Tour de France 2014 - 20a tappa - Bergerac-Périgueux (Cronometro Individuale) - 54,0 km (26 luglio 2014)

Crono già svoltasi nel 1961 e nel 1994 (quest'ultima però da Perigueux a Bergerac).

1961 : Jacques ANQUETIL (Maitre Jacques-Monsieur Chrono)
1994 : Miguel INDURAIN (Miguelon)

Ieri non c'ero, ho preso uno spavento ieri  notte, nel vedere la caduta ai - 3 (!?). Qualcun ha avuto conseguenze?

vallelvo ha scritto:Ieri non c'ero, ho preso uno spavento ieri  notte, nel vedere la caduta ai - 3 (!?). Qualcun ha avuto conseguenze?

Sembra di no, almeno le importanti conseguenze.

Nibali vicino a panzerwagon?
Vicino, ma penso dietro.
Curioso di vedere cosa combina Tom Doumulin dopo 3 settimane.
Bella lotta anche per il terzo posto nella tappa, non mi stupirei se lo prendesse Rogers

L'ultima fatica di questo Tour è una cronometro antica con 621 metri di guadagno altimetrico complessivo.
E' la tappa della Dordogna e sarà sulle sue colline che si svilupperà la corsa.
Sono colline dolci, non ci sono salite difficili, non ci sono che pochissimi tratti di pendenza in doppia cifra, ma saranno tanti i km di salita "facile" dove dover spingere la bici e tratti di falsopiano in cui rilanciarla. Le discese sono in generale facili e pedalabili, compresa l'ultima, molto pendente ma su strada ampia e rettilinea e quindi assolutamente da pedalare. Ecco, questa è la caratteristica di questo tracciato: è difficile perché va sempre pedalato, sia in salita che in discesa, non ci sono tratti di respiro.
Sarà una corsa da programmare in tutti i suoi 54 km per evitare di esagerare nei primi tratti trovandosi corti poi nel finale. Non sono ammesse crisi e sarà una cronometro da fine Tour, dove nel pronostico conta relativamente la predisposizione all'esercizio in favore invece più della disponibilità di energie residue e motivazioni.
Occhio ai dossi dissuasori, sul tracciato ve ne sono diversi.


ANALISI VISUALE DEL PERCORSO
Si parte dalla città del Cyrano e la strada punta verso nord.
Pronti, via!


Dopo 2,5 un falsopiano al 2-3% di un chilometro di sviluppo.


Dopo 8 km comincia la prima delle 4 maggiori scalate della giornata, la più lunga. Si tratta di un lungo falsopiano di 9,2 km al'1,5% (tenendo conto dei tanti falsopiani e discese) che comprende un più breve tratto di salita. Si va da quota 56 a quota 180, con due scollinamenti, uno posto dopo la Côte de Maurens in località Branlebrune, poco prima di Beleymas dove sarà rilevato il primo tempo intermedio



Il dettaglio della parte più impegnativa della Côte de Maurens, attorno al 3% di media e punte al 5-6%


La parte iniziale della Côte de Maurens


L'inizio del tratto più impegnativo della Côte de Maurens con punte al 5-6%


Il primo scollinamento della Côte de Maurens prima di un lungo falsopiano che porta verso Branlebrune per l'ultima breve ascesa di circa 1 km


Il falsopiano verso Branlebrune


Il tratto finale di ascesa verso Branlebrune, dove poco dopo sarà posto il rilevamento del primo intermedio


La facile discesa successiva con un dosso dissuasore. Ce ne sono parecchi lungo il tracciato e vista la rigidità delle bici da crono saranno da approcciare con estrema cautela (Dan Martin docet). Qua, in località Beleymas, sarà posto il rilevamento del primo intermedio


Seconda lunga ascesa della giornata, la Montée de Sargaillou, falsopiano di 8,5 km al 2,6% con punte al 5%


La parte intermedia della Montée de Sargaillou


Il tronco più esigente nel finale della Montée de Sargaillou


La discesa dalla Montée de Sargaillou si fa più stretta e qua saranno possibili i primi raggiungimenti tra i concorrenti, cosa a cui prestare attenzione


La terza scalata della giornata, con il tratto più severo della giornata inserito nel tronco urbano che attraversa il borgo di Manzac-sur-Verne. La salita complessivamente di 7,8 km ha un pendenza media sul 2%


Il dettaglio della Montée Manzac-sur-Verne, il primo tronco della salita dove si trovano le uniche pendenze in doppia cifra significative della giornata. Si tratta di una salita di 300 metri, seguita da un km di pianura e di falsopiano in discesa


La Montée de Manzac-sur-Verne


Il tratto impegnativo della Montée de Font-de-Meaux prima del suo culmine. Qua vi sarà il rilevamento del secondo tempo intermedio


La Montée de Font-de-Meaux non è seguita da una discesa, bensì da una lungo falsopiano vallonato di oltre 2 km


La successiva facile discesa dove sarà però necessario cercare le migliori traiettorie


La quarta ed ultima scalata di giornata è la più breve e la più impegnativa, la Côte de Coulounieix Chamiers. Solo 1500 metri al 6,2% con punte all'8%. Al termine di quest'ultima salita è posto il 3° rilevamento intermedio dei tempi


Per giungere all'imbocco della Côte de Coulounieix Chamiers, i corridori dovranno effettuare una svolta delicata venendo da una strada ampia in leggera discesa ed in curva (dalla destra in immagine) verso una strada più stretta con una secca curvatura (a sinistra in immagine)


Il primo tratto di ascesa della Côte de Coulounieix Chamiers, il più impegnativo all'8%, con un dosso dissuasore


Il culmine della Côte de Coulounieix Chamiers dove sarà posto il 3° rilevamento dei tempi


Dopo la Côte de Coulounieix Chamiers la strada affronta per 2 km un falsopiano in leggera discesa


A seguire una discesa, la più pendente della giornata con punte al 9%, assolutamente ampia e rettilinea, dove si toccheranno grandi velocità 


Dopo una rotonda affrontata al termine della discesa, il tracciato passa il ponte su L'Isle, il fiume di Périgueux


Il finale non è assolutamente pianeggiante, ma tutto in leggera ascesa all 1,5% con uno strappetto in Place Francheville


Il breve strappetto di Place Francheville al 6% prima del rettilineo d'arrivo



La zona del traguardo di fianco al tribunale cittadino.


CONCLUSIONE
La crono è veramente esigente ma anche adatta agli specialisti.
Però tutto dipenderà dalle energie che a questi sono rimaste a disposizione.
Le maggiori motivazioni ed energie residue potrebbero essere più utili della naturale propensione all'esercizio.
Comunque sia, io dico Tony Martin. E so di non essere originale.
Per il podio? Lì è buio pesto. I francesini sono sfavoriti, ma il pubblico sarà tutto per loro.
Per Nibali sarà una giornata serena e magari ...

Oggi bisognerà vedere in quali condizioni meteo si svolgerà la gara di ogni singolo corridore!
Farà bello o pioverà tutta la tappa, oppure pioverà all'inizio e smetterà alla fine, o viceversa: oggi che è determinante il meteo il buon Benoix non posta le previsioni!
Comunque se tutti correranno nelle stesse condizioni meteo credo che il signor Vincent farà una grande crono: é rilassato, sa di aver vinto il tour, il morale è alle stelle, ha una gran gamba (la migliore del tour in questo momento, ed è l'ultima fatica quindi può dare tutto.
Ed inoltre a crono non è proprio l'ultimo: due bronzi in due mondiali, uno da juniores ed uno da U23... 
Vi ricordate il Giro 1998 e la crono di Lugano: Pantani arrivò 3° a 30" da Gontchar e da Podenzana!

angelo francini ha scritto:Oggi bisognerà vedere in quali condizioni meteo si svolgerà la gara di ogni singolo corridore!
Farà bello o pioverà tutta la tappa, oppure pioverà all'inizio e smetterà alla fine, o viceversa: oggi che è determinante il meteo il buon Benoix non posta le previsioni!

Ecco qua, l'evoluzione meteo sarà estremamente variabile, ma senza precipitazioni. Temperatura molto gradevole, senza gran caldo.
Col meteoradar si capirà anche l'evoluzione del vento, che però dovrebbe rimanere contrario, costante e poco influente (6 km/h).

Ma cos'é questa: il profilo altimetrico di una tappa pirenaica?
Non so chi l'abbia disegnato, ma é irreale e non rende l'idea di che crono sia oggi.
Sbagliata la proporzione in altezza....... forse si é dimenticato di cambiare o ha sbagliato l'impostazione di base delle quote altimetriche!

Non c'è nulla di sbagliato. E' semplicemente più enfatizzato il dato in ordinata.
Poi, se uno sa leggere le quote, relativizza la reale difficoltà.
E' un discorso vecchio quello dell'enfasi dei dislivelli.
Basta raffrontare le due altimetrie, quella della tappa di ieri con quella odierna per capire che c'è una diversa enfasi.



E' abbastanza normale, visto che la crono è un quarto di sviluppo in lunghezza (in ascissa) di una tappa normale. Ciò
consente di andare a visualizzare il dettaglio. Per vedere i dislivelli e le pendenze reali ci sono poi i dettagli di ciascuna scalata.
Infine, se i tools gps dovessero mantenere la stessa enfasi sia per tappe di montagna che per una Ronde Van Vlaanderen, quest'ultima avrebbe un tracciato piatto, ma col cavolo che è piatta 

Vincenzo va come un treno, ma se Tony non trova il bagnato credo non possa perdere. Le salite presenti vanno benissimo per il panzer tedesco, che mi pare a suo agio pure in discesa.

galliano ha scritto:Vincenzo va come un treno, ma se Tony non trova il bagnato credo non possa perdere. Le salite presenti vanno benissimo per il panzer tedesco, che mi pare a suo agio pure in discesa.

Mi pare che Martin abbia fatto le montagne pensando solo ad oggi. E ci proverà pure domani a fare l'allunghino, viste le poche speranze di Renshaw.

Un bolide oggi però lo vedremo non sui pedali. Sky mostrerà la sua ...

BenoixRoberti ha scritto:Non c'è nulla di sbagliato. E' semplicemente più enfatizzato il dato in ordinata.
Poi, se uno sa leggere le quote, relativizza la reale difficoltà.
E' un discorso vecchio quello dell'enfasi dei dislivelli.
Basta raffrontare le due altimetrie, quella della tappa di ieri con quella odierna per capire che c'è una diversa enfasi.



E' abbastanza normale, visto che la crono è un quarto di sviluppo in lunghezza (in ascissa) di una tappa normale. Ciò
consente di andare a visualizzare il dettaglio. Per vedere i dislivelli e le pendenze reali ci sono poi i dettagli di ciascuna scalata.
Infine, se i tools gps dovessero mantenere la stessa enfasi sia per tappe di montagna che per una Ronde Van Vlaanderen, quest'ultima avrebbe un tracciato piatto, ma col cavolo che è piatta 

Benoix, adesso vuoi dirmi che non vi é niente di sbagliato in quell'altimetria?
Sai il GPS dove dovrebbero ficcarlo ..... 
Io ho imparato, da ragazzo a fare le altimetrie, osservando le altimetrie del Giro d'Italia ed incazzandomi quando invece andavo a correre e non trovavo mai corrispondenza fra l'altimetria ed il percorso che facevo!
Credo, nella mia piccola storia, di aver disegnato almeno 1500 altimetrie, ma se ne avessi fatta una così sarebbe stato meglio che mi nascondessi, perché non avrei fatto capire a TUTTI coloro che la guardavano la durezza o meno del percorso.
Ma possibile che i maniaci delle nuove strumentazioni vogliono imporre il loro modo di vedere le cose: se non c'era Leonardo da Vinci erano ancora nelle caverne!
Il 90% di coloro che vedono l'altimetria della crono di oggi ritengono che sia una crono durissima!

Se a colpo d'occhi vuoi dare la giusta dimensione del reale profilo altimetrico usi un'altra scala.
Giro d'Italia- tappa crono di Verona. più o meno lo stesso percorso ondulato solamente più corta di 20 km.
L'altimetria era la seguente:

Beh più o meno, date le poche differenza in quote fra questa e quella di oggi, l'altimetria della tappa odierna che si fosse posta il fine per cui é fatta, ossia quello di informare chi la osserva sulle reali difficoltà doveva essere molto simile a questa!
Uno dall'altimetria deve capire che tappa si farà, senza dover andare a leggere altre carte, per capire che quei tre picchi sono alti come il Tourmalet o l'Hautacam!
Ma la tecnologia del GPS questa informazione non la può capire e comprendere, appunto perché é uno stupido strumento senza intelligenza, che dovrebbe essere solo utilizzato per la velocità che ha di fornirti dati! Ma é uno strumento senza anima, senza cuore, senza testa, senza niente!
E' appurato che il 74% degli incidenti causati da chi viaggia contromano siano dovuti ad errori delle nuove strumentazioni tecnologiche!

Ogni tanto ascolta e non dire: non é sbagliato! 
E capirai che, fra le due quella, che ti rende l'idea del percorso senza dover leggere le quote é solo la SECONDA!

galliano ha scritto:Nibali vicino a panzerwagon?
Vicino, ma penso dietro.
Curioso di vedere cosa combina Tom Doumulin dopo 3 settimane.
Bella lotta anche per il terzo posto nella tappa, non mi stupirei se lo prendesse Rogers

Contro Tony in queste condizioni non ce la può fare nessuno, Vincenzo secondo. Fra i tre concorrenti io penso che ultimo finirà Pinot, mentre sono incerto fra i due vecchi chi arriverà davanti, anche se propendo per Péraud.

sulle cartine: la "colpa" non è del gps, ma semplicemente di chi sceglie una scala delle ordinate ingannevole anche se utile per evidenziare variazioni di pendenza significative, ma limitate a qualche centinaio di metri.

Nel frattempo Tony passa alto primo intermedio con 35 secondi di vantaggio su Barta.

galliano ha scritto:sulle cartine: la "colpa" non è del gps, ma semplicemente di chi sceglie una scala delle ordinate ingannevole anche se utile per evidenziare variazioni di pendenza significative, ma limitate a qualche centinaio di metri.

Ovviamente per brevità l'ho chiamato gps, ma intendiamo il tool di rendering dei dati gps.
Nel caso del software utilizzato dal live del Tour il tool è fatto così.
Ogni giorno i dislivelli massimi hanno un'altezza predeterminata (che sia Monte Stella o il Tourmalet).
Chiaro che nel caso di una crono l'enfasi sia ancor più accentuata.
Il problema sta nel fatto che anche la cartografia ufficiale abbia la stessa enfasi e chi guarda l'altimetria in modo superficiale si potrebbe fare una idea diversa (anche Nibali ha ammesso di esserne caduto vittima giusto or ora).

Dipende dall'occhio con cui si guardano i dati. A me quelle altimetrie non ispiravano comunque delle montagne, ma ammetto di avere un occhio viziato.

Concordo comunque con Angelo sul fatto che la cartografia del Giro sia più chiara ed attendibile di quella del Tour.
Meglio così. 

Spiace parecchio per Bardet. Meritava la top 5
   

Peccato
per fortuna c è valverde fuori dal podio

....e TDF fu...per Nibali, ora possiamo dire che è proprio vero!

 

France Pancani provoca il groppo in gola.

E questo GRAN BEL VEDERE
1 NIBALI Vincenzo Astana Pro Team 86:37:52
2 PERAUD Jean-Christophe AG2R La Mondiale 7:52
3 PINOT Thibaut FDJ.fr 8:24
4 VALVERDE Alejandro Movistar Team 9:55
5 VAN GARDEREN Tejay BMC Racing Team 11:44
6 BARDET Romain AG2R La Mondiale 11:46
7 KöNIG Leopold Team NetApp – Endura 14:41
8 ZUBELDIA AGIRRE Haimar Trek Factory Racing 18:12
9 TEN DAM Laurens Belkin-Pro Cycling Team 18:20
10 MOLLEMA Bauke Belkin-Pro Cycling Team 21:24

Ecco cosa mi scrisse l'altro giorno Jean Pierre.
I francesi si sono innamorati del nostro ciclismo, non tutti però.

"..J'ai regardè le Tour de France l'etape Pau-Hautacam.
Les italiens peuvent etre fier du:
Requin de Messine, le Sicilien  Vincenzo NIBALI.
C'est le CAMPIONISSIMO.
Rendez-vous dimanche aux Champs Elisees.""


Non guardiamo indietro godiamoci il momento...

BenoixRoberti ha scritto:Spiace parecchio per Bardet. Meritava la top 5
   

Sì, ma anche T.J. il primo ha forato, ma l'altro è caduto.

P.S.

Mi dispiace che Vincenzo sia arrivato dietro a Barta, ma il percorso era troppo poco duro.