Nato a Bornem il 2 maggio 1935. Passista scalatore. Professionista dal 1958 al 1966 con 24 vittorie.
La grande notorietà di questo compatto corridore belga, non è dovuta alle classiche e al freddo della sua terra, bensì al caldo del mese di luglio francese, quando il ciclismo tocca l’apice della sua internazionalità, grazie al Tour de France. Qui, Pauwels, per un lustro, fra la fine degli anni cinquanta ed i primi quattro dei sessanta, è stato uno dei corridori più riconoscibili e popolari, con tangibilità non solo legate ad azioni e animosità, ma per le stesse risultanze. In quel lasso ha vinto 4 tappe della Grande Boucle: la Montpellier-Perpignan e la Luchon-Pau nel 1961; la Bayonne-Pau nel ’62; la Nogent-sur-Marne- Epernay nel ’63. Ha poi colto il successo nella Classifica Finale della Combattività nel 1962, ed è riuscito a vestire in due edizioni la Maglia Gialla: nel 1959 per due giorni e per tre giorni nel 1963. I piazzamenti nei sette Tour de France a cui ha partecipato, sono: 11° nel 1959; 25° nel 1960; 9° nel 1961;10° nel 1962; 13° nel 1963, 20° nel 1964, mentre nel 1965, anche a causa dei postumi di una caduta, abbandonò alla 19a tappa. Praticamente la sua carriera finì lì. Tra gli altri successi del suo palmares, spiccano la Tre Giorni di Anversa nel 1960, una tappa del Giro del Belgio nel 1959, la Hulst-Tessenderlo nel 1960 e la Beaulac-Bernos nel 1964. Ha partecipato due volte alla Vuelta di Spagna: 9° nel 1962 e 18° nel 1965. Insomma un corridore tenace, con discreti mezzi, fatti fruttare al massimo possibile.
Maurizio Ricci detto "Morris"