Nato a Roeselare il 3 febbraio 1931, professionista dal 1952 al 1967 con 100 vittorie.
Anche per Gilbert, uno che fu "guardia rossa" di Rik Van Looy in seno alla Faema, si può parlare di un valore notevole, che oggi lo porterebbe sicuramente ad essere visto come un campione. Basti citare che nel suo palmares che raggiunge la tripla cifra di successi, ci sono corse di grande valore, ed anche se molte di queste vittorie furono colte in patria, non va dimenticato il valore dei partecipanti a quelle prove, ed il fatto che, nel Belgio, in particolare ai suoi tempi, il ciclismo è da sempre sport nazionale.
Scorrendo il ruolino di questo corridore tenace, molto veloce e bravo anche nelle salita non lunghe, emergono: il Circuit du Port de Dunkerque '52, il GP Zottegem '54, il GP Desselgem '55 - '59 - '60 e '63, il Trophée des Trois Pays e il Circuit de Flandre orientale nel '56, la Chateau-Chinon nel '57, due tappe del Giro di Spagna, la Parigi Tours e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne nel 1958, la Heusden-Destelbergen '59 e '63, Nokere-Koerse, Genova-Roma, Buggenhout-Opstal e Campionati delle Fiandre nel '60, Beringen-Koersel e GP Industria e Commercio di Prato nel '61, Giro delle Tre Province e una tappa del Giro di Svizzera nel '62, Woluwé - St Lambert e 2 tappe della Quattro giorni di Dunkerque nel '63, la Freccia Vallone e la Quattro giorni di Dunkerque nel '64, Omloop van het Houtland - Lichtervelde '65 e il G.P. d'Orchies '66.
Se la Parigi Tours e la Freccia Vallone sono le stelle del suo palmares, la costanza dei suoi successi comunque di nota, sono dimostrazione di qualità che non si possono dimenticare. Nella fanciullezza di chi scrive, un corridore che finiva sovente nei taccuini di chi faceva pronostici sulle classiche e sulle tappe dei Grandi Tour.
Maurizio Ricci detto "Morris"