Vuelta a España 2014 (Giro di Spagna 2014) - 11a tappa - Pamplona-Santuario de San Miguel de Aralar - km 153,4 - (3 settembre 2014)

Ora, ex post, sembra fatta apposta per il Ballerino e tutta la gerontocrazia cicloamatoriale spagnola: 150 km di trasferimento per uno scattino ai -2, con fuga come intermezzo.

Da Pamplona a San Miguel de Aralar.
Tappa che potrebbe avere come soprannome: Re Miguelon de Navarra. Sì, perché tutto domani ricorderà il grande degli anni 90.
Si parte dalla città di San Firmin, ma non si va verso Villava, la cittadina di Indurain, bensì verso sud per consumare km per una tappa decente, prima delle due scalate finali, che ha la loro anticipazione nella città di Estella, sede del Gran Premio Indurain.
La brevità della tappa ed una classifica per nulla delineata potrebbero i peggiori nemici dei coraggiosi di giornata, che comunque ci saranno. Tappa con poco guadagno altimetrico, solo 2690 metri, ma tutti concentrati nel finale molto impegnativo.

ANALISI VISUALE
La corsa giunta a Tafalla compie un tracciato circolare per affrontare la salita di San Martin de Unx uno strappo di 4,5 km al 4% di pendenza media


Dopo questo strappo una discesa dolce di 5 km riporta in pianura verso il ritorno a Tafalla per poi puntare verso Larraga e quindi Estella. Ci vorranno quasi una sessantina di km prima di riaffrontare altri rilievi. Nel mezzo la pianura dell'arso altipiano Navarro. In immagine la pianura nei pressi di Larraga


Il primo puerto di giornata è una salita divisa in tre tronconi separati da tratti di pianura e discesa.
In immagine la riproduzione 3d del terzo tronco


Primi metri del Puerto de Lizarraga su ampio rettilineo ma impegnativo (7-8%)


Un tornante di "ricordi" ciclistici nei pressi della sommità


La galleria nei pressi dello scollinamento


La successiva discesa è molto tecnica nella prima parte con tornanti stretti e curve impegnative in successione


L'ultima parte velocissima della discesa con vista verso il costone roccioso della Sierra de Andia con alle spalle l'altura senza picchi del Parque de Aralar dove la corsa terminerà


Di seguito il rendering 3d di alcuni tronconi in successione della salita finale. Un particolare importante. La sede stradale è in lastre di hormigón, ovvero in cemento, con delle leggere rigature.






L'imbocco della salita per San Miguel de Aralar


Un primo tratto durissimo (brevi punte del 17%) della salita dopo soli 300 km


Impegnativo rettilineo prima di alcuni tornanti


Tornantone a metà salita, ad esattamente 5 km dal traguardo


Il più lungo rettilineo della salita, davvero sfiancante


La penultima curva con la pendenza che si rialza notevolmente con punte oltre il 15%


Tratto favorevolissimo agli scattisti, poi curva a destra e brevissimo rettilineo d'arrivo


Il rettilineo del traguardo

prof ha scritto:Ora, ex post, sembra fatta apposta per il Ballerino e tutta la gerontocrazia cicloamatoriale spagnola: 150 km di trasferimento per uno scattino ai -2, con fuga come intermezzo.

Ballerino ed anche Purito, che potrebbero pure trovarsi alleati.
Domani avranno una grossa occasione per far fuori Quintana, giustamente da un punto di vista tecnico.
Quintana domani avrà grandi dolori e salire qua sarà una sofferenza per la schiena.

Sono rassegnato; peccato! Al di là della fiesta di commiato di questi reduci spagnoli, non vedo piu' grandi motivi d'interesse, anche se continuerò ad esserci.
Mi ha un po' commosso Indurain ieri: ho acceso il computer proprio in quel momento.

Sbagli di grosso a considerare chiusi i giochi.
Ci sono La Farrapona, tappone vero e Puerto de Ancares che possono permettergli di recuperare.
E sono queste le imprese che piacciono di più.

A me ha commosso Perico. Aveva un fiatone pazzesco, mentre invece Miguelon saliva come ridere senza un filo di fiatone. 50 anni e sembra il fratello maggiore di suo figlio.

Può essere che dia tutto troppo per scontato, mi studierò meglio le due tappe ma non vedo terreno per tapponi, in terra di Spagna.
Dovremo goderci questa bella rimpatriata di commilitoni, anche se manca solo piu' il n. 1, il grande ginecologo.

prof ha scritto:Può essere che dia tutto troppo per scontato, mi studierò meglio le due tappe ma non vedo terreno per tapponi, in terra di Spagna.
Dovremo goderci questa bella rimpatriata di commilitoni, anche se manca solo piu' il n. 1, il grande ginecologo.

Il tappone tipo Tour o Giro in Spagna è difficile costruirlo, se non sui Pirenei Catalani e sulla Sierra Andalusa non toccata da questa Vuelta. Però La Farapona è tosta. C'è già il 3d sotto.
http://www.ciclopassione.com/t1544-vuelta-a-espana-2014-giro-di-spagna-2014-16a-tappa-san-martin-del-rey-aurelio-la-farrapona-lagos-de-somiedo-km-1605-8-settembre-2014

e questo è Puerto de Ancares
http://www.ciclopassione.com/t1540-vuelta-a-espana-2014-giro-di-spagna-2014-20a-tappa-santo-estevo-de-ribas-de-sil-puerto-de-ancares-km-1857-13-settembre-2014

L'arrivo odierno "rivisto" da Aigor


Ps. Segnalo il livestream qua:
http://www.ciclopassione.com/t1528-20140823-20140914-vuelta-a-espana-2014-live-streaming-ore-1600

Prima mezzora a 52 km/h di media. Bagarre, ma oggi niente fughe mi sa, come prevedibile.

Quintana si è ritirato...

vallelvo ha scritto:Quintana si è ritirato...

Io non volevo dirlo
In fondo era prevedibile. Una botta alla schiena non si "ammortizza". Ti mortizza semmai.
Però io ci speravo. Adesso ho un nome in testa e corre per la Lampre.

Dai c'è una  fuga e non ci sono Lampre.

14:53 La ambición de Contador
Alberto CONTADOR (201) ha atacado en el primer Sprint Intermedio de la jornada situado en Tafalla.

vallelvo ha scritto:Quintana si è ritirato...

Quintana era ricaduto. Scopro ora che si è rotto la clavicola.
Una piccola ma proprio piccola ed impercettibile nuvoletta di sfiga è caduta su di lui.

Tanti  ritiri  oggi, anche Pinot, Bouet.
C'è un Lampre in fuga, Favilli...con altri quattro.

Povero Quintana, ha fatto la fine di Conta al Tour.

vallelvo ha scritto:Povero Quintana, ha fatto la fine di Conta al Tour.

Diciamo che ha fatto un mix fra Conta e Froome, perché il primo ha lasciato, mentre il secondo ha raddoppiato

Buon pubblico per questa tappa settimanale in Navarra.

Troppe moto!

Froome che pollo. Va a tirare e si suicida.
Grande Aru!

Escartin dichiarò che l'ultima salita era adatta a Contador e Purito, non conosce ancora Fabio.

Speranza italiana Fabio Aru.

BELLE IMMAGINI !!!

Bella vittoria di Aru (pero' preferivo quello da Under.. meno robottino.. piu' con il cuore)
ma anche oggi che delusione.. (chissa cosa ne pensa Prof..)
A forza di mettere arrivi in salita.. c'e' stata l'overdose..
nessuno attacca prima..e sull'ultima salita idem
Puertador anche oggi..ha provato alla sua distanza preferita , il cartello dei due km..
ciclismo moderno..

Più che grande Aru mi pare sia stato furbo a trovare il momento giusto, dopo gli attacchi ripetuti del duo Gesink/Martin. Il ballerino è andato dietro a Martin e non a lui, vassapé perché? Se Valverde avesse avuto un gregario buono all'ultimo km. avrebbe vinto facile. Per prof e Meazza, devo dire che hanno ragione e torto insieme, perché è vero che è un altro ciclismo, ma ad es. nell'atletica leggera ci sono i 100 m. e i 10.000, anzi i 10.000 c'erano, perché ormai è diventata distanza per uomini veloci, quindi c'è la maratona. Io mi diverto di più a vedere i 100 che l'altra e così nel ciclismo è chiaro che l'impresa di Landis fu di un altro pianeta, però il divertimento finì subito, perché mancava il contatto diretto con gli altri e c'era soltanto da guardare il cronometro, lo stesso discorso vale per le gare contro il tempo, l'unico divertimento sta nel conoscere il risultato. Quindi è chiaro che nel nostro sport si guardano gli ultimi km. e, per il resto, si ascoltano i discorsi dei telecronisti e si scrive sui forum, altro non c'è da fare. Solo nelle corse del Nord ci possono essere tempi più lunghi in cui accade qualcosa, altrimenti la sceneggiatura è già scritta in anticipo e tutta verte sull'epilogo. Schematicamente si può dire così:
Sanremo e similia, ultimi 200 metri
Lombardia, Amstel, Vallona e tappe di montagna, ultima asperità
Mondiali e corse in circuito, ultimo giro
Corse a cronometro, vince Tony Martin