Classifica aggiornata di WC (o meglio CDM
) Women Elite:
Rank | Rider | Nation | Team | Age | Points |
1 (1) | Elizabeth ARMITSTEAD | Great Britain | DLT | 26 | 420 |
2 (2) | Emma JOHANSSON | Sweden | GEW | 31 | 260 |
3 (3) | Anna VAN DER BREGGEN | Netherlands | RBW | 24 | 238 |
4 (4) | Eleonora VAN DIJK | Netherlands | DLT | 27 | 220 |
5 (5) | Elisa LONGO BORGHINI | Italy | HPU | 23 | 215 |
6 (6) | Pauline FERRAND PREVOT | France | RBW | 22 | 200 |
7 (13) | Kirsten WILD | Netherlands | GIW | 32 | 186 |
8 (22) | Elena CECCHINI | Italy | EMF | 22 | 137 |
9 (10) | Shelley OLDS | United States | ALE | 34 | 135 |
10 (21) | Giorgia BRONZINI | Italy | WHT | 31 | 125 |
Voglio dire qualcosa su questo ciclismo femminile sulla base dei nomi vincenti di questa classifica.
Spesso si dice per il ciclismo maschile che i corridori di oggi non valgono quelli del passato e altre cose simili.
Come ho più volte ripetuto, io non credo nelle cadute generazionali, ma di certo esistono periodi di peso specifico minore o maggiore alla media. Ora dirò una cosa forte, una di quelle che può fare anche arrabbiare qualcuno.
Il ciclismo femminile può piacere o meno. Molti ancora faticano a vedere un valore assoluto in questo ciclismo, nonostante abbia ridotto considerevolmente il gap che una volta lo separava da quello maschile. E' fuor di dubbio che oggi le atlete del ciclismo siano tra le migliori atlete dello sport mondiale.
Prendendo i grandi nomi del ciclismo femminile e comparandoli in termini di personalità sportiva con quelli omologhi maschili attuali (lo dico da uomo) io penso si possa dire che le donne eccellono.
Siamo oggettivamente di fronte a grandi personaggi, perché queste ragazze sono ottime atlete in assoluto, con grandi capacità comunicative e, fattore non da poco, non hanno affatto rinunciato per esigenze sportive alla loro naturale femminilità, anzi direi che la hanno esaltata.
Inutile dire che un fenomeno come la Vos trainerebbe anche un convoglio di pioniere dal Midwest alla California, ma oggi possiamo davvero parlare di un momento ultra felice per il ciclismo femminile.
Non è un caso che i grandi organizzatori, storicamente restii ad occuparsi del settore femminile, se ne stiano accorgendo, stiano percependo il possibile business e forse il prossimo anno vedremo un piccolo Tour femminile per dare a queste vedettes lo spazio che si meritano ed anche la giusta platea televisiva, perché tanto in ambito sportivo che in termini di immagine Marianne Vos, Elisabeth Armitstead, Emma Johansson, Marion Rousse, Pauline Ferrand-Prevot, Kirsten Wild e molte altre hanno parecchio da dire e da dare.
Ho lasciato fuori le nostre volutamente, ma è naturale che anche il nostro movimento è ben messo e questo richiederebbe un ulteriore sforzo innovativo anche in casa nostra.
Mi piacerebbe sentire il parere del grande Morris, massimo esperto, oltre che uno dei team manager storicamente più vincenti in ambito femminile.
E' probabile che dal 2015 la Coppa del Mondo femminile (o quel che sarà) sia destinata ad un progressivo e sacrosanto decollo.
Di recente ho visto le highlights serali di una durata abbondante di oltre un'ora su ITV4 del The Women's Tour e devo ammettere che le gare erano davvero belle, tremendamente animate (il paragone con le gare maschili è puramente
non casuale
).
Lo streaming era embeddato in Ciclopassione e non so quanti lo abbiano visto e gradito.
Posso dire che chi non ha visto queste gare, si è perso uno spettacolo ciclistico vero.
Non so perché, ma io quando vedo scattare e dare battaglia la Vos e la Longo Borghini provo delle sensazioni che il ciclismo maschile mi dà invece con il contagocce. Non vedo infine un contenuto tecnico minore fra le volate e gli scatti della Bronza con le volate e gli scatti di Gerrans ed Ulissi.
Peccato che la presenza in tv delle suddette sia inversamente proporzionale alla quantità di spettacolo che creano. Esattamente come gli uomini ma ... in altro punto dell'iperbole.