Damiano Cunego

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Lemond ha scritto:

vallelvo ha scritto:Non basta la personalità per mandare il capo a  quel paese, le varianti sono tante. Lo potrà fare strada facendo, quando avrà dimostrato qualcosa in più. Aru si starà testando per capire a fondo le sue potenzialità.
Parere  di una semplice appassionata di ciclismo. 

Come ha fatto il Bamboccio sempre: gli dicevano di prepararsi per le classiche, ma lui è sempre stato tosto nel voler correre i G.G.  

A fine carriera, magari scriverà anche lui il suo libro e ci racconterà dei suoi capi.
E forse capiremo anche il perché di tante cose, compresa la libertà di correre a piacere (senza assilli) grandi giri e classiche.

BenoixRoberti ha scritto:A fine carriera, magari scriverà anche lui il suo libro e ci racconterà dei suoi capi.
E forse capiremo anche il perché di tante cose, compresa la libertà di correre a piacere (senza assilli) grandi giri e classiche.

Ma Ben, credi davvero che lui, come Fignon, sia capace di scrivere un libro?   Al massimo potrà farselo scrivere, come fanno mia figlia ed una sua amica, per uno che "illetterato" vuol mettere su carta la sua vita da imprenditore.

Manca ancora sabato, ma possiamo dirlo? Il solito Giro alla Dammià, né carne né pesce.
Ben, scrivi fine carriera perché pensi ci siamo già? La sensazione mi accompagna da luglio dello scorso anno, anche se certi segnali di ripresa sembravano esserci. Vorrei comunque togliermi lo sfizio di vederlo in un'altra squadra, prima di chiudere

eliacodogno ha scritto:Manca ancora sabato, ma possiamo dirlo? Il solito Giro alla Dammià, né carne né pesce.
Ben, scrivi fine carriera perché pensi ci siamo già? La sensazione mi accompagna da luglio dello scorso anno, anche se certi segnali di ripresa sembravano esserci. Vorrei comunque togliermi lo sfizio di vederlo in un'altra squadra, prima di chiudere

Condivido. Fà anche un pò di tristezza vederlo in queste condizioni. Fine carriera magari no ma abbandono di certe aspettative di classifica nei GG credo proprio di si. D'altronde la tendenza sembra dire questo. L'anno prossimo comunque correrà quasi sicuramente in un'altra squadra.

Questo abbandono delle ambizioni di classifica, oltre ad arrivare con un certo ritardo (io avrei lasciato perdere da un po'), può quasi essere un'opportunità, purché sappia trovare le motivazioni per correre in modo diverso. Alla Tirreno dell'anno scorso aveva lasciato intravvedere un modo di correre nuovo, che però poi ha abbandonato quasi del tutto, soprattutto nei GT, dove resta in classifica finché non arriva la mazzata. Magari una professional di buon livello, dove sarebbe più seguito ma meno pressato, potrebbe essere un approdo interessante.

Lemond dovresti scriverlo tu il libro a tua figlia!                                                                         

Se lo incontrerò gli chiederò se ha intenzioni di scrivere poi un libro,chissà  Penso abbia ragione Ben.
Il ragazzo non mi sembra triste, sereno direi. 

BenoixRoberti ha scritto:A fine carriera, magari scriverà anche lui il suo libro e ci racconterà dei suoi capi.
E forse capiremo anche il perché di tante cose, compresa la libertà di correre a piacere (senza assilli) grandi giri e classiche.

cosa intendi ?

Io penso invece che lemond dovrebbe proporsi per curare una eventuale biografia di Cunego  

eliacodogno ha scritto:Io penso invece che lemond dovrebbe proporsi per curare una eventuale biografia di Cunego  

Secondo me è già stato contattato, ma ha scaricato il compito alla figlia ed alla amica. 

Lemond ha scritto:Ma Ben, credi davvero che lui, come Fignon, sia capace di scrivere un libro?   Al massimo potrà farselo scrivere, come fanno mia figlia ed una sua amica, per uno che "illetterato" vuol mettere su carta la sua vita da imprenditore.

BenoixRoberti ha scritto:

eliacodogno ha scritto:Io penso invece che lemond dovrebbe proporsi per curare una eventuale biografia di Cunego  

Secondo me è già stato contattato, ma ha scaricato il compito alla figlia ed alla amica. 

Lemond ha scritto:Ma Ben, credi davvero che lui, come Fignon, sia capace di scrivere un libro?   Al massimo potrà farselo scrivere, come fanno mia figlia ed una sua amica, per uno che "illetterato" vuol mettere su carta la sua vita da imprenditore.

Uhm...mistero...fosse rimasto più sul vago avremmo potuto azzardare qualche ipotesi    

vallelvo ha scritto:Lemond dovresti scriverlo tu il libro a tua figlia!                                                                         

Se lo incontrerò gli chiederò se ha intenzioni di scrivere poi un libro,chissà  Penso abbia ragione Ben.
Il ragazzo non mi sembra triste, sereno direi. 

Il Bamboccio è tale, perché sembra (o forse è) sempre tranquillo è sereno; forse pensa che basta essere ottimista perché le cose vadano nel modo giusto.  

Hai ragione Lemond sempre tranquillo e sereno. 
E dire che non dovrebbe essere tanto ottimista. Mi sa che dovrebbe scrivere il suo libro sui tanti incidenti tecnici che incontra sulle due ruote, come quello di  ieri. Non so se è sfiga o qualcos'altro.
Forse una benedizione....

vallelvo ha scritto:Hai ragione Lemond sempre tranquillo e sereno. 
E dire che non dovrebbe essere tanto ottimista. Mi sa che dovrebbe scrivere il suo libro sui tanti incidenti tecnici che incontra sulle due ruote, come quello di  ieri. Non so se è sfiga o qualcos'altro.
Forse una benedizione....

Di quale incidente tecnico si tratta? Non ne ho letto da nessuna parte...Certo non mi sorprende, gli capita molto, troppo spesso, soprattutto negli ultimi anni.

@Lemond: 
Quanto alla serenità che ostenta, credo che sia semplicemente il tentativo di vivere al meglio possibile un periodo  (ormai lunghissimo purtroppo) molto difficile. Non ci sono molte alternative: o si incazza continuamente, come faceva prima, rovinandosi la vita; o cade nell'abisso della depressione e/o delle droghe; o si ritira; oppure sposta il centro di gravità della sua vita verso gli affetti e in generale il non-ciclismo, cercando di vivere al meglio quest'ultimo.
Personalmente ritengo ammirevole che riesca a trovare nonostante tutto le motivazioni per andare avanti e lavorare duramente e fare i grandissimi sacrifici che il ciclismo richiede, come ha fatto lo scorso inverno.
Penso che sia un comportamento da persona matura, di un uomo con gli attributi, non di certo quello di un bamboccio: e credo che tu dovresti riconoscerglielo nonostante la profonda antipatia che ti ispira.

A proposito, ma tu le vedi le sue corse? Perché hai scritto per anni che Damiano non ha mai lavorato per i compagni e, visto che è vero l'esatto contrario, mi viene questo legittimo dubbio.

PS salve a tutti  

Intanto welcome.
Ragazzi parliamo di sport. Ora, va bene che non raggiungere un risultato possa essere antipatico e deludente, ma addirittura "rovinandosi la vita; o cade nell'abisso della depressione e/o delle droghe; o si ritira".
Capisco che nel bene o nel male si devino sullo sport molte ansie e tensioni della quotidianità (quella sì spesso da depressione) dei comuni mortali, ma Cunego & co hanno per loro fortuna comunque una discreta tranquillità economica e comunque anche un passato sportivo.

Nel Bar Sport ci stanno gli accenti coloriti, prendiamoli come tali, e lasciamo perdere droga e depressione, visto che il nostro sport ha già dato.
Vorrei che ciascun corridore come ciascuna persona potesse sempre arroccarsi in santa pace nei propri affetti perché è un gusto vitale che deve esistere a prescindere dai momenti buoni o meno buoni dello sport. In quello lo sportivamente bamboccio Damiano Cunego è un ottimo uomo. Fa benissimo.

Infine buttandola in bassa politica e satira direi che la frase di Lemond:
"Il Bamboccio è tale, perché sembra (o forse è) sempre tranquillo e sereno; forse pensa che basta essere ottimista perché le cose vadano nel modo giusto"
è una frase molto governativa e, visti gli esiti recenti, direi anche vincente (ahimé).

Qualcuno direbbe: #DamianoStaiSereno 

Ps. Come qualcuno ha già scritto, mi auguro che cambi squadra e si provi in libertà (se lo può permettere) sotto una veste diversa da quella di questi anni. Sarebbe meglio all'estero, senza schemi precostituiti e certezze.

I soldi non sono tutto, quando ce ne sono tanti vai alla ricerca anche di altre soddisfazioni, che sono moglie, figli e non dovrebbero essere da meno le passioni. A volte ti salvano.
Non conosco a fondo Damiano, quando è coi tifosi sembra felice e sorridente insomma sereno, comunque vada.

Lemond non ha molta simpatia per Cunego, lo rispetta e questo basta. 

vallelvo ha scritto:I soldi non sono tutto, quando ce ne sono tanti vai alla ricerca anche di altre soddisfazioni, che sono moglie, figli e non dovrebbero essere da meno le passioni. A volte ti salvano.
Non conosco a fondo Damiano, quando è coi tifosi sembra felice e sorridente insomma sereno, comunque vada.

Ci mancherebbe, mai pensato o affermato che i soldi rendano "felici".
Ti mettono al sicuro, ti dànno quella tranquillità che la quotidianità di molti non può avere.
In tal senso escludevo un male estremo come la depressione da assenza di risultato sportivo.
Le passioni di un uomo possono e devono essere diverse. Trovo normale che abbia un buon rapporto coi suoi tifosi e/o amici.
Quando il tifo si manifesta solo per la vittoria ha sempre il suo lato negativo e un po' "baggiano".
Il problema pubblico di Cunego è antico. E' stato quel suo trovare scuse per le proprie prestazioni che scadevano nella denigrazione con sospetto dei suoi avversari. E' stato un errore enorme che, volente o nolente, a torto o a ragione, si porterà sempre dietro. Da questo punto di vista, almeno negli ultimi due anni ha rinunciato a queste speciose argomentazioni.

Qualcuno direbbe: #DamianoStaiSereno 

 

Più che lui, erano coloro che frequentavano il suo forum che cavalcavano l'argomento.
Ora il forum in cui si discute è quello del Fans Club.

Rispondo a Stellare.
Damiano ai - 1100  m dall'arrivo, ha avuto un problema tecnico. Si è fermato di colpo ed un motociclista quasi cadeva. Sono sopraggiunti altri ciclisti tra i quali Basso ed hanno messo i piedi a terra, tutti imprecavano. Si è fermato un meccanico che ha poi sistemato l'inconveniente.

La scena è stata vista da una appassionata di ciclismo posizionata sul falsopiano, appena prima dell'ultimo km., forse non c'erano altri e tutto si è svolto in modo concitato e non ha scattato la foto presa dall'emozione.

vallelvo ha scritto:Più che lui, erano coloro che frequentavano il suo forum che cavalcavano l'argomento.
Ora il forum in cui si discute è quello del Fans Club.

Nei due anni recenti sì, certamente il meccanismo era finito fuori controllo.
Però è innegabile, lo dico con cognizione di causa, che quella tigre fu cavalcata dal corridore, con le conseguenze che sappiamo.

tranquillo e sereno: ci mancherebbe altro! se io pigliassi un milione all'anno sarei il mahatma gandhi!
tranquillissimo e sempre in festa.

Stellare ha scritto:
@Lemond: 
Quanto alla serenità che ostenta, credo che sia semplicemente il tentativo di vivere al meglio possibile un periodo  (ormai lunghissimo purtroppo) molto difficile. Non ci sono molte alternative: o si incazza continuamente, come faceva prima, rovinandosi la vita; o cade nell'abisso della depressione e/o delle droghe; o si ritira; oppure sposta il centro di gravità della sua vita verso gli affetti e in generale il non-ciclismo, cercando di vivere al meglio quest'ultimo.
Personalmente ritengo ammirevole che riesca a trovare nonostante tutto le motivazioni per andare avanti e lavorare duramente e fare i grandissimi sacrifici che il ciclismo richiede, come ha fatto lo scorso inverno.
Penso che sia un comportamento da persona matura, di un uomo con gli attributi, non di certo quello di un bamboccio: e credo che tu dovresti riconoscerglielo nonostante la profonda antipatia che ti ispira.

A proposito, ma tu le vedi le sue corse? Perché hai scritto per anni che Damiano non ha mai lavorato per i compagni e, visto che è vero l'esatto contrario, mi viene questo legittimo dubbio.

PS salve a tutti  

Come hai scritto, lo seguo da anni, ma non l'ò mai visto arrabbiato, (o meglio una volta sì, quando picchiò i pugni sul manubrio a causa della vittoria del suo *compagno* Ballan   ), né conosco nei particolari cosa abbia fatto quest'inverno, penso più o meno come tutti quelli che fanno la vita del corridore e la motivazione forse sarà anche collegata allo stipendio che la Lampre gli corrisponde,come da contratto, a prescindere dai risultati (mi pare due o tre punti W.T. nelle ultime due stagioni)? Per me gli "attributi" (per usare la tua espressione) li ha chi svolge lavori un po' più umili (terra terra) e non li scomoderei per una persona privilegiata in mille modi. Quanto a prodigarsi per i compagni, mi pare abbia cominciato molto bene alla Saeco dove dichiarava "apertis verbis" che appunto avrebbe "servito" Simoni e tutti sappiamo come andò a finire. E non mi venire a dire che era più forte di Gipo quell'anno, perché la cosa non ebbe nessuna importanza, ad es, per Lemond/Hinault nel 1985, quando il primo era più forte del secondo, ma "stette ai patti". Il caso che ho citato prima (Ballan) lo confesso va a tuo favore, ma lui se ne pentì molto presto! Altri non ne conosco, ma forse ti riferisci al Giro del 2011 a favore di Scarponi? Oppure ha fatto anche il gregario a Ulissi e io non me ne sono mai accorto (e Diego nemmeno   ). Vassapé, ma sono sicuro che tu riuscirare a correggere la miopia che mi affligge nei confronti del Bamboccio, da questo punto di vista.  

Una precisazione, il problema avuto ai - 1100 m dello Zoncolan non l'ha narrato lui, anzi non ne ha proprio parlato nel dopo gara.
Il discorso è sempre quello, i soldi che gli danno alla Lampre. Ben per lui. La serenità e la tranquillità che vediamo sul suo viso è una qualità che non tutti hanno. Gliela invidio.

Negli ultimi anni ci sono stati degli episodi nel finale di corsa che forse hanno falsato, almeno in un caso, il risultato finale. Magari non avrebbe vinto quella bella classica, un buon piazzamento sì. Capita, fa parte del gioco.

Lemond dici che quella volta non "servì" Simoni, non so se hai ragione, ha fatto il suo gioco, carattere debole anche in questo caso? Debole nel Mondiale di Varese?

Leggo questi interventi su Damiano, nel rispetto del personaggio e delle persone che ne discutono, con piacere, complimenti "amici". 

vallelvo ha scritto:Negli ultimi anni ci sono stati degli episodi nel finale di corsa che forse hanno falsato, almeno in un caso, il risultato finale. Magari non avrebbe vinto quella bella classica, un buon piazzamento sì. Capita, fa parte del gioco.

Lemond dici che quella volta non "servì" Simoni, non so se hai ragione, ha fatto il suo gioco, carattere debole anche in questo caso? Debole nel Mondiale di Varese?

Leggo questi interventi su Damiano, nel rispetto del personaggio e delle persone che ne discutono, con piacere, complimenti "amici". 

Parli dell'Amstel dove si scontrò con Nordhaug (s.s.s.c.)? In quel caso lui non poteva fare granché, perché aveva già perso un paio di posizioni, mentre il norvegese (che veniva da dietro) avrebbe potuto imprecare non poco).
Per quanto riguarda il carattere di D.C. l'episodio del 2004 dimostra una notevole scaltrezza, così come a Varese, dove sperava che i danesi raggiungessero Ballan. Nel primo caso il gioco di "fregare" un compagno gli andò bene, nel secondo caso no. Qualcuno potrebbe ben dire che la furbizia è necessaria ad un corridore, vedasi i casi di Giri vinti, proprio in questo modo: Magni a spese di Nencini, Gastone vs Gaul, Roche e Visentini, Il Bagnino che battè Purito e tanti altri. In una corsa in linea, invece rammento Ballerini/Duclos Lassalle e Boni/Carlesi.  Fra tutti questi bisogna però distinguerne due: Roche e Boni "brillano" per avere ingannato un compagno di squadra e un amico. Credo ci sia una certa differenza nella *non debolezza*.

P.S.

Riconosco comunque che il soprannome che gli ho dato, sempre gli si addice.

Sei quasi cattivo, Lemond.

Come disse un mio titolare, la verità non è uguale per tutti.  Aveva ragione, dipende da come la si vede.

vallelvo ha scritto:Sei quasi cattivo, Lemond.

Può darsi davvero che sia prigioniero <-*captivus* del sentimento che nutro nei suoi confronti, ma non posso farci niente: l'uomo (e io non fo eccezione) non è un animale molto ragionevole.