La fortissima frizione attuale fra Riis e l'Uci ha una ragione locale.
Si dice, ma siamo ai "si dice", che nel giro di una settimana l'ente antidoping danese rilascerà un documento sulle vicende
doping che hanno interessato Bjarne Riis, Non si tratta delle vicende che hanno interessato il Riis ciclista, faccende ormai chiuse di cui il corridore danese ha reso manifesta confessione senza danni, a seguito della intervenuta prescrizione.
Dal Berlingske Tidene, quotidiano danese, si scopre che:
Anti Doping Danimarca e la Confederazione sportiva di Danimarca hanno da più di un anno studiato i problemi di doping nel ciclismo danese e su Riis hanno portato avanti l'indagine ponendogli domande sulla sua conoscenza circa il doping dei suoi corridori, ovvero mentre lui era proprietario del team. Le domande si sono sovrapposte ad altre nuove, dal momento che Tyler Hamilton e Michael Rasmussen hanno affermato che Riis sapeva tutto sul loro uso di sostanze illegali. Il completamento dello studio è stato rinviato più volte, ma secondo Lone Hansen, direttrice di Anti Doping Danimarca, mancano ora solo i dettagli prima della loro pubblicazione. "Siamo nelle fasi finali per pubblicare una sorta di relazione su tutto questo. Siamo a buon punto ove ci sono state informazioni in relazione ai soggetti coinvolti" dice Lone Hansen che prosegue: "Abbiamo bisogno di alcune ultime informazioni provenienti da fonti internazionali, e può essere che in poche settimane le avremo, ma a volte ci vuole molto tempo, quindi è davvero difficile fornire un lasso di tempo preciso. Ma noi comunque presto metteremo la parola fine al documento". Quale contributo fornisce Bjarne Riis nello studio? "Come confermato dalle dichiarazioni di Bjarne Riis, il contributo da lui fornito farà parte dello studio e, quindi, saranno anche offerte alcune prove". L'era di Bjarne Riis in questo sport potrebbe terminare? - "No. Non posso dire di più" dice Lone Hansen.http://m.bt.dk/cykling/undersoegelsen-der-kan-faelde-riis-synger-paa-sidste-vers
Secondo i giornalisti danesi lo studio dovrebbe uscire nell'arco di una settimana.
E si comprende la situazione tesa di questi giorni.
La domanda però è questa: in Danimarca solo Bjarne Riis deve temere una inchiesta sul
doping delle sue squadre?
La vicenda del Crostis dimostrò come Riis poteva godere di un certo "potere contrattuale" all'Uci.
A cosa era dovuto questo potere contrattuale? Ne riparleremo.
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PARTE 1 bis
Søren Svenningsen da team manager con qualche problemino di doping ad "antidoping manager"Søren Svenningsen è un businessman danese 48enne. Dopo la laurea in legge nel 1989 ha avviato l'attività forense nello studio Gorrissen&Federspiel, di Copenhagen sino al 1994.
Dal 1993, però, la sua anima di businessman lo aveva portato verso l'attività societaria.
E' del 1993 la sua prima creazione societaria, nell'ambito enologico, la Bodegas Mariscal A/S.
Le attività industriali di Svenningsen si sono poi allargate all'àmbito ambientale, con l'acquisizione di attività o quote societarie di attività legate al riciclo delle bottiglie (Dansk Flaskegenbrug A/S, Danbottle A/S), alla logistica (CSC Freight ApS), al mercato del Forex valute (Euroinvestor.com A/S), alla tecnologia ed alla tecnologia medica cuore e polmoni (Mermaid A/S, Mermaid Care A/S), alla commercializzazione di auto, alla comunicazione (Citat Communication ApS) ed agli eventi (B-events ApS), alla produzione multimediale nell'editoria sportiva (Cykl.dk), al settore immobiliare (SDS Ejendomme ApS), all'investimento nell'arte (SDS Kunst A/S), passando anche per l'investimento sportivo, sponsorizzazioni e l'acquisizione di una quota di Bet Butler (Bet Clearer Ltd), una società inglese di gambling e betting (giochi e scommesse). Tutte le attività industriali e finanziarie di Søren Svenningsen sono state raggruppate in una holding, la SDS Holding a/s.
La storia ciclistica di Søren Svenningsen comincia nel 2004 con la creazione di un team continental danese, il Team PH Cycling ApS. In questo team cominciò la sua attività ciclistica Matti Breschel. Il ds del team era proprio il papà di Matti, che nel 2005 passò alla CSC di Bjarne Riis.
Tanti dei corridori lanciati da Søren Svenningsen sono poi passati alla CSC di Bjarne Riis:
Mads Christensen, Martin Pedersen, Michael Mørkøv, Lasse Bochmann-Larsen, Jonas Aaen Jørgensen e Troels Rønning Vinther
Qualcuno fece invece il passaggio inverso, ovvero aveva corso nella CSC e corse poi nei team di Svenningsen, come Jacob Moe Rasmussen e soprattutto Brian Vandborg.
Il team continental di Søren Svenningsen ebbe negli anni le seguenti denominazioni:
2004 - Team PH Cycling
2005-2007 - Team GLS
2008 - Team Gls - Pakke Shop
2009 - Team Capinordic
Per l'attività su strada la CSC era molto importante per il ciclismo danese, ma con riferimento alla attività su pista ed alla strada giovanile il team di Søren Svenningsen era addirittura più importante della internazionale CSC. Il team continental di Søren Svenningsen vinse tra il 2005 ed il 2008 più titoli nazionali e mondiali della famosa CSC. Eccone la dimostrazione:
2005 - 2° Campionati Europei Strada Under 23 (Anders Lund)
2005 - 1° Campionato Europeo Madison U23 (Michael Mørkøv)
2006 - 1° Campionato Europeo Corsa a Punti (Michael Mørkøv)
2007 - 3° Campionato Mondiale Inseg. a squadre Elite (Michael Mørkøv)
2008 - 2° Campionato Mondiale Inseg. a squadre Elite (Michael Mørkøv, Casper Jørgensen)
2008 - 2° Campionato Europeo Madison Elite (Michael Mørkøv, Casper Jørgensen)
2008 - 2° Campionato Europeo Derny Elite (Michael Mørkøv)
2009 - 3° Campionato Mondiale Corsa a Punti Elite (Daniel Kreutzfeldt)
2009 - 1° Campionato Mondiale Inseg. a squadre Elite (Michael Mørkøv, Jens-Erik Madsen, Casper Jørgensen)
2009 - 1° Campionato Mondiale Madison Elite (Michael Mørkøv)
OLIMPIADI PECHINO 2008 - Medaglia d'oro - Inseg. a squadre Elite (Michael Mørkøv, Casper Jørgensen)Non si contano le vittorie nella Coppa del Mondo su pista ed i titoli nazionali nella specialità.
Su strada il team di Søren Svenningsen contese spesso il titolo ai professionisti danesi di fama internazionale, in particolare con Jacob Moe Rasmussen che fu vicecampione nazionale in linea nel 2006 e 2007, stagione nella quale il Team GLS portò sul podio anche un secondo corridore, Jonas Aaen Jørgensen, bronzo dietro al campione nazionale Alex Rasmussen.
Jacob Moe Rasmussen nel 2006 fu vice-campione nazionale sia in linea che a cronometro.
A fare da cornice poi su strada, anche una Liegi-Bastogne-Liege U23 con Guldhammer ed un secondo posto nel Fiandre U23 e nella Roubaix U23 con Nikola Aistrup.
I successi danesi di Søren Svenningsen si sarebbero anche, in parte, allargati al settore MTB, grazie al successo di Peter Riis Andersen nel relativo campionato danese del 2008, ma il corridore era tesserato il Team GLS per l'attività su strada e con il team tedesco Team Alb-Gold per la MTB.
Non c'è alcun dubbio sul fatto che negli anni 2000 Søren Svenningsen sia stato il manager di ciclismo più importante ed influente proprio dopo Bjarne Riis, più di tanti affermati campioni danesi che hanno tentato la via del management, più del presidente federale danese Thomas Lund certamente.
L'anno chiave del potere ciclistico di Søren Svenningsen è certamente il 2008, anno coronamento di un intero ciclo sportivo con varie medaglie olimpiche.
Søren Svenningsen diventa un punto di riferimento per la federazione danese, ed un manager a tutto tondo così preparato e così lungimirante andava coinvolto nella politica federale.
Ma la politica nel ciclismo sappiamo bene come sia strettamente intrecciata con l'antidoping, che ne è uno strumento di controllo e di creazione di ferrei legami, indissolubili nonostante tutto ed ogni ...
Succede che a luglio 2008 il campione nazionale di MTB Peter Riis Andersen (credo nessuna parentela col celebre Bjarne), otto giorni dopo il suo titolo nazionale, venga trovato positivo all'EPO. Il Team GLS di Søren Svenningsen si chiama fuori dal problema, visto che il corridore nella MTB era tesserato per il team tedesco; al team tedesco non resta che licenziare Peter Riis, che ammetterà di avere assunto l'Epo per paura di cattive prestazioni e di rimanere fuori dalla nazionale. Oggi Peter Riis Andersen è un giovane medico neo laureato ed in una intervista ad un quotidiano ha tenuto a precisare che l'Epo se l'era procurata attraverso canali criminali e non attraverso le sue frequentazioni universitarie ospedaliere.
L'affermazione non è successiva ad una specifica domanda e sorge il dubbio: excusatio non petita, accusatio manifesta? Perché uscirsene con quella affermazione simile ad un copione senza averne ricevuto specifico quesito?
In Danimarca Riis Andersen venne considerato vittima di un presunto sistema di
doping derivato dal suo tesseramento tedesco, mentre in Germania i suoi colleghi di club ebbero pesanti conseguenze e sospetti, nonostante non avessero alcuna accusa a carico. La vicenda di Peter Riis fece scalpore in Danimarca certamente, ma i suoi riflessi reali non erano ancora chiari, come lo potrebbero inveceavere dopo le successive vicende che verranno narrate.
http://universitypost.dk/article/doped-bike-rider-now-gears-his-medical-career
A seguito del caso di Peter Riis, Søren Svenningsen diramò un comunicato il 30 luglio 2008:
"La gestione del team è ovviamente molto sorpresa e profondamente scioccata per la notizia della scoperta di assunzione di doping di Peter Riis, e naturalmente in accordo con Peter Riis è stato immediatamente sospeso dall'attività - già molto limitata - in quanto Peter Riis in sostanza è stato seguito per la MTB dalla squadra tedesca Team Alb Gold.
Il proprietario del team, Søren Svenningsen, nonostante questo molto spiacevole e deplorevole incidente è fiducioso al 100% nella gestione sportiva della squadra e di tutti gli altri ciclisti del team. Va sottolineato che qualsiasi uso di droghe illegali è totalmente inaccettabile e se non sarà possibile costruire sistemi che assicurino contro i casi simili in futuro, il team verrà chiuso.
Søren Svenningsen ha piena fiducia che questo sia possibile, e il team ha recentemente iniziato a lavorare con un medico del Gentofte Hospital e col medico Rasmus Damsgaard per sviluppare un cosiddetto blodpas equivalente (passaporto biologico), come avviene per il Team CSC Saxo Bank. Søren Svenningsen ha anche parlato con Bjarne Riis e discusso con la sua squadra se fosse possibile fare uso delle esperienze esistenti in questo settore.
Søren Svenningsen è restato continuamente in stretto contatto con gli sponsor del team, ed è gratificante constatare che gli sponsor del team restino impegnati intorno alla squadra e GLS principale sponsor del team ha indicato che il caso non dovrebbe avere alcun impatto sulla cooperazione molto buona e preziosa che GLS ha con la squadra.
GLS ha chiesto che ci debba essere in pratica uno stretto contatto coi corridori in modo che tutti siano sono sotto il controllo della direzione della squadra, allenatori, staff medico, ecc., e deve essere sottolineato che il Team GLS, anche in questo caso, ha avuto un dialogo serrato con la DCU (Danmarks Cykle Union) e sia la squadra, sia il proprietario del team Søren Svenningsen appoggiano al 100% la linea molto dura della DCU nella lotta contro il doping. La squadra tanto nel passato quanto nel futuro ha fatto e farà tutto il possibile per prendere l'iniziativa nella lotta contro il doping."http://www.phcycling.dk/site.asp?vis=nyheden&id=130
Memorizziamo queste
nobilissime parole, perché più avanti ci saranno molto, molto utili.
E' il primo documento che ufficializza il rapporto stretto fra Rasmus Damsgaard e Søren Svenningsen. L'esperienza e la filosofia di Bjarne Riis vengono sposate nell'occasione da Søren Svenningsen.
Nota di curiosità: nel Gentofte Hospital opera come infermiera la moglie di Søren Svenningsen, Mette Svenningsen. La signora la ritroveremo più avanti nella società Clearidium.
Riguardo alla vicenda
doping di Peter Riis Andersen si potrà leggere al riguardo ai seguenti link.
http://usatoday30.usatoday.com/sports/olympics/2008-07-28-1356613462_x.htm
http://sports.espn.go.com/oly/cycling/news/story?id=3579285
http://www.feltet.dk/nyheder/team_gls_pakke_shop_dybt_rystet/
Ciò che appare strano della immediata "chiamata fuori" di Søren Svenningsen è il fatto che Peter Riis assunse l'Epo nel mese di maggio del 2008, mese in cui era invece impegnato anche su strada con il Team GLS col quale corse il GP Copenhagen - Odsherred Classic dove giunse 13°, sebbene il corridore disse di venire da un non buon periodo di forma.
http://da.wikipedia.org/wiki/Peter_Riis_Andersen
Non è dato sapere come Peter Riis Andersen avesse ricevuto la tessera con due distinte società sia nel 2007 che nel 2008, una danese per l'attività su strada ed una tedesca per l'attività MTB.
In ogni caso la vicenda di Peter Riis si chiuse senza particolari danni per Søren Svenningsen, che invece ebbe dalle Olimpiadi di Pechino un vero e proprio coronamento con ben 2 componenti del quartetto d'oro.
Le aspettative danesi per le medaglie pechinesi avevano portato a chiudere un occhio e forse qualcosa in più. Anche per quanto riguardava il Team GLS di Søren Svenningsen.
Eh sì, qualche occhio si era forse chiuso, perché il caso di
doping di Peter Riis Andersen (che ebbe un certo clamore mondiale) aveva avuto un parziale precedente inquietante, ovviamente inquietante solo per chi avesse voluto porsi delle domande.
Già, perché a giugno 2008 Jesper Worre capo della Federazione Danese e direttore del Post Danmark Rundt aveva escluso un corridore del Team GLS, uno dei migliori su strada, ovvero Jacob Moe Rasmussen, per un tasso di ematocrito troppo elevato, rilevato, si badi bene, agli inizi del mese di maggio 2008.
In quella occasione la reazione di Søren Svenningsen fu ben diversa.
Era successo che il 7 maggio 2008 immediatamente prima della 1a tappa del Giro del Friuli un campione di sangue di Jacob Moe Rasmussen aveva mostrato un ematocrito del 51%, quindi oltre la soglia massima permessa del 50%. La conseguenza immediata fu la sospensione per 14 giorni, prima della rituale nuova valutazione. Il giorno stesso Jacob Moe tornò in Danimarca per ragguagliare Jesper Worre direttore della federazione danese (DCU) e per riferire ad AntiDoping Denmark, l'ente di controllo danese.
Per Jacob Moe Rasmussen intercesse Rasmus Damsgaard che affermò con certezza di non credere in alcunché di illegale, sottolineando proprio che non credeva che Jacob Moe avesse fatto qualcosa di illegale. Misterioso il motivo di tanta sicurezza:
"Non ci sono risultati che suggeriscano che Jacob abbia fatto uso di sostanze o metodi proibiti. Al contrario, le nuove misurazioni UCI dopo una serie di misurazioni precedenti hanno appena dimostrato che il tasso di ematocrito di Jacob è elevato naturalmente e con le fluttuazioni naturali che sono note in una popolazione sana, quindi Jacob rientra in quella parte di popolazione fra il 4 ed 10% che ha un naturale valore alto."http://www.feltet.dk/nyheder/jacob_moe_med_for_hoej_haematokritvaerdi/
Sane e profonde certezze quelle del prezioso Ramsus Damsgaard? Chi lo sa. Forse sì, forse era proprio così. Forse no, e allora il mistero si farebbe fitto.
Come detto, fu però l'esclusione di Jacob Moe dal Giro di Danimarca a far andare su tutte le furie Søren Svenningsen, che tuonò contro Jesper Worre per la decisione da questi presa.
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Team GLS non è d'accordo con l'esclusione di Moe
Il Direttore del Team GLS, Søren Svenningsen, non è d'accordo con la decisione
Il Giro di Danimarca ha escluso Jacob Moe, che a maggio, era stato trovato con ematocrito alto.
14 giugno 2008, 17:24
Sono stupito, dice il Team Manager del Team GLS Søren Svenningsen, che alla squadra non sarà consentito di schierare Jacob Moe al Giro di Danimarca.
Dice Svenningsen: "Di norma, non sono d'accordo con la decisione, perché un ematocrito alto non è sinonimo di doping. Esso obbliga ad una quarantena sanitaria di 15 giorni che abbiamo accettato, e che anche Jacob Moe ha rispettato. Ma se il Giro di Danimarca ha questa regola ne prendiamo atto.
Jesper Worre ha giustificato l'esclusione col fatto che la gara danese ha una regola che dice che se un corridore ha fatto rilevare un alto valore di ematocrito, questo comporta l'esclusione di un anno dalla gara e in tal modo la federazione danese (DCU) non può accettare il corridore per un anno successivo a tale controllo.http://www.b.dk/sport/team-gls-uenig-i-moe-udelukkelse
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Resta infine da notare che Jacob Moe, dopo le due ottime stagioni 2006 e 2007 in cui fu vice-campione danese su strada, cessò l'attività nel 2008 e divenne direttore sportivo nel 2009, sempre del team di Søren Svenningsen.
Come anticipato, in ogni caso, né il team né il proprietario dello stesso ebbero problemi per quei due casi di
doping o sospetto
doping. Tutt'altro direi, e anche se nel 2009 lo sponsor decise di non rinnovare la sponsorship, gli subentrò la sponsorizzazione di una banca svedese, o meglio della filiale danese della Capinordic Bank.
Molti corridori di punta danesi scelsero di passare nel 2009 nel Team Capinordic gestito da Søren Svenningsen, l'emergente manager danese che nel frattempo aveva anche assunto un prestigioso incarico politico all'interno della Danmarks Cykle Union, la Federazione danese (DCU).
Svenningsen era uno stretto collaboratore della presidenza di Thomas Lund, che portava avanti la politica di tolleranza zero verso il
doping.
Il 2008-2009 non era però un periodo felice per le banche, dopo il fallimento nel settembre 2008 della Lehman Brothers.
La filiale danese della Capinordic venne coinvolta dalla crisi nel corso del 2009 e nei conti della banca emersero grossi problemi con un buco da oltre 400 milioni di €uro. Le successive ispezioni delle autorità finanziarie portarono ad accuse di malversazioni, ad un processo ed a successive condanne.
Il Team trovandosi a fine estate senza sponsor chiuse i battenti, nonostante una stagione sin lì molto ricca di risultati come evidenziato nel successivo link.
http://www.phcycling.dk/site.asp?vis=topresults
Col 2009 si chiude la storia manageriale di Søren Svenningsen nel ciclismo pedalato, circondato da qualche ombra di
doping. Si apre invece la nuova attività manageriale nell'antidoping assieme all'ormai sodale Rasmus Damsgaard e quella di consigliere federale danese. Un piccolo caso di controllato-controllore (oops controllato, sarà controllato
).
NASCE CLEARIDIUM. Finché c'è
doping c'è antidoping, e business is business.
ContinuaA breve:
PARTE 2
LA NASCITA DI CLEARIDIUM ED IL RICONOSCIMENTO DELL'UCI