Sport invernali

Promemoria primo messaggio :

Vista la stagione apro una discussione sugli sport invernali, mia seconda passione dopo la  passione

E chi lo sa Aria? All'epoca ero un bimbo comunque, non mi riconosceresti ora
Riguardo ad allora ero rimasto negativamente impressionato dal vuoto della seconda manche del gigante, dove usciti gli italiani (se non erro c'era ancora in ballo Matteo Nana, in evidenza in quell'annata ma indietro quel giorno), erano rimasti quattro gatti a vedere il finale di gara. Invece per la Kostner, ricorda sempre mio fratello, un delirio di gente...

Riguardo ad oggi sono riuscito a vedere pochino (in ufficio lo streaming rai lo vedo in slow motion  ) quindi vedrò di aggiornarmi...ho visto Fill e poco prima anche Miller stare dentro con un numero dei suoi sempre nelle porte finali. Comunque per la Coppa Svindal è un osso durissimo...anche se si sa il mese decisivo è gennaio...e lì negli ultimi anni il norvegese ha sprecato tanto...contro Hirscher e prima anche contro Kostelic...

Davide,sicuramente ti avrei ancora riconosciuto, le fattezze di un giovane non cambiano  molto.
Ahimè non le mie di vecchia signora.

Le discipline veloci mi fanno sempre un po' paura, nonostante il loro fascino; ieri in tanti sono caduti anche il nostro Marsaglia che oggi non ha potuto prendere parte alla gara.
Domani la libera uomini sulla Saslong sarà di sicuro effetto, incrociamo le dita.

Che dire delle donne, oggi non c'erano proprio a Val d'Isere, domani...

Intanto segnalo che è in corso (diretta rai sport 1) l alpine rock fest, appendice al fine settimana italiano, fra sci e spettacolo

E siamo ad Andalo, su questa pista ho fatto la mia magra figura, la partenza troppo ripida per il mio coraggio!

Domani discesa libera sulla Stelvio, classica tra Natale e Capodanno



Storia giovane quella di Bormio, con l'inaugurazione della pista in occasione dei Mondiali del 1985, con il battesimo del grande Pirmin Zurbriggen, vincitore in discesa a 18 giorni dall'operazione al menisco.



Pista stregata per i colori azzurri negli anni d'oro della velocità italiana: Ghedina riuscì a conquistarvi appena un podio nel 1996, sua migliore stagione, alle spalle di Alphand e William Besse.
Due volte vincitore nella discesa della Stelvio, Hermann Maier mise a Bormio il sigillo sulla sua stagione più grande nel 2000, dove si svolsero le finali di Coppa



Giusto 5 anni prima, sempre finali a Bormio, fu tempo per Albertone di festeggiare la sua Coppa



Bormio per Maier vuol dire anche ritorno, con l'oro mondiale nel gigante, titolo che gli era sfuggito sempre negli anni in cui era padrone assoluto e che ha conquistato dopo l'infortunio, tornato "umano"



Mondiale 2005 segnato dal dominio di Bode Miller, dominatore in supergigante e discesa. Bode nel 2007 conquista qui la vittoria che dà il via al filotto che lo porterà alla seconda Coppa del Mondo.
Nel 2008 è invece protagonista di una storia particolare, pienamente nel suo stile: non si presenta alla cerimonia di assegnazione dei pettorali e per punizione gli viene assegnato un pettorale più alto. Si sussurra che sia tutto calcolato, sui numeri alti la pista diventerà molto più veloce. Così, nel giorno del trionfo di Innerhofer tocca soffrire dall'1 (pettorale del nostro) fino alla fine, aspettando la discesa di Bode, che chiude 4°.



Il fatto che la Stelvio sia la pista di Innerhofer, più supergigantista che discesista, è confermato dal fatto che passa di qui la sua rinascita dopo un periodo difficile, il trampolino che lo lancerà verso le 3 medaglie ai mondiali di Garmisch. Nel dicembre 2010 infatti chiude terzo, dietro a Walchhofer (che con questa vittoria supera Ghedina come numero di vittorie nella specialità regina) e a Silvan Zurbriggen.



E venendo ai tempi più recenti, siamo alla vittoria di Dominik Paris (che non partecipa quest'anno, ancora problemi al polpaccio dopo la caduta in Val Gardena) l'anno scorso.



Per domani, partenza leggermente abbassata per via delle forti nevicate dei giorni scorsi, ci si affida soprattutto al solito Inner, grande protagonista già fin dalle prove, e a Peter Fill, forse il nostro velocista più in palla, che sette anni fa fu secondo solo a Walchhofer su questa pista.



Intanto oggi donne impegnate a Lienz con uno slalom gigante (prima manche alle 10) e prima tappa del Tour de Ski, la gara a tappe del fondo, a partire dalle 14

Italiane splendide comunque. Incrociamo le dita.

Marlies Schild riscrive la storia, nessuna ha vinto come lei in slalom. Classe significa infortunarsi e tornare sempre e puntualmente la più forte. Classe significa poter aprire il gas a un certo punto e salutare tutti. Sono davvero impressionato di vederla ancora davanti alla giovanotta americana.

Bene anche la Costazza, come benissimo, giusto Ben, le gigantiste ieri.

In discesa la nevicata tarpa le ali ai nostri (Innerhofer su tutti), comunque grande gara dei primi 3; in particolare Svindal è un osso durissimo in ottica Coppa generale; già lo slalom della Befana a Bormio (invece che a Zagabria) diventa importantissimo per Hirscher.

Finalmente Bormio ci ha regalato un podio in slalom speciale con il 3° posto di Moellg, 11° Thaler, 22° Gros.

Per il mese degli slalom (in serie Adelboden, Wengen, Kitz e Schladming) e di seguito per le olimpiadi, fondamentale il ritorno ad alti livelli di Manni, che toglie il podio per un soffio a Yuasa, autore di una rimonta stratosferica. Peccato per Razzoli, pista e neve erano giuste per lui...
Con il secondo di oggi Hirscher resta in scia a Svindal, ho idea che sarà una lotta serrata sino alle finali.

Sabato si riparte da Adelboden, sulla Chuenisbargli, la pista da gigante più famosa del mondo, che ospita gare da quasi 60 anni.



Pista vecchio stile, impegnativa e famosa in particolare per la vertigine conclusiva, un muro mozzafiato che dà l'impressione visiva di un tuffo dell'atleta in mezzo alle migliaia di tifosi che affollano il traguardo



Adelboden fu a lungo stregata per Alberto Tomba, che dopo una serie di piazzamenti e sfighe varie, riuscì ad imporsi nella sua annata magica, il 1995



Anche uno dei migliori gigantisti della storia (esteticamente il numero 1), ovvero Michael Von Grunigen, vinse una sola volta, dominando, prima di sfiorare per ben 4 volte il successo nelle stagioni successive.



Uno dei secondi posti dell'elvetico coincide con il tris di Hermann Maier, vincitore nel 98, 99 e 01



Adelboden nella storia di Herminator significa però anche rientro dopo il tremendo incidente motociclistico dell'estate seguente quest'ultima vittoria. Nel 2003, proprio sulla pista elvetica, rientra fallendo la qualifica alla seconda manche per pochi centesimi, e dando quasi ragione agli scettici che lo volevano finito un anno e mezzo prima.

La pista elvetica è cara anche a Max Blardone, cinque volte sul podio di cui una, nel 2005, trionfatore



Dall'anno successivo si apre il dominio di Benni Raich, vincitore in 3 occasioni del gigante, l'ultima delle quali nel 2009



Dal 2000 la Chuenisbargli ospita anche uno slalom speciale, spettacolare, anche se inferiore come contenuto tecnico e a livello di fascino rispetto al gigante. Prima edizione vinta dalla meteora Vrhovnik, che conquista qui il suo unico successo.



Nel 2006 un sontuoso Giorgio Rocca fa tappa qui verso la conquista della Coppa di specialità



L'anno seguente è Marc Berthod a centrare l'impresa impossibile; in un gennaio dalle temperature altissime e con condizioni indecenti di neve, il giovane elvetico conquista la qualifica con il pettorale 60, dopodiché nella seconda manche risale dalla 27a alla 1a posizione, nell'incredulità generale



Nel 2008 ancora Berthod, insieme al compagno Daniel Albrecht, interrompe il regno di Raich in gigante. L'immagine dei due svizzeri, uno stroncato da continui problemi fisici, l'altro da un tremendo incidente sulla Streif, è oggi piuttosto malinconica, pensando a quello che sarebbe potuto essere...



Nel 2010 un'altra rimonta incredibile, anche perché non spinta da condizioni di neve al limite; è quella di Julien Lizeroux, che risale 12 posizioni nella seconda manche



In questa occasione, sul podio in una delle prime occasioni Marcel Hirscher, mattatore nelle ultime due stagioni. L'austriaco ha giusto fallito il gigante l'anno scorso, forse per un eccesso di sicurezza nell'affrontare il muro finale




Lo stesso Hirscher tra sabato e domenica ha un appuntamento importante, due gare con cui può colmare la distanza fra sé e Svindal.

Gigante sabato 10,30 la prima manche, 13,30 la seconda; domenica, stessi orari, lo slalom

Altra uscita e quasi crisi per Ligety, vittoria di Neureuther in gran rimonta (primo successo in gigante), slalom a Hirscher che si riprende la leadership di Coppa. Fine settimana movimentato e italiani sempre lì, 3 nei dieci sia sabato che domenica, con la garanzia Moelgg (l'azzurro che dà maggiori garanzie in ottica grandi appuntamenti  )

Diretta 17:30 su Rai sport 1 Slalom speciale Femminile da Flachau

Niente da fare per le noste ragazze, solo 17° la Costazza. Vince lo slalom la Shiffrin, Hansdotter 2°, Pietilac-Horner 3°

Costazza che aveva dato segnali di risveglio sulla pista amica di Lienz...ma è una lunga strada quella per tornare. Per il resto purtroppo lo slalom femminile è ai minimi termini da alcune stagioni (salvo qualche lampo)

Intanto sabato ci sarà la maratona dello sci, per me la gara più bella



C'è poco da aggiungere, il Traversenschuss, il salto dell'Hundshopf, la Minschkante (e sentire quante volte il grande Paolo De Chiesa riuscirà a ripetere questa parola con un'enfasi esagerata), la Kernen-S, il finale, reso più semplice nelle ultime edizioni, tutto all'ombra dell'Eiger. Stando al recente passato vengono in mente le vittorie di Ghedina, primo nel 1995



...e nel 1997, quando percorse i 4 chilometri e mezzo con il tempo più basso mai realizzato, e soprattutto si schiantò paurosamente dopo l'arrivo...per lui tanta paura e il collo un po' insaccato

www.dailymotion.com/video/x4cjnm_caduta-di-cristian-ghedina-a-wengen_news

In generale pista molto amata dagli atleti, in particolare da Bode Miller, che ha mostrato tutto il suo feeling con questa pista con due vittorie (2007 e 2008); nel 2007 sul podio, seppur molto staccato, anche il nostro Peter Fill



Nettissima la sua superiorità anche l'anno dopo, però senza taglio del traguardo con caduta



Nel 2010, mentre un giovanissimo Carlo Janka scrive per la prima volta il proprio nome sull'albo d'oro di Wengen, ancora Bode si prende la supercombinata, viatico straordinario per un'Olimpiade trionfale.

Nel 2013 torna alla vittoria un italiano, Christof Innerhofer, che aggiunge un'altra perla a Bormio e Beaver Creek



Wengen vuol dire anche slalom, in programma domenica; una pista difficilissima che renderà parecchio selettiva anche la supercombinata di venerdì.
Slalom che ha visto i trionfi di Tomba nelle due annate migliori, quella in cui non riusciva a staccare Pauli Accola (1992) e quella in cui invece staccò tutti



Nel 2003, nell'oscuramento della tv di stato (che trasmette una differita sul satellite con il commento di Fabbretti, che mio fratello ed io seguiamo come i rigori di una finale del Campionato del Mondo ) arriva finalmente la prima vittoria in Coppa di Giorgio Rocca, vincitore nonostante una rimonta paurosa dell'allora sconosciuto giapponese Sasaki, partito con il numero 65 e giunto a pochi centesimi.
Tre anni dopo ancora Rocca, in serie positiva da inizio stagione



Wengen è stata poi soprattutto pista di Ivica Kostelic, che da qui ha preso il volo per la conquista della Coppa del Mondo, e più in generale ha ottenuto 4 vittorie, di cui 3 consecutive.

Oggi ci si giocherà tantissimo nel solito duello a distanza tra Svindal e Hirscher, sperando che gli azzurri, potenzialmente competitivi nelle 3 specialità (se ad esempio Fill si ricordasse che qui in combinata è arrivato sul podio), possano inserirsi per qualche piazzamento importante.

eliacodogno ha scritto:C'è poco da aggiungere, il Traversenschuss, il salto dell'Hundshopf, la Minschkante (e sentire quante volte il grande Paolo De Chiesa riuscirà a ripetere questa parola con un'enfasi esagerata)

Bella lì!    

Io quel mostro di Laengenprofil preferirei farlo in rampichino piuttosto.    

Si dice l'Hahnenkamm è "The Race", e probabilmente per il denaro che fa girare è così; ma per me La Gara è una settimana prima, da sempre 

Wengen è l'Eiger, ci sono salita in trenino da Grindelwal (facendo una deviazione dal TDS).

Per me la Streif è super.

Davide, sei stato un tifoso di Tomba, o eri troppo piccolo per seguire tanto talento?

Di Tomba ricordo l'argento olimpico di Lillehammer, la seconda manche vista se non ricordo male in un baretto a Pian del Frais (dove ero a sciare con i miei), in mezzo al delirio per la rimonta quasi compiuta; l'apertura della stagione 94-95 con la rimonta in gigante da 21° a 4°, lo slalom a Campiglio l'anno dopo, gli ori di Sierra Nevada, gli slalom in notturna a Schladming, adrenalina allo stato puro. Ovviamente anche il bronzo di Sestriere e poi l'addio, dove ero presente dal vivo, nella gara organizzata dalla Gazzetta al Colle a dicembre del 98. Direi di sì, ero suo tifoso, in epoca straordinaria per lo sci italiano
Quella della kermesse d'addio
[*] è stata la sola volta che ho visto Alberto dal vivo (fra l'altro fantastico vederlo avvicinare sciando, da pelle d'oca), assieme al gigante dei Mondiali 1997.

[*]Di quell'occasione conservo un ricordo di un autografo chiesto a Miki Von Gruenigen (e negato  ) e la grandissima disponibilità di un giovanissimo Giorgio Rocca, ancora semisconosciuto

vallelvo ha scritto:Niente da fare per le noste ragazze, solo 17° la Costazza. Vince lo slalom la Shiffrin, Hansdotter 2°, Pietilac-Horner 3°

Shiffrin quando le piste son facile è praticamente imbattibile
Sperava nella vittoria della bella svedese , poverina , zero vittorie ma una serie impressionante di 2° posti
come sempre in Austria c'e' una marea di gente

eliacodogno ha scritto:Si dice l'Hahnenkamm è "The Race", e probabilmente per il denaro che fa girare è così; ma per me La Gara è una settimana prima, da sempre 

Io sono piu' per Kitz
Piu' tecnica e difficile
Wengen ha lunghi tratti di scorrimento
In piu' per anni i primi numeri son stati avvantaggiati , cosi' la gara si riduceva ai primi 5 partenti
tu dici Minschkante io la Mausefalle
Poi ci aggiungo la Steilhang e l'Hausbergkante

La Streif è la numero Uno

In passato poi si invertivano i numeri di partenza nella seconda manche, se ricordo bene,  solo per i primi 5, ora si invertono i 30. La gara diventa più interessante dal mio punto di vista.

Parlavo della discesa
Wengen chi scendeva con i primi numeri aveva un enorme vantaggio

Si nello slalom l'inversione una volta era dei 15
mentre adesso è dei 30
Con i 30 nelle piste rovinate gli ultimi 5 partono allo stesso livello (tanto il distacco dal 30° è alto) , in quelle dove la neve tiene , meglio l'inversione dei 15
Wengen - Kitzbuhel se c'e' il sole la seconda manche è sempre un po' un terno al lotto.. specie con le temperature alte

meazza ha scritto:
Io sono piu' per Kitz
Piu' tecnica e difficile
Wengen ha lunghi tratti di scorrimento
In piu' per anni i primi numeri son stati avvantaggiati , cosi' la gara si riduceva ai primi 5 partenti
tu dici Minschkante io la Mausefalle
Poi ci aggiungo la Steilhang e l'Hausbergkante

La Streif è la numero Uno

Non so, fin da bimbo Wengen mi ha affascinato di più, nella mia testa questo passaggio rappresenta lo sci


Kitzbuhel è un condensato di spettacolo incredibile, hai ragione anche tu, ma forse per il contorno, preferisco Wengen

A dire il vero queste libere mi fanno paura. Mi pare  di ricordare che Thoeni sulla streif fece un gran numero arrivando a pari tempo con klammer. La vittoria fu poi data a klammer perchè controllarono i millesimi. La vidi  in diretta TV e l'emozione fu grande. Non vorrei però sbagliarmi vado a memoria.

L'inversione dei numeri in precedenza era solo per i primi 5, poi passarono ai 15 ed ora ai 30, almeno si guarda con interesse tutta la gara.

meazza ha scritto:Parlavo della discesa
Wengen chi scendeva con i primi numeri aveva un enorme vantaggio

Si nello slalom l'inversione una volta era dei 15
mentre adesso è dei 30
Con i 30 nelle piste rovinate gli ultimi 5 partono allo stesso livello (tanto il distacco dal 30° è alto) , in quelle dove la neve tiene , meglio l'inversione dei 15
Wengen - Kitzbuhel se c'e' il sole la seconda manche è sempre un po' un terno al lotto.. specie con le temperature alte

Sinceramente ho pochi ricordi dell'inversione dei 15, quasi da che mi ricordo si invertono i trenta, spesso con i problemi di cui parli.

Quanto alla discesa di Wengen negli ultimi anni non ricordo squilibri così evidenti (tieni presente che seguo con continuità da una decina o poco più). Una pista che favoriva enormemente i primi numeri negli ultimi anni è stata la Face de Bellevarde, che ha assegnato il titolo nel 2009; su qualunque altro pendio non credo che Cuche avrebbe avuto rivali, invece passerà alla storia come quello che ha vinto coppe di specialità, 5 volte Kitz, ma nessun titolo mondiale o olimpico nella specialità regina.

meazza ha scritto:
Shiffrin quando le piste son facile è praticamente imbattibile

Non ho potuto vedere per intero la gara, ma ho pensato la stessa cosa. La Schild ha bisogno di tratti difficili com'è stato a Lienz (pista bella e grandissimo spettacolo da parte dell'austriaca...lo so, l'ho già detto  )