Da BenoixRoberti Lun Mar 03, 2014 7:21 pm
eliacodogno ha scritto:Qualunque cosa sia ancora in grado di ottenere (leggendo i suoi fermi propositi per il Giro, anche vista la concorrenza, ho provato quasi tenerezza, ora invece...), è un vero duro.
Mi hai brutalmente anticipato. Uno che è così motivato è decisamente da tenere in considerazione. Hai colto in pieno e poi è un uomo esperto, che ne ha passate tante e che sa vincere bene adesso.
Qualche anno fa Morris aveva scritto un post su un amico australiano e aveva un po' descritto la vita zingara di questi ragazzi aussie lontanissimi da casa per molti mesi all'anno. Tutt'altra cosa è il paradiso aussie di Orica GreenEdge, un famiglione a base australiana. Cadel è arrivato in Europa ed ha dovuto ambientarsi, cosa non facile per uno schivo e modesto come lui.
Cadel è tutto tranne che una macchina da guerra. E' un uomo che ha avuto le sue debolezze e le sue timidezze.
E' diventato un campione lottando, anche contro se stesso e le sue paure.
Credo non sia un caso che le sue vittorie siano arrivate dopo la creazione della sua famiglia qua in Europa.
E il Tour è coinciso con la sua paternità. Roba da uomini. Uomini veri.
Il prossimo Giro ha davvero tanti stupendi ingredienti per essere goduto appieno. Dopo queste immagini saranno in tanti ad avere un occhio di riguardo per Cadel.
Ps. Mio padre ha fatto un viaggio con lui in aereo e ne rimasto colpito dalla gentilezza.
«Io, per principio, non mi ritiro. Io, sulla bici, piuttosto ci muoio. Non è proprio così, è solo un modo di dire, ma è la passione della mia vita. Se parto, voglio sempre arrivare. Meglio primo. Ma piuttosto ultimo.»
(Cadel Evans)