Giro d'Italia 2014 - 20a tappa - Maniago-Monte Zoncolan - 167,0 km (31 maggio 2014)

Scusate il giro di parole , ma che regìa Tv della mminnkia. 

Sempre Borut! O è Bozic o lui:

Però mentre lo cercavano io lo avevo intravvisto piuttosto nitidamente...ed io non ho né l'occhio di lince, né sono un gran fisionomista

Ma vuoi mettere il pathos?  

Ma per me non è il caso visto che per come corre per me è sempre un brivido   

Rivogliamo Wladimir Belli !!

Giornata "senza" per Fabio, è anche normale

  a chi spinge

No comment sui troppi cojonazzi.

Dopo questa tappa nutro dubbi sulle capacità di recupero di Aru.
Troppo stress o poco recupero?

Incredibile Michael Galeazzi Rogers. Impresa notevole ed ennesimo trionfo aussie.

Giù il cappello per "Duràn" Uràn.  

Quintana ed il connazionale non hanno un gran feeling.
Avrebbe potuto lasciare davanti Rigoberto e invece ...

Ma alla fine bene così, se sono queste le giornate "senza" al primo GT da leader tutto sommato va bene. Ok, ci si aspettava che Fabio andasse all'attacco del secondo ma al tempo stesso sarebbe sbagliato sottovalutare la prova di Rigo. Oggi, in un finale di Giro molto tirato, il sardo ha ancora fatto discretamente il suo, su una salita spesso indigesta per i giovanissimi (Nibali o anche il primo Riccò me li ricordo meno brillanti qui che in altre tappe)

BenoixRoberti ha scritto:Quintana ed il connazionale non hanno un gran feeling.
Avrebbe potuto lasciare davanti Rigoberto e invece ...

Penso che la distanza principale tra i due sia generata dalla maglia e che quindi Nairo abbia giustamente voluto impegnarsi fin sulla linea, visto quanto hanno provato a impallinarlo giù di bicicletta

Tappa un po' deludente (Lo Zoncolan mi lascia sempre un po' cosi.. oggi ancor di piu'.. sara' pure una salita durissima ma non dice nulla)
Peccato il pubblico.. degno delle corse americane (sembra che tanti piu' che per la corsa vadano per farsi vedere)

Concordo su tutto Meazza, questa salita viene sempre presentata come il punto di massimo del Giro, in realtà è stata una delle tappe che hanno detto meno

Dopo quanto visto sulla salita propongo il cambio di nome: monte zoccolon.....

angelo francini ha scritto:Dopo quanto visto sulla salita propongo il cambio di nome: monte zoccolon.....

In onore suo?   

UribeZubia ha scritto:Scusate il giro di parole , ma che regìa Tv della mminnkia. 

Sembrava che cercassero i piu' c.....oni per inquadrarli.. alcuni 2-3 volte
Poi ok seguire Rogers e co.. pero' anche i primi meritavano qualche inquadratura in piu'
Arriva Rogers e han continuato a far vedere tutti quelli della fuga.. (chissenefrega del 20 della fuga!)
Gli ultimi 2 km di Quintana e co avro' visto 200 metri

A proposito di c...ioni (che non significa campioni), non oso pensare quanti insulti e forse sberle abbia preso questo idiota ... campione iridato degli imbecilli ... oggi

Qualche considerazione in conclusione di Giro.
Ottimo percorso, tranne la tappa di ieri.
Lo Zoncolan a fine Giro dice poco.
I distacchi tra i big, sul Kaiser, sono stati irrisori.
Tutti bravi i primi sette.
Bravi quelli che sono caduti nella prima parte di Giro e poi sono venuti fuori comunque nella seconda parte, tipo Cataldo.
Quintana farà il Tour l'anno prossimo ma la Movistar sbaglia.
Vogliono far vincere Valverde, per il secondo anno di fila, e perdono due Tour con l'unico al mondo che, oggi, può mettersi dietro Froome.
Aru sapevo che sullo Zoncolan avrebbe pagato lo sforzo della cronoscalata.
Però si è difeso più che bene.
Gran segno di maturazione.
L'anno che Quintana non viene al Giro, può vincerlo.

Vi dico la verità; ieri, di fronte alla proposta di mia moglie di fare un giretto al mare di Cesenatico, con immancabile gran fritto e Albana, manco ho esitato un secondo. Non mi aspettavo nulla da questa tappa ed ho avuto ragione.
E' fisicamente e matematicamente impossibile che su salite cosi' stupide come lo Zoncolan si possano materializzare distacchi di qualche rilievo. Paradossalmente non è salita per scalatori, bensi' salita per uomini di potenza superiore: in qualche modo Rogers docet.
Per produrre scarti di velocità sensibili occorre un surplus di potenza che nessuno può fornire. Perchè ? Perchè la potenza dipende dal quadrato della velocità e pertanto, per produrre un aumento di velocità di pochissimi km/hr, occorre salire di potenza lungo una curva parabolica.
Conseguentemente, gli scarti di velocità tra un corridore e l'altro, sono minimi e i distacchi sulla vetta pure minimi. Io sono meravigliato dalla scarsa capacità di osservazione di corridori e ds: queste cose, chi è salito su pendenze estreme, le impara a conoscere dall'esperienza: è mai possibile che non se ne siano mai, dico mai, accorti?

Mutatis mutandis è quanto accaduto sul Grappa con la storia del cambio di bicicletta: l'unico vantaggio ottenuto in pianura era dovuto alla lenticolare posteriore. Perchè l'hanno tolta in salita? La lenticolare avrebbe comunque continuato a fornire un vantaggio ... 

Passo Stelvio: presente anche lì, ma non ha fatto danni (per fortuna).

angelo francini ha scritto:Passo Stelvio: presente anche lì, ma non ha fatto danni (per fortuna).

Azz che occhio  Complimenti Francio.
Mi viene il dubbio che non sia un italiano, ma uno straniero dei gruppi organizzati che segue il Giro per un po' di giorni sulle montagne.   
Evidentemente caldo e freddo gli hanno dato alla testa.

BenoixRoberti ha scritto:Azz che occhio  Complimenti Francio.
Mi viene il dubbio che non sia un italiano, ma uno straniero dei gruppi organizzati che segue il Giro per un po' di giorni sulle montagne.

Non é occhio: per analizzare e poi commentare quello che é successo mi sono rivisto un pò di volte la registrazione dello Stelvio e, ieri quando l'ho visto l'ho riconosciuto subito! Mi era rimasta impressa la sua maglia iridata che non é recente......!

A me quello dello Stelvio pare più grasso e meno giovane, per quanto riguarda la bici con la lenticolare, credo che quella ruota lì pesi parecchio, no?

Lemond ha scritto:A me quello dello Stelvio pare più grasso e meno giovane, per quanto riguarda la bici con la lenticolare, credo che quella ruota lì pesi parecchio, no?

No, anzi, forse pesa anche meno. In ogni caso non è nè questione di peso (almeno entro certi limiti) nè aerodinamica. Molti pensano che sia un vantaggio di tipo aerodinamico, non è cosi'- E' un problema di meccanica (inteso nel senso di fisica "meccanica" o, come si dice, di meccanica razionale). Tradotto in soldoni e brutalizzando, la ruota lenticolare richiede uno sforzo inferiore da parte del corridore (una "coppia" inferiore, per usare un linguaggio piu' approppriato.)

Intervengo in ritardo sulla tappa dello Zoncolan.
La gente era tanta. Per raggiungere l'arrivo della tappa, erano in funzione la Funivia di Ravascletto e la seggiovia a 4 posti dal piazzale degli impianti di Sutrio, dove arrivavano anche le ammiraglie ed i bus delle squadre, oltre ai mezzi dei tifosi auto e bus. Tanti salivano a piedi impiegando  meno di un'ora. L'ho fatta  solo in discesa perchè troppa gente agli impianti. Altri salivano da Ovaro sia a piedi che in bici.

Giunta all'arrivo verso le 12, "l'Agorà" dello Zoncolan, era un grande colpo d'occhio, lo spettacolo affascinava, bandiere al vento, persone che attendevano l'arrivo dei girini con entusiasmo e tanto calore.
La calca era grande ed ho preferito scendere all'ultimo km.
Certo non si può paragonare all'Alpe d'Huez, montagna che conosco bene in estate ed inverno. Già due giorni prima dell'arrivo della tappa è quasi impossibile transitare per là, tanto odore di frizioni andate. Impossibile anche soggiornare nel villaggio, a meno che di affittare se lo trovi uno studio ed accontentarti della sporcizia che vi trovi. La vigilia a volte si trova posto, poi il giorno della tappa scendi verso le 22 e se ti va bene passi dal Sarenne e vai a dormire alle 2 Alpes. Una sfacchinata però.
C'è da considerare che è tempo di grandi vacanze europee il mese di Luglio. E' vero quel che si vede su tutti i tornanti da Bourg d'Oisans all'Alpe non ha pari in nessun altra corsa.

Posto, grazie Ben, alcune foto della giornata.
Tifosi  Danesi all'ultimo km


Alcune spinte del solito tifoso (ha lavorato sodo, non solo lui, per almeno una mezz'ora. Alcuni girini non erano contenti, altri si.


Transita la Maglia Rosa ed ecco il tifoso che si para davanti ed a dar fastidio ai corridori.




Tanti i tifosi di Pellizzotti, anche un Frate (finto) che allietava la giornata.