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Alpinismo
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- Messaggio n°1
Alpinismo
Un bel 3d per parlare di Alpinismo, quello dei grandi e quello dei semplici camminatori in quota.
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vallelvo- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°2
Alpinismo
Su invito di Benoix apro questo 3d.
Invito a parteciparvi Meazza e Elia, che loro di montagna la sanno lunga. Naturalemte l'invito è rivolto a tutti gli appassionati.
Questa sera da Fazio c'era il Grande Messner mio beniamino, l'ho seguito nelle imprese all'avanguardia per quei tempi, leggendo i suoi libri.
L'ho conosciuto di persona su invito del CAI di Biella, ad una serata che ricordo con emozione.
I biellesi a quel tempo, erano quasi tutti alpinisti. C'erano nomi importanti, ne cito uno tra tutti Guido Machetto, uno dei migliori alpinisti italiani e non.
Purtroppo, come tanti, morì a 39 anni sulle montagne di casa che tanto amava. Cadde sulla Tour Ronde nel gruppo del Monte Bianco. Mi pare di ricordare che un appiglio lo tradì, lui che aveva scalato vette lontane dalle Ande all'Himalaia.
L'ho conosciuto, non so se ricordo bene o è fantasia, perchè il mio ragazzo di allora aveva con lui una "frequentazione" alpinistica.
Sicuramente sorriderà da lassù, leggendo il mio ricordo, il Guido che neppure sa chi sono.
Nel 1954 il biellese Ugo Angelino, classe '23, partecipò alla spedizione sul K2 guidata da Ardito Desio. Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, anche con l'aiuto di Walter Bonatti, raggiunsero la vetta della seconda montagna più alta del mondo. Tante le discussioni su quell'impresa tra Compagnoni-Bonatti, tornate in "auge" dalle novità che arrivano dall'Inghilterra.
Quest'anno è il sessantesimo della conquista italiana e Angelino ricorda quell'impresa "che mai dimenticherà", con grande emozione, a 91 anni con mente lucida.
Invito a parteciparvi Meazza e Elia, che loro di montagna la sanno lunga. Naturalemte l'invito è rivolto a tutti gli appassionati.
Questa sera da Fazio c'era il Grande Messner mio beniamino, l'ho seguito nelle imprese all'avanguardia per quei tempi, leggendo i suoi libri.
L'ho conosciuto di persona su invito del CAI di Biella, ad una serata che ricordo con emozione.
I biellesi a quel tempo, erano quasi tutti alpinisti. C'erano nomi importanti, ne cito uno tra tutti Guido Machetto, uno dei migliori alpinisti italiani e non.
Purtroppo, come tanti, morì a 39 anni sulle montagne di casa che tanto amava. Cadde sulla Tour Ronde nel gruppo del Monte Bianco. Mi pare di ricordare che un appiglio lo tradì, lui che aveva scalato vette lontane dalle Ande all'Himalaia.
L'ho conosciuto, non so se ricordo bene o è fantasia, perchè il mio ragazzo di allora aveva con lui una "frequentazione" alpinistica.
Sicuramente sorriderà da lassù, leggendo il mio ricordo, il Guido che neppure sa chi sono.
Nel 1954 il biellese Ugo Angelino, classe '23, partecipò alla spedizione sul K2 guidata da Ardito Desio. Achille Compagnoni e Lino Lacedelli, anche con l'aiuto di Walter Bonatti, raggiunsero la vetta della seconda montagna più alta del mondo. Tante le discussioni su quell'impresa tra Compagnoni-Bonatti, tornate in "auge" dalle novità che arrivano dall'Inghilterra.
Quest'anno è il sessantesimo della conquista italiana e Angelino ricorda quell'impresa "che mai dimenticherà", con grande emozione, a 91 anni con mente lucida.
vallelvo- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°3
Re: Alpinismo
Forse non è il posto giusto, o forse si , comunque pubblico la notizia appena letta su Tuttobici.
"Riis. Sul Kilimangiaro per costruire la squadra più forte. La spedizione partirà il 1° Novembre." Interessante leggere il seguito...
Il Kilimangiaro è la montagna più bella e alta dell'Africa, coi suoi 5895 m e domina i deserti del Kenia e della Tanzania. Famosa per la sua storia. I suoi ghiacciai potrebbero svanire entro il 2030.
La montagna è "libertà" non imposizione, amore per l'infinito. Devi amarla altrimenti ti sarà ostile. Fatica infinita, felicità per la vetta, piccola o grande che sia, appena conquistata. Rispetto per la natura e per noi stessi. Passione, emozione, gioia per la vittoria. Ti senti sul tetto del mondo, hai vinto la sfida con te stesso. E non è da poco.....
"Riis. Sul Kilimangiaro per costruire la squadra più forte. La spedizione partirà il 1° Novembre." Interessante leggere il seguito...
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La montagna è "libertà" non imposizione, amore per l'infinito. Devi amarla altrimenti ti sarà ostile. Fatica infinita, felicità per la vetta, piccola o grande che sia, appena conquistata. Rispetto per la natura e per noi stessi. Passione, emozione, gioia per la vittoria. Ti senti sul tetto del mondo, hai vinto la sfida con te stesso. E non è da poco.....
vallelvo- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°4
Re: Alpinismo
In questi giorni si susseguono notizie di tragedie sull'Annapurna.
Cento dispersi e 25 morti recita l'ultima ansa a causa di una valanga.
L'Annapurna è un massiccio montuoso del Nepal di 8091 m e fa parte dell'Himalaya. E' tra i 10 monti più alti della Terra.
Il Direttore del Soccorso Alpino della VDA, assieme al figlio, è bloccato a circa 5000 m. E' eccezionale in questa stagione la situazione meteorologica venutasi a creare. Violente tempeste di neve, hanno creato numerose valanghe mettendo a repentaglio molte vite umane. Molti corpi sono stati trovati sotto una spessa coltre di neve, il fenomeno è eccezionale.
Vorrei spiegare perchè posto questa notizia.
Era l'inizio degli anni '70, il CAI Biella aveva dei promettenti "scalatori"; tra gli altri quel Guido Machetto "portacolori" di quei ragazzi e Miller Rava. La mia famiglia si era allargata, essere in quel gruppo sarebbe stata la massima aspirazione per il capo famiglia.
Era il '73, a Biella c'era fermento perchè si stava preparando la conquista dell'Annapurma. Potevo esserci anch'io tra i ragazzi disse, risposi la partenza è sempre un giorno di festa, il ritorno.... chissà.
Partirono in tanti, tornarono lasciando tra le nevi perenni Leo Cerruti (grande alpinista di quei tempi) e Miller Rava. Quel giovane che tutti conoscevamo a Biella, dalle grandi speranze che un triste destino tarpò le ali impedendogli di volare tra vette infinite.
A 7000 m la spedizione si dovette fermare per il brutto tempo. Al mattino del 26 settembre, i compagni "di sventura" non trovano più la tenda fissata al Campo 2 di Cerruti e Rava: era stata spazzata da una terribile valanga, con le loro giovani vite.
L'Annapurna li ha voluti per sè....
Cento dispersi e 25 morti recita l'ultima ansa a causa di una valanga.
L'Annapurna è un massiccio montuoso del Nepal di 8091 m e fa parte dell'Himalaya. E' tra i 10 monti più alti della Terra.
Il Direttore del Soccorso Alpino della VDA, assieme al figlio, è bloccato a circa 5000 m. E' eccezionale in questa stagione la situazione meteorologica venutasi a creare. Violente tempeste di neve, hanno creato numerose valanghe mettendo a repentaglio molte vite umane. Molti corpi sono stati trovati sotto una spessa coltre di neve, il fenomeno è eccezionale.
Vorrei spiegare perchè posto questa notizia.
Era l'inizio degli anni '70, il CAI Biella aveva dei promettenti "scalatori"; tra gli altri quel Guido Machetto "portacolori" di quei ragazzi e Miller Rava. La mia famiglia si era allargata, essere in quel gruppo sarebbe stata la massima aspirazione per il capo famiglia.
Era il '73, a Biella c'era fermento perchè si stava preparando la conquista dell'Annapurma. Potevo esserci anch'io tra i ragazzi disse, risposi la partenza è sempre un giorno di festa, il ritorno.... chissà.
Partirono in tanti, tornarono lasciando tra le nevi perenni Leo Cerruti (grande alpinista di quei tempi) e Miller Rava. Quel giovane che tutti conoscevamo a Biella, dalle grandi speranze che un triste destino tarpò le ali impedendogli di volare tra vette infinite.
A 7000 m la spedizione si dovette fermare per il brutto tempo. Al mattino del 26 settembre, i compagni "di sventura" non trovano più la tenda fissata al Campo 2 di Cerruti e Rava: era stata spazzata da una terribile valanga, con le loro giovani vite.
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UribeZubia- E3 Harelbeke
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- Messaggio n°5
Re: Alpinismo
UribeZubia- E3 Harelbeke
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- Messaggio n°6
Re: Alpinismo
1973. Annapurna campo 2. Miller Rava e Leo Cerruti con uno sherpa
foto tratta da http://www.banff.it/lannapurna-1971-2001/
foto tratta da http://www.banff.it/lannapurna-1971-2001/
Ultima modifica di UribeZubia il Gio Ott 16, 2014 9:24 pm - modificato 1 volta.
vallelvo- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°7
Re: Alpinismo
Uribe, ti ringrazio per la bella documentazione.
Miller, Guido e altri caduti sul campo li conoscevo bene. Il mattino del 27 settembre 1973, stavamo preparandoci per andare al lavoro, terribile la notizia data dalla radio. Il nostro amico non sarebbe più tornato...era giovane e forte.
Ricordo il giorno in cui mio marito mi disse, oggi ho portato su una parete un ragazzo che diventerà un grande, se la montagna non lo tradirà.....
Io non so postare le foto. Benoix mi ha fatto la spiegazione, però data ....l'età...
Forse mi manca un passo, cioè come postare le foto prendendole dal mio apparecchio e dalle cartoline in mio possesso. Va behmi servirò di Benoix...senon perderà la pazienza.
Miller, Guido e altri caduti sul campo li conoscevo bene. Il mattino del 27 settembre 1973, stavamo preparandoci per andare al lavoro, terribile la notizia data dalla radio. Il nostro amico non sarebbe più tornato...era giovane e forte.
Ricordo il giorno in cui mio marito mi disse, oggi ho portato su una parete un ragazzo che diventerà un grande, se la montagna non lo tradirà.....
Io non so postare le foto. Benoix mi ha fatto la spiegazione, però data ....l'età...
Forse mi manca un passo, cioè come postare le foto prendendole dal mio apparecchio e dalle cartoline in mio possesso. Va behmi servirò di Benoix...senon perderà la pazienza.
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- Messaggio n°8
Re: Alpinismo
Sapevo che questo 3d sarebbe diventato 'na cosa bella e, purtroppo, anche per cuori non deboli.
Grande Vall, gran bei racconti. Nel mio dna c'è la montagna. Nella famiglia di mio padre c'è sangue walliser e la signora di roccia scatena la mia fantasia.
La bici è forse un modo per placare il fascino per la signora di roccia, ghiaccio e neve.
Appena avrò tempo metterò un po' di video e racconterò la storia di un alpinista che in passato ha colpito la mia attenzione.
Vall non farti problemi con le foto. Quando lo farai la prima volta da sola vedrai quanto sia semplice.
Il problema in questi giorni, come avrai capito, è che sono in giro come una trottola fra Italia e Svizzera, perché sto creando una rete di vendita e sto lavorando con gusto massimo come non facevo da molto tempo. A risentirci, anzi rileggerci.
Grande Vall, gran bei racconti. Nel mio dna c'è la montagna. Nella famiglia di mio padre c'è sangue walliser e la signora di roccia scatena la mia fantasia.
La bici è forse un modo per placare il fascino per la signora di roccia, ghiaccio e neve.
Appena avrò tempo metterò un po' di video e racconterò la storia di un alpinista che in passato ha colpito la mia attenzione.
Vall non farti problemi con le foto. Quando lo farai la prima volta da sola vedrai quanto sia semplice.
Il problema in questi giorni, come avrai capito, è che sono in giro come una trottola fra Italia e Svizzera, perché sto creando una rete di vendita e sto lavorando con gusto massimo come non facevo da molto tempo. A risentirci, anzi rileggerci.
vallelvo- Giro di Lombardia
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- Messaggio n°9
Re: Alpinismo
Ben, vedrai che col tuo entusiasmo raggiungerai tutti i progetti a cui stai lavorando.
Ora mi devi dire chi è l'alpinista che ha colpito la tua attenzione. Dai sono curiosa.
Soffro l'altura dici, anch'io la soffro verso i 3000, l'ho sconfitta con l'allenamento. Prima di affrontare un 4000 (non fraintendermi su ghiacciaio, non su roccia), iniziavo un mese prima con gite fuori porta.
Finalmente sono riuscita a domare quella alta cima, sogno della mia ....vita.
Questo per dirti "volere è potere", sei ancora in tempo.
Non so se mi sia concesso, mi piacerebbe raccontare una favola di montagna.
Ora mi devi dire chi è l'alpinista che ha colpito la tua attenzione. Dai sono curiosa.
Soffro l'altura dici, anch'io la soffro verso i 3000, l'ho sconfitta con l'allenamento. Prima di affrontare un 4000 (non fraintendermi su ghiacciaio, non su roccia), iniziavo un mese prima con gite fuori porta.
Finalmente sono riuscita a domare quella alta cima, sogno della mia ....vita.
Questo per dirti "volere è potere", sei ancora in tempo.
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BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°10
Re: Alpinismo
Giuseppe Oberto, grande alpinista che durante la guerra ha portato anche in salvo molte persone.vallelvo ha scritto:Ora mi devi dire chi è l'alpinista che ha colpito la tua attenzione. Dai sono curiosa.
Assolutamente vero. Comunque i miei problemi sono tosti quando salgo in funivia o con treni. In quel caso scendo dal veicolo e devo fare un quarto d'ora tra nausea, mal di testa e cattiva respirazione. Io non soffro di vertigini, mal d'aereo o mal di mare. E' proprio l'altura il mio problema. Se però salgo da allenato con gradualità sino a quasi 3000 metri non ho problemi. Poi basta che io sia graduale. L'ultima mia camminata in quota, però, è del 2009.vallelvo ha scritto:Soffro l'altura dici, anch'io la soffro verso i 3000, l'ho sconfitta con l'allenamento. Prima di affrontare un 4000 (non fraintendermi su ghiacciaio, non su roccia), iniziavo un mese prima con gite fuori porta.
Finalmente sono riuscita a domare quella alta cima, sogno della mia ....vita.
Questo per dirti "volere è potere", sei ancora in tempo.
Ora, mi servirebbe l'allenamento.
Ma ci mancherebbe! Racconta, racconta ...vallelvo ha scritto:Non so se mi sia concesso, mi piacerebbe raccontare una favola di montagna.
vallelvo- Giro di Lombardia
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Re: Alpinismo
Walser o Walliser (sbaglio forse....).
Ora capisco cosa ci ...lega.
Quel Giuseppe Oberto da Macugnaga grande alpinista, dalle cui origini forse discendi un po' anche tu.
Ha amato la sua montagna, il Monte Rosa come me, le cui vette conosco abbastanza. Sono andata per ghiacciai lassù ed ho ricordi meravigliosi. Una sfida con me stessa perchè ho un fisico, meglio avevo, abbastanza debole.
Giuseppe è nato il 14 settembre come me, lui così forte e coraggioso, io...meglio tacere.
Macugnaga è stata anche sede di arrivo di tappe del Giro d'Italia, quindi gira e rigira arriviamo sempre là: il ciclismo. La salita non è dura in macchina, l'ho fatta con borracce, giacche, ecc. per lui e gli amici: mi usavano sempre.
Ora capisco cosa ci ...lega.
Quel Giuseppe Oberto da Macugnaga grande alpinista, dalle cui origini forse discendi un po' anche tu.
Ha amato la sua montagna, il Monte Rosa come me, le cui vette conosco abbastanza. Sono andata per ghiacciai lassù ed ho ricordi meravigliosi. Una sfida con me stessa perchè ho un fisico, meglio avevo, abbastanza debole.
Giuseppe è nato il 14 settembre come me, lui così forte e coraggioso, io...meglio tacere.
Macugnaga è stata anche sede di arrivo di tappe del Giro d'Italia, quindi gira e rigira arriviamo sempre là: il ciclismo. La salita non è dura in macchina, l'ho fatta con borracce, giacche, ecc. per lui e gli amici: mi usavano sempre.
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- Messaggio n°12
Re: Alpinismo
Walser è la contrazione di Walliser, vallesano.vallelvo ha scritto:Walser o Walliser (sbaglio forse....).
Però in effetti Walser è il nome di quella comunità indefinita di popolazione testarda ed orgogliosa che va da Gressoney al Canton Ticino attraverso la tua valle, la Valsesia, la Valle Anzasca, Formazza e Bosco Gurin (tanto per non parlare di ciclismo).
Sì, vivo in pianura, ma c'è qualcosa nel mio dna che mi lega e che mi fa sentire parte di quel popolo.
Quella parete himalayana del Rosa e le montagne attorno sono parte del richiamo della mia foresta.
C'è qualcosa di magico che mi porta lì.
Sì, vivo in pianura ed in città, ma c'è qualcosa nel mio dna che mi lega e che mi fa sentire parte di quel popolo.vallelvo ha scritto:Ora capisco cosa ci ...lega.
Quel Giuseppe Oberto da Macugnaga grande alpinista, dalle cui origini forse discendi un po' anche tu.
Ha amato la sua montagna, il Monte Rosa come me, le cui vette conosco abbastanza. Sono andata per ghiacciai lassù ed ho ricordi meravigliosi. Una sfida con me stessa perchè ho un fisico, meglio avevo, abbastanza debole.
Giuseppe è nato il 14 settembre come me, lui così forte e coraggioso, io...meglio tacere.
Macugnaga è stata anche sede di arrivo di tappe del Giro d'Italia, quindi gira e rigira arriviamo sempre là: il ciclismo. La salita non è dura in macchina, l'ho fatta con borracce, giacche, ecc. per lui e gli amici: mi usavano sempre.
Quella parete himalayana del Rosa e le montagne attorno sono parte del richiamo della "mia foresta".
C'è qualcosa di magico che mi porta lì. Quando leggevo i libri di Rigoni Stern, l'immagine delle "mie montagne" erano quelle per me.
E non è un caso che l'ultimo scatto della storia del pirata sia avvenuto all'interno del regno walser, un regno magico di re e regine di roccia (Cascata del Toce). I luoghi magici per me sono Macugnaga, Alpe Devero e Riale (Cascata del Toce). Il mio paradiso è in quel triangolo.
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Re: Alpinismo
Parli dei Lyskamm? Ho camminato ai loro piedi. I ghiacciai mi hanno sempre stuzzicata. Li sento vita.
Un giorno narrerò una mia salita al cospetto dei Lyskamm. Tanti anni fa, era il 1981, misi nero su bianco quell'esperienza per ricordarla, passo dopo passo, nel tempo. E' il "diario" delle 24 ore più lunghe ed emozionanti della mia vita. Un po' troppo lungo però.....
La mia di tanto in tanto dice che sono esibizionista. Mi arrabbio perchè quando parlo di me è per trasmettere forti emozioni vissute in quel contesto. Avrà ragione lei, mah....
Un giorno narrerò una mia salita al cospetto dei Lyskamm. Tanti anni fa, era il 1981, misi nero su bianco quell'esperienza per ricordarla, passo dopo passo, nel tempo. E' il "diario" delle 24 ore più lunghe ed emozionanti della mia vita. Un po' troppo lungo però.....
La mia di tanto in tanto dice che sono esibizionista. Mi arrabbio perchè quando parlo di me è per trasmettere forti emozioni vissute in quel contesto. Avrà ragione lei, mah....
BenoixRoberti- Tour de France
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Re: Alpinismo
No, niente ghiaccio, o meglio tanta roccia, la roccia più difficile di tutta Europa, una roccia che ha una lista di morti da fare concorrenza (con le dovute proporzioni di altezza) all'Annapurna ed al Nanga Parbat.vallelvo ha scritto:Parli dei Lyskamm? Ho camminato ai loro piedi. I ghiacciai mi hanno sempre stuzzicata. Li sento vita.
http://it.wikipedia.org/wiki/Parete_est_del_Monte_Rosa
Stando alla osservazione della tua congiunta tutti i narratori sarebbero degli esibizionisti.vallelvo ha scritto:Un giorno narrerò una mia salita al cospetto dei Lyskamm. Tanti anni fa, era il 1981, misi nero su bianco quell'esperienza per ricordarla, passo dopo passo, nel tempo. E' il "diario" delle 24 ore più lunghe ed emozionanti della mia vita. Un po' troppo lungo però.....
La mia di tanto in tanto dice che sono esibizionista. Mi arrabbio perchè quando parlo di me è per trasmettere forti emozioni vissute in quel contesto. Avrà ragione lei, mah....
Non si può escludere la presenza di tale ingrediente, ma non sarebbe comunque una definizione esaustiva.
Il narratore vuole anche altro ben più importante che il semplice esibirsi:
- rivivere le emozioni
- condividerne con altri le emozioni
Eppoi le emozioni non si possono esibire, si trasmettono, che è cosa ben diversa e mentre l'esibizionista è un egocentrico, un narratore è un generoso trasmettitore di informazioni ed emozioni.
Ogni tanto a Milano vado a serate tenute da fotografi ed esploratori che raccontano con diapositive i loro viaggi e di solito le sale sono stracolme. Le persone sono avide di emozioni e di narrazione. E il mistero della montagna è un moltiplicatore.
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- Messaggio n°15
Re: Alpinismo
Vorrei essere un "narratore", purtroppo non lo sono, semplicemente appassionata di montagna come di ciclismo.
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Re: Alpinismo
Lo sei, lo sei.
Vai, racconta racconta
Vai, racconta racconta
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Re: Alpinismo
Oggi sono stata alla festa del Caseificio Valle Elvo, tanti formaggi squisiti "ne-a-mici" del colesterolo, per una volta passi. Mi son portata a casa una pentola di Polenta Concia, quella della mia valle da non confondersi con quella di Oropa (suvet).
Nel convivio casalingo sono tornati alla mente momenti di ilarità, salendo al Mombarone.
Il Mombarone è la montagna più alta della mia valle coi suoi 2372 m., confina con la Valle d'Aosta, ma è interamente piemontese. Si trova nei comuni di Settimo Vittorne, Graglia e Donato. In cima nel 1900 fu issata una Statua del Redentore per celebrare l'Anno Santo. Si tratta di uno dei 19 monumenti fatti erigere da Papa Leone XIII per celebrare i 19 secoli dell'era cristiana. La statua venne abbattuta da un fulmine nel 1948 e nel 1991 fu ricostruita. Se le trovo passo le foto a Ben.
Noi giovanetti partivamo dal paese (500 m slm) e passo dopo passo in quattro ore arrivavamo in vetta. La fermata d'obbligo era al laghetto per rifornirci di acqua perchè lassù al rifugio non c'era. Naturalmente si andava anche per Stelle Alpine da portare a casa, segno che eravamo arrivati in cima.
Nello zaino non portavamo tanti viveri, la montagna è fatica ed il peso è sempre troppo. Quel giorno nei pressi del falsopiano del Nicoletto (Bric Paglie m.1600) incontriamo il vecchio Pacif, scarpe grosse cervello fino, con le sue mucche al pascolo. E' un amico che in estate sale ai monti e vive in quella baita a 1700 m slm con poche cose. Ha appena sfornato una deliziosa polenta e ci invita al suo desco. Apprezziamo il gesto e per sdebitarci offriamo del pesce appena pescato. La polenta è buona, ahimè gli "abitanti" del luogo ci fanno festa: arriva la gallina che lascia un regalo su quel tavolo improvvisato, c'è pure il maiale che col suo olezzo e grunch grunch allieta la "tavolata" ed ancora la capretta poco ospitale che non gradisce la nostra presenza.
Qui mi fermo lascio all'immaginazione, per chi ha lo stomaco debole, capire com'è finito il pranzo di quel giorno ..... io mi ero divertita da morire.
Non è alpinismo questo è il racconto di una giornata trascorsa in montagna tanti anni fa e rimasta tra i ricordi, quasi simpatici.
Nel convivio casalingo sono tornati alla mente momenti di ilarità, salendo al Mombarone.
Il Mombarone è la montagna più alta della mia valle coi suoi 2372 m., confina con la Valle d'Aosta, ma è interamente piemontese. Si trova nei comuni di Settimo Vittorne, Graglia e Donato. In cima nel 1900 fu issata una Statua del Redentore per celebrare l'Anno Santo. Si tratta di uno dei 19 monumenti fatti erigere da Papa Leone XIII per celebrare i 19 secoli dell'era cristiana. La statua venne abbattuta da un fulmine nel 1948 e nel 1991 fu ricostruita. Se le trovo passo le foto a Ben.
Noi giovanetti partivamo dal paese (500 m slm) e passo dopo passo in quattro ore arrivavamo in vetta. La fermata d'obbligo era al laghetto per rifornirci di acqua perchè lassù al rifugio non c'era. Naturalmente si andava anche per Stelle Alpine da portare a casa, segno che eravamo arrivati in cima.
Nello zaino non portavamo tanti viveri, la montagna è fatica ed il peso è sempre troppo. Quel giorno nei pressi del falsopiano del Nicoletto (Bric Paglie m.1600) incontriamo il vecchio Pacif, scarpe grosse cervello fino, con le sue mucche al pascolo. E' un amico che in estate sale ai monti e vive in quella baita a 1700 m slm con poche cose. Ha appena sfornato una deliziosa polenta e ci invita al suo desco. Apprezziamo il gesto e per sdebitarci offriamo del pesce appena pescato. La polenta è buona, ahimè gli "abitanti" del luogo ci fanno festa: arriva la gallina che lascia un regalo su quel tavolo improvvisato, c'è pure il maiale che col suo olezzo e grunch grunch allieta la "tavolata" ed ancora la capretta poco ospitale che non gradisce la nostra presenza.
Qui mi fermo lascio all'immaginazione, per chi ha lo stomaco debole, capire com'è finito il pranzo di quel giorno ..... io mi ero divertita da morire.
Non è alpinismo questo è il racconto di una giornata trascorsa in montagna tanti anni fa e rimasta tra i ricordi, quasi simpatici.
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Re: Alpinismo
Hai ragione, la parete Est del Monte Rosa è impressionante. Non sapevamo fosse stata paragonata all'Himalaya.
Mi ricordava, un amico partito per altre vette ci raccontò la sua impresa con una guida su quella parete, via Signal.
Grande appassionato di montagna con tanta fantasia......Quando tentò l'esame per maestro di sci, l'esaminatore gli disse "mi fai pena". Era anche sincero, un tipo simpatico Ferruccio.
Mi ricordava, un amico partito per altre vette ci raccontò la sua impresa con una guida su quella parete, via Signal.
Grande appassionato di montagna con tanta fantasia......Quando tentò l'esame per maestro di sci, l'esaminatore gli disse "mi fai pena". Era anche sincero, un tipo simpatico Ferruccio.
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- Messaggio n°19
Re: Alpinismo
Guardando la foto di Daniele Bennati in partenza per il Kilimangiaro, attrezzato di tutto punto (?), penso a tutti quegli alpinisti che l'alpinismo lo praticano con vera passione e tanti disagi.
Immagino che per il Team Tinkoff-Saxo questa spedizione faccia parte di nuove esperienze in campo ciclistico, senza disagi e con molti confort. Sicuramente non scaleranno una vetta, ci sarà forse un campo base con tende (?) ben attrezzate e alimenti di tutto rispetto.
Niente a che vedere con l'alpinismo, giusto così, sono ciclisti.
Non ho vera esperienza in questo sport, anche perchè il mio fisico non me lo permetteva.
Ricordo però il disagio che provavo soggiornando nei rifugi alpini. Le nostre spedizioni, si fa per dire, erano all'insegna delle vacanze estive e dei week-end lunghi.
La sera, una cena leggera con minestra e per i più fortunati un uovo fritto, perchè costava tanto mangiare lassù. Ricordo una serata al Rifugio Torino sul Bianco. Ero un po' schizzinosa, non gradivo quella brodaglia, a dire il vero anche ora. Uno studente con pochi soldi in tasca, mi si avvicina chiedendomi se la poteva finire lui. Andava in giro cercando tra i piatti i resti di quelle parche cene. Non era un periodo di bel tempo, nella notte nevicava, la vacanza si faceva lunga e di soldi non ne aveva più.
Notti insonni, difficile trovare libere le cuccette, erano già tutte prenotate dai veri alpinisti, quelli che lo facevano forse come secondo lavoro (in nero ). A noi erano riservati i tavolacci nel caso migliore, ed anche il duro e freddo pavimento in pietra. Ogni tanto ti accarezzava uno scarpone. Erano quelli che partivano a notte fonda, perchè li attendeva una giornata di grandi imprese.
L'alpinismo è uno spot duro e faticoso, se lo scelgono per passione e li invidio.
Bennati di ritorno in Europa, dovrebbe raccontarci come è stata vissuta questa avventura: al solito sono curiosa!
Immagino che per il Team Tinkoff-Saxo questa spedizione faccia parte di nuove esperienze in campo ciclistico, senza disagi e con molti confort. Sicuramente non scaleranno una vetta, ci sarà forse un campo base con tende (?) ben attrezzate e alimenti di tutto rispetto.
Niente a che vedere con l'alpinismo, giusto così, sono ciclisti.
Non ho vera esperienza in questo sport, anche perchè il mio fisico non me lo permetteva.
Ricordo però il disagio che provavo soggiornando nei rifugi alpini. Le nostre spedizioni, si fa per dire, erano all'insegna delle vacanze estive e dei week-end lunghi.
La sera, una cena leggera con minestra e per i più fortunati un uovo fritto, perchè costava tanto mangiare lassù. Ricordo una serata al Rifugio Torino sul Bianco. Ero un po' schizzinosa, non gradivo quella brodaglia, a dire il vero anche ora. Uno studente con pochi soldi in tasca, mi si avvicina chiedendomi se la poteva finire lui. Andava in giro cercando tra i piatti i resti di quelle parche cene. Non era un periodo di bel tempo, nella notte nevicava, la vacanza si faceva lunga e di soldi non ne aveva più.
Notti insonni, difficile trovare libere le cuccette, erano già tutte prenotate dai veri alpinisti, quelli che lo facevano forse come secondo lavoro (in nero ). A noi erano riservati i tavolacci nel caso migliore, ed anche il duro e freddo pavimento in pietra. Ogni tanto ti accarezzava uno scarpone. Erano quelli che partivano a notte fonda, perchè li attendeva una giornata di grandi imprese.
L'alpinismo è uno spot duro e faticoso, se lo scelgono per passione e li invidio.
Bennati di ritorno in Europa, dovrebbe raccontarci come è stata vissuta questa avventura: al solito sono curiosa!
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- Messaggio n°20
Re: Alpinismo
Notizie dal sito della Saxo-Tinkoff.
Belle foto dalla Tanzania sulla spedizione al Kilimangiaro della Tinkoff-Saxo.
E' stato raggiunto il Barraco Camp a 4000 m, successivamente è stato raggiunto a 4600 m il Lava Tower
La spedizione ha trascorso la notte nelle tende con tutti i disagi del caso.
http://www.tinkoffsaxo.com/media/photo-gallery-greetings-tinkoff-saxo-kilimanjaro/
Belle foto dalla Tanzania sulla spedizione al Kilimangiaro della Tinkoff-Saxo.
E' stato raggiunto il Barraco Camp a 4000 m, successivamente è stato raggiunto a 4600 m il Lava Tower
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- Messaggio n°21
Re: Alpinismo
vallelvo ha scritto:Oggi sono stata alla festa del Caseificio Valle Elvo, tanti formaggi squisiti "ne-a-mici" del colesterolo, per una volta passi. Mi son portata a casa una pentola di Polenta Concia, quella della mia valle da non confondersi con quella di Oropa (suvet).
Nel convivio casalingo sono tornati alla mente momenti di ilarità, salendo al Mombarone.
Il Mombarone è la montagna più alta della mia valle coi suoi 2372 m., confina con la Valle d'Aosta, ma è interamente piemontese. Si trova nei comuni di Settimo Vittorne, Graglia e Donato. In cima nel 1900 fu issata una Statua del Redentore per celebrare l'Anno Santo. Si tratta di uno dei 19 monumenti fatti erigere da Papa Leone XIII per celebrare i 19 secoli dell'era cristiana. La statua venne abbattuta da un fulmine nel 1948 e nel 1991 fu ricostruita. Se le trovo passo le foto a Ben.
Noi giovanetti partivamo dal paese (500 m slm) e passo dopo passo in quattro ore arrivavamo in vetta. La fermata d'obbligo era al laghetto per rifornirci di acqua perchè lassù al rifugio non c'era. Naturalmente si andava anche per Stelle Alpine da portare a casa, segno che eravamo arrivati in cima.
Nello zaino non portavamo tanti viveri, la montagna è fatica ed il peso è sempre troppo. Quel giorno nei pressi del falsopiano del Nicoletto (Bric Paglie m.1600) incontriamo il vecchio Pacif, scarpe grosse cervello fino, con le sue mucche al pascolo. E' un amico che in estate sale ai monti e vive in quella baita a 1700 m slm con poche cose. Ha appena sfornato una deliziosa polenta e ci invita al suo desco. Apprezziamo il gesto e per sdebitarci offriamo del pesce appena pescato. La polenta è buona, ahimè gli "abitanti" del luogo ci fanno festa: arriva la gallina che lascia un regalo su quel tavolo improvvisato, c'è pure il maiale che col suo olezzo e grunch grunch allieta la "tavolata" ed ancora la capretta poco ospitale che non gradisce la nostra presenza.
Qui mi fermo lascio all'immaginazione, per chi ha lo stomaco debole, capire com'è finito il pranzo di quel giorno ..... io mi ero divertita da morire.
Non è alpinismo questo è il racconto di una giornata trascorsa in montagna tanti anni fa e rimasta tra i ricordi, quasi simpatici.
Ma che brava
Il Mombarone l'ho fatto anch'io due volte
Pero' sempre da San Giacomo di Andrate (piu' comodo per chi viene dalla valle)
Bello , unico difetto è difficile trovare la giornata senza nuvole..
Mi dispiace ma la Polenta Concia (o Grassa) è valdostana.. e si fa con la fontina
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Re: Alpinismo
Il Mombarone l'ho salito anche dalla Bossola e San Carlo, da Andrate, San Giacomo e Trovinasse. Eravamo giovani e forti. Come vedi la giornata senza nuvole l'ho trovata e non solo quella, basta non arrendersi.
Nella Valle Elvo, abbiamo il Mulino della Sareja. La Rosanna nel biellese la conoscono tutti, arguta contadina (è mia cugina ) e macina il mais su pietra nel mulino dei suoi avi, datato 1870, con l'acqua dell'Ingagna.
Mea, dovresti provare questa farina con la toma maccagno del nostro caseificio e poi salire al Mombarone.....passando prima da Chiaverano , la conosci quella grappa?
Scusate la pubblicità!
Nella Valle Elvo, abbiamo il Mulino della Sareja. La Rosanna nel biellese la conoscono tutti, arguta contadina (è mia cugina ) e macina il mais su pietra nel mulino dei suoi avi, datato 1870, con l'acqua dell'Ingagna.
Mea, dovresti provare questa farina con la toma maccagno del nostro caseificio e poi salire al Mombarone.....passando prima da Chiaverano , la conosci quella grappa?
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- Messaggio n°23
Re: Alpinismo
K2 Il sogno, l'incubo
Propongo ai forti di cuore questo docufilm del 2007 realizzato da Marco Mazzocchi e Rai Rewind. Di questo video mi colpì molto la figura di Stefano Zavka, alpinista ternano, che aveva già tentato l'assalto al K2 non riuscendoci. Ci riuscirà quel giorno, il 20 luglio 2007, e notate come l'ebbrezza della cima dia letteralmente alla testa di Stefano che non vuole scendere e ritarda lassù estasiato dalla vista e dalla soddisfazione. Io credo che si tratti di una vera e propria droga per un alpinista.Le riprese più belle furono realizzate da Michele Fait, che nemmeno due anni dopo morì scendendo con gli sci in estrema la Cesen, sempre sul K2.
Questo, assieme alla storia narrata nel video, ha reso particolare ed immensamente tragica quella avventura vista in tv da migliaia di appassionati, timorosi, ma ammirati ed attratti dal mistero della montagna.
A Stefano e Michele!
da Wikipedia:
________________________
K2: il sogno, l'incubo è un film documentario del giornalista Marco Mazzocchi prodotto dalla RAI. È stato trasmesso su Rai 2, in due parti, alle 23.45 di martedì 9 e martedì 16 ottobre 2007.
Il documentario descrive la spedizione italiana di luglio 2007 "K2 Mountain Freedom" degli alpinisti Daniele Nardi, capospedizione, Mario Vielmo, Stefano Zavka e Michele Fait. La spedizione è stata seguita e documentata da Marco Mazzocchi e da una troupe RAI, che hanno effettuato le riprese a partire dal loro arrivo a Islamabad, descrivendo il ritrovo con Daniele Nardi, il viaggio attraverso il Pakistan per raggiungere Askole, l'ultima località raggiungibile da veicoli, e quindi il lungo viaggio a piedi e l'ascensione attraverso il ghiacciaio Baltoro fino al campo base a quota 5100 m. Nei giorni successivi hanno proseguito l'ascensione ai campi superiori solo i quattro alpinisti e Mazzocchi è rimasto al campo base occupandosi dei contatti radio con essi, per questo motivo il documentario nella parte finale utilizza spesso immagini filmate dagli stessi alpinisti.
Nella spedizione ha perso la vita Stefano Zavka, disperso in una bufera di neve durante la discesa, dopo aver raggiunto la vetta.
________________________
http://it.wikipedia.org/wiki/K2:_Il_sogno,_l'incubo
http://it.wikipedia.org/wiki/Stefano_Zavka
http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=31390
http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Alpinismo/24-06-2009/k2-morto-alpinista-michele-fait-50598023600.shtml
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2009/06/24/news/tragedia-sul-k2-morto-michele-fait-1.3808574
Ps. Bei racconti Vall. Racconta, racconta e fai tutta la pubblicità possibile alla roba buona de magnà e bev.
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- Messaggio n°24
Re: Alpinismo
La montagna era la droga dei giovani di quel tempo. Era felicità, una vera malattia, difficile da curare, ne so qualcosa.
C'erano anche delle ...fregature. Come quel giorno, partiti (anche il mio) dal rifugio alle prime ore della notte, zaino in spalle con pochi viveri, picozza, ramponi e corda, c'era tutto l'occorrente di un bravo alpinista: passo dopo passo finalmente si conquista la vetta. In punta al Monte Bianco c'era la nuvoletta di Fantozzi.
Si arrampicava secondo le nostre possibilità, eravamo incoscienti. Belle escursioni attraverso i rifugi della VDA. Purtroppo devi anche essere fortunato perchè la montagna è sempre in agguato, non scherza.
Ora trascorrerò un po' di tempo guardando i filmati
C'erano anche delle ...fregature. Come quel giorno, partiti (anche il mio) dal rifugio alle prime ore della notte, zaino in spalle con pochi viveri, picozza, ramponi e corda, c'era tutto l'occorrente di un bravo alpinista: passo dopo passo finalmente si conquista la vetta. In punta al Monte Bianco c'era la nuvoletta di Fantozzi.
Si arrampicava secondo le nostre possibilità, eravamo incoscienti. Belle escursioni attraverso i rifugi della VDA. Purtroppo devi anche essere fortunato perchè la montagna è sempre in agguato, non scherza.
Ora trascorrerò un po' di tempo guardando i filmati
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- Messaggio n°25
Re: Alpinismo
I ragazzi della Tinkoff-Saxo han fatto sul serio. Hanno raggiunto la vetta del Kili a quasi 6000 m. Il primo ad arrivarci, udite, udite, è stato il bagnino. Contador se la cava bene anche sulle grandi vette.
Anche Basso non è stato da meno. Bella la descrizione della salita rilasciata a Scognamiglio.
Su 72 solo in 51 ce l'hanno fatta. Era una spedizione di 300 persone.
Basso racconta le difficoltà per arrivare in cima, la felicità per averla raggiunta e tanta la commozione, anche se la lucidità mentale non era al top. Sagan è stato un guerriero , Rogers un leader nato.
Nella descrizione mi sono ritrovata in quel giorno di tanti anni fa, era il 1981.
La mia era una salita sulle Alpi Italiane a quota 4500, indimenticabile. Mi batte ancora il cuore ricordando il momento.
Anche Basso non è stato da meno. Bella la descrizione della salita rilasciata a Scognamiglio.
Su 72 solo in 51 ce l'hanno fatta. Era una spedizione di 300 persone.
Basso racconta le difficoltà per arrivare in cima, la felicità per averla raggiunta e tanta la commozione, anche se la lucidità mentale non era al top. Sagan è stato un guerriero , Rogers un leader nato.
Nella descrizione mi sono ritrovata in quel giorno di tanti anni fa, era il 1981.
La mia era una salita sulle Alpi Italiane a quota 4500, indimenticabile. Mi batte ancora il cuore ricordando il momento.