Da Lemond Ven Nov 22, 2013 3:28 pm
Mi è stato chiesto di dire qualcosa sulle regole di questo sport, del quale sono appassionato, per chi eventualmente fosse proprio "a digiuno" e cerco di ottemperare, per quanto so.
Lo scopo del gioco è, naturalmente, quello di trasportare la palla
nell'area di meta avversaria, mantenendone il possesso, con l'avvertenza
però che se si fanno passaggi alla mano, essi deve essere solo all'indietro
(gli americani invece hanno tralasciato questa regola e dal rugby a 13 hanno
creato il loro "football"); i calci invece possono essere in tutte le
direzioni. A proposito di calci c'è una limitazione anche per loro quando si
effettuano fuori dalla propria area di meta verso la "touche" per poter
guadagnare campo devono prima rimbalzare dentro, altrimenti la rimessa in
gioco si fa dal punto di partenza, in entrambi i casi la palla passa
all'avversario. La rimessa in gioco può essere di due tipi: a) veloce,
quando si prende la palla prima che sia arrivato un avversario alla nostra
altezza e senza ausilio di raccattapalle o pubblico, e allora si può passare
l'ovale a chi si vuole, anche a sé stesso, con l'unica regola del passaggio
sempre all'indietro; b) con schieramento, nel qual caso chi batte sceglie il
numero di giocatori che riceveranno la "touche" e gli avversari si
adegueranno nel numero, si deve lasciare uno spazio (corridoio) dove chi
rimette in gioco (di solito il tallonatore) deve lanciare l'ovale e il
lancio deve essere appunto nel mezzo e non verso una delle due squadre,
altrimenti l'arbitro chiama "storta" e si riprende con una mischia chiusa a
favore di chi non ha lanciato. I ricevitori possono farsi aiutare a saltare
da un compagno. Una volta che qualcuno si è impossessato del pallone in aria
non può essere toccato, altrimenti si prende una punizione contro. Le
punizioni sono molto importanti nel rugby, perché possono essere tradotte in
moneta sonante (3 punti) tutte le volte che si riesce dal punto dove è
avvenuto il fallo a spedire, con un calcio, la palla attraverso i pali e
oltre la traversa dell'acca (sopra non sotto). Per me i calci di punizione
diretti (poi vedremo che ci sono anche quelli indiretti) sono la peggiore
invenzione del rugby, perché spesso va a finire che una squadra fa le mete e
perde, perché gli altri infilano calci di punizione a iosa e, come si sa
punizione è quando l'arbitro fischia!!! La mischia è la fase di ripresa del
gioco più importante, ma io non ci capisco nulla su come deve essere fatta,
so solo quando è chiamata, oltre al caso già esaminato e cioè quando il
pallone non esce da un assembramento spontaneo, o, il caso più comune, tutte
le volte che c'è stato un passaggio in avanti.
Un'altra regola importante è il fuorigioco che, a differenza del calcio, è
di due tipi: di chi attacca e di chi difende e il fuorigioco comporta sempre
una punizione diretta. Il fuorigioco dell'attaccante è eguale a quello del
calcio e cioè ogni attaccante deve essere dietro la palla, prima di partire,
quando il compagno spedisce, con un calcio, il pallone in avanti. Il
fuorigioco difensivo è tipico del rugby e consiste (credo, anche se non sono
del tutto sicuro) nel dover stare sempre dietro la palla in possesso degli
avversari.
Il calcio indiretto, a differenza dell'altro non si può convertire in punti
e di solito viene fischiato per un'infranzione minore nella mischia, ad es.
una squadra spinge prima del comando dell'arbitro. Se vuole, il titolare di
un calcio indiretto può trasformarlo in mischia a proprio favore. Il calcio
diretto può essere sfruttato, anziché per far punti, se siamo troppo
distanti dai pali avversari, per spedire il pallone in "touche", perché in
questo caso la rimessa sarà di chi ha battutto, oppure si può calciare la
palla per sé stessi velocemente in modo da soprendere glia vversari, i quali
non possono intervenire prima che chi ha la palla non abbia percorso dieci
metri.
Questo è quanto mi è venuto in mente di dire, a domanda/e eventuale/i
risponderò con piacere.