A questo link tutto sull'inchiesta dell'affaire Dottor Ferrari "Il Mito Testarossa", tutto su Health&Performance la società dove transitavano i pagamenti a Ferrari, tutto sulla Romand Connection e sulle società di Laurent Magne, Marc Biver, Toni Rominger e degli altri manager IMG. Tutto sull'avvocato Taminelli, avvocato dei ciclisti e nel contempo membro della Disciplinare e dell'Arbitrato Uci (un uomo per tutte le stagioni) e socio d'affari dell'ex ciclista, politico e consigliere Uci e Global Cycling Promotions Rocco Cattaneo. Perchè il presidente di IMG Group e Vice Presidente del marketing Nike IAN T. TODD era nel board del Centre Mondial de Cyclisme dell'Uci? Qua qualche risposta:
SCARICA IL DOSSIER (DOWNLOAD PDF)
L'inchiesta di Padova bussa alla porta di McQuaid e di Verbruggen.
Ecco una prima sintesi delle società coinvolte stando alla stampa elvetica (anche di qualche tempo fa).
Il ruolo di Laurent Magne, Toni Rominger e soprattutto Marc Biver, potente magnate dello sport elvetico, ex TM Astana e attuale presidente della vincentissima Federazione Svizzera di Triathlon, più vincente degli Usa.
L'inchiesta riapre i dubbi sulle modalità di assegnazione delle licenze e sulla querelle che oppose Saiz a Biver, che gli soffiò i kazaki
L'inchiesta infine apre squarci giganteschi nell'immagine "pulita" dell'Uci disvelando il ruolo molteplice ed equivoco dell'avvocato Rocco Taminelli.
L'avvocato Taminelli risulta essere stato per anni in società col consigliere Uci e membro di Cycling Promotion Rocco Cattaneo, nonchè organizzatore dei Mondiali di Mendrisio 2009. Taminelli e Cattaneo erano nella società (dove c'era anche Alberto Gianetti, fratello di Mauro) che doveva realizzare l'avveniristico AcquaParco Ticino di Rivera, progetto che adesso vede il solo Cattaneo con un altro socio tedesco.
Taminelli fa l'avvocato difensore di una trentina di ciclisti davanti all'Uci, ma è nel contempo:
MEMBRO DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE UCI
http://www.uci.ch/templates/UCI/UCI1/layout.asp?MenuId=MTI5MzE&LangId=1
ed anche:
MEMBRO DEL COLLEGIO ARBITRALE UCI
http://www.uci.ch/templates/UCI/UCI1/layout.asp?MenuId=MTYwMDc&LangId=1
Ha inoltre patrocinato le cause di Pellizotti, Caucchioli e ... Contador di fronte al Tas/Cas.
A tempo perso fa il Presidente della Federazione Ticinese di Atletica Leggera.
Enrico Carpani, portavoce del boss Uci Pat McQuaid, è anche giornalista della Rtsi.
Capita spesso che lui crei degli esilaranti mix fra il suo ruolo in ambito Uci e la sua attività giornalistica alla Rsi e che inviti, guarda caso, Taminelli al suo "simpatico" Sportclub, una trasmissione della Rsi.
In tanti ormai si chiedono quanto potrà rimanere ancora in sella il vertice attuale dell'Uci.
Dopo quanto pubblicato, una ennesima soffiata che invitava ad indagare sull'avvocato-notaio Luc Meylan.
Con altri amici bene informati ho provveduto alle opportune ricerche e la cosa scoperta è davvero sorprendente.
E' l'ennesima conferma che l'Uci andrebbe estirpata dal corrotto tessuto elvetico e romando delle società di marketing (?) svizzere.
Veniamo al dunque. La società dove venivano fatti giungere i pagamenti per Ferrari, la Health & Performance SA, è ospitata presso una fiduciaria, ovvero la Athemis Gestions SA di Neuchatel che ha tra i suoi associati l'avvocato-notaio Luc Meylan che ha un passato come Biver e Magne come manager IMG (e anche VH Sportmedia).
http://www.athemis.ch/index.php?/associ%C3%A9s/luc-meylan-avocat-mediateur-fsa-et-titulaire-du-brevet-de-notaire.html
CENTRE MONDIAL DU CYCLISME UCI
__________________________________________________________________________________________
Patrick McQuaid - Chardonne presidente firma collettiva 15.10.2012
Agostino Omini - Novate Milanese (IT) vicepresidente firma collettiva 14.01.2000
Ian T. Todd - Amsterdam membro na 23.10.2006
Artur Lopes - Lisbonne (PT) membro na 23.10.2006
Jean Wauthier - Wepion (BE) membro na 23.10.2006
__________________________________________________________________________________________
=================================
Domanda. Chi è Ian T. TODD?
Da quando si interessa al ciclismo?
=================================
Ci torna sempre utile il bel passaggio del libro di Roussel “Tour de Vices”, non tanto il libro in sé, quanto il passo del libro citato che di seguito viene riportato. Perché, ripetiamolo, tutte le storie hanno origini antiche. E grazie al sito SportPro dell'amico Eugenio Capodacqua facciamone tesoro:
Da leggere assolutamente per capire la realtà di oggi, perchè ogni albero ha radici antiche:
http://www.sportpro.it/old_site/doping/libri/roussel02.htm
LA SOCIETA' DEL TOUR DE FRANCE
E’ il vizio, ancora, che suscitò l’intervento discreto dell’ASO (Amaury Sport Organisation) per scardinare un progetto di ridistribuzione legittima rivendicato dalle squadre?
Fine novembre 1995, i direttori sportivi delle dieci prime squadre mondiali si erano riuniti in un salone dell’hotel Movenpick a Ginevra, in previsione della riunione dell’AIGCP, l’associazione internazionale dei gruppi sportivi. Eravamo tutti spiazzati e con la ferma intenzione di sbloccare la situazione; Manolo Saoz (Once), Walter Godefroot (Telekom), Giancarlo Ferreti (MG), Alvaro Crespi (manager Mapei), Francis Lafargue (Banesto), Emanuele Bombini (Gewiss), Jean-Luc Vandenbroucke (Lotto), Gian Luigi Stanga (Polti),, Roger Legay (Gan) e io stesso. Appoggiati dai nostri sponsor eravamo molto decisi e non volevamo più lasciarci manovrare. Per noi (le prime dieci squadre del mondo n.d.r.), la qualificazione automatica per il Tour evitava incertezze, ma non così accadeva per le altre squadre, poste sotto la spada di Damocle dell’invito, questa famosa wild card distribuita arbitrariamente dalla STF (Società del Tour de France n.d.r.).
Eravamo solidali e determinati a mettere fine a una situazione arcaica e non equitativa, che stava bene agli organizzatori dei tre grandi Giri (Società del Tour de France, Unipublic, per la Vuelta e RCS per il Giro). Volevamo uscire da taluni obblighi contrattuali che ci venivano imposti... i loro contratti firmati altrimenti. Dopo molti anni chiedevamo di utilizzare i nostri supporti pubblicitari (borracce, macchine, ecc.) in quelle gare; dopo molti anni ci rispondevano che una volta terminati i contratti in corso se ne sarebbe discusso. All’inizio del 2001 questa rivendicazione fu di nuovo proposta, prova che in sei anni non avevamo fatto il minimo progresso sulla questione.
L’altro punto - più importante - riguardava i diritti televisivi. Il ciclismo è, probabilmente, il solo sport che dipende totalmente dagli sponsor: nessuna entrata ai botteghini, nessuna sovvenzione locale o regionale, nessun diritto televisivo, poco merchandising.
Questi diritti televisivi, invece, riempiono da lustri le tasche degli organizzatori. E solo quelle. non un centesimo è stato versato alle squadre, ciò che è davvero inimmaginabile in altre discipline professionistiche. Così France Television versa circa 85 milioni di franchi all'anno per la STF (Societe du Tour de France). Non c'è da meravigliarsi se si faccia sorda alle rivendicazioni degli protagonisti dello spettacolo.Ora, se la STF monta il palcoscenico, i gruppi sportivi portano gli artisti. Ma sia i gruppi che i corridori, queste due ultime corporazioni sono ancora e sempre confinate nella semplice divisione dei dividendi.
Per questo ci siamo rivolti a Marc Biver, direttore di IMG Svizzera e mandatario di IMG Europa, filiale di McCormack, una multinazionale del marketing e del management nello sport. Volevamo essere seguiti da un professionista nelle nostre negoziazioni.
Ci siamo lasciati, dunque, con un accordo di base: l'IMG avrebbe preso il 30% dei soldi ottenuti. Nel pomeriggio Marc Biver prese contatto con Jan Todd, il direttore dell'IMG Europa a Londra per metterlo a conoscenza della trattativa. Jan Todd diede il suo parere favorevole. Marc Biver non avrebbe avuto altro da fare che fissare una nuova riunione di lavoro per stabilire la somma delle nostre rivendicazioni, sulla traccia di quello che era stato già stabilito nel calcio.
L'indomani mattina Marc Biver mi telefonò. All'altro lato del filo il suo tono di voce non poteva mascherare il profondo dispiacere.
"Ascolta, sono molto, molto dispiaciuto. Il progetto non partirà. Ho ricevuto un fax da Todd che blocca tutto". Interdetto, gli domandai di leggermelo. Todd spiegò: "Per conflitti di interessi siamo obbligati a rinunciare di difendere le vostre posizioni", tutto lì, nessuna altra spiegazione. Perchè nello spazio di una giornata IMG Europa aveva dovuto fare marcia indietro? Chi aveva premuto per far abortire il progetto? Ho saputo un pò più tardi i motivi. La Società del Tour de France era stata informata delle nostre rivendicazioni qualche minuto dopo la conclusione della riunione di Ginevra. Qualcuno del gruppo aveva ventilato il progetto. Una talpa. Viste le affinità degli uni e degli altri con Jean Marie Leblanc non era troppo difficile individuarla. Una volta messa al soccrente la STF aveva avvertito Jean Claude Killy. Quest'ultimo, che aveva gareggiato per buona parte della sua carriera professionistica con McCormack, usò a pieno la sua infulenza per far abortire il progetto. Mettendo la trattativa nelle mani di Todd gli fece capire che se si fosse inoltrato su questo terreno la loro collaborazione sarebbe stata rimessa in causa. In una telefonata le nostre rivendicazionie era belle e imbavagliate. Questo colpo di mazza narcotizzò la nostra combattività. Non fu contattato nessun altro rappresentante di un gruppo marcheting sportivo come l'ISL.
N.B. Gli errori marchiani non sono miei, ma del sito da cui ho preso il testo.
=================================
Consultando il sito di Bloomberg si verifica il ruolo di Ian T Todd in IMG e si nota che ne è il Presidente.
http://investing.businessweek.com/research/stocks/private/board.asp?privcapId=167997
http://investing.businessweek.com/research/stocks/private/person.asp?personId=292017&privcapId=167997
Ma Mr. Ian Todd non è solo Presidente di IMG, è anche altro:
Executive Profile
Ian T. Todd
President of IMG International and Director, IMG Worldwide, Inc.
-- --
Background
Mr. Ian T. Todd serves as President of IMG International at IMG Worldwide, Inc. Mr. Todd is responsible for leading and growing Imp’s global business development activities in Sports & Entertainment, and IMG Media's international production, rights and distribution business. He served as Vice President Global Sports Marketing of Nike Inc. Mr. Todd was employed by Nike Inc. in an advisory capacity to Nike's Global Sports Marketing operations. Prior to joining Nike, he ...
Other Affiliations
Nike Inc.
viagogo Limited
Nel 1999 costui guadagnava circa 3,6 milioni di $ all'anno:
http://www.accessmylibrary.com/article-1G1-55804748/nike-latest-marketing-wiz.html
Ian Todd, Nike's vice president of sports marketing, received a $1 million salary and a $2.6 million bonus, $2 million of which was a signing bonus for the fiscal year ended May 31. Todd started at Nike in June 1998 after a 26-year career at IMG.
Corriere della Sera
La Nike taglia i contratti con Lance Armstrong
Lo sponsor: «Ci ha ingannati per anni».
«Davanti alle prove apparentemente insormontabili che Armstrong è coinvolto in casi di doping e per anni ha indotto all'errore la Nike, è con grande dispiacere che abbiamo interrotto il contratto con lui»
C'è qualcosa che non torna. IAN T TODD cosa ci stava a fare ad Aigle?
Forse la risposta non è così difficile.
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L'inchiesta di Padova bussa alla porta di McQuaid e di Verbruggen.
Ecco una prima sintesi delle società coinvolte stando alla stampa elvetica (anche di qualche tempo fa).
Il ruolo di Laurent Magne, Toni Rominger e soprattutto Marc Biver, potente magnate dello sport elvetico, ex TM Astana e attuale presidente della vincentissima Federazione Svizzera di Triathlon, più vincente degli Usa.
L'inchiesta riapre i dubbi sulle modalità di assegnazione delle licenze e sulla querelle che oppose Saiz a Biver, che gli soffiò i kazaki
L'inchiesta infine apre squarci giganteschi nell'immagine "pulita" dell'Uci disvelando il ruolo molteplice ed equivoco dell'avvocato Rocco Taminelli.
L'avvocato Taminelli risulta essere stato per anni in società col consigliere Uci e membro di Cycling Promotion Rocco Cattaneo, nonchè organizzatore dei Mondiali di Mendrisio 2009. Taminelli e Cattaneo erano nella società (dove c'era anche Alberto Gianetti, fratello di Mauro) che doveva realizzare l'avveniristico AcquaParco Ticino di Rivera, progetto che adesso vede il solo Cattaneo con un altro socio tedesco.
Taminelli fa l'avvocato difensore di una trentina di ciclisti davanti all'Uci, ma è nel contempo:
MEMBRO DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE UCI
http://www.uci.ch/templates/UCI/UCI1/layout.asp?MenuId=MTI5MzE&LangId=1
ed anche:
MEMBRO DEL COLLEGIO ARBITRALE UCI
http://www.uci.ch/templates/UCI/UCI1/layout.asp?MenuId=MTYwMDc&LangId=1
Ha inoltre patrocinato le cause di Pellizotti, Caucchioli e ... Contador di fronte al Tas/Cas.
A tempo perso fa il Presidente della Federazione Ticinese di Atletica Leggera.
Enrico Carpani, portavoce del boss Uci Pat McQuaid, è anche giornalista della Rtsi.
Capita spesso che lui crei degli esilaranti mix fra il suo ruolo in ambito Uci e la sua attività giornalistica alla Rsi e che inviti, guarda caso, Taminelli al suo "simpatico" Sportclub, una trasmissione della Rsi.
In tanti ormai si chiedono quanto potrà rimanere ancora in sella il vertice attuale dell'Uci.
Dopo quanto pubblicato, una ennesima soffiata che invitava ad indagare sull'avvocato-notaio Luc Meylan.
Con altri amici bene informati ho provveduto alle opportune ricerche e la cosa scoperta è davvero sorprendente.
E' l'ennesima conferma che l'Uci andrebbe estirpata dal corrotto tessuto elvetico e romando delle società di marketing (?) svizzere.
Veniamo al dunque. La società dove venivano fatti giungere i pagamenti per Ferrari, la Health & Performance SA, è ospitata presso una fiduciaria, ovvero la Athemis Gestions SA di Neuchatel che ha tra i suoi associati l'avvocato-notaio Luc Meylan che ha un passato come Biver e Magne come manager IMG (e anche VH Sportmedia).
http://www.athemis.ch/index.php?/associ%C3%A9s/luc-meylan-avocat-mediateur-fsa-et-titulaire-du-brevet-de-notaire.html
CENTRE MONDIAL DU CYCLISME UCI
__________________________________________________________________________________________
Patrick McQuaid - Chardonne presidente firma collettiva 15.10.2012
Agostino Omini - Novate Milanese (IT) vicepresidente firma collettiva 14.01.2000
Ian T. Todd - Amsterdam membro na 23.10.2006
Artur Lopes - Lisbonne (PT) membro na 23.10.2006
Jean Wauthier - Wepion (BE) membro na 23.10.2006
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Domanda. Chi è Ian T. TODD?
Da quando si interessa al ciclismo?
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Ci torna sempre utile il bel passaggio del libro di Roussel “Tour de Vices”, non tanto il libro in sé, quanto il passo del libro citato che di seguito viene riportato. Perché, ripetiamolo, tutte le storie hanno origini antiche. E grazie al sito SportPro dell'amico Eugenio Capodacqua facciamone tesoro:
Da leggere assolutamente per capire la realtà di oggi, perchè ogni albero ha radici antiche:
http://www.sportpro.it/old_site/doping/libri/roussel02.htm
LA SOCIETA' DEL TOUR DE FRANCE
E’ il vizio, ancora, che suscitò l’intervento discreto dell’ASO (Amaury Sport Organisation) per scardinare un progetto di ridistribuzione legittima rivendicato dalle squadre?
Fine novembre 1995, i direttori sportivi delle dieci prime squadre mondiali si erano riuniti in un salone dell’hotel Movenpick a Ginevra, in previsione della riunione dell’AIGCP, l’associazione internazionale dei gruppi sportivi. Eravamo tutti spiazzati e con la ferma intenzione di sbloccare la situazione; Manolo Saoz (Once), Walter Godefroot (Telekom), Giancarlo Ferreti (MG), Alvaro Crespi (manager Mapei), Francis Lafargue (Banesto), Emanuele Bombini (Gewiss), Jean-Luc Vandenbroucke (Lotto), Gian Luigi Stanga (Polti),, Roger Legay (Gan) e io stesso. Appoggiati dai nostri sponsor eravamo molto decisi e non volevamo più lasciarci manovrare. Per noi (le prime dieci squadre del mondo n.d.r.), la qualificazione automatica per il Tour evitava incertezze, ma non così accadeva per le altre squadre, poste sotto la spada di Damocle dell’invito, questa famosa wild card distribuita arbitrariamente dalla STF (Società del Tour de France n.d.r.).
Eravamo solidali e determinati a mettere fine a una situazione arcaica e non equitativa, che stava bene agli organizzatori dei tre grandi Giri (Società del Tour de France, Unipublic, per la Vuelta e RCS per il Giro). Volevamo uscire da taluni obblighi contrattuali che ci venivano imposti... i loro contratti firmati altrimenti. Dopo molti anni chiedevamo di utilizzare i nostri supporti pubblicitari (borracce, macchine, ecc.) in quelle gare; dopo molti anni ci rispondevano che una volta terminati i contratti in corso se ne sarebbe discusso. All’inizio del 2001 questa rivendicazione fu di nuovo proposta, prova che in sei anni non avevamo fatto il minimo progresso sulla questione.
L’altro punto - più importante - riguardava i diritti televisivi. Il ciclismo è, probabilmente, il solo sport che dipende totalmente dagli sponsor: nessuna entrata ai botteghini, nessuna sovvenzione locale o regionale, nessun diritto televisivo, poco merchandising.
Questi diritti televisivi, invece, riempiono da lustri le tasche degli organizzatori. E solo quelle. non un centesimo è stato versato alle squadre, ciò che è davvero inimmaginabile in altre discipline professionistiche. Così France Television versa circa 85 milioni di franchi all'anno per la STF (Societe du Tour de France). Non c'è da meravigliarsi se si faccia sorda alle rivendicazioni degli protagonisti dello spettacolo.Ora, se la STF monta il palcoscenico, i gruppi sportivi portano gli artisti. Ma sia i gruppi che i corridori, queste due ultime corporazioni sono ancora e sempre confinate nella semplice divisione dei dividendi.
Per questo ci siamo rivolti a Marc Biver, direttore di IMG Svizzera e mandatario di IMG Europa, filiale di McCormack, una multinazionale del marketing e del management nello sport. Volevamo essere seguiti da un professionista nelle nostre negoziazioni.
Ci siamo lasciati, dunque, con un accordo di base: l'IMG avrebbe preso il 30% dei soldi ottenuti. Nel pomeriggio Marc Biver prese contatto con Jan Todd, il direttore dell'IMG Europa a Londra per metterlo a conoscenza della trattativa. Jan Todd diede il suo parere favorevole. Marc Biver non avrebbe avuto altro da fare che fissare una nuova riunione di lavoro per stabilire la somma delle nostre rivendicazioni, sulla traccia di quello che era stato già stabilito nel calcio.
L'indomani mattina Marc Biver mi telefonò. All'altro lato del filo il suo tono di voce non poteva mascherare il profondo dispiacere.
"Ascolta, sono molto, molto dispiaciuto. Il progetto non partirà. Ho ricevuto un fax da Todd che blocca tutto". Interdetto, gli domandai di leggermelo. Todd spiegò: "Per conflitti di interessi siamo obbligati a rinunciare di difendere le vostre posizioni", tutto lì, nessuna altra spiegazione. Perchè nello spazio di una giornata IMG Europa aveva dovuto fare marcia indietro? Chi aveva premuto per far abortire il progetto? Ho saputo un pò più tardi i motivi. La Società del Tour de France era stata informata delle nostre rivendicazioni qualche minuto dopo la conclusione della riunione di Ginevra. Qualcuno del gruppo aveva ventilato il progetto. Una talpa. Viste le affinità degli uni e degli altri con Jean Marie Leblanc non era troppo difficile individuarla. Una volta messa al soccrente la STF aveva avvertito Jean Claude Killy. Quest'ultimo, che aveva gareggiato per buona parte della sua carriera professionistica con McCormack, usò a pieno la sua infulenza per far abortire il progetto. Mettendo la trattativa nelle mani di Todd gli fece capire che se si fosse inoltrato su questo terreno la loro collaborazione sarebbe stata rimessa in causa. In una telefonata le nostre rivendicazionie era belle e imbavagliate. Questo colpo di mazza narcotizzò la nostra combattività. Non fu contattato nessun altro rappresentante di un gruppo marcheting sportivo come l'ISL.
N.B. Gli errori marchiani non sono miei, ma del sito da cui ho preso il testo.
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Consultando il sito di Bloomberg si verifica il ruolo di Ian T Todd in IMG e si nota che ne è il Presidente.
http://investing.businessweek.com/research/stocks/private/board.asp?privcapId=167997
http://investing.businessweek.com/research/stocks/private/person.asp?personId=292017&privcapId=167997
IMG Worldwide, Inc. INSIDERS ON Board Members
Name (Connections) | Relationships | Title | Age |
Michael Dolan Ph.D. | 53 Relationships | Chairman and Chief Executive Officer | 67 |
David Checketts | 74 Relationships | Head of TWIs International Operations and Director | 58 |
George Pyne | 15 Relationships | Director and President of Sports & Entertainment Business | -- |
Ian T. Todd | 24 Relationships | President of IMG International and Director | -- |
Other Board Members On Board Members
Name (Connections) | Relationships | Type of Board Members | Primary Company | Age |
Alastair Johnston | 15 Relationships | Vice Chairman | Rangers International Football Club PLC | 66 |
Thomas McKay | 29 Relationships | Member of the Board of Directors | Vulcan Capital | 46 |
A. Perenchio | 38 Relationships | Member of the Board of Directors | IMG Worldwide, Inc. | -- |
Herbert Siegel | 16 Relationships | Member of the Board of Directors | United Television, Inc. | 85 |
Chris Davis | 52 Relationships | Member of the Board of Directors | Forstmann Little & Co. | 63 |
Evelyn De Rothschild | 35 Relationships | Member of the Board of Directors | The Shakespeare Globe Trust | 82 |
Robert Johnson | 192Relationships | Member of the Board of Directors | RLJ Entertainment, Inc. | 68 |
Andrew Lack | 51 Relationships | Member of the Board of Directors | Bloomberg L.P. | 66 |
John Mack | 182Relationships | Member of the Board of Directors | E&M Advisors LLC | 70 |
Johan Eliasch | 46 Relationships | Member of the Board of Directors | Head NV | 52 |
David Li | 43 Relationships | Member of the Board of Directors | Chelsfield Partners LLP | 75 |
John Thornton | 247Relationships | Member of the Board of Directors | Laura Ashley Holdings plc | 60 |
Ma Mr. Ian Todd non è solo Presidente di IMG, è anche altro:
Executive Profile
Ian T. Todd
President of IMG International and Director, IMG Worldwide, Inc.
-- --
Background
Mr. Ian T. Todd serves as President of IMG International at IMG Worldwide, Inc. Mr. Todd is responsible for leading and growing Imp’s global business development activities in Sports & Entertainment, and IMG Media's international production, rights and distribution business. He served as Vice President Global Sports Marketing of Nike Inc. Mr. Todd was employed by Nike Inc. in an advisory capacity to Nike's Global Sports Marketing operations. Prior to joining Nike, he ...
Other Affiliations
Nike Inc.
viagogo Limited
Nel 1999 costui guadagnava circa 3,6 milioni di $ all'anno:
http://www.accessmylibrary.com/article-1G1-55804748/nike-latest-marketing-wiz.html
Ian Todd, Nike's vice president of sports marketing, received a $1 million salary and a $2.6 million bonus, $2 million of which was a signing bonus for the fiscal year ended May 31. Todd started at Nike in June 1998 after a 26-year career at IMG.
Corriere della Sera
La Nike taglia i contratti con Lance Armstrong
Lo sponsor: «Ci ha ingannati per anni».
«Davanti alle prove apparentemente insormontabili che Armstrong è coinvolto in casi di doping e per anni ha indotto all'errore la Nike, è con grande dispiacere che abbiamo interrotto il contratto con lui»
C'è qualcosa che non torna. IAN T TODD cosa ci stava a fare ad Aigle?
Forse la risposta non è così difficile.