Da BenoixRoberti Lun Set 02, 2013 12:30 am
La prima parte di Vuelta è terminata e con essa anche gran parte degli Alti poco altini e molto impennati. Domani si arriva all'Alto de Hazallanas, ma quello è alto davvero.
Con l'Alto de Monachil, una delle salite iniziali alternative per la Sierra Nevada rappresenta un piatto davvero formidabile. Il dislivello non è da tappa pirenaica ma comunque non scherza; parliamo di quasi 3300 metri. Non è esclusa una fuga da lontano di un gruppo numeroso, ma è difficile in questa fase in cui il quadro è ancora confuso e le gerarchie tutt'altro che delineate, meno che meno i giochi delle alleanze possibili, e quindi degli eventuali aiuti degli uomini in fuga agli uomini di classifica. Meglio non rischiare in questa fase.
Domani non sapremo chi vincerà la Vuelta, sapremo chi di certo non la vincerà, ma soprattutto il lotto verrà definitivamente sfoltito ad una decina massimo di corridori.
La speranza nostra (di italiani) è quella di averne due lì dentro e, ahimè, le paure peggiori non sono per Ivan Basso. Un Nibali non ancora al 100% offre qualche motivo di inquietudine, sebbene non vi siano degli attaccanti feroci tra i suoi antagonisti.
Dovrebbe essere la giornata di Joaquim JRo, che in questa Vuelta gioca al mostro a due teste col gemello più giovane di due anni. Lui avrà davvero a disposizione pane per i suoi denti e sappiamo bene quanto sia importante, per un reduce dal Tour, mettere fieno in cascina. Sono curioso poi di vedere domani Rafal Majka, che deve recuperare tempo e che domani dovrà dimostrare la sua consistenza come possibile aspirante al GT iberico.
Valverde correrà in difesa, restando a galla nella speranza che nelle prossime tappe a turno gli avversari abbiano la loro giornata no.
La sua corsa è quella, lo sappiamo. La sua rivalità con JRo sarà poi una grossa opportunità per gli altri.
Un piccolo particolare meteo: domani sarà una giornata molto fresca (si sfiorano i 20°), con parecchi gradi in meno rispetto alla canicola di Cáceres e della periferia Siviglia (tappe di pianura con finali a sorpresa). Vedremo se in questa situazione qualcuno saprà prendere il volo già dal Monachil, opzione che pare ai più molto remota. Di certo tutti lo prenderanno poi in serata per raggiungere l'Aragona a nord da cui poi il viaggio riprenderà con una riposante crono, almeno per il 70% del gruppo. Per gli altri sarà invece cronoscalata+cronodiscesa.
La Vuelta (questa dispendiosa Vuelta) la vincerà chi saprà mettere a frutto meglio le proprie azioni, dosando bene le forze (sottolineo: dosando bene le forze).