosa che i team avranno fatto e faranno nella perlustrazione
A seguire un breve strappo in leggera salita, uno dei tanti in sé insignificanti, ma che rendono discontinua l'impostazione in bici ed il relativo rapporto utilizzato
Si torna a scendere in falsopiano verso Ambel. A destra un vitigno del famoso "Campo de Borja", vino doc molto apprezzato in Spagna, nella cui zona tipica si svolge la crono
con la discesa che si fa leggermente più pendente poco prima di Ambel
All'uscita da Ambel la strada è più Ampia ed arrivare a Bulbuente è una volata, per chi ha ancora buone gambe. Solo da questo punto il tracciato per veri cronometristi puri, per un Tony Martin dal 2012 indietro diciamo (perché quello dal 2013 in avanti ...)
A Bulbuente svolta a destra sulla N-122. Siamo a 7,7 km dal traguardo
Siamo nell'unico tratto rettilineo e di pianura della corsa, i 7 km della N-122, quelli più difficili per gli scalatori puri e puriti.
Ingresso in Borja con svolta a sinistra in Calle Capuchinos ai 650 metri
Svolta leggermente a gomito, e semi cieca, a destra verso Carretera Cortes
E siamo alla doppia svolta finale a destra con una curva tutta da guidare verso Avenida Jurançon
E questo è il rettilineo d'arrivo di fianco alle piscine comunali
Ho letto in alcune analisi che il tracciato sarebbe più facile di quello dello scorso anno a Tarazona, in particolare su un sito di un giornale spagnolo, questo proprio perché in un forum giudicavano l'analisi fatta solo in base all'altimetria.
I penso che sia poco di più facile dello scorso anno la salita nel complesso, ma quello strappo di 2 km finali è molto, molto duro. A ciò si aggiunga la discesa problematica di 1,6 km e il mini (come dislivelli) mangiaebevi che gli succede, che non aiuterà gli specialisti, quelli che cercano l'assetto, con strade strette e spesso tortuose. Ci sono nel complesso solo 11 km di strada ampia e "tranquilla", quelli finali.
Detto questo, si aggiunga il vento leggero fra 8-13 km/ da N-NW che sarà in larga parte contrario per tutto il tratto finale, e io ne traggo l'idea che non sarà una crono molto più veloce di quella del 2013, che fu di poco superiore ai 45 orari, precisamente 45,647 km/h. Anzi, se dovessi proprio dirla tutta, forse passeranno di poco i 45.
Ed infine, ripeto, io utilizzerei la bici da strada con assetto modificato nella prima parte e cambio bici dopo il termine della discesa pericolosa. Un azzardo? Boh.
A voi per ulteriori impressioni ed opinioni.
Ultima modifica di BenoixRoberti il Lun Set 01, 2014 10:57 pm - modificato 1 volta.