SIMONE FRACCARO
Nato a Riese Pio X (Tv) il primo gennaio 1952. Passista. Alto 1,81 per kg. 77. Professionista dal 1974 al 1984 con 9 vittorie.
Maurizio Ricci - Morris
Nato a Riese Pio X (Tv) il primo gennaio 1952. Passista. Alto 1,81 per kg. 77. Professionista dal 1974 al 1984 con 9 vittorie.
Fortissimo passista, generoso come pochi, tatticamente vulnerabilissimo, ha vinto molto meno di quanto i suoi notevoli mezzi potevano garantire. Un uomo coi cinquanta all'ora naturali nelle gambe e con una accelerazione sul numero di pedalate, fra le più impressionanti che mi sia capitato di vedere. In sella era armonioso, con una pedalata rotonda che ricordava quella di Ercole Baldini
Il trevigiano ebbe dunque molto dalla natura, ma quando lo si attendeva verso acuti degni del suo talento, o sbagliava i tempi, o si bloccava psicologicamente. Dopo esser stato un ottimo dilettante, passò professionista nel 1974 all'interno della Filcas, una formazione che fece interamente il salto di categoria. Il suo primo anno fu confortante: finì il Giro d’Italia al 49° posto, ma, soprattutto, fece vedere di possedere accelerazioni in grado di rompere il gruppo. Notevole il suo 3° posto alla Tirreno Adriatico. A fine anno, con l'abbandono della Filcas, fu la Bianchi di Gimondi ad assumerlo.
Il trevigiano ebbe dunque molto dalla natura, ma quando lo si attendeva verso acuti degni del suo talento, o sbagliava i tempi, o si bloccava psicologicamente. Dopo esser stato un ottimo dilettante, passò professionista nel 1974 all'interno della Filcas, una formazione che fece interamente il salto di categoria. Il suo primo anno fu confortante: finì il Giro d’Italia al 49° posto, ma, soprattutto, fece vedere di possedere accelerazioni in grado di rompere il gruppo. Notevole il suo 3° posto alla Tirreno Adriatico. A fine anno, con l'abbandono della Filcas, fu la Bianchi di Gimondi ad assumerlo.
Nella stagione bianco-azzurra, Simone si distinse per qualche tentativo sbagliato nel cercare l'assolo vittorioso e tante tirate al Giro e al Tour, per favorire i rientri dell’asso di Sedrina avviato al tramonto. Nel '76, andò alla Jollyceramica di Battaglin e arrivò la prima vittoria, grazie a quell'assolo sempre sfuggito negli anni precedenti. Vi riuscì nella tappa di Longarone, al Giro d'Italia, poi, assieme al proprio capitano e ai compagni di squadra Knudsen e Gavazzi, vinse la Cronostaffetta. Nel '77, colse un nuovo successo al Giro, vincendo la frazione di Isernia, nella quale riuscì a contenere il veemente ritorno del gruppo. Chiuse poi la "corsa rosa" all'undicesimo posto. Sempre contenendo il ritorno degli inseguitori, vinse il Giro della Svizzera Nord Ovest, nonché il Titolo Italiano nell'inseguimento.
Nel '78 passò alla Sanson di Francesco Moser e Roger De Vlaeminck e, sempre in terra di Svizzera, vinse il Gran Premio d'Argovia, quindi, poche settimane dopo, una tappa del G.P. di Copenaghen e il circuito di Castelfranco Veneto. In pista, si confermò Tricolore nell'inseguimento. Quando sembrava lanciatissimo, s'avviò invece verso un lento declino, pur rimanendo una grande pedina, in particolare per Moser. Tornò al successo nel 1983, in una tappa del Giro di Norvegia. Alla fine del 1984, corso con la Carrera Inoxpran, chiuse col ciclismo, divenendo titolare di un apprezzato maglificio sportivo.
Maurizio Ricci - Morris