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Politica, Economia e Attualità
Rojo- Grand Prix de Ouest-France
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Politica, Economia e Attualità
Come da titolo, thread adibito alle discussioni inerenti la politica, l'economia e i fatti di attualità.
Lemond- Giro di Lombardia
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Re: Politica, Economia e Attualità
Comunque, in questa pagina di ZeusNews
www.zeusnews.it/zn/19617
(dedicata alla ricarica di una nota marca di telefonia)
c'è un sondaggio.
Chiedono: "Qual è secondo te la peggiore invenzione della storia?"
Bisogna scegliere fra queste risposte:
- Le sigarette
- I fast food
- Le armi
- Il nucleare
- La Chiesa
- La televisione
- L'automobile
- I telefoni cellulari
- Gli autovelox
In questo momento al primo posto con 1.998 voti, pari al 36,31% su 5.502,
c'è ...
Sì, proprio lei: "La Chiesa".
P.S.
Il bello è che, se avessi votato io, sarei stato molto incerto fra essa, l'automobile e le sigarette.
www.zeusnews.it/zn/19617
(dedicata alla ricarica di una nota marca di telefonia)
c'è un sondaggio.
Chiedono: "Qual è secondo te la peggiore invenzione della storia?"
Bisogna scegliere fra queste risposte:
- Le sigarette
- I fast food
- Le armi
- Il nucleare
- La Chiesa
- La televisione
- L'automobile
- I telefoni cellulari
- Gli autovelox
In questo momento al primo posto con 1.998 voti, pari al 36,31% su 5.502,
c'è ...
Sì, proprio lei: "La Chiesa".
P.S.
Il bello è che, se avessi votato io, sarei stato molto incerto fra essa, l'automobile e le sigarette.
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°3
attivato sondaggio
Ho caricato il sondaggio anche qua:
http://www.ciclopassione.com/t191-sondaggio-zeusnews
Ahimè tu confondi sempre la Chiesa col Vaticano. Se parlassimo di Vaticano farei immensa fatica a contraddirti, ma la Chiesa è fatta da tutti "noi" cattolici. Non sarò io qua a poter sostenere una discussione valida ed interessante sull'argomento, ahimé.
Però mi sentivo di scriverti questo.
E Papa Francesco, l'uomo Papa Francesco, mi ha sorpreso, scosso e piacevolmente coinvolto, smentendo tutte le mie riserve iniziali.
Che ci posso fare?!
Ps. leggendo il pezzo di Morris su Pambianco pensavo alle mie riserve su un personaggio come Giulio Onesti. Ebbene, poi riflettendo, mi sono detto: averne di personaggi così oggi!
Strano animale l'uomo, e anche la Chiesa è fatta di uomini, il Vaticano di preti, ma adesso è comandato da un uomo ...
http://www.ciclopassione.com/t191-sondaggio-zeusnews
Ahimè tu confondi sempre la Chiesa col Vaticano. Se parlassimo di Vaticano farei immensa fatica a contraddirti, ma la Chiesa è fatta da tutti "noi" cattolici. Non sarò io qua a poter sostenere una discussione valida ed interessante sull'argomento, ahimé.
Però mi sentivo di scriverti questo.
E Papa Francesco, l'uomo Papa Francesco, mi ha sorpreso, scosso e piacevolmente coinvolto, smentendo tutte le mie riserve iniziali.
Che ci posso fare?!
Ps. leggendo il pezzo di Morris su Pambianco pensavo alle mie riserve su un personaggio come Giulio Onesti. Ebbene, poi riflettendo, mi sono detto: averne di personaggi così oggi!
Strano animale l'uomo, e anche la Chiesa è fatta di uomini, il Vaticano di preti, ma adesso è comandato da un uomo ...
Lemond- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°4
Re: Politica, Economia e Attualità
BenoixRoberti ha scritto:Ho caricato il sondaggio anche qua:
http://www.ciclopassione.com/t191-sondaggio-zeusnews
Ahimè tu confondi sempre la Chiesa col Vaticano. Se parlassimo di Vaticano farei immensa fatica a contraddirti, ma la Chiesa è fatta da tutti "noi" cattolici. Non sarò io qua a poter sostenere una discussione valida ed interessante sull'argomento, ahimé.
Però mi sentivo di scriverti questo.
E Papa Francesco, l'uomo Papa Francesco, mi ha sorpreso, scosso e piacevolmente coinvolto, smentendo tutte le mie riserve iniziali.
Che ci posso fare?!
Ps. leggendo il pezzo di Morris su Pambianco pensavo alle mie riserve su un personaggio come Giulio Onesti. Ebbene, poi riflettendo, mi sono detto: averne di personaggi così oggi!
Strano animale l'uomo, e anche la Chiesa è fatta di uomini, il Vaticano di preti, ma adesso è comandato da un uomo ...
Io non credo di confondere, perchè la Chiesa è il Vaticano, con a capo (monarca assoluto) proprio quel Francesco, che io non conosco, nel senso che non ho sentito, né letto una sola riga che su di lui sia stata riferita dopo l'insediamento. Perché poi l'unica parola che, secondo me, in campo politico (perché in questo caso non parlo di teologia) dovrebbe dire, per acquistare credibilità agli occhi degli altri, sarebbe: "Rinuncio "ex tunc" all'otto per mille" e mi scuso per il furto che i miei precedessori hanno lasciato che si perpetrasse in combutta con i vari governi italiani. Finché non ci sarà questa espressione, per me, tutte il resto sono (direbbe Arbore credo) quisquilie e pinzillacchere.
Tranchée d'Arenberg- Grand Prix Cycliste de Montréal
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- Messaggio n°5
Re: Politica, Economia e Attualità
la chiesa senza ombra di dubbio. Come dice lemond la chiesa è il vaticano, che nel corso dei secoli si è resa colpevole di innumerevoli crimini. Lasciamo stare le cose di 500 anni fa o anche meno "antiche". In teoria oggi le cose son diverse ma fino a quale punto? Ci sono concrete prove che il tanto celebrato papa polacco negli anni 80 avvallasse il finanziamento, tramite quel centro di riciclaggio di denaro che si chiama IOR, ai colpi di stato di estrema destra creati ad-hoc in centro e sud america dalla CIA. Quante morti e torture sono state perpetrate con l'avvallo del Vaticano solo perchè volevano constrastare l'avanzata dei "comunisti" nell'America Latina?
E venendo ai giorni nostri e all'Italia, quante leggi vengono bloccate in parlamento a causa del bigottismo vaticano? Staminali, eutanasia, matrimoni gay, pillola del giorno dopo...
Non c'è dubbio alla risposta al sondaggio
E venendo ai giorni nostri e all'Italia, quante leggi vengono bloccate in parlamento a causa del bigottismo vaticano? Staminali, eutanasia, matrimoni gay, pillola del giorno dopo...
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Lemond- Giro di Lombardia
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Re: Politica, Economia e Attualità
Quando mi arriverà, comincerò a spedire a puntate questo librettino:
Paolo Flores d’Arcais
“La democrazia ha bisogno di Dio” (Falso!)
edito da Laterza proprio in questo mese di ottobre 2013.
Vi riporto gli argomenti che vengono trattati e confutati uno ad uno:
- Laici e credenti uniti nella lotta
- L’ateismo è una sciagura pubblica
- La democrazia da sola non regge
- Un Dio ci vuole
- Senza Dio vince il nichilismo
- Il rischio totalitario
- Dio è un buon argomento
- Offendere Dio non è libertà
- La scienza non basta
- Valori non negoziabili
- Libertà non è pornografia
- La vita è sacra
- I laici prevaricano
- L’abisso del relativismo
- Solo Dio ci può salvare
Paolo Flores d’Arcais
“La democrazia ha bisogno di Dio” (Falso!)
edito da Laterza proprio in questo mese di ottobre 2013.
Vi riporto gli argomenti che vengono trattati e confutati uno ad uno:
- Laici e credenti uniti nella lotta
- L’ateismo è una sciagura pubblica
- La democrazia da sola non regge
- Un Dio ci vuole
- Senza Dio vince il nichilismo
- Il rischio totalitario
- Dio è un buon argomento
- Offendere Dio non è libertà
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Fizz Terabike- Vattenfall Cyclassics
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- Messaggio n°7
Re: Politica, Economia e Attualità
Vendola ... Vendola ... che uomo di ...
Il cialtrone che parla (benissimo) di democrazia e poi se la ride col prepotente che ha strappato il microfono ad un giornalista.
Vomito ... a casa! Sparisci!
Il cialtrone che parla (benissimo) di democrazia e poi se la ride col prepotente che ha strappato il microfono ad un giornalista.
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BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°8
Re: Politica, Economia e Attualità
Senza un bel link non si capisce il perché del tuo post.
Deve avere la faccia come il culo per farsi rivedere in giro. Scioccante e ipocrita.
Il Vendola rideva per questo:
Deve avere la faccia come il culo per farsi rivedere in giro. Scioccante e ipocrita.
Il Vendola rideva per questo:
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°9
Re: Politica, Economia e Attualità
Lo Stato è 'na munezza. Così parlò Carmine Schiavone, boss dei Casalesi, che ha sparso veleni e scorie nucleari fra Campania, Lazio e Puglia
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°10
Re: Politica, Economia e Attualità
Carolina Girasole alla scuola di legalità del Pd Toscana:
http://www.corriere.it/cronache/13_dicembre_03/ndrangheta-manette-ex-sindaco-antimafia-34850a9a-5bf7-11e3-bc7d-68ebf7f6255f.shtml
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BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°11
Re: Politica, Economia e Attualità
Cota si fa rimborsare le mutande verdi comprate a Boston
Mi ricordo mutande verdi
e le corse di una bambina
per andare al gabinetto
E facevo la pipì a letto.
Gli rimborso mutande verdi
e le spese per il festino
per andare alla regione
il Piemonte che coglione!
http://www.grandain.com/2013/12/04/mutande-verdi-e-12-milioni-di-euro-al-mese-non-si-placa-lo-scandalo-di-rimborsopoli/
Mi ricordo mutande verdi
e le corse di una bambina
per andare al gabinetto
E facevo la pipì a letto.
Gli rimborso mutande verdi
e le spese per il festino
per andare alla regione
il Piemonte che coglione!
http://www.grandain.com/2013/12/04/mutande-verdi-e-12-milioni-di-euro-al-mese-non-si-placa-lo-scandalo-di-rimborsopoli/
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Re: Politica, Economia e Attualità
Ed io......pago! (da fessa piemontese)
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Re: Politica, Economia e Attualità
Paghiamo tutti, piemontesi o no, la cupidigia di quasi tutti i politici. Io ne conosco uno solo che si è impoverito con questo "lavoro": da ricco, com'era, di famiglia, ha venduto tutto i beni avuti e si ritrova ora proprietario di una soffitta a Roma. Il suo nome è Giacinto il cognome è più noto.vallelvo ha scritto:Ed io......pago! (da fessa piemontese)
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°14
Re: Politica, Economia e Attualità
Per volare lasciamo l'Italia e guardiamo al Sudafrica.
RIPOSA IN PACE GRANDE MADIBA.
Mi mancherà tanto il suo sorriso contagioso. Un grande, immenso, uomo.
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BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°15
Re: Politica, Economia e Attualità
Sono uno scettico totale sulla politica attuale, sono schifato nel profondo dell'anima e non sono per nulla originale in questo sentimento, lo so bene.
In ogni modo credo che questo weekend sia stato nel complesso positivo per la politica di questo Paese. Ovviamente mi riferisco alle primarie di questo weekend che hanno visto molte persone partecipare alla scelta per eleggere i segretari di due partiti.
Quando i cittadini si esprimono è sempre una cosa positiva, anche se le primarie hanno il difetto di personalizzare un po' troppo la politica.
Non sono qua certamente a spellarmi le mani per le vittorie di Renzi per il Pd e di Salvini per la Lega, ma non si può non prendere atto che finalmente questo Paese si sta facendo carico di dare un ricambio a questa putrida, irremovibile politica.
Personalmente sono molto (anzi moltissimo) diffidente verso Frenzie, ma le primarie Pd hanno mostrato un tessuto di partito che non è solo quello dei leader.
Da quel partito è emerso anche il volto pulito di un raro leader di centrosinistra del nord come Civati e la cifra culturale (non senza sorpresa) di una persona di bei modi e fine cultura come Cuperlo, candidato che era decisamente meglio della gentaglia di apparato che lo appoggiava.
Di quest'ultimo non mi capacito che si sia nascosto in tutti questi anni dietro una figura lugubre e squallida come Baffino D'Alema, scrivendogli pure immeritatamente tanti discorsi. E tanti italiani a dire: "Però come è intelligente e furbo D'Alema". Incomprensibile masochismo.
Aggirando la mia opinione su Renzi (me la tengo per me), il risultato importante di questi giorni sembra proprio che D'Alema ed altri figuri dovrebbero avere terminato davvero (sembra un sogno) la loro stagione politica.
Vale la stessa cosa per la fine della stagione di Umberto Bossi, augurando a quella formazione di abbandonare gli accenti razzisti in favore di una più positiva tutela dei territori che dicono di voler difendere.
La speranza è che a cascata ora anche le altre forze politiche si avvalgano dello strumento delle primarie per scegliere la loro dirigenza che andrà poi a comporre la nostra complessiva classe politica.
Il centrodestra nel complesso è purtroppo quello più arretrato in questa innovazione di civiltà perché ancora troppo di proprietà di un uomo del passato remoto come Silvio Berlusconi. Ma a parte lo stuolo di cortigiani e cortigiane (per essere delicati) il personale volendo non mancherebbe. Prima ho detto del masochista Cuperlo a sinistra, a destra c'è un alter ego di nome Crosetto. Il centrodestra deve guarire dalla sindrome del Cavaliere e deve ritrovare linfa dalla tradizione liberale dando un senso italiano al movimento conservatore europeo, magari abbandonando il suo bisogno storico di leaderismo fine a se stesso. Non è un compito facile, ma sicuramente necessario per tutto il Paese.
A sinistra del Pd mi auguro abbiano il coraggio di trovare un nuovo leader ed anche idee e proposte (troppo facile criticare il mondo dall'alto della propria supposta - da loro - perfezione); Vendola è per me ormai un rottame da altoforno dell'Ilva di Taranto (molto inquinante).
Le primarie "parlamentarie" le aveva fatte anche il M5S e, nonostante alcune cadute del leader e di alcuni parlamentari, il movimento ha portato in parlamento un gruppo politicamente molto vivace che ha aperto le finestre del palazzo e portato aria nuova.
In questi giorni Beppe Grillo ha avuto delle cadute di tono tremende sui giornalisti, assolutamente deprecabili, ma non possiamo non rilevare come questa categoria abbia spesso preso posizione in modo opportunistico, sempre adeguandosi ai potenti di turno e tessendone le lodi, facendo l'esatto opposto di quello che ad esempio fa la stampa anglosassone. La stampa italiana è faziosamente leccaculo dei potentati, non è un giornalismo con la schiena dritta.
La stampa deve essere sempre inflessibile, scrupolosamente impegnata ad evidenziare i fatti distinti dalle opinioni e non asservita a lobbismi e pubblicazioni di veline preconfezionate.
Con una stampa migliore, con limiti ai mandati dei politici, con primarie per la selezione della classe politica, con una drastica riduzione delle spese e degli addetti diretti ed indiretti della politica, QUESTO PAESE LO CAMBIAMO.
Perdere le elezioni non deve essere più un dramma, vincerle non deve essere più un delirio di piacere ed umiliazione dell'avversario. E in questo la politica dovrebbe imparare dallo sport, anche dal ciclismo.
In ogni modo credo che questo weekend sia stato nel complesso positivo per la politica di questo Paese. Ovviamente mi riferisco alle primarie di questo weekend che hanno visto molte persone partecipare alla scelta per eleggere i segretari di due partiti.
Quando i cittadini si esprimono è sempre una cosa positiva, anche se le primarie hanno il difetto di personalizzare un po' troppo la politica.
Non sono qua certamente a spellarmi le mani per le vittorie di Renzi per il Pd e di Salvini per la Lega, ma non si può non prendere atto che finalmente questo Paese si sta facendo carico di dare un ricambio a questa putrida, irremovibile politica.
Personalmente sono molto (anzi moltissimo) diffidente verso Frenzie, ma le primarie Pd hanno mostrato un tessuto di partito che non è solo quello dei leader.
Da quel partito è emerso anche il volto pulito di un raro leader di centrosinistra del nord come Civati e la cifra culturale (non senza sorpresa) di una persona di bei modi e fine cultura come Cuperlo, candidato che era decisamente meglio della gentaglia di apparato che lo appoggiava.
Di quest'ultimo non mi capacito che si sia nascosto in tutti questi anni dietro una figura lugubre e squallida come Baffino D'Alema, scrivendogli pure immeritatamente tanti discorsi. E tanti italiani a dire: "Però come è intelligente e furbo D'Alema". Incomprensibile masochismo.
Aggirando la mia opinione su Renzi (me la tengo per me), il risultato importante di questi giorni sembra proprio che D'Alema ed altri figuri dovrebbero avere terminato davvero (sembra un sogno) la loro stagione politica.
Vale la stessa cosa per la fine della stagione di Umberto Bossi, augurando a quella formazione di abbandonare gli accenti razzisti in favore di una più positiva tutela dei territori che dicono di voler difendere.
La speranza è che a cascata ora anche le altre forze politiche si avvalgano dello strumento delle primarie per scegliere la loro dirigenza che andrà poi a comporre la nostra complessiva classe politica.
Il centrodestra nel complesso è purtroppo quello più arretrato in questa innovazione di civiltà perché ancora troppo di proprietà di un uomo del passato remoto come Silvio Berlusconi. Ma a parte lo stuolo di cortigiani e cortigiane (per essere delicati) il personale volendo non mancherebbe. Prima ho detto del masochista Cuperlo a sinistra, a destra c'è un alter ego di nome Crosetto. Il centrodestra deve guarire dalla sindrome del Cavaliere e deve ritrovare linfa dalla tradizione liberale dando un senso italiano al movimento conservatore europeo, magari abbandonando il suo bisogno storico di leaderismo fine a se stesso. Non è un compito facile, ma sicuramente necessario per tutto il Paese.
A sinistra del Pd mi auguro abbiano il coraggio di trovare un nuovo leader ed anche idee e proposte (troppo facile criticare il mondo dall'alto della propria supposta - da loro - perfezione); Vendola è per me ormai un rottame da altoforno dell'Ilva di Taranto (molto inquinante).
Le primarie "parlamentarie" le aveva fatte anche il M5S e, nonostante alcune cadute del leader e di alcuni parlamentari, il movimento ha portato in parlamento un gruppo politicamente molto vivace che ha aperto le finestre del palazzo e portato aria nuova.
In questi giorni Beppe Grillo ha avuto delle cadute di tono tremende sui giornalisti, assolutamente deprecabili, ma non possiamo non rilevare come questa categoria abbia spesso preso posizione in modo opportunistico, sempre adeguandosi ai potenti di turno e tessendone le lodi, facendo l'esatto opposto di quello che ad esempio fa la stampa anglosassone. La stampa italiana è faziosamente leccaculo dei potentati, non è un giornalismo con la schiena dritta.
La stampa deve essere sempre inflessibile, scrupolosamente impegnata ad evidenziare i fatti distinti dalle opinioni e non asservita a lobbismi e pubblicazioni di veline preconfezionate.
Con una stampa migliore, con limiti ai mandati dei politici, con primarie per la selezione della classe politica, con una drastica riduzione delle spese e degli addetti diretti ed indiretti della politica, QUESTO PAESE LO CAMBIAMO.
Perdere le elezioni non deve essere più un dramma, vincerle non deve essere più un delirio di piacere ed umiliazione dell'avversario. E in questo la politica dovrebbe imparare dallo sport, anche dal ciclismo.
Morris l'originale- Vuelta al País Vasco
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Re: Politica, Economia e Attualità
Dopo le primarie del Partito Doroteo, l'Italia dei tempi non direttamente dittatoriali, non è mai stata così a destra e/o berlusconiana.
La sinistra non sta modificandosi, caro signorotto da quattro soldi, ma, in considerazione del peso dei numeri, dopo una lunga fase di coma, ha raggiunto l'elettrocefalogramma piatto.
L'unica luce di un fiammifero di questo tristissimo lunedì, si "concentra" sulla città di Firenze, che si toglie dall'Arno un topo di fogna, per dividerlo con tutto il Paese.
La sinistra non sta modificandosi, caro signorotto da quattro soldi, ma, in considerazione del peso dei numeri, dopo una lunga fase di coma, ha raggiunto l'elettrocefalogramma piatto.
L'unica luce di un fiammifero di questo tristissimo lunedì, si "concentra" sulla città di Firenze, che si toglie dall'Arno un topo di fogna, per dividerlo con tutto il Paese.
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Re: Politica, Economia e Attualità
Morris l'originale ha scritto:Dopo le primarie del Partito Doroteo, l'Italia dei tempi non direttamente dittatoriali, non è mai stata così a destra e/o berlusconiana.
La sinistra non sta modificandosi, caro signorotto da quattro soldi, ma, in considerazione del peso dei numeri, dopo una lunga fase di coma, ha raggiunto l'elettrocefalogramma piatto.
L'unica luce di un fiammifero di questo tristissimo lunedì, si "concentra" sulla città di Firenze, che si toglie dall'Arno un topo di fogna, per dividerlo con tutto il Paese.
Già, e l'impressione è che non abbiamo ancora toccato il fondo, e che ne vedremo ancora delle belle...si fa per dire !
BenoixRoberti- Tour de France
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Re: Politica, Economia e Attualità
Divertentissima e sorprendente intervista del marito del ministro Kyenge concessa al quotidiano Libero.
Rivela retroscena interessanti sull'allontanamento della Idem, sul Partito Democratico, su Renzi e sulla politica in generale. E' tutta da leggere!
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1365582/-Il-ricatto-del-Pd-a-mia-moglie-Cecile---Parla-Domenico-Grispino--marito-della-Kyenge.html
Il ricatto del Pd a mia moglie Cécile" Parla Domenico Grispino, marito della Kyenge
Il marito del ministro: "Le hanno fatto firmare un impegno a restituire 34mila euro di spese elettorali, ma la campagna l’ho pagata tutta io"
06/12/2013
ll video su Liberotv
Lei è innamorato dell’Africa e degli africani, ma dicono che sia leghista.
«Una volta ho votato un leghista, una brava persona, alle elezioni regionali. Si chiama Menani».
Vasco Errani, il presidente Pd della regione Emilia Romagna?
«Errani no, per l’amor di Dio. ME-NA-NI. Ma non ho messo la croce sul simbolo, anche se non ho niente contro la Lega. Mi piacevano alcune cose che dicevano prima che venissero smascherate certe porcate che hanno fatto. Stimo il sindaco di Verona Flavio Tosi, gliel’ho anche detto quando l’ho conosciuto. In fondo nella Lega sono quasi tutti ex comunisti, gran parte della base del Pci è passata con loro. I democratici invece non sanno più neanche con chi fare le feste. Neppure io sto con il Pd. Io sono di sinistra-sinistra. Li ho votati solo perché hanno candidato mia moglie. Le sembra un partito di sinistra quello? Matteo Renzi le sembra un politico di sinistra? Per favore».
Non pare avere un alto concetto della politica.
«Mangiano tutti. Destra e sinistra. Non si salva nessuno. A parte mia moglie, che è una persona perbene e avrebbe fatto meglio a continuare a fare il medico, professione in cui è bravissima. Io ho scritto a Beppe Grillo sa? Gli ho detto: io, se non fossi costretto a dimezzarmi lo stipendio, sarei pronto a scendere in campo. Non mi ha neppure risposto. Così in Parlamento ci vanno quelli che guadagnano meno di 2.500 euro o i disoccupati. Delle scamorze. Ma là servono i migliori e non i somari».
Viste tutte le polemiche che accompagnano Cécile, non teme che possano chiederle di dimettersi come hanno fatto con Josefa Idem?
«Pensa davvero che la Idem l’abbiano fatta dimettere per tremila euro di Ici? Da qualche giorno parlava di Dico, unioni di fatto. E questo non è piaciuto ai cattolici del partito. Il resto lo ha fatto Enrico Letta. E comunque su mia moglie che polemiche ci sono? Quelle sul fatto che è nera?»
No, per esempio quelle sulla vostra onlus Dawa. Un argomento di cui sua moglie non vuole parlare.
«Perché è mal consigliata. Il suo addetto stampa le è stato imposto dal partito. Era quello dell’ex ministro Cesare Damiano. Il Pd piazza in giro tutti quelli che non riesce a mantenere. Nei gabinetti dei ministeri girano sempre gli stessi nomi con tutti i governi. Mi può spiegare perché un ministro non si può fare la squadra attraverso un concorso pubblico?».
Ma perché sua moglie non risponde alle domande?
«È colpa del clima che c’è nell’entourage. Sono tutti pronti a farti lo sgambetto. E in pochi hanno festeggiato quando è stata eletta».
È la politica...
«È una politica di merda».
Dawa è stata un trampolino politico per sua moglie?
«Io non credo. La sua fortuna è che Livia Turco l’ha segnalata a Pier Luigi Bersani e Bersani ha ascoltato il suggerimento. Altrimenti non sarebbe mai stata eletta. Il partito per le primarie aveva puntato su altri tre nomi».
Quindi non avete fatto campagna elettorale?
«Sì che l’abbiamo fatta. Il partito le diceva dove andare a parlare e lei andava. Ma a spese proprie. Per i tre mesi di campagna ho investito io quasi duemila euro perché in giro non raccoglieva niente».
Beh, quei soldi adesso li avrete recuperati.
«Mia moglie oggi guadagna circa cinquemila euro netti. Poi ne ha tremila di diaria con cui affitta la casa a Roma e paga le spese di trasferta e altri tremila da rendicontare, di cui ben duemila vanno al Pd».
Perché?
«Questa è una bella domanda visto che prendono anche il finanziamento pubblico. Le hanno fatto firmare un accordo molto generico per presunte spese elettorali con cui lei si impegna, dopo l’elezione a versare al Pd 34 mila euro. Ma quali sono queste spese elettorali? Era nel listino. Il partito non le ha dato niente e sono anche stupidi perché quei contratti sono atti impugnabili».
Qualcuno in passato ha protestato perché i candidati sono costretti ad accettare, altrimenti non vengono candidati.
«Questo è chiaro. Sono stati portati come una mandria di vacche a firmare questo “accordo”. Non c’erano alternative. C’era il fumus del ricatto».
Per circa 400 eletti fa 13 milioni di euro.
«Guardi che il Pd è una macchina da soldi».
Sua moglie si aspettava di diventare ministro?
«No. Nei giorni in cui si formava il governo, gli altri parlamentari erano quasi tutti giù a Roma a leccare le scarpe di chi decideva. Cécile era in giro per Bologna con una sua amica. L’ha chiamata Letta e le ha detto che voleva nominarla ministro. Quasi sveniva».
Non sarebbe stato meglio il dicastero della Salute?
«No. Quello è un ministero con potere di spesa e mia moglie non ha capacità gestionali».
Veniamo alla Dawa. Libero ha svelato che non avete pagato le assicurazioni per i volontari, obbligatorie per legge. Di chi è la colpa?
«Mia, è solo mia. Io sono il più intelligente dell’associazione (ride, ndr) e avevo il compito di occuparmi delle questioni burocratiche».
Però la firma sui documenti è di sua moglie e le raccomandate con il sollecito di pagamento sono inviate a Cécile Kyenge.
«Che vuole che le dica? Lei quella roba non la guarda. Mettete in croce me. Si va in galera per questo?».
No, non si va in cella, ma è una grave irregolarità: i vostri volontari andavano in Africa senza assicurazione.
«Sono tornati tutti a casa. E allora dove è il problema? Purtroppo di quelle questioni non mi sono mai occupato. Se di ignoranza devo morire, morirò».
Ma questi documenti chi li ha controllati?
«Non so dirle. Io no, ma mia moglie non ha fatto errori. E poi, in realtà, i nostri volontari non facevano praticamente un casso. L’operativa era Cécile».
Guardi questi bilanci di Dawa. Ci sono delle correzioni a penna.
«Non ho mai visto neanche questi fogli, i bilanci che ho glieli mando via email».
La presidente di Dawa, Franca Capotosto, non ha risposto alle domande di Libero.
«È stato un grave errore. Per questo alla prossima assemblea mi presenterò e chiederò le sue dimissioni, anche se siamo amici. Le dirò di preparare i bagagli e se non lo farà mi dimetterò io».
Alcuni volontari hanno contestato le vostre opere in Congo. Dicono che siano fatiscenti.
«Nel 2007, quando sono scesi in Africa i vostri testimoni la situazione era come l’hanno descritta, non lo nego. Ma l’anno dopo è migliorata come posso dimostrare con le foto. La struttura oggi è dignitosa, almeno per gli standard africani. A onor del vero lo è diventata grazie al finanziamento del governatore del Katanga».
Allora voi che cosa avete fatto?
«Per esempio abbiamo inviato due container di materiale, compresa un’autoambulanza usata, e per il trasporto e lo sdoganamento abbiamo speso 14 mila euro. Noi ne avevamo raccolti 9 mila, ci siamo dovuti autotassare».
Il vostro impegno è rimasto circoscritto alla zona dove è nata sua moglie. Non le sembra ci sia un conflitto d’interessi?
«Lei conosce l’Africa? È impossibile lavorare là. È una vera jungla. In un viaggio ci hanno chiesto piccole mazzette a ogni posto di blocco. È tutto complicato. Per lo meno a casa di mia moglie riusciamo a fare qualcosa, conosciamo le persone. Ho deciso io di progettare un ospedale nel suo villaggio. È il mio grande sogno».
Ha altre idee per l’Africa?
«Stavo progettando una sorta di cooperazione con delle start-up da far partire laggiù. Purtroppo dopo il vostro articolo su Dawa mi hanno fatto sapere che non è opportuno. Almeno per il momento».
In questi giorni dal natio Congo sua moglie non riesce neppure a far rientrare in Italia 26 famiglie di nostri connazionali con i figli adottivi.
«Su quella storia ho poche informazioni. So che Cécile se ne sta occupando. Ma secondo me qualche associazione vuole farci la «pila» (i soldi, ndr)».
In che senso?
«Conosce le adozioni a distanza? Un mio amico pagava per mandare a scuola un ragazzino in Congo. Io sono andato a intervistarlo con una telecamera: quel bambino stava a casa con la nonna, i banchi non li aveva mai visti».
Dicono che sua moglie in Africa si facesse pagare le visite ambulatoriali.
«Laggiù sono delle iene, vogliono tutto gratis. Era un accordo con le autorità locali. Guardi qui».
(Grispino mostra un protocollo d’intesa con cui venivano garantite tre visite gratis al mese ad alcuni pazienti di una missione).
L’ambulatorio si trova a casa di suo suocero.
«Ha messo a disposizione un locale di proprietà, ma lui non ci guadagna niente. Una volta un belga gli ha proposto di costituire una società al 51 per cento per lo sfruttamento del sottosuolo del villaggio. Gli ho detto di non accettare. Alla fine quello straniero è sparito».
Ma che cosa c’è nel sottosuolo del villaggio Kyenge?
«Dicono diamanti».
Suo suocero sembra uno stregone. Venera le termiti.
«Custodisce le tradizioni. Quegli insetti si trovano nella casa degli avi, dove si svolge l’antico rito dell’accoglienza. Lo abbiamo fatto anche con mia moglie. Alcuni volontari però non hanno voluto bere quello che ci hanno dato. Le mando il video se vuole. (Il video ce lo ha inviato e si potrà vedere da questa sera sul nostro sito www.liberoquotidiano.it. Al termine della cerimonia, Grispino è diventato principe, in quanto marito della principessa Cécile, ndr). Ma mia moglie è cattolica, fa pure la comunione».
A Roma si troverà bene. Da quando è ministro riuscite a vedervi?
«Praticamente mai. Io vivo con la nostra figlia più piccola, diciottenne, e con il mio pastore maremmano. Chi fa l’agenda a Cécile non le lascia libero neppure il week end. Un parlamentare per lo stesso stipendio lavora tre giorni la settimana».
Dove dimora sua moglie nella Capitale?
«Due stanze in via del Babuino a 1.200 euro al mese. Adesso sta cercando una casa un po’ più in periferia, magari più grande».
Ci sono poche foto ufficiali di voi insieme. Ce n’è una sotto alla Tour Eiffel. Mentre in un’altra il presunto marito non assomiglia a lei...
«È vero, a Venezia girava con il suo portavoce e le mie due figlie. Lui era sempre lì attaccato ed è entrato in tutte le foto. Lì ha sbagliato anche mia moglie, l’addetto stampa non deve stare sempre lì con lei».
Non sarà mica geloso?
«Io? Si figuri. Ma quello adesso lo faccio mandare via».
Come ha conosciuto sua moglie?
«Venticinque anni fa ho dovuto fare due trapianti di cornea. Cécile è una bravissima oculista e ci siamo conosciuti durante quelle visite. È strano vedere con le cornee di qualcun altro. Io ho gli occhi di due morti, una ragazza di diciotto anni deceduta in un incidente e un muratore di 42 caduto da un’impalcatura. Quando lo dico ai miei suoceri abbassano la sguardo. Sa chi ha subito il mio stesso intervento?».
Chi?
«Il buon Luigi Bisignani. Sto leggendo il suo libro L’uomo che sussurra ai potenti. È interessantissimo, rivela molte cose vere. Dice che Roma è un ventre molle che avvolge tutto. Sono riuscito a parlare con lui al telefono e ora spero di incontrarlo».
Che cosa pensa di Silvio Berlusconi?
«Trovo incredibile che l’abbiano condannato a 7 anni per la vicenda Ruby. Quella ragazza le sembra per caso una minorenne?».
Tra lei e sua moglie chi ha fatto il primo passo?
«Beh io. Non avevo mai avuto una donna di colore, ma mi sono innamorato subito. È diventata medico, facendo la badante, è una donna con due palle così. Sapevo che andava a un concerto di Claudio Baglioni e mi sono fatto trovare là pure io. Poi per un po’ mi ha invitato a bere il the a casa sua. Quando è rimasta incinta ed è nata la mia prima figlia, nel 1993, ci siamo sposati. Prima di conoscere lei non ero mai stato all’estero. Anzi sì, a Monte Carlo e a San Marino».
È stato facile introdurre Cécile nella sua famiglia?
«Per niente. Ricorda il film Indovina chi viene a cena? Mi presentai con lei dai miei genitori senza dire di che colore fosse. Fu un momento imbarazzante. Comunque papà e mamma erano più arrabbiati quando frequentavo una donna molto più grande di me».
Amici e parenti come l’hanno accolta?
«In Calabria, il paese dei miei genitori, ho trovato tanta ipocrisia. Ma io sono modenese per “ius soli” (ride, ndr). Di amici invece ne ho persi diversi. Anche se qualcuno è riapparso quando Cécile è diventata ministro».
L’intervista è finita. Grispino indossa con cura un Borsalino marrone. «L’ho comprato a Roma per l’inagurazione del Parlamento». Quindi si raccomanda: «Io ho risposto a tutto. Ma adesso lasciate stare mia moglie. Dai, chiudiamola qui».
intervista di Giacomo Amadori
Rivela retroscena interessanti sull'allontanamento della Idem, sul Partito Democratico, su Renzi e sulla politica in generale. E' tutta da leggere!
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1365582/-Il-ricatto-del-Pd-a-mia-moglie-Cecile---Parla-Domenico-Grispino--marito-della-Kyenge.html
Il ricatto del Pd a mia moglie Cécile" Parla Domenico Grispino, marito della Kyenge
Il marito del ministro: "Le hanno fatto firmare un impegno a restituire 34mila euro di spese elettorali, ma la campagna l’ho pagata tutta io"
06/12/2013
«Non mi faccia separare da mia moglie. Cerchiamo di restare amici». Domenico Grispino, 59 anni, «ingegnere di campagna» dai capelli brizzolati e gli occhi azzurrissimi, è il marito del ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. Noi, certo, non lo vogliamo allontanare dalla sua signora. Ma certo, in questa intervista, un po’ di impegno per far divorziare la consorte dal «suo» Partito democratico, ce lo mette lui, Zibi Zibrov, come è soprannominato nella sua Modena. Ex musicista (si è esibito insieme con Pierangelo Bertoli e Vasco Rossi) ed ex judoka, è un uomo dai modi diretti, quasi inaspettati.
Guarda la Kyenge nel suo villaggio
ll video su Liberotv
Lei è innamorato dell’Africa e degli africani, ma dicono che sia leghista.
«Una volta ho votato un leghista, una brava persona, alle elezioni regionali. Si chiama Menani».
Vasco Errani, il presidente Pd della regione Emilia Romagna?
«Errani no, per l’amor di Dio. ME-NA-NI. Ma non ho messo la croce sul simbolo, anche se non ho niente contro la Lega. Mi piacevano alcune cose che dicevano prima che venissero smascherate certe porcate che hanno fatto. Stimo il sindaco di Verona Flavio Tosi, gliel’ho anche detto quando l’ho conosciuto. In fondo nella Lega sono quasi tutti ex comunisti, gran parte della base del Pci è passata con loro. I democratici invece non sanno più neanche con chi fare le feste. Neppure io sto con il Pd. Io sono di sinistra-sinistra. Li ho votati solo perché hanno candidato mia moglie. Le sembra un partito di sinistra quello? Matteo Renzi le sembra un politico di sinistra? Per favore».
Non pare avere un alto concetto della politica.
«Mangiano tutti. Destra e sinistra. Non si salva nessuno. A parte mia moglie, che è una persona perbene e avrebbe fatto meglio a continuare a fare il medico, professione in cui è bravissima. Io ho scritto a Beppe Grillo sa? Gli ho detto: io, se non fossi costretto a dimezzarmi lo stipendio, sarei pronto a scendere in campo. Non mi ha neppure risposto. Così in Parlamento ci vanno quelli che guadagnano meno di 2.500 euro o i disoccupati. Delle scamorze. Ma là servono i migliori e non i somari».
Viste tutte le polemiche che accompagnano Cécile, non teme che possano chiederle di dimettersi come hanno fatto con Josefa Idem?
«Pensa davvero che la Idem l’abbiano fatta dimettere per tremila euro di Ici? Da qualche giorno parlava di Dico, unioni di fatto. E questo non è piaciuto ai cattolici del partito. Il resto lo ha fatto Enrico Letta. E comunque su mia moglie che polemiche ci sono? Quelle sul fatto che è nera?»
No, per esempio quelle sulla vostra onlus Dawa. Un argomento di cui sua moglie non vuole parlare.
«Perché è mal consigliata. Il suo addetto stampa le è stato imposto dal partito. Era quello dell’ex ministro Cesare Damiano. Il Pd piazza in giro tutti quelli che non riesce a mantenere. Nei gabinetti dei ministeri girano sempre gli stessi nomi con tutti i governi. Mi può spiegare perché un ministro non si può fare la squadra attraverso un concorso pubblico?».
Ma perché sua moglie non risponde alle domande?
«È colpa del clima che c’è nell’entourage. Sono tutti pronti a farti lo sgambetto. E in pochi hanno festeggiato quando è stata eletta».
È la politica...
«È una politica di merda».
Dawa è stata un trampolino politico per sua moglie?
«Io non credo. La sua fortuna è che Livia Turco l’ha segnalata a Pier Luigi Bersani e Bersani ha ascoltato il suggerimento. Altrimenti non sarebbe mai stata eletta. Il partito per le primarie aveva puntato su altri tre nomi».
Quindi non avete fatto campagna elettorale?
«Sì che l’abbiamo fatta. Il partito le diceva dove andare a parlare e lei andava. Ma a spese proprie. Per i tre mesi di campagna ho investito io quasi duemila euro perché in giro non raccoglieva niente».
Beh, quei soldi adesso li avrete recuperati.
«Mia moglie oggi guadagna circa cinquemila euro netti. Poi ne ha tremila di diaria con cui affitta la casa a Roma e paga le spese di trasferta e altri tremila da rendicontare, di cui ben duemila vanno al Pd».
Perché?
«Questa è una bella domanda visto che prendono anche il finanziamento pubblico. Le hanno fatto firmare un accordo molto generico per presunte spese elettorali con cui lei si impegna, dopo l’elezione a versare al Pd 34 mila euro. Ma quali sono queste spese elettorali? Era nel listino. Il partito non le ha dato niente e sono anche stupidi perché quei contratti sono atti impugnabili».
Qualcuno in passato ha protestato perché i candidati sono costretti ad accettare, altrimenti non vengono candidati.
«Questo è chiaro. Sono stati portati come una mandria di vacche a firmare questo “accordo”. Non c’erano alternative. C’era il fumus del ricatto».
Per circa 400 eletti fa 13 milioni di euro.
«Guardi che il Pd è una macchina da soldi».
Sua moglie si aspettava di diventare ministro?
«No. Nei giorni in cui si formava il governo, gli altri parlamentari erano quasi tutti giù a Roma a leccare le scarpe di chi decideva. Cécile era in giro per Bologna con una sua amica. L’ha chiamata Letta e le ha detto che voleva nominarla ministro. Quasi sveniva».
Non sarebbe stato meglio il dicastero della Salute?
«No. Quello è un ministero con potere di spesa e mia moglie non ha capacità gestionali».
Veniamo alla Dawa. Libero ha svelato che non avete pagato le assicurazioni per i volontari, obbligatorie per legge. Di chi è la colpa?
«Mia, è solo mia. Io sono il più intelligente dell’associazione (ride, ndr) e avevo il compito di occuparmi delle questioni burocratiche».
Però la firma sui documenti è di sua moglie e le raccomandate con il sollecito di pagamento sono inviate a Cécile Kyenge.
«Che vuole che le dica? Lei quella roba non la guarda. Mettete in croce me. Si va in galera per questo?».
No, non si va in cella, ma è una grave irregolarità: i vostri volontari andavano in Africa senza assicurazione.
«Sono tornati tutti a casa. E allora dove è il problema? Purtroppo di quelle questioni non mi sono mai occupato. Se di ignoranza devo morire, morirò».
Ma questi documenti chi li ha controllati?
«Non so dirle. Io no, ma mia moglie non ha fatto errori. E poi, in realtà, i nostri volontari non facevano praticamente un casso. L’operativa era Cécile».
Guardi questi bilanci di Dawa. Ci sono delle correzioni a penna.
«Non ho mai visto neanche questi fogli, i bilanci che ho glieli mando via email».
La presidente di Dawa, Franca Capotosto, non ha risposto alle domande di Libero.
«È stato un grave errore. Per questo alla prossima assemblea mi presenterò e chiederò le sue dimissioni, anche se siamo amici. Le dirò di preparare i bagagli e se non lo farà mi dimetterò io».
Alcuni volontari hanno contestato le vostre opere in Congo. Dicono che siano fatiscenti.
«Nel 2007, quando sono scesi in Africa i vostri testimoni la situazione era come l’hanno descritta, non lo nego. Ma l’anno dopo è migliorata come posso dimostrare con le foto. La struttura oggi è dignitosa, almeno per gli standard africani. A onor del vero lo è diventata grazie al finanziamento del governatore del Katanga».
Allora voi che cosa avete fatto?
«Per esempio abbiamo inviato due container di materiale, compresa un’autoambulanza usata, e per il trasporto e lo sdoganamento abbiamo speso 14 mila euro. Noi ne avevamo raccolti 9 mila, ci siamo dovuti autotassare».
Il vostro impegno è rimasto circoscritto alla zona dove è nata sua moglie. Non le sembra ci sia un conflitto d’interessi?
«Lei conosce l’Africa? È impossibile lavorare là. È una vera jungla. In un viaggio ci hanno chiesto piccole mazzette a ogni posto di blocco. È tutto complicato. Per lo meno a casa di mia moglie riusciamo a fare qualcosa, conosciamo le persone. Ho deciso io di progettare un ospedale nel suo villaggio. È il mio grande sogno».
Ha altre idee per l’Africa?
«Stavo progettando una sorta di cooperazione con delle start-up da far partire laggiù. Purtroppo dopo il vostro articolo su Dawa mi hanno fatto sapere che non è opportuno. Almeno per il momento».
In questi giorni dal natio Congo sua moglie non riesce neppure a far rientrare in Italia 26 famiglie di nostri connazionali con i figli adottivi.
«Su quella storia ho poche informazioni. So che Cécile se ne sta occupando. Ma secondo me qualche associazione vuole farci la «pila» (i soldi, ndr)».
In che senso?
«Conosce le adozioni a distanza? Un mio amico pagava per mandare a scuola un ragazzino in Congo. Io sono andato a intervistarlo con una telecamera: quel bambino stava a casa con la nonna, i banchi non li aveva mai visti».
Dicono che sua moglie in Africa si facesse pagare le visite ambulatoriali.
«Laggiù sono delle iene, vogliono tutto gratis. Era un accordo con le autorità locali. Guardi qui».
(Grispino mostra un protocollo d’intesa con cui venivano garantite tre visite gratis al mese ad alcuni pazienti di una missione).
L’ambulatorio si trova a casa di suo suocero.
«Ha messo a disposizione un locale di proprietà, ma lui non ci guadagna niente. Una volta un belga gli ha proposto di costituire una società al 51 per cento per lo sfruttamento del sottosuolo del villaggio. Gli ho detto di non accettare. Alla fine quello straniero è sparito».
Ma che cosa c’è nel sottosuolo del villaggio Kyenge?
«Dicono diamanti».
Suo suocero sembra uno stregone. Venera le termiti.
«Custodisce le tradizioni. Quegli insetti si trovano nella casa degli avi, dove si svolge l’antico rito dell’accoglienza. Lo abbiamo fatto anche con mia moglie. Alcuni volontari però non hanno voluto bere quello che ci hanno dato. Le mando il video se vuole. (Il video ce lo ha inviato e si potrà vedere da questa sera sul nostro sito www.liberoquotidiano.it. Al termine della cerimonia, Grispino è diventato principe, in quanto marito della principessa Cécile, ndr). Ma mia moglie è cattolica, fa pure la comunione».
A Roma si troverà bene. Da quando è ministro riuscite a vedervi?
«Praticamente mai. Io vivo con la nostra figlia più piccola, diciottenne, e con il mio pastore maremmano. Chi fa l’agenda a Cécile non le lascia libero neppure il week end. Un parlamentare per lo stesso stipendio lavora tre giorni la settimana».
Dove dimora sua moglie nella Capitale?
«Due stanze in via del Babuino a 1.200 euro al mese. Adesso sta cercando una casa un po’ più in periferia, magari più grande».
Ci sono poche foto ufficiali di voi insieme. Ce n’è una sotto alla Tour Eiffel. Mentre in un’altra il presunto marito non assomiglia a lei...
«È vero, a Venezia girava con il suo portavoce e le mie due figlie. Lui era sempre lì attaccato ed è entrato in tutte le foto. Lì ha sbagliato anche mia moglie, l’addetto stampa non deve stare sempre lì con lei».
Non sarà mica geloso?
«Io? Si figuri. Ma quello adesso lo faccio mandare via».
Come ha conosciuto sua moglie?
«Venticinque anni fa ho dovuto fare due trapianti di cornea. Cécile è una bravissima oculista e ci siamo conosciuti durante quelle visite. È strano vedere con le cornee di qualcun altro. Io ho gli occhi di due morti, una ragazza di diciotto anni deceduta in un incidente e un muratore di 42 caduto da un’impalcatura. Quando lo dico ai miei suoceri abbassano la sguardo. Sa chi ha subito il mio stesso intervento?».
Chi?
«Il buon Luigi Bisignani. Sto leggendo il suo libro L’uomo che sussurra ai potenti. È interessantissimo, rivela molte cose vere. Dice che Roma è un ventre molle che avvolge tutto. Sono riuscito a parlare con lui al telefono e ora spero di incontrarlo».
Che cosa pensa di Silvio Berlusconi?
«Trovo incredibile che l’abbiano condannato a 7 anni per la vicenda Ruby. Quella ragazza le sembra per caso una minorenne?».
Tra lei e sua moglie chi ha fatto il primo passo?
«Beh io. Non avevo mai avuto una donna di colore, ma mi sono innamorato subito. È diventata medico, facendo la badante, è una donna con due palle così. Sapevo che andava a un concerto di Claudio Baglioni e mi sono fatto trovare là pure io. Poi per un po’ mi ha invitato a bere il the a casa sua. Quando è rimasta incinta ed è nata la mia prima figlia, nel 1993, ci siamo sposati. Prima di conoscere lei non ero mai stato all’estero. Anzi sì, a Monte Carlo e a San Marino».
È stato facile introdurre Cécile nella sua famiglia?
«Per niente. Ricorda il film Indovina chi viene a cena? Mi presentai con lei dai miei genitori senza dire di che colore fosse. Fu un momento imbarazzante. Comunque papà e mamma erano più arrabbiati quando frequentavo una donna molto più grande di me».
Amici e parenti come l’hanno accolta?
«In Calabria, il paese dei miei genitori, ho trovato tanta ipocrisia. Ma io sono modenese per “ius soli” (ride, ndr). Di amici invece ne ho persi diversi. Anche se qualcuno è riapparso quando Cécile è diventata ministro».
L’intervista è finita. Grispino indossa con cura un Borsalino marrone. «L’ho comprato a Roma per l’inagurazione del Parlamento». Quindi si raccomanda: «Io ho risposto a tutto. Ma adesso lasciate stare mia moglie. Dai, chiudiamola qui».
intervista di Giacomo Amadori
BenoixRoberti- Tour de France
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Numero di Crediti : 25826
Reputazione CicloSpassionata : 259
Data d'iscrizione : 31.07.13
Età : 58
Località : Milano
- Messaggio n°19
Re: Politica, Economia e Attualità
Ciascuno ha i suoi eroi. Il Governo Letta ha questo eroe:
(Il Patron dell'ex Giro della Padania).
La Padania non tira più, la Lega difficilmente andrà a breve al governo ed ecco che lo spirito democratico dell'eroe merita la celebrazione della Repubica.
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/13/news/minacciato_il_leghista_del_s_a_letta_davico_mi_sarei_pure_fatto_picchiare_in_aula-73502749/
Minacciato il leghista del sì a Letta, Davico: "Mi sarei pure fatto picchiare in aula"
Il senatore: mi vergognerei di più ad allearmi con Le Pen che a garantire un governo all'Italia
di CONCETTO VECCHIO
13 dicembre 2013
Minacciato il leghista del sì a Letta, Davico: "Mi sarei pure fatto picchiare in aula" Michelino Davico (ansa)
"ALLORA, le dico subito che se Calderoli e soci mi avessero raggiunto mi sarei lasciato picchiare. Sono principalmente un non violento".
Senatore Davico, l'altra sera lei ha rischiato il linciaggio in aula.
"Eh, se non fosse stato per Formigoni, e i senatori del Pd che hanno fatto cordone, chissà come sarebbe finita. Che poi, cosa ho fatto? Ho semplicemente votato un passaggio parlamentare".
Lei, leghista, ha votato la fiducia al governo Letta.
"Ma il mio è un voto, uno solo. Un voto umile, peraltro".
Calderoli le ha dato del Giuda.
"Mi sventolava sotto il naso due banconote da 10 euro. Non valgo tanto a giudicare dal prezzo".
Salvini ha detto che lei deve vergognarsi a farsi vedere in giro.
"Mah, proverei più vergogna se avessi rubato o ad allearmi con Le Pen".
La Lega vuole i forconi in Parlamento.
"Il segretario pensa che quelli lì votino per la Lega".
Non è così?
"Ma quando mai! Io penso checi sia bisogno di un governo, non di buttarlo giù. L'ho fatto per responsabilità".
Dica la verità: le hanno offerto una poltrona nel prossimo rimpasto.
"Ne sarei onorato".
Vede.
"Invece sbaglia. Nessuno mi ha offerto niente. Nemmeno una sedia. Non l'ho fatto per quello".
Lei l'ha fatto per il Paese.
"Non mi vergogno a dirlo".
È vero che la minacciano?
"Sto preparando una denuncia. Mi piove addosso di tutto. Anche minacce di morte. L'ex parlamentare Cavallotto, sapendo che tre anni fa ho avuto un tumore, su Facebook mi ha ricordato che "è una malattia che non perdona". Hanno perfino insultato mio padreche ha 85 anni".
Perché va con Alfano?
"Sono un moderato di centrodestra, e per il momento m'iscrivo al Gruppo delle Autonomie. Lei è il primo a saperlo".
Gianna Gancia dice che lei dovrebbe dimettersi da parlamentare.
"Sono nella Lega da vent'anni e l'ho portata nella nostra Cuneo al 25-30 per cento. Sono stato sottosegretario con Maroni al Viminale - il miglior ministro dell'Interno del Dopoguerra - e modestamente ho dato anch'io il mio contributo, visitando tutti i Comuni d'Italia".
Tutti?
"Beh, proprio tutti no, ma quasi: avevo la delega agli enti locali. Fra le tante, ho salvato la scuola di Coumboscuro".
Coumboscuro?
"La volevano chiudere: è l'unica che insegna ancora la lingua provenzale, era rimato un solo alunno: e io ho trovato la soluzione".
Insomma, non finisce qui.
"Se cade questo governo precipitiamo nell'anarchia".
_____________________
Davico non farà più parte della Lega, ma non è da escludere che invece rivedremo il Padania, o qualcosa del genere come il Tour de Occitanie. Diceva bene mia nonna, quando diceva che l'Italia l'è un Pais de oc (paese delle oche).
Ci beviamo davvero tutto, anche gli eroi democratici di 'sta cippa.
(Il Patron dell'ex Giro della Padania).
La Padania non tira più, la Lega difficilmente andrà a breve al governo ed ecco che lo spirito democratico dell'eroe merita la celebrazione della Repubica.
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/13/news/minacciato_il_leghista_del_s_a_letta_davico_mi_sarei_pure_fatto_picchiare_in_aula-73502749/
Minacciato il leghista del sì a Letta, Davico: "Mi sarei pure fatto picchiare in aula"
Il senatore: mi vergognerei di più ad allearmi con Le Pen che a garantire un governo all'Italia
di CONCETTO VECCHIO
13 dicembre 2013
Minacciato il leghista del sì a Letta, Davico: "Mi sarei pure fatto picchiare in aula" Michelino Davico (ansa)
"ALLORA, le dico subito che se Calderoli e soci mi avessero raggiunto mi sarei lasciato picchiare. Sono principalmente un non violento".
Senatore Davico, l'altra sera lei ha rischiato il linciaggio in aula.
"Eh, se non fosse stato per Formigoni, e i senatori del Pd che hanno fatto cordone, chissà come sarebbe finita. Che poi, cosa ho fatto? Ho semplicemente votato un passaggio parlamentare".
Lei, leghista, ha votato la fiducia al governo Letta.
"Ma il mio è un voto, uno solo. Un voto umile, peraltro".
Calderoli le ha dato del Giuda.
"Mi sventolava sotto il naso due banconote da 10 euro. Non valgo tanto a giudicare dal prezzo".
Salvini ha detto che lei deve vergognarsi a farsi vedere in giro.
"Mah, proverei più vergogna se avessi rubato o ad allearmi con Le Pen".
La Lega vuole i forconi in Parlamento.
"Il segretario pensa che quelli lì votino per la Lega".
Non è così?
"Ma quando mai! Io penso checi sia bisogno di un governo, non di buttarlo giù. L'ho fatto per responsabilità".
Dica la verità: le hanno offerto una poltrona nel prossimo rimpasto.
"Ne sarei onorato".
Vede.
"Invece sbaglia. Nessuno mi ha offerto niente. Nemmeno una sedia. Non l'ho fatto per quello".
Lei l'ha fatto per il Paese.
"Non mi vergogno a dirlo".
È vero che la minacciano?
"Sto preparando una denuncia. Mi piove addosso di tutto. Anche minacce di morte. L'ex parlamentare Cavallotto, sapendo che tre anni fa ho avuto un tumore, su Facebook mi ha ricordato che "è una malattia che non perdona". Hanno perfino insultato mio padreche ha 85 anni".
Perché va con Alfano?
"Sono un moderato di centrodestra, e per il momento m'iscrivo al Gruppo delle Autonomie. Lei è il primo a saperlo".
Gianna Gancia dice che lei dovrebbe dimettersi da parlamentare.
"Sono nella Lega da vent'anni e l'ho portata nella nostra Cuneo al 25-30 per cento. Sono stato sottosegretario con Maroni al Viminale - il miglior ministro dell'Interno del Dopoguerra - e modestamente ho dato anch'io il mio contributo, visitando tutti i Comuni d'Italia".
Tutti?
"Beh, proprio tutti no, ma quasi: avevo la delega agli enti locali. Fra le tante, ho salvato la scuola di Coumboscuro".
Coumboscuro?
"La volevano chiudere: è l'unica che insegna ancora la lingua provenzale, era rimato un solo alunno: e io ho trovato la soluzione".
Insomma, non finisce qui.
"Se cade questo governo precipitiamo nell'anarchia".
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Davico non farà più parte della Lega, ma non è da escludere che invece rivedremo il Padania, o qualcosa del genere come il Tour de Occitanie. Diceva bene mia nonna, quando diceva che l'Italia l'è un Pais de oc (paese delle oche).
Ci beviamo davvero tutto, anche gli eroi democratici di 'sta cippa.
Lemure- Tour Down Under
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- Messaggio n°20
Re: Politica, Economia e Attualità
E il Padania lo organizzerà ancora lo stesso?
Se gli danno i piccioli questo organizzerà anche il Giro della Terronia.
non odiatemi concittadini del sud perché sono dei vostri
Se gli danno i piccioli questo organizzerà anche il Giro della Terronia.
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BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°21
Re: Politica, Economia e Attualità
Sorry per replica tardiva. Avevo letto e poi mi ero dimenticato di rispondere.Lemure ha scritto:E il Padania lo organizzerà ancora lo stesso?
Se gli danno i piccioli questo organizzerà anche il Giro della Terronia.
non odiatemi concittadini del sud perché sono dei vostri
Il Padania al momento non è previsto in calendario e non credo che mai lo recupereranno.
Potrebbe invece nascere magari una nuova gara con il Sen. Davico come patron.
Per il resto condivido la battuta ironica.
BenoixRoberti- Tour de France
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Re: Politica, Economia e Attualità
Questa sera alle 20,30 ci sarà il "Discorso del Re", che io spero possa essere il discorso dell'abdicazione.
Di questo che è stato il peggiore capo dello Stato della storia non se ne può più.
Ci meritiamo presidenti più genuini, più trasparenti e con vero senso della democrazia e soprattutto non di garanzia della peggiore politica, quella che tratta con la criminalità organizzata.
Ovvero quella politica che per fare soldi manda a morte una intera regione e decine di bambini.
Che siate maledetti e che il 2014 possa vedere la loro fine (ingloriosa).
Abbasso il re, viva la Repubblica.
Di questo che è stato il peggiore capo dello Stato della storia non se ne può più.
Ci meritiamo presidenti più genuini, più trasparenti e con vero senso della democrazia e soprattutto non di garanzia della peggiore politica, quella che tratta con la criminalità organizzata.
Ovvero quella politica che per fare soldi manda a morte una intera regione e decine di bambini.
Che siate maledetti e che il 2014 possa vedere la loro fine (ingloriosa).
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vallelvo- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°23
Re: Politica, Economia e Attualità
Forse non sei stato "esaudito", mi pare di capire.
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- Messaggio n°24
Re: Politica, Economia e Attualità
Abdicherà entro un "tempo non lungo"vallelvo ha scritto:Forse non sei stato "esaudito", mi pare di capire.
Ipocrita all'ennesima quando ha parlato della Terra dei Fuochi. Lui!!!
Ovvero l'allora ministro dell'interno che segretò tutto.
Squallido figuro di questa squallida politica criminale.
BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°25
Re: Politica, Economia e Attualità
Si parla di ciclismo e mondiali, ma l'argomento è molto politico e riguarda le nostre tasche, ricollegandosi ad un discorso sul Bel Loschino di Firenze:
http://www.ciclopassione.com/t594-toscana-2013-i-mondiali-da-40-milioni-di-euro-visti-da-quattro-gatti-nel-mondo#3064
http://www.ciclopassione.com/t594-toscana-2013-i-mondiali-da-40-milioni-di-euro-visti-da-quattro-gatti-nel-mondo#3064