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    Brian Cookson - La Speranza

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    Brian Cookson - La Speranza Empty Brian Cookson - La Speranza

    Messaggio Da BenoixRoberti Lun Set 23, 2013 11:14 pm

    E' vero che i politici siano tutti da verificare "dopo" ... ovvero dopo le elezioni ed è vero che di "sole" noi italiani siamo esperti, ma è pur vero che quando un politico ha un background ed un passato di buona amministrazione di cui vantarsi può strappare un ticket di maggiore fiducia rispetto ad altri. Avviene nella politica partitica come in quella sportiva.
    Brian Cookson, candidato presidente Uci verso il quale lo scrivente nutre personale fiducia, grande speranza e forti aspettative rientra in questa casistica per il brillante passato in British Cycling, dove è partito da un organismo letteralmente fallito e lo ha portato al successo come modello mondiale.
    Cookson non ha il piglio di un oppositore di ferro, è un gentile e pacato signore delle Midlands, che ha il pregio di dire cose pesanti senza accompagnare le parole con la voce grossa. Non si può mettere la mano sul fuoco per nessuno, ma le parole messe nere su bianco nel suo blog sono decisamente chiare ed efficaci, anche come impegno solenne di un signore che è già stato in grado di promettere e mantenere. Se la farà anche nell'Uci ne guadagnerà immensamente tutto il nostro sport, che ha un potenziale ancora del tutto inesplorato.

    "TRASPARENZA questioni finanziarie 20/9/13
    La prima domanda rivolta a me ed al mio avversario Pat McQuaid dai delegati europei dell'Unione Europea del Ciclismo della scorsa settimana a Zurigo, dove mi sono assicurato tutti i 14 voti, verteva sulla governance. Una corretta corporate governance e trasparenza sono proprio i temi alla base del mio manifesto.

    Quasi tutti quelli con cui ho parlato durante la campagna elettorale sono stati pressanti nelle loro preoccupazioni, indipendentemente da quale parte del mondo e disciplina gli stessi operino.

    In particolare, la trasparenza in materia finanziaria e commerciale è chiaramente un settore in cui miglioramenti sostanziali possono essere effettuati nell'Uci, partendo dal semplice rispetto di norme minime di buona pratica.

    Parte di questo richiede solo un cambiamento di atteggiamento e di cultura e pagherà dividendi significativi in ​​termini di credibilità mostrando alle Federazioni Nazionali esattamente ciò che l'UCI sta facendo. Ad esempio, gli ultimi bilanci disponibili sul sito dell'UCI si riferiscono al periodo di fine 2011. Si sta arrivando quindi a ben 21 mesi fa. I conti chiusi al 31 dicembre 2012 sono stati vidimati nel maggio di quest'anno, ma l'UCI non li ha rilasciati al pubblico. Anche se sono stati inviati alle federazioni nazionali, non saranno pubblicati on-line fino a dopo il Congresso. Buona pratica largamente accettata è che i conti dovrebbero essere resi pubblici entro sei mesi dalla fine dell'anno.

    La forma giuridica dell'UCI richiede un livello informativo in termini di legge più basso rispetto alle norme per le società quotate in borsa. E' invece pacifico per me che l'UCI dovrebbe volontariamente aderire ad uno standard più elevato di comunicazione e trasparenza di quello che è obbligatorio ai sensi del diritto svizzero per le imprese private. Il livello di informazione e trasparenza che è appropriato per una caffetteria a conduzione familiare alla Bahnhofstrasse di Zurigo non è appropriato per un organismo globale con responsabilità verso milioni di ciclisti in tutto il mondo.

    Un miglioramento del servizio informativo non deve essere una questione politica, piuttosto che un significativo costo aggiuntivo.

    Un aspetto per cui è ora obbligatoria la divulgazione da parte delle società quotate svizzere - e di quelle di molti altri paesi - sono le informazioni sulla retribuzione dei suoi amministratori e dirigenti. Ho parlato in precedenza circa il rifiuto della UCI di fornirmi informazioni sulla retribuzione del presidente attuale e di certo non ci sono informazioni al riguardo nella contabilità.

    Ho giurato di cambiare se sarò eletto e io trovo straordinario (incredibile, sorprendente, ndr) che questa informazione sia stata bloccata. Non possono essere dati riservati sul piano commerciale, dato che le imprese del settore privato rivelano i loro dati, quindi perché non può farlo l'UCI?

    Un altro passo fondamentale che mi sono impegnato a realizzare è un registro dei conflitti di interesse. Si potrebbe pensare che questo sia una cosa abbastanza ovvia da avere, in modo particolare per l'UCI che è l'organo di governo mondiale e la chiave di volta (l'anello di congiunzione) tra tanti gruppi e diversi interessi. È per questo che io mi sono anche impegnato a procedere alla realizzazione di tale registro accessibile al pubblico.

    Per troppo tempo, l'UCI è stata associata a una cultura dove chi si conosce è più importante di ciò che può offrire a questo sport. Quindi voglio assicurare che ci sarà un vero cambiamento nella cultura dell'UCI per quanto riguarda la sua apertura e responsabilità finanziaria.

    In un post precedente, e nel mio manifesto, ho parlato della necessità di ripensare la strategia di promozione di Global Cycling Promotion SA (società interna all'Uci, ndr). Un pezzo di informazione che è nei conti 2012 dell'UCI, inviato solo alle federazioni nazionali, mostra che l'UCI ha dato 600.000 CHF (franchi svizzeri) a GCP nel 2012. E quello non fu il primo anno in cui GCP veniva sovvenzionata con altri fondi.

    Per esempio il GCP ha ricevuto un contributo di 165.000 CHF tramite fondi "World Tour" dell'UCI nel 2011 insieme ad un importo sostanzialmente più grande nel corso degli anni precedenti.

    Aiutare a fondo GCP potrebbe essere una cosa giusta da fare, se GCP avesse una missione chiara di sviluppo. Tuttavia, al momento promuove il Tour of Beijing, la cui gestione è poi affidata a ASO. Quindi al momento GCP sta prendendo una quantità significativa di risorse finanziarie da altri capitoli che l'UCI invece potrebbe e dovrebbe fare. Ma la sua attività è al momento poco più che gestire una serie di accordi ove detiene i diritti per il Tour di Pechino per conto dell'UCI mentre poi utilizza ASO per fornire il servizio. GCP ha bisogno di un mandato trasparente che abbia senso strategicamente e finanziariamente.

    Naturalmente l'UCI ha bisogno di assicurarsi le risorse necessarie per finanziare se stessa ed il controllo operativo del ciclismo. In realtà mi piacerebbe andare oltre questo, e dire che l'UCI dovrebbe dimostrare, anche nella propria attività commerciale, la sua best practice per catalizzare ulteriori investimenti in questo sport.

    Ho già definito precedentemente alcune iniziative commerciali chiave che metterei in atto per l'UCI, se fossi eletto. Quando i conti UCI 2012 saranno finalmente resi disponibili a voi, sarete in grado di vedere le aree in cui penso ci possa essere un miglioramento.

    In primo luogo l'UCI ha bisogno di agire in modo più dinamico in tutte le discipline e in tutti i tipi di attività commerciale. I risultati 2012 parlano di una sostanziale crescita dei ricavi non-olimpici dell'UCI (il 2012 era anno olimpico e lo scorporo di queste voci una tantum rende più chiaro ed omogeneo l'analisi dell'andamento del bilancio, ndr), ma non credo che la crescita sia stata forte come avrebbe dovuto. Ad esempio, i ricavi dalle competizioni sono cresciuti, ma non enormemente al di sopra del livello del 2008, mostrando così come il ciclismo non si sia sviluppato commercialmente nello stesso modo degli altri sport. La maggior parte della crescita viene da diritti di organizzazione della corsa su strada. Altri capitoli e tipologie di ricavo, come TV e sponsorizzazioni non sono in forte crescita, o sono ancora bassi. Per quanto riguarda i ricavi di attività, questi sono cresciuti a causa delle sanzioni anti-doping.

    In secondo luogo, si osservano aumenti molto significativi nelle spese varie per un importo di 4,6 milioni di CHF (franchi svizzeri). Ho parlato prima circa il modo in cui grandi somme siano state sprecate sulle commissioni che non si sono nemmeno riunite, risorse preziose che potevano essere spese in tanti modi produttivi. L'UCI deve essere efficiente ed efficace nel suo lavoro, e accertarsi di creare valore per il reddito che riceve.

    Soprattutto, abbiamo bisogno di un vero e proprio impegno per migliorare la nostra governance e la trasparenza, e in tal modo fissare gli obiettivi per il successo del ciclismo, sui quali noi saremo misurati."


    Se alle parole seguiranno i fatti, potremmo anche essere all'alba di un risveglio e di un periodo più felice, e non ci vorrebbe poi molto partendo dall'incubo attuale.
    Il mondiale lo vinciamo tutti venerdì ... o lo perdiamo tutti. Rolling Eyes sunny o corna 

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