Questo 3d può essere utile per chi, come me, in quegli anni ha iniziato ad appassionarsi alle due ruote e che, sotto impulsi nostalgici, ha piacere nel ricordare i corridori, le loro vittorie così come anche i piazzamenti ed in linea generale un tipo di ciclismo diverso da quello di adesso.
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UribeZubia
angelo francini
BenoixRoberti
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salvatore
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Ciclismo anni '80-90
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Ciclismo anni '80-90
Promemoria primo messaggio :
Questo 3d può essere utile per chi, come me, in quegli anni ha iniziato ad appassionarsi alle due ruote e che, sotto impulsi nostalgici, ha piacere nel ricordare i corridori, le loro vittorie così come anche i piazzamenti ed in linea generale un tipo di ciclismo diverso da quello di adesso.
Questo 3d può essere utile per chi, come me, in quegli anni ha iniziato ad appassionarsi alle due ruote e che, sotto impulsi nostalgici, ha piacere nel ricordare i corridori, le loro vittorie così come anche i piazzamenti ed in linea generale un tipo di ciclismo diverso da quello di adesso.
Maìno della Spinetta- Clásica San Sebastián
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- Messaggio n°26
Re: Ciclismo anni '80-90
Bella discussione. Appena ho visto il titolo del thread ho pensato:
-ah, i miei anni!
-ma che ci azzeccano insieme? Nel mezzo c'è Moser di suoi amici, e la rivoluzione tecnologica.
-ah, e la globalizzazione.
-negli anni 80 il capitalismo all'italiana raggiunge il vertice, le nostre PMI investo alla grande in milioni di gare, non c'è gran premio o stadio d'Europa privo di aziende italiane.
Il mio primo vero ricordo, nitido intendo, è il Giro di Chioccioli, la tappa del Pordoi. Ricordo che fui catturato da quel mistero... Corridori in montagna, non il solito calcio, non atletica, il grande spazio della vita come una metafora mi si dischiudeva innanzi.
Poi Bugno, e Bugno, e ancora Bugno - CHIAPPUCCI ATTACCA!!!!
-ah, i miei anni!
-ma che ci azzeccano insieme? Nel mezzo c'è Moser di suoi amici, e la rivoluzione tecnologica.
-ah, e la globalizzazione.
-negli anni 80 il capitalismo all'italiana raggiunge il vertice, le nostre PMI investo alla grande in milioni di gare, non c'è gran premio o stadio d'Europa privo di aziende italiane.
Il mio primo vero ricordo, nitido intendo, è il Giro di Chioccioli, la tappa del Pordoi. Ricordo che fui catturato da quel mistero... Corridori in montagna, non il solito calcio, non atletica, il grande spazio della vita come una metafora mi si dischiudeva innanzi.
Poi Bugno, e Bugno, e ancora Bugno - CHIAPPUCCI ATTACCA!!!!
salvatore- Grand Prix Cycliste de Montréal
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- Messaggio n°27
Re: Ciclismo anni '80-90
Ricordo molto bene il giro di Chioccioli. Praticamente alcune delle sue più belle imprese le abbiamo appena intraviste perchè la Rai si collegava troppo tardi e ricordo che già c'era Chioccioli solo al comando.
angelo francini- Paris-Nice
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- Messaggio n°28
Re: Ciclismo anni '80-90
Caro Ben, non dimentichiamo che fra i grandi nomi del dilettantismo italiano di quell'epoca bisogna annoverare:BenoixRoberti ha scritto:Infine di quel periodo voglio ricordare che anche tra noi in Italia vi fossero dei dilettantoni, ovvero dilettanti attempati, di ottimo successo. Alcuni passarono poi in tarda età, altri come Fedrigo ed altri di team come Fiatagri non passarono mai. Ma facevano le loro ottime figure contro i pari età dell'est.
- Luciano Borgognoni, da esordiente a dilettante fu un il cannibale italiano, poi ebbe meno fortuna nel professionismo;
- Tista Baronchelli, nel 1973 ventenne vince Giro Dilettanti e Tour de l'Avenir.
senza dimenticare molti altri che non passarono al professionismo per vari motivi.
Una volta il ciclismo ti obbligava ogni due anni a riciclarti: da esordiente ad allievo, poi a dilettante di 3a, di 2a di 1a. Ed ogno volta si aggiungeva quasi un'ora di corsa in più che cambiava l'attitudine del singolo.
Forte da esordiente e poi schiappa da dilettante e viceversa.
Oggi praticamente dai 18 anni si corre sino ai 22 sulle stesse distanze ...............
Evviva la parità che ha portato la licenza unica: quindi non avendo più degli indicatori si prendono cento sperando di trovarne uno e gli altri poi finiscono nel mondo amatoriale ancora giovani....
Ma i soloni assertori della teoria della multidisciplina ritengono sia giusto così! Fenomeni ..........
salvatore- Grand Prix Cycliste de Montréal
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Re: Ciclismo anni '80-90
In questi decenni, la maglia di campione italiano era tricolore. E basta.....
BenoixRoberti- Tour de France
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Re: Ciclismo anni '80-90
Non mi piacciono i discorsi passatisti (anche se vengo accusato di esserlo) perché si compie inconsapevolmente l'errore di essere "esclusivi" per via anagrafica. Ma come faccio a darti torto?salvatore ha scritto:In questi decenni, la maglia di campione italiano era tricolore. E basta.....
Ps. Facciamoci del male
E permettetemi questa ... ma quanto è bella?! Nostalgia pura con Gianni, Charly e il ... Professore
Maìno della Spinetta- Clásica San Sebastián
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Re: Ciclismo anni '80-90
Vallombrosa?
salvatore- Grand Prix Cycliste de Montréal
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Re: Ciclismo anni '80-90
Poi Bugno quella maglia la indossò appena un paio di mesi.
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Re: Ciclismo anni '80-90
Ovviamente sono d'accordo con Ben e Salvatore. Quelle erano vere maglie di campione nazionale ed era bello vederla in gruppo. Nostalgia
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Re: Ciclismo anni '80-90
Ho un dubbio e chiedo al forum: tra questi grandi corridori quali sarebbero i rapporti di forza in una volata? (la domanda sembra stupida ma in realtà non è così banale visto che più o meno sembravano allo stesso livello ). I ciclisti in questione sono Argentin, Fondriest, Bugno e Chioccioli . Io direi:Chioccioli-Bugno-Argentin-Fondriest
Grazie per le eventuali risposte
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BenoixRoberti- Tour de France
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- Messaggio n°35
Re: Ciclismo anni '80-90
Ohibò, qualcosa non mi torna. Chioccioli più forte in volata di Bugno, Argentin e Fondriest?Bugno ha scritto:Ho un dubbio e chiedo al forum: tra questi grandi corridori quali sarebbero i rapporti di forza in una volata? (la domanda sembra stupida ma in realtà non è così banale visto che più o meno sembravano allo stesso livello ). I ciclisti in questione sono Argentin, Fondriest, Bugno e Chioccioli . Io direi: Chioccioli-Bugno-Argentin-Fondriest
Grazie per le eventuali risposte
Io di Chioccioli ricordo solo una vera grande volata, questa:
Scherzi a parte, Coppino diceva la sua nei gruppetti, ma almeno due di quel terzetto restante da te indicato erano inarrivabili sempre per lui.
salvatore- Grand Prix Cycliste de Montréal
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Re: Ciclismo anni '80-90
Bugno su tutti. Ha battuto musseuw e jalabert.
argentin su uno strappetto sarebbe il migliore dei quattro.
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- Messaggio n°37
Re: Ciclismo anni '80-90
Io ricordo il Giro 1991. Se non sbaglio prima semitappa e Chioccioli vinse la volata di un gruppo su Bugno. Perciò ho pensato che Coppino fosse più veloce
BenoixRoberti- Tour de France
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Re: Ciclismo anni '80-90
Non ti devi giustificare, ci mancherebbe, anzi farei cambio di anagrafeBugno ha scritto:Io ricordo il Giro 1991. Se non sbaglio prima semitappa e Chioccioli vinse la volata di un gruppo su Bugno. Perciò ho pensato che Coppino fosse più veloce
Coppino non era fermo in volata, però secondo me ti confondi perché quella semitappa in Sardegna la vinse Bugno su Chioccioli, che quell'anno volava e che poi tenne la maglia rosa quasi in tutte le tappe, dopo averla presa proprio lì.
E' il gioco del ciclismo storico, con i valori percepiti che si apprendono dai video o leggendo ed analizzando o ascoltando memorie storiche come Morris.
E' capitato a tutti gli appassionati e continuerà a capitare a tutti quelli che verranno.
angelo francini- Paris-Nice
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Re: Ciclismo anni '80-90
Velocisti! Vi sono corridori che sotto i 180 km di corsa sono velocisti ed altri paracarri. Ve ne sono altri che sino a 240 km. sono paracarri e dopo i 260 diventano velocisti temibili.
Di velocisti forti su tutte le distanze, ve ne sono stati pochi.
Fra quei nomi ne manca secondo me uno: Saronni! Vinceva in volata le corse di 150 km. come quelle lunghe quasi il doppio.
Di velocisti forti su tutte le distanze, ve ne sono stati pochi.
Fra quei nomi ne manca secondo me uno: Saronni! Vinceva in volata le corse di 150 km. come quelle lunghe quasi il doppio.
salvatore- Grand Prix Cycliste de Montréal
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Re: Ciclismo anni '80-90
Mi sembra che Chioccioli stava vincendo la volata di un gruppo nutrito ma orfano dei velocisti puri. Alzo' le braccia e bugno lo infilo'. Chioccioli indosso la maglia rosa.Bugno ha scritto:Io ricordo il Giro 1991. Se non sbaglio prima semitappa e Chioccioli vinse la volata di un grupno. Perciò ho pensato che Coppino fosse più veloce
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Re: Ciclismo anni '80-90
Avete pienamente ragione. Mi ricordavo male: Bugno vinse la volata nella semitappa.
Allora come non detto. La memoria inizia a giocarmi brutti scherzi
Allora come non detto. La memoria inizia a giocarmi brutti scherzi
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Re: Ciclismo anni '80-90
Chioccioli sicuramente il più debole.
Bugno era il più forte in un arrivo molto ristretto oppure con rettilineo in ascesa, sopratutto con corsa dura.
In arrivi di gruppo, ma senza i velocisti, probabilmente Fondriest sapeva muoversi meglio.
Bugno era il più forte in un arrivo molto ristretto oppure con rettilineo in ascesa, sopratutto con corsa dura.
In arrivi di gruppo, ma senza i velocisti, probabilmente Fondriest sapeva muoversi meglio.
salvatore- Grand Prix Cycliste de Montréal
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Re: Ciclismo anni '80-90
Gli anni 90 sono stati caratterizzati da alcuni corridori meteore. Giusto per citarne alcuni di casa nostra: Stefano Faustini.
Passò professionista tardi, a 28 anni, al suo primo giro arrivò settimo e poi quinto alla Vuelta. Non riuscì a ripetersi.
Resto professionista appena 4 anni.
Passò professionista tardi, a 28 anni, al suo primo giro arrivò settimo e poi quinto alla Vuelta. Non riuscì a ripetersi.
Resto professionista appena 4 anni.
salvatore- Grand Prix Cycliste de Montréal
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Re: Ciclismo anni '80-90
Altra meteora: Marco Fincato.
Passò prof a 26 anni, l'anno dopo aver fatto un quinto posto al mondiale dilettanti dove correvano corridori di tutte le età, spesso anche ex professionisti. Fu ricordato per quella gara grazie proprio ad una fuga da distanza siderale.
Le fughe da lontano furono il suo cavallo di battaglia anche nelle gare a tappe. Miglior risultato nella generale 21esimo al giro 2000.
Discreto cronoman, fini la sua carriera nel 2002.
Passò prof a 26 anni, l'anno dopo aver fatto un quinto posto al mondiale dilettanti dove correvano corridori di tutte le età, spesso anche ex professionisti. Fu ricordato per quella gara grazie proprio ad una fuga da distanza siderale.
Le fughe da lontano furono il suo cavallo di battaglia anche nelle gare a tappe. Miglior risultato nella generale 21esimo al giro 2000.
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