Da BenoixRoberti Mar Mag 24, 2016 3:39 am
Dopo alcune segnalazioni e alcune informazioni che sono arrivate "da inside" nell'ultimo periodo, questa sera, dopo una email di una carissima amica che ama molto il ciclismo, ho deciso di sondare una mia consulente medica "mia ex" e quindi di scrivere un post sulla assurda situazione "di anoressia" degli sportivi endurance nell'ultimo periodo (4-5 anni).
Tra atletica, ciclismo ed altri sport di endurance si sono diffuse negli ultimi anni pericolose tecniche di dimagrimento forzoso accentuato che fanno riferimento all'assunzione di farmaci che sono assolutamente permessi senza limitazioni dalla Wada-Ama, se non nei limiti imposti dalle enunciazioni etiche della stessa circa la definizione di assunzione di farmaco a scopo terapeutico (enunciazioni che naturalmente lasciano il tempo che trovano). In America un noto preparatore di atletica si è mosso in anticipo rispetto ad eventuali modifiche Wada dicendo che il 5% dei suoi atleti soffre di ipotiroidismo.
https://wada-main-prod.s3.amazonaws.com/resources/files/wada-2015-prohibited-list-en.pdf
Non è un mistero e se ne parla sempre più dell'anoressia nello sport come di una piaga che viene assolutamente ignorata dagli organi competenti.
Negli ultimi tempi sono stati verificati casi di effetti collaterali seri in sportivi che avevano assunto ormoni tiroidei (il T3 o Triiodotironina e il T4 o Levotiroxina) unitamente a diuretici.
L'effetto collaterale più grave di queste sostanze, assolutamente lecite (!!!), è lo scompenso cardiaco, con annesse aritmie e rischi concreti di infarto.
http://www.dopinglinkki.fi/en/info-bank/doping-substances/thyroid-hormones
L'effetto di un eccesso di assunzione di ormoni tiroidei sono un accelerato metabolismo con conseguente forte dimagrimento, stati ansiogeni, squilibrio mentale e talvolta, come detto, pericolose aritmie cardiache, diarrea, diminuzione della tolleranza di temperatura, insonnia, agitazione, e anche psicosi.
In particolare è il caso di soffermarsi sul problema della diminuzione della tolleranza alla temperatura che negli ultimi anni potrebbe spiegare il terrore di molti sportivi per le mutate condizioni atmosferiche anche in mesi estivi. Come si vede non è la temperatura rigida a creare problemi ma proprio il meccanismo della regolazione della compensazione fisica alla variazione della temperatura.
A questi effetti collaterali aggiungiamo poi che spesso gli atleti assumono caffeina, sostanza non più vietata, che però si aggiunge agli effetti dell'insonnia.
Oltretutto, l'eccipiente di uno di questi farmaci contiene lattosio e coloro che sono intolleranti a questa sostanza fanno ricorso, con non pochi rischi circa i dosaggi, ai cosiddetti farmaci analoghi generici, in quanto il brevetto della Levotiroxina è scaduto nel 2013.
http://www.osservatoreitalia.it/index.asp?art=5459
L'abuso di dosi di tiroxina porta a tireotossicosi. I sintomi sono febbre alta, scompenso cardiaco e coma.
Il sovradosaggio di ormoni tiroideidei sono causa di morte.
Durante lo scorso anno si era sparsa la voce, raccolta dal Wall Street Journal, che questi ormoni sarebbero stati inseriti nella lista dei prodotti proibiti della Wada-Ama, ma così non avvenne.
http://www.wsj.com/articles/thyroid-medication-could-be-added-to-banned-substance-list-1436221098
La lobby svizzera del farmaco ebbe forse buon gioco a mantenere inalterata la lista su questo fronte.
Non c'entra nulla col tema in questione, solo una curiosità, ma nel ciclismo c'è un team secretary che è stato controller finanziario e procuratore della farmaceutica in questione.
A parte divagazioni, è evidente a tutti che questa situazione di deficit sanitario è giunta al culmine e necessita di un correttivo prima possibile.
L'antidoping non deve servire solo a regolare conti politici, ma TALVOLTA anche a preservare la salute delle persone che competono nello sport.