apache ha scritto:Ben, scrivo su questo thread per non inquinare l'altro.
Perché l'UCI/Clearidium sarebbe contro Riis (in questo caso, e nel caso Contador), quando la Clearidium stessa era entrata nel business con la Saxo (e successivamente Astana)?
Pardon per il ritardo, ma sono indaffarato a trovare un soluzione ai problemi di connettività.
Non farti problemi ad inquinare, il forum è di per sé un prodotto di positivo inquinamento.
Appena possibile proseguirò a postare il resto dell'inchiesta sulla Clearidium, inchiesta che ha fortissimi implicazioni anche in Italia, per il mancato rispetto della legislazione italiana e per il disposto di legge disatteso anche dal Coni e dalla Fci per ciò che concerne i doveri di controllo e verifica. Ne parleremo più avanti.
Per ciò che riguarda Riis non sono in grado di dirti con piena cognizione di causa come stanno le cose fra Uci e Riis/Tinkoff.
L'unica cosa che si può osservare è come Damsgaard sia sempre stato "servizievole" nei confronti dei suoi clienti.
Nel caso Contador si mostrò zelante nell'accusa allo spagnolo nell'esatto modo in cui lo era stato nel difendere Armstrong (tanto caro all'ancien regime di Aigle) o il corridore di Svenningsen.
E' probabile che il Rubicone nei rapporti fra Damsgaard e Riis sia stata proprio la vicenda Contador.
Oggi ad Aigle non c'è più McQuaid, c'è Cookson, ma Daamsgaard lavora ancora per l'Uci.
Riis aveva, lo sappiamo tutti, uno strano rapporto con l'Uci di McQuaid, un rapporto che sembrava basato sul "se io parlo". Negli ultimi anni gli interessi fra Damsgaard e Riis si sono divaricati, ma tra loro non si è mai arrivati allo scontro. Riis è tutto tranne che un impulsivo. E' un fine stratega ed è probabile che tante delle informazioni in suo possesso vengano progressivamente condivise con Tinkoff, e questo spiegherebbe certi tweet del russo, che erroneamente vengono confusi con l'ispirazione dei fumi dell'alcool.
Ci si chiede il perché e per quale ragione Damsgaard sia ancora così potente all'Uci.
Non lo so!
Ho trovato solo una possibile spiegazione, ma siamo nel campo delle congetture, sebbene ciò spiegherebbe alcune cose. La fornisce un articolo del solito Berligse Tidende, giornale danese che n2l 2013 intervistò Damsgaard:
http://www.bt.dk/cykling/damsgaard-taler-ud-for-sidste-gang
Oggi Damsgaard - a nostra conoscenza - non lavora oggi per team ciclistici. Egli non ha voluto confermare né smentire la voce che il Team Sky si avvalga oggi della sua esperienza, ma solo far notare che una team ciclistico - così come altri - possano tranquillamente acquistare i servizi anti-doping dalla sua azienda, la Clearidum.Come un provider dell'Uci possa vendere i propri servizi a team controllati da questo controllore è un mistero che si fatica a comprendere, se non pensando male come in passato, ma non voglio farlo stavolta. Voglio credere che l'Uci voglia e possa uscire quanto prima dal pantano.
E in ogni caso, non credo che Cookson abbia intenzione di rinnovare le coperture di McQuaid e Verbruggen, ce lo dicono i fatti di questo 2014 in modo diretto. Però sono portato comunque a pensare che Cookson non voglia (mi sia concesso: giustamente) far uscire un casino sul ciclismo inglese. E' questo aspetto che probabilmente frena Cookson dal fare una pulizia draconiana e senza remore. Chi non si farebbe scrupoli a mandare tutto in malora sono proprio i vecchi dirigenti. E in questa ottica leggo quanto successo a Jonathan Tiernan-Locke, fermato dall'Uci di McQuaid poco prima delle elezioni di Firenze. Lo avevo letto allora come un messaggio e ne sono ancor più convinto oggi, aldilà del caso specifico.
Osservare quanto sopra e prendendo per buona questa ipotesi si capisce la necessità di Cookson di affidare la "pulizia" ad una commissione indipendente esterna, la CIRC, ovvero per non doversi assumere l'onere direttamente e doverne/poterne solo prendere atto freddamente delle risultanze finali.
Dal suo punto di vista Tinkoff fa bene a pungere l'Uci. Seguendo questa vicenda capiremo meglio cosa accade all'Uci oggi.
In molti si sono chiesti perché Armstrong ammise le colpe del periodo sino al 2005 ed invece si legò come ad un feticcio alle prestazioni del 2009-2010 dove ribadì (e ancora ribadisce) di essere stato allora pulito.
Svariati esami e riscontri offerti anche dall'inchiesta di Padova mostrano come ciò non fosse vero.
Non lo so il perché di questa insistenza di Armstrong e non ho elementi per spiegarlo, ma non si può non notare che in quei due anni il texano fosse monitorato proprio da Damsgaard che, a sua volta, ha affermato (e continua a farlo) che non esistono evidenze sul doping del texano in quei due anni.
Perché tutto ciò?
Se la normalizzazione Uci passasse dalla sopravvivenza del provider Clearidium potremmo averne una spiegazione.
Armstrong forse pensa che le residue speranze di una riduzione della sanzione e/o di una più benevola rivisitazione del suo caso passi proprio dal potere informale di Damsgaard all'interno dell'Uci.
Insomma io credo che Armstrong non sia interessato al feticcio del 2009-2010, bensì a "coprire" chi lo coprì nel 2009-2010, a mandargli un messaggio ed a farlo attivare, perché probabilmente lui sa che Damsgaard lo può aiutare.
Inutile dire che l'allontanamento di Damsgaard dall'Uci (e da Wada e Cio) sarebbe un vero segnale di pulizia per lo sport?
Succederà mai?