Un dubbio atroce attanaglia l'appassionato in queste ultime ore di trepidante attesa:
sarà la tappa più bella del giro o sarà una tappa di tipo greggista? O, forse l'ipotesi peggiore, una tappa con l'attacchino ai meno 2?
Sarebbe un peccato venisse sprecata, dato che i meteo cominciano a insinuare qualche dubbio sulla percorribilità dello splendido tappone di martedi che potrebbe trasformarsi in una misera ciofeca.
Ad ogni modo: tutte le ipotesi mi sembrano aperte, vediamo un po' le motivazioni dei protagonisti:
Uran: non si vede perché dovrebbe attaccare, ha una squadra forte, è in forma, faranno un andatura abbastanza sostenuta in modo da mettere gli altri un po' sulla difensiva e magari far saltare qualcuno in giornata storta
Evans: 37 secondi di svantaggio non sono molti, gli basta un attacco solo ben riuscito, da uomo di esperienza potrebbe aspettare la giornata giusta, nella quale Uran dovesse trovarsi in difficoltà per qualche motivo, per il momento l'importante è che i secondi rimangano 37 e non aumentino
Majka: si è capito che il podio è l'obiettivo, è terzo e cercherà di difendere la posizione
Pozzo: eccolo qui, dobbiamo puntare su quest'uomo per una corsa movimentata, credo che l'obiettivo anche qui sia un podio, ma perché non osare di più? In questo secondo caso occorre rosicchiare secondi un po' alla volta perchè 2 minuti e mezzo sono tanti; mi aspetto una condotta di gara aggressiva, anche se non un suo attacco da lontano che sarebbe rischioso (per il momento anche il quarto posto va difeso)
Keldermann: ragazzo giovane, per il quale rimanere dov'è sarebbe già un successo; se ha la gamba, di volta in volta, potrà provare a rosicchiare qualche secondo nel finale
Quintana: o la va o la spacca; il problema è che se non sta bene - come pare che sia - c'è poco da inventarsi; al contempo è chiaro che il sesto posto attuale per uno come Quintana non ha alcuna utilità, rinunciare al tour per venire qui aveva senso solo in chiave vittoria, anche un podio starebbe stretto per uno che a 23 anni è arrivato secondo al tour; qui ci starebbe anche l'attacco - o comunque la forzatura - da lontano, ma non si può pretendere che faccia corsa dura se è consapevole che sarebbe tra le prime vittime di questa condotta di gara; potrebbe aspettare la settimana prossima sperando in un miglioramento di condizioni e giocarsi il tutto per tutto;
Poels e Morabito: gregari in classifica staranno con i due capitani, non credo che la Bmc voglia, per il momento giocare l'azzardata carta di Morabito in fuga;
Kiserlovski sembra quest'anno abbia una buona gamba; un decimo posto al giro lo ha già fatto, ragionevole che ambisca a una top 5, ma anche qui senza osare troppo per non rischiare di perdere la top 10;
Basso: uomo che dovrebbe far saltare il banco perché per lui meno di un podio è come nulla e al momento è undicesimo; il problema è che non è capace, potrà migliorare la classifica se qualcun altro farà corsa dura e lui sarà in grado di seguirlo;
Rolland: ha mostrato già intenzioni bellicose e non mancherà di ripetersi, è abbastanza indietro in classifica per non impensierire Uran, da lui sì mi aspetto qualcosa quest'oggi;
Brambilla: gregario della maglia rosa
Ulissi: credo che per il momento starà buonino; ha un'altra crono davanti e deve misurare la tenuta sulle tre settimane, per lui una top ten dopo le tappe vinte sarebbe un ottimo risultato, siccome non è molto lontano da lì, giocherà in difesa
Rabottini: se la gamba c'è anche da lui potrebbe prima o poi venire qualcosa, anche se, dato che l'obiettivo è la top ten (per raggiungerla è lontano solo due minuti, ma in classifica ci sono ancora dei gregari che alla fine potrebbero eliminarsi da soli) non è escluso che persino Scinto suggerisca una condotta difensiva
Hesjedal: la gamba per la classifica non c'è, punterà ad una tappa e ogni tappa è potenzialmente buona
Monfort e Sioutsou: gente che può cercare la tappa entrando in una fuga in tappe dure e in questo modo magari guadagnare anche qualche posizione in classifica, non facilissimo oggi perché saranno ancora - un po' controllati - più facile la settimana prossima quando i distacchi saranno più marcati
Vuillermoz: gregario Pozzovivo
E infine lui: Damiano Cunego - detto anche The Champion - ecco l'uomo che farà fare un salto sulla sedia agli increduli spettatori.
Riassumendo: sono più le forze del greggismo che quelle dell'attacco da lontano che potrebbe essere effettivamente azzardato, dato che manca ancora molto alla fine del giro. Speriamo però che ci sia almeno qualcuno che faccia ritmo cattivo già dalla prima salita in modo che nel finale si possano fare degli attacchi senza avere trenta corridori che ti inseguono.