Notizia "bomba" di questa mattina:Ferrari valuta trasferimento sede fiscale all'estero
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-12-10/ferrari-valuta-trasferimento-sede-fiscale-all-estero-164403.shtml?uuid=ABU7ElOC
Caspita, mi dico, vuoi vedere che l'inchiesta di Padova ha finalmente smosso qualcosa?
Ferrari ha deciso stavolta di espatriare davvero, invece di continuare ad esercitare in Italia sfidando l'inibizione decretata anni fa da un Coni illibato e pulito, finalmente garante di uno sport fatto con la propria farina.
Vuoi vedere che stavolta il MiTo se ne va all'estero davvero? Stavolta scappa!
Evvaiiii
Se lo dice IlSole24Ore è perché è tutto vero.
Porcaccia boia, leggo il pezzo, ed è tutto vero. Vero che ad espatriare è un altro marchio Ferrari, quello che di recente vince poco, anzi nulla. Il marchio Ferrari è pronto ad espatriare per pagare meno tasse, una sorta di doping fiscale lecito, per quanto discutibile.
Dicevamo della farina del Coni. Sì, della farina acquistata nella bassa padana, giusto dalle parti di Ferrara, dove l'Università di Agraria e Zootecnia ha in decenni di ricerca selezionato i migliori vitelli e le meglio manze, insomma una specie di MeglioGioventù bovina.
Dopo la Chianina e la Piemunteisa abbiamo avuto la Manù friulana, bovina secca ma agile nel traino elettorale, l'armstronz, toro, bull americano (che caca una follia, bullshits a volontà), e poi la farina si è dimostrata valida anche per altre specie come i puledri kazaki ed i pietro-polli da allevamento, passando per i muli del Tirolo, marciatori resistenti al servizio dei carabinieri di montagna.
Con Coni o senza Coni l'Italia sportiva ha continuato a fare la pasta con la farina della bassa ferrarese. Ferrari ha pensato di convertire il carboidrato in idrocarburo (economicamente più conveniente) e questo gli ha comportato qualche sanzione amministrativa per avere smosso ed infastidito la lobby delle raffinerie.
Orbene, tornando semiseri, possibile che nessuno abbia pensato che la soluzione Ferrari, sia proprio Ferrari? Perché non affidare la ricerca sulle benzine della formula 1 al comunque bravo biochimico ferrarese?
Il Coni potrebbe pagare i servigi del medico MiTo, stavolta senza infingimenti, e la Ferrari rinata potrebbe tornare a vincere sventolando il tricolore.
L'Uci ha dimostrato con la licenza all'Astana che il senatore Razzi ha ragione. E' tutta malvivenza in tutto il mondo. Cara Ferrari, dammi retta, fatti le benzine tue, che così fai la crana per pagare le tasse in Italia ...
Eppoi, se le benzine di Ferrari hanno funzionato bene con un cavallino del Kazakistan, perché non dovrebbero funzionare bene per quello di Maranello?
Propongo il senatore Razzi a capo del Team Ferrari, così stavolta sì che facciamo la crana.
W l'Italia!
Ps. Ridere per non piangere di un Paese allo sbando totale.