Era su Raisport 1 alle 20,30. Dedicato a "Eddy Merckx".
Due ore di cannibale. Illuminante sul personaggio.
Era solo la prima parte, la seconda ci sarà giovedì prossimo.
http://www.asca.it/news-Rai_Sport1__dedicato_a____Eddy_Merckx-1369420-ATT.html
Bulbarelli ha recuperato altri bellissimi documenti dall'archivio Rai.
Su Merckx che dire? E' un grande. Stop.
Lui è il vero Re del Belgio e non è una battuta se dico che il Belgio esiste ancora proprio grazie a lui.
La sua famiglia fu investita dal nazionalismo fiammingo filo-nazista, anche con gravi conseguenze ed Eddy che nasce al termine del conflitto è stato il miglior antidoto al nazionalismo.
Lui è stato amato come Eddy Merckx e non come fiammingo o come belga.
Lui ha creato il ciclismo moderno. E ieri lo si è capito bene, anche se l'aspetto sportivo del suo periodo sembra di tre ere geologiche fa.
Io credo che ci sia spazio ancora per corridori con la sua filosofia. Era sì un cannibale, ma lui era convinto e convincente quando diceva: "I miei sponsor mi pagano per vincere, la gente viene alle kermesse per vedermi gareggiare ed io ho l'obbligo morale di impegnarmi e di lottare SEMPRE per vincere. Se lascio le gare agli altri li tradisco. Io devo sempre provare a vincere e chi mi batterà sarà felice perché potrà dire di avermi battuto e non dovrà affannarsi molto a convincere i suoi tifosi di questo."
Ad uno così cosa vuoi rimproverargli? W il cannibale!
Se Ulissi prenderà un po' del cannibale, nei prossimi anni questo ragazzo ci darà delle soddisfazioni.
Lui ha un grande passato nelle giovanili, ma da passatista devo ammettere che per un giovane è tremendamente più complesso emergere oggi, che ai tempi di Merckx. Se ne è parlato spesso.
Ed è ancor più complesso quando hai a che fare con un capitano che è uno pseudo-capitano che rappresenta un ologramma di un soggetto vissuto nel lontano 2004, che non accetta il presente e non lo affronta per quello che è.