Scandaloso disegno della Maglia Tricolore

Più che una cartolina é una figura di cXXXXa!
Questa non é la maglia di CAMPIONE D'ITALIA.
Vergogna........la maglia é questa:

Giusto.

Stavamo giusto discutendo di questa  maglia. La  maglia "deliberata dal C.F."  rispecchia la nostra bandiera coi bei colori e si nota da lontano. L'Astana dovrebbe correre ai ripari.
 
C'è un però. La Bandiera Italiana è in verticale e i colori sono Verde-Bianco-Rosso in sequenza. 
Se sbaglio chiedo venia.

Leggo ora il comunicato della FCI in accordo con l'Astana, in cui è stata approvata con delibera 01.07.2014 la  maglia di Campione d'Italia.

Ci siamo inchinati...ai kazaki.....

E' il capitalismo, bellezza.

vallelvo ha scritto:Leggo ora il comunicato della FCI in accordo con l'Astana, in cui è stata approvata con delibera 01.07.2014 la  maglia di Campione d'Italia.

Ci siamo inchinati...ai kazaki.....

Ho visto ora il comunicato delle 22.33 di ieri sera della FCI:
http://www.federciclismo.it/notizie/index.asp?mcodice=19360
quindi non é giusto dire ci siamo, ma si é inchinato!


Come al solito le regole UCI valgono e debbono essere rispettate dai corridori, mai da chi dovrebbe dare l'esempio, come dimostra questa regola:


Tuttologo 1 - Nientologhi 0

Ho capito tutto, tranne il match calcistico "Tuttologo - Nientologo"

perobeach ha scritto:E' il capitalismo, bellezza.

Però allora, al di là dei regolamenti, mi chiedo: si guadagna davvero a mettere addosso al proprio uomo di punta una maglia semplicemente "brutta" (per dirlo in termini semplici)? Oltretutto si potrebbe addirittura desumere che si tratta del campione ungherese o tagiko (del vicino Tagikistan).
Se vuoi mettere in terzo piano il tricolore puoi farlo con stile, come la fascia tricolore da sindaco che la Movistar concedeva a Visconti, m questa maglia è proprio orribile  

Ieri ero incasinato e non ho avuto nemmeno tempo per vedere la presentazione del Tour.

Una cosa però è sorprendente davvero. La rapidità del comunicato Fci. Lo hanno in pratica redatto prima delle reazioni alla vista della maglia di Nibali e ciò nonostante hanno risposto preventivamente alle critiche. Non c'è che dire: il baffo ha la sfera magica e legge nel pensiero degli appassionati avanti nel tempo. E' un mago coi baffi, altro che Copperfield.

BenoixRoberti ha scritto:Una cosa però è sorprendente davvero. La rapidità del comunicato Fci. Lo hanno in pratica redatto prima delle reazioni alla vista della maglia di Nibali e ciò nonostante hanno risposto preventivamente alle critiche. Non c'è che dire: il baffo ha la sfera magica e legge nel pensiero degli appassionati avanti nel tempo. E' un mago coi baffi, altro che Copperfield.

Le critiche erano già state avanzate da altri ed anche in TV.
Tuttobici ha fatto un articolo alle 20.56, e poco dopo vi erano già commenti contrari.....

Però ora mi chiedo: il Collegio dei Commissari dite che permetterà a Nibali di correre con quella maglia che, EVIDENTEMENTE, non risulta approvata dall'UCI e quindi non è negli specimen in loro possesso. Io dico che chiuderanno gli occhi e faranno finta di non aver visto nulla!
Dal sito UCI:
http://www.uci.ch/Modules/BUILTIN/getObject.asp?MenuId=MTYwNzU&ObjTypeCode=FILE&type=FILE&id=NDE5NDM&LangId=2

Tuttologo - Nientologhi : prima o poi forse spiegherò.......

mah, le maglie di campioni nazionali modificate si vedono già da tempo, e forse è ormai tardi per gridare allo scandalo. quelle tradizionali sono sicuramente splendide, e in paesi più ciclistici come francia o belgio continuano a resistere, ma anche adattate possono dare comunque risultati decenti: la katusha con pozzato aveva fatto dei begli esperimenti, tra cui quella splendida con il profilo della piazza rossa "in tricolore".

per quanto riguarda quella di nibali il problema non è tanto la visibilità o meno del tricolore, quanto il fatto che la maglia visivamente fa davvero cagare. peraltro è molto peggio di tutti i precedenti in casa astana.

Permettimi di rilevare una contraddizione nel tuo post.
Ci sono delle regole (nazionali ed internazionali, magari, anzi certamente disattese) e la maglia tricolore italiana (come quella francese che nessuno si permetterebbe di violentare) è come se fosse un marchio registrato.
E' altrettanto vero che sono intervenute le solite deroghe del baffo in passato e che quindi ci sia un precedente.

Ma se dobbiamo criticare questa maglia Astana non possiamo usare come argomentazione il solo fattore estetico, che è sempre e comunque (anche se a furor di popolo) soggettivo e non giudicabile secondo criteri definiti e meno che meno standardizzabili.

Basterebbe solo rispettare le regole a questo punto, ma chi le deve fare rispettare è sempre il solito che non le rispetta mai.
Ne continua a fare una più di Bertoldo. Qualsiasi cosa costui tocchi diventa merda ...

Va beh, tiferemo Ungheria o altro! 

Scherzi a parte, sul davanti la maglia ha una bandierina che non si direbbe d'Italia, difficile da distinguere in gruppo. 
Qualcuno ha visto il retro?
Spero  ci sia anche da quel lato, altrimenti non vedremo il campione d'Italia  in corsa.

Copio il post di Angelo Francini su Tuttobici in risposta ad un "equivoco" pezzo di Stagi.
Anch'io non corcordo una acca di ciò che Stagi ha scritto e concordo invece con il suggerimento di Gianni Bugno: che Nibali corra con la maglia sociale Astana. Meglio quella che la ciofekazaka.

http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=70079&tp=n

Al Direttore ed Amico

Venerdì 4/7/2014 angelofrancini

Caro Pier, questa volta non sono d'accordo con te e brevemente ti spiego il perché.

Il discorso non verte se l'Astana rispetta l'Italia, poiché semmai deve essere questo: la FCI rispetta l'ITALIA ed il suo movimento, poiché è la FCI che ha concesso una deroga!
La FCI ha una precisa norma (contenuta nell’allegato 10 del Reg. Tecnico Attività Agonistica, riconfermata dalla STF con com. n. 57 del 02/08/2013) che stabilisce che le maglie di CAMPIONE D’ITALIA su strada per tutte le categorie è quella a tre strisce orizzontali VERDE-BIANCO-ROSSO (dall’alto al basso).
Inoltre il Regolamento UCI – Titolo I – Capitolo III, all’art. 1.3.069 impone alle Federazioni nazionali l’obbligo di presentare, lo specimen della maglia di campione nazionale di ogni categoria, con 21 giorni di anticipo sulla data in cui la stessa verrà assegnata: quindi vuol dire che la FCI doveva segnalare all’UCI questa maglia entro il 7 giugno!
Quello che fanno gli inglesi o gli altri non ci deve interessare, poiché costituisce una scusa che distoglie dal problema: ha ragione Bugno a scrivere un tweet dove dice che è meglio a questo punto che Nibali corra con la maglia sociale. La maglia di Campione d’Italia al Tour ha sempre rappresentato momenti di grande Storia, non solo ciclistica, del nostro Paese!

Nel momento che fai l’affiliazione per partecipare alle gare internazionali sai che HAI L’OBBLIGO di rispettare i Regolamenti UCI.
E questi regolamenti impongono alle squadre di rispettare le normative di tutte le Federazioni nazionali aderenti all’UCI nonché quelle proprie dei singoli organizzatori.
Avrei voluto vedere se la maglia di leader del Tour fosse stata “celeste” se l’ASTANA avrebbe cambiato o meno la sua maglia: abbiamo letto che proprio quest’anno la TINKOFF-SAXO ha dovuto cambiare il suo giallo facendolo diventare Fluo, come capitò alla Mercatone di Pantani che mi pare cambio il giallo in rosa….. e prima ancora la ONCE.
Ma la FCI invece ammicca: non è che forse è in vista uno sponsor da quel Paese per qualche grande iniziativa federale o parafederale, per cui vendiamoci anche pure la maglia tricolore?

Nel discorso non c’entra nulla quindi il nome ASTANA, e cosa esso rappresenti per quel Paese.
Il nome Astana è il nome della capitale di quel paese e fra l’altro tradotto in italiano significa “capitale”!
Vorrei vedere chi impedirebbe ad un soggetto che si chiama CAIRO, PARIGI, LONDRA, BERLINO, ATENE o SOFIA di mettere quel nome sulla maglia di Campione d’Italia!

Non c'e' limite al ridicolo..
Una Federazione Seria interverrebbe subito..

meazza ha scritto:Non c'e' limite al ridicolo..
Una Federazione Seria interverrebbe subito..

Ma la FCI é intervenuta: é lei che ha concesso all'Astana di fare i KAZ(ak)I suoi, violando il regolamento FCI e quello dell'UCI!
Avete letto l'articolo sulla Gazzetta con le dichiarazioni del Presidente federale: dovevamo rispettare il colore celeste del Kazakhstan e poi per mettere il tricolore hanno rinunciato ad uno sponsor come l'AIR ASTANA....
Ma crede che siamo ancora ai tempi di Rodoni, quando si era agli albori della teletrasmissione dei giornali.........
Bene questa é la maglia del campione nazionale Kazako, tratta dal sito ufficiale dell'Astana, hanno rinunciato al celeste e all'AIR ASTANA: come sempre parole, parole, parole......

Diciamo anche che ci hanno confuso con l'Ungheria!

Diciamo che sono rimasto abbastanza indifferente a tale scempio perchè me lo aspettavo...e ciò mi duole

BenoixRoberti ha scritto:Permettimi di rilevare una contraddizione nel tuo post.
Ci sono delle regole (nazionali ed internazionali, magari, anzi certamente disattese) e la maglia tricolore italiana (come quella francese che nessuno si permetterebbe di violentare) è come se fosse un marchio registrato.
E' altrettanto vero che sono intervenute le solite deroghe del baffo in passato e che quindi ci sia un precedente.

Ma se dobbiamo criticare questa maglia Astana non possiamo usare come argomentazione il solo fattore estetico, che è sempre e comunque (anche se a furor di popolo) soggettivo e non giudicabile secondo criteri definiti e meno che meno standardizzabili.

Basterebbe solo rispettare le regole a questo punto, ma chi le deve fare rispettare è sempre il solito che non le rispetta mai.
Ne continua a fare una più di Bertoldo. Qualsiasi cosa costui tocchi diventa merda ...

mah, le regole sono fatte per essere trasgredite, e in un contesto di questo genere non mi farei troppe preoccupazioni su regolamenti che perdipiù valgono come carta straccia da anni.

continuo a credere che il problema sia invece assolutamente estetico, ed è una zappa sui piedi che si tirano FCI e pure l'astana (e direi pure il ciclismo stesso), perchè una maglia bella è nell'interesse di tutti. anche commerciale, visto che io di cicloamatori con il tricolore di bugno o di tafi ne vedo ancora parecchi in giro, quanti ne avrebbe avuti una bella maglia tricolore di un campione... ops, di un corridore così amato come nibali?

Cauz non si può normare il gusto. E soprattutto non si può lasciare ad un uomo disgustoso e senza gusto la possibilità di dare deroghe a suo gusto 

Ma i corridori voci in capitolo non ne hanno?
Io fossi in Nibali mi vergognerei a correre da campione italiano con quello schifo.

apache ha scritto:Ma i corridori voci in capitolo non ne hanno?
Io fossi in Nibali mi vergognerei a correre da campione italiano con quello schifo.

Hai perfettamente ragione!
La maglia é di Nibali e non dell'Astana! 
Quindi sarebbe Nibali il primo che dovrebbe dire all'Astana: la maglia di campione d'Italia è quella tricolore ed io indosso quella! 
Anche perché non può essere una trattativa fra il Team Astana (Federazione kazaka) e la FCI.

E sapete perchè?
Per lo stesso motivo che la FCI ha rifiutato di parlare con la CCC (affiliata alla Federazione polacca) di Rebellin!

Ma ovviamente il potere economico dei due team era diverso: ubi maior minor cessat!

e quante fighe inverse....... a me la maglia piace!

De gustibus non est disputandum.
Però si dice anche che "dura lex sed lex".

Ego te intus et in cute novi.

Ciclismo Online sulla maglia "pesce ratto" tricolore.
Articolo molto esaustivo, anche sul comportamento "poliedrico", vagamente volubile, del pesce-ratto federale.
Il baffo distruttore, il Re Mida all'inverso, colui che ciò che tocca diventa m..., finisce giusto smerdato senza appello da Matteo Romano di Ciclismo Online.
Ormai è un abbonato alle figure da idiota.
Questa è solo l'ultima, clamorosa figur'e'mmerda della serie ormai infinita.

_______________________________________________________

Come può rinascere il nostro ciclismo con un capo di questo infimo livello?
E pensare che le risorse non mancherebbero nemmeno. Basterebbe solo un personaggio capace di catalizzare l'entusiasmo. Comunque con questa malefatta si è guadagnato un posto di leader certo nella classifica assoluta di tutti i tempi degli Attila del ciclismo italiano.

Di Rocco meglio di Silvan: basta una delibera (illegittima) e una maglia irregolare diventa, per magia, regolare
Che le regole nel ciclismo italiano abbiamo valore assai limitato lo si è capito da tempo, ma che addirittura si accetti di calpestare il simbolo dell’italianità nel ciclismo, la maglia tricolore, ci sembra veramente oltre ogni concezione logica.

Andiamo con ordine.  Nel 2007 il campione d’Italia, Filippo Pozzato, sfoggiò una maglia decisamente inusuale e composta da tre strisce tricolori centrali su fondo bianco. Di Rocco si lamentò della regolarità di questa divisa, ma, da un mero punto di vista regolamentare, Pozzato era nel giusto dal momento che soddisfaceva quanto previsto a quel tempo dal regolamento. Le norme, infatti, non stabilivano la larghezza delle tre fasce verde, bianca e rossa.

Due anni dopo toccò a Visconti utilizzare una maglia tricolore più che discutibile, infatti, esibì la divisa della Movistar con una striminzita fascia tricolore sul petto. Dopo questo caso, nel Regolamento Tecnico della FCI è ricomparso il disegno che illustra, senza possibilità di incomprensione, come deve essere la maglia di campione nazionale italiano.

Sabato scorso Nibali si è laureato campione d’Italia, ma la maglia che indosserà in questo anno non assomiglia neppure lontanamente a quella regolamentare. Ci ha pensato però una delibera presidenziale d’urgenza a regolarizzare  la maglia irregolare.

Peccato che Di Rocco non abbia l’autorità per concedere questa deroga. La norma UCI prevede infatti che una Federazione nazionale possa cambiare il proprio disegno della maglia tricolore, ma la richiesta di cambiamento deve essere presentata 21 giorni prima della gara di campionato.

La FCI avrebbe potuto stabilire che la maglia di campione nazionale fosse, ad esempio, a pois bianchi, rossi e verdi, ma per farlo avrebbe dovuto presentare all’UCI, entro i termini stabiliti, il modello, poi avrebbe dovuto consegnare a Nibali durante il cerimoniale quella maglia che avrebbe poi potuto utilizzare in modo regolare.

Così non è avvenuto: la FCI non ha richiesto di cambiare modello di maglia tricolore (a priori non poteva tra l’altro sapere che avrebbe vinto un corridore dell’Astana), l’UCI non ha approvato il cambio di maglia e soprattutto a Nibali durante il cerimoniale è stata consegnata una maglia totalmente diversa da quella che lo squalo dello stretto andrà ad indossare.

CONTINUA QUI:
http://www.ciclismo-online.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2082:di-rocco-meglio-di-silvan-basta-una-delibera-illegittima-e-una-maglia-irregolare-diventa-per-magia-regolare&catid=37&Itemid=55