C'è una tendenza assurda a correre rischi inutili. Corrono sempre al limite e in gruppo c'è anche parecchia stronzaggine. Per questa ragione ho invece molto apprezzato il modo con cui si sbracciava invece il bravo Michele Fiorello iridato domenica all'Amstel, quando quell'auto si era immessa sul circuito.
Il senso della sicurezza non è granché diffuso, salvo quando devono lamentarsi (a volte anche giustamente) contro gli organizzatori.
Però i ciclisti non sono modelli per la sicurezza. Continuano ad invadere marciapiedi e spartitraffico, come pure ogni superficie liscia disponibile di fianco alle strade.
Il fatto è che l'Uci ha inserito una norma, ma poi non la fanno per nulla rispettare.
Parliamo della gara "gareggiata".
L'esperimento della Cherave, a mio avviso ha funzionato, nonostante l'esito immutato. Se non altro si è vista una po' di sana battaglia prima del muro. Non c'è stata la solita processione.
L'unica cosa negativa, forse, è che la Côte de Cherave prima, ha un po' limato l'esplosività sul muro di Huy.
Comunque sia, questa gara va riportata almeno a 230 km per avere un senso di classica antica.
Ha vinto il più esperto e onore a lui. Questa gara gliel'ha cucita addosso il sarto.
Ha avuto al suo servizio anche una gran squadra ed uno stupendo Visconti. Impagabile!
Nibali si è ripetuto, confermandosi ad un eccellente livello e da lui e dalla sua squadra mi aspetto una grande Liegi che possa fare esplodere domenica la Liegi, evitando una insana processione sino al falsopiano di Ans. L'assenza di Gilbert (o la presenza a mezzo servizio) rende il pronostico più aperto. Valverde avrà bisogno dei compagni per vincere. E non è detto che questa volta Kwiatkowski sarà lù ad attendere il finale. E poi l'ex corazzata delle pietre avrà anche Tony Martin e un molto promettente Alaphilippe.
Bellissima gara dell'emergente Tim Wellens. Oggi gli è andata male, oggi!