Più che grande Aru mi pare sia stato furbo a trovare il momento giusto, dopo gli attacchi ripetuti del duo Gesink/Martin. Il ballerino è andato dietro a Martin e non a lui, vassapé perché? Se Valverde avesse avuto un gregario buono all'ultimo km. avrebbe vinto facile. Per prof e Meazza, devo dire che hanno ragione e torto insieme, perché è vero che è un altro ciclismo, ma ad es. nell'atletica leggera ci sono i 100 m. e i 10.000, anzi i 10.000 c'erano, perché ormai è diventata distanza per uomini veloci, quindi c'è la maratona. Io mi diverto di più a vedere i 100 che l'altra e così nel ciclismo è chiaro che l'impresa di Landis fu di un altro pianeta, però il divertimento finì subito, perché mancava il contatto diretto con gli altri e c'era soltanto da guardare il cronometro, lo stesso discorso vale per le gare contro il tempo, l'unico divertimento sta nel conoscere il risultato.
Quindi è chiaro che nel nostro sport si guardano gli ultimi km. e, per il resto, si ascoltano i discorsi dei telecronisti e si scrive sui forum, altro non c'è da fare. Solo nelle corse del Nord ci possono essere tempi più lunghi in cui accade qualcosa, altrimenti la sceneggiatura è già scritta in anticipo e tutta verte sull'epilogo. Schematicamente si può dire così:
Sanremo e similia, ultimi 200 metri
Lombardia, Amstel, Vallona e tappe di montagna, ultima asperità
Mondiali e corse in circuito, ultimo
giroCorse a cronometro, vince Tony Martin