Da BenoixRoberti Ven Mag 30, 2014 11:18 am
Lemond ha scritto:Mi è venuto a mente che il Sardo era molto inferiore all'Americano di padre polacco e invece ora le cose si sono completamente ribaltate, con quest'ultimo che al California faceva il gregario (scarso) di Wiggo. Vassapé
Se parli del periodo da dilettanti, direi sì e no. Nel GiroBio vinto da Dombrowski certamente.
Dopo il passaggio l'americano ha avuto parecchi problemi di salute, mentre per Aru il passaggio è stato tranquillo e per nulla traumatico. Già questo è un segnale importante.
prof ha scritto: vallelvo ha scritto:Non basta la personalità per mandare il capo a quel paese, le varianti sono tante. Lo potrà fare strada facendo, quando avrà dimostrato qualcosa in più. Aru si starà testando per capire a fondo le sue potenzialità.
Parere di una semplice appassionata di ciclismo.
Personalità, in fondo, altro non è che un mix di incoscienza, molto orgoglio, consapevolezza dei propri mezzi, intelligenza. Riferendosi ad Aru, abbiamo che:
Incoscienza (è l'anticamera del coraggio. Il coraggio è una cosa adulta, Aru è ancora un ragazzo): direi 0
Orgoglio: è sardo, forse non gli manca. Diciamo 8 ?
Consapevolezza dei propri mezzi: diciamo che si sia un po' "pompato" e sia convinto di averla. 8 ?
Intelligenza: non mi sembra un'aquila. Diciamo 6
Totale 22 su 40. Ha la sufficienza ma ancora vi sono tante, troppe incognite. Diciamo si tratta di una potenziale sufficienza. In pratica è troppo presto per prevedere che farà.
Ieri è scattato a 350 mt. dal traguardo: troppo poco per trarne auspici.
Il non bel gesto nei confronti di Quintana potrebbe essere anch'esso preso, nel breve periodo, come un segno di personalità (un po' cattivella) e non solo di stupidità (alla lunga lo sarebbe).
Credo che sia questo a pesare su quel tuo 6 in intelligenza.
Se stabiliamo un bel distinguo metodologico fra coraggio ed intelligenza direi che possiamo confermargli lo zero in coraggio, ma dobbiamo alzare il punteggio sull'intelligenza. Lo dico perché penso che in salita si sia gestito con grande intelligenza quando gli altri hanno fatto i loro scatti/scattini. Non ha mai risposto agli scatti preferendo rientrare in progressione, controllando il battito cardiaco e quando è stato a lui scattare, in tre casi su quattro ha lasciato i suoi avversari diretti (Quintana compreso in quel di Montecampione e ieri a Panarotta).
Io vedo invece una correlazione fra la consapevolezza ed il coraggio, e quell'otto di consapevolezza contraddice lo zero in coraggio. Io penso che in consapevolezza valga giusto un 6 e che il coraggio sia un po' la conseguenza.
Oggi vedremo se ha la gamba buona (in assoluto) come dice Bugno e se sarà buona domani gli daremo una valutazione molto oggettiva, perché sullo Zoncolan non potrà nascondersi.
Se uno stacca quasi sempre gli altri in salita e alla fine mette insieme solo una manciata di secondi, la consapevolezza la deve trovare anche "violentandola".