Carlo io non ho mai capito questa tua avversione per i giudici e francamente mai la capirò.
L'ho sempre trovato un retaggio misero della cultura sessantottina, che trovava anche valide ragioni di fondo nella criticità dello stato democratico post-fascista italiano, ma col tempo l'avere visto certe argomentazioni riprese in tono garantista ipocrita dai peggiori ladroni politici di questo Paese mi ha solo dato fastidio.
E' una professione difficile, e c'è chi la svolge bene e chi male. Ma individuare tutto il male in tutti i PM è semplicemente assurdo e per quanto mi riguarda stucchevole.
La canzone di De André trova un suo radicamento storico preciso e descrive una figura specifica.
Io mi chiedo cosa sarebbe questo Paese senza la Magistratura, e non sono tenero con la stessa.
Non sono tenero perché, ad esempio nella tua regione, ha i guanti di velluto per il partito di delinquenti che sta governando adesso l'Italia.
Non ho mai creduto al garantismo ed al giustizialismo come categorie politiche, che poi valgono solo per la casta.
Penso e credo semplicemente che vi sia gente che lavora bene e gente venduta, o motivata da interessi economici, politici, e purtroppo anche criminali.
Trovo infantile additare indiscriminatamente una fondamentale categoria, ed è un infantilismo da paese immaturo quale l'Italia continua ad essere per mancanza di senso di responsabilità, di disciplina civica e di "senso comune" della giustizia.
Se poi hai delle ragioni personali per avercela con qualche giudice, nulla da dire, ma prenditela con lui. Una volta su Cicloweb tu scrivesti delle cose orribili su Paolo Borsellino, e mi ricordo che preferii nemmeno più replicare.
Se penso poi che qualcuno di cultura radicale in Sicilia prese pure voti dalla Mafia ... direi che quello fu il punto più basso del mio rispetto per quella cultura. E credo fu pure il massimo storico del consenso per i radicali.