Nato il 12 giugno 1930 ad Albano Laziale (ROMA), ed ivi deceduto il 16 agosto 2011. Corridore completo, alto m. 1,66 per kg. 65. Professionista dal 1953 al 1960 con 26 vittorie.
Uno dei casi più poliedrici in quanto ad avvicinamento al ciclismo, della storia del nostro pedale. Ragazzo dal fisico compatto e solido, con lo sport nel sangue. Prima di giungere all’agonismo in bicicletta, praticò a buoni livelli l’atletica nelle discipline veloci, il calcio nella squadra del Murialdalbano, dove vinse un campionato di prima divisione e la boxe, dove seppe raggiungere la finale di un importante torneo per novizi. La sua incredibile sete di sport, lo portò al ciclismo, attraverso il ciclocross, specialità nella quale fu per due volte campione laziale. Da dilettante si mise assai presto in evidenza, al punto di conquistarsi un contratto professionistico, dopo sole due stagioni da stradista.
Nel 1953, entrò così nell’elite del ciclismo, divenendo subito un evidente e, per un lustro, fu uno dei migliori corridori italiani: per le sue doti di velocista e per l’animosità con la quale promuoveva fughe, prima ancora del comunque buon bottino di vittorie. Già nell’anno d’esordio fece sue due tappe al Giro d’Italia, a Vicenza e Auronzo, vinse il Campionato Italiano Indipendenti e la frazione di Roma del Gran Premio Ciclomotoristico (Roma-Napoli-Roma), una prova che lo ebbe come protagonista di primo rango praticamente sempre. Sia nel ‘54 che nel ‘55, infatti, vinse la classifica finale, oltre che a trionfare in altre tappe. Al Giro d’Italia tornò protagonista nel ’55, quando indossò la Maglia Rosa per due giorni. Curioso il particolare della seconda giornata da leader, quando la corsa transitò ad Albano. Qui, l'intera città si colorò di rosa, in omaggio al concittadino che si stava facendo onore. Drappi rosa ai balconi e alle finestre, muri tinti di rosa, un tripudio, una sinfonia di un solo colore. Ed in una trattoria tipica dei Colli, proprio sul ciglio della strada, il padre di Bruno, offrì il più biondo e il più sapido dei vinelli romani. Tornò poi vincente in una tappa della “corsa rosa” nel ‘57, a Genova. Fra gli altri successi di Monti, spicca la doppietta ’56-‘57 al Giro d’Emilia, tre tappe al Giro di Romandia, una al Giro di Svizzera ed una in quello d’Inghilterra.
Maurizio Ricci detto "Morris"