Tour de France 2014 - Notizie, anticipazioni e ipotesi sul percorso - DISCUSSIONE GENERALE

Promemoria primo messaggio :

Sul sito di Velowire, ci sono le prime indiscrezioni sul Tour...qui però siamo già al 2014. E' in francese.

BenoixRoberti ha scritto:
9 Domenica, Luglio 13 - 166 km
Gérardmer → Mulhouse
**
La tappa non è ancora stata definita ufficialmente ma presenta delle salite non banali sui Vosgi e fra queste ad una quarantina di km dal traguardo dovrebbe esservi il Gran Ballon, poi discesa verso Mulhouse.

Il Guardian rimuove gli ultimi dubbi sulla tappa di Mulhouse, che effettivamente percorrerà il Gran Ballon (Markstein è il nome del comprensorio turistico che attira sciatori tedeschi; strana è la storia).
La novità è la salitella attorno al 70° chilometro, che rende completo il "su e giù" di giornata.
Bel tracciato e tappa che sembra disegnata al massimo per un velocista alla Degenkolb, ma potrebbe anche uscirne una tappa più convulsa, in particolar modo se la classifica sarà ancora corta, cosa molto probabile.
Tappa pericolosa per eventuali fughe bidone, vista la tappa del giorno seguente.

A tutt'oggi l'ASO non ha ancora ufficializzato le tre seguenti importanti tappe del Tour:
Besançon - Oyonnax
Bourg-en-Bresse - Saint-Etienne
Bergerac - Perigueux
Sono tappe importanti che potrebbero anche riservare sorprese (Oyonnax in particolare).
In rete non ho neppure trovato ipotesi dettagliate sicure. C'è questa per Oyonnax. Se fosse avremmo una tappa di mezza montagna in più.





GPS FULLSCREEN con METEO LIVE DELLA GARA (clicca qui):
VIDEO FLY-BY di Google Earth (clicca qui):

Questa è invece la mia ipotesi sulla scorta del video della presentazione.



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Questa è invece l'ipotesi più plausibile per la tappa di Saint Etienne che, come già anticipato, non potrà essere considerata una tappa pianeggiante, come alcuni osservatori (poco osservatori) hanno invece scritto.
Potrebbe anche vincerla un uomo veloce, ma certamente non è la classica tappa per velocisti.

Secondo Inner Ring la Bretagne Séche avrebbe ottenuto la wild card del Tour.
E' probabilmente la squadra con il più basso budget relativo ad aver mai preso parte al Tour.
Non è una cattiva notizia, se non fosse che è ovviamente rigorosamente francese.
Quest'anno la quota di partecipanti francesi (con 3 team WT) salirà enormemente.
E poi mettiamoci la IAM ...

Eccole confermate:
Bretagne-Seche, Cofidis, IAM Cycling, NetAPP-Endura
http://www.lequipe.fr/Cyclisme-sur-route/Actualites/Avec-bretagne-seche-et-cofidis/436044

Pensando alla (comunque comprensibile) scelta nazionalistica delle wild card al Giro, il Tour fa lo stesso. Il mancato invito alla MTN è comunque un'occasione persa per entrambe le corse

Speriamo gli diano almeno la wild card alla Vuelta
come squadra è piu' forte di Netapp e in piu' aprirebbe l'Africa.. (evidentemente interessa di piu' il ritorno del mercato tedesco..)

meazza ha scritto:Speriamo gli diano almeno la wild card alla Vuelta
come squadra è piu' forte di Netapp e in piu' aprirebbe l'Africa.. (evidentemente interessa di piu' il ritorno del mercato tedesco..)

Più che l'attenzione al mercato tedesco, temo che anche in Francia siano stati sensibili al "boost" offerto dal team anglo-krukko.

Interessante preview del percorso della tappaccia di pietre del Tour Ypres (Ieper) - Arenberg:

ma come le becchi? Bello bello, ci son tante curve anche, non solo il pavé farà la selezione

Si sta correndo il Giro, ma ora possiamo finalmente ragionare a tutto tondo sul prossimo Tour di cui sono stati definiti tutti i tracciati, compresi quelli di due tappe di difficoltà intermedia (Oyonnaz e Saint Etienne) e della decisiva (ai fini della classifica) cronometro del sabato conclusivo.
Come era stato previsto le due tappe in linea non saranno proprio per velocisti, certamente almeno quella di Oyonnaz, e la cronometro sarà estremamente vallonata con quattro salite di cui l'ultima salita decisamente impegnativa.

Visionando la tappa di Oyonnaz va segnalata per la estrema bellezza del finale di tappa, in particolare il piccolo incantevole Lac Genin.
Detto quanto sopra sul tracciato delle tre tappe mancanti possiamo confermare la estrema bellezza del tracciato di quest'anno del Tour. E' una condizione necessaria ma, come sappiamo, non sufficiente per esser certi di assistere ad un bellissimo spettacolo. Però le premesse almeno sono ottime.



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Brutte notizie dalla Ag2R. Oggi (come ieri) si è visto un pessimo JC Péraud.
E dalla Colombia arrivano notizie pessime sulle ambizioni della punta dell'AG2R, ovvero Carlos Betancur.
Lo dice il celebre sito Cyclismactu e lo conferma il latino-americano Revista Mundo Ciclistico.
Il permesso di lavoro europeo di Betancur è scaduto e il Tour, come il Giro, partirà dal suolo britannico.
Si prospettano per Carlos gli stessi problemi dei suoi connazionali.
In questo momento è bloccato nel suo paese.
Inutile dire che queste cose fanno incazzare anche i santi.     
http://ww.w.revistamundociclistico.com/ruta/16642-tour-de-francia-carlos-betancur-con-dificultades-para-correrlo.html
http://www.cyclismactu.net/news-tdf-le-colombien-c-betancur-bloque-dans-son-pays-41274.html

Oggi il Tour perde un ulteriore protagonista. Il tulipano Gesink ha confermato che non parteciperà al Tour de France.
Dopo l'ufficializzazione del suo piccolo malanno cardiaco, una piccola porta era stata lasciata aperta circa la sua partecipazione al Tour, ma oggi quella porta si è chiusa.

Intanto dalla Colombia non arrivano notizie circa Betancur e l'AG2R sembra orientata a fare a meno del suo bizzoso pupillo.  

Non volevo parlarne io, ma ... che ne dite di Bouhanni che non farà il Tour?
Cosa doveva fare per farsi selezionare? Diventare scalatore? 
Si fa sempre più fatica a capire questo folle ciclismo.
Oltre alle ragioni evidenti di spettacolo ciclistico, questa è una ragione di più per avere squadre più piccole e meno partenti per squadra ad un GT o PT.
Non si può lasciare a casa un cavallo di razza del genere.    

Vassapé perché non portano Bouhanni? Forse perché hanno scelto di non farlo correre mai insieme con Dèmare? Altri motivi non ne vedo. Sul numero dei partenti per squadra siamo d'accordo tutti qui, però in questo caso non avrebbe cambiato nulla, anzi, in una squadra di sei, come fai a portare Pinot, Démare e Bouhanni insieme? Il primo ha bisogno almeno di un paio di uomini e gli altri due che se ne farebbero di mezzo?

Lemond ha scritto:Vassapé perché non portano Bouhanni? Forse perché hanno scelto di non farlo correre mai insieme con Dèmare? Altri motivi non ne vedo. Sul numero dei partenti per squadra siamo d'accordo tutti qui, però in questo caso non avrebbe cambiato nulla, anzi, in una squadra di sei, come fai a portare Pinot, Démare e Bouhanni insieme? Il primo ha bisogno almeno di un paio di uomini e gli altri due che se ne farebbero di mezzo?

No Carlo, il mio ragionamento è diverso.
Con 30 elementi in squadra lasci a casa un Bouhanni, con 16 i Bouhanni ed i Démare correrebbero già in due team diversi senza pestarsi i piedi, come si faceva una volta.
Non hanno senso 18 mega-team (mega de che poi?!) con 30 corridori ciascuno.
Maglio avere tante più squadre medie con i migliori distribuiti. E' la legge della vita e dello sport, ma solo dove vige il buon senso, luogo molto lontano dal ciclismo di questo momento.

Se poi penso a certe polemiche strane (velate accuse doping) contro la Sky, che nascono dall'interno del gruppo Murdoch ... mi chiedo perché il ciclismo deve elemosinare queste sponsorizzazioni.
Su questa cosa ci farò un post di fanta-politica ciclistica, con una spruzzata di sguardi inficiati dal mio essere markettaro.

Sembra che Bouhanni andrà alla Cofidis il prossimo anno.

Mah, Benoix: squadre grosse corrono tutto l'anno, in tutte le gare e possono lasciare in vacanza le loro punte per consentire loro di apparire sul palcoscenico solo in una gara all'anno, secondo le "esigenze" del "ciclismo moderno".
Squadre piccole dovrebbero capitalizzare l'investimento fatto e, siccome gli oggetti di questi investimenti si esauriscono alla prima gara, non si sarebbe piu' possibilità di esporli altrove.
La vedo dura.

prof ha scritto:Mah, Benoix: squadre grosse corrono tutto l'anno, in tutte le gare e possono lasciare in vacanza le loro punte per consentire loro di apparire sul palcoscenico solo in una gara all'anno, secondo le "esigenze" del "ciclismo moderno".
Squadre piccole dovrebbero capitalizzare l'investimento fatto e, siccome gli oggetti di questi investimenti si esauriscono alla prima gara, non si sarebbe piu' possibilità di esporli altrove.
La vedo dura.

Certo, ma in pratica mi confermi che questo sarebbe un deterrente per fermare questa tendenza-deriva.
Il ciclismo deve scegliere una volta per tutte fra l' "investimento sicuro" per il grande sponsor, dove un Armstrong ha buon gioco a dire che il Tour non lo si può vincere senza doping ed un sano ritorno alle sue origini, dove l'incertezza prima di una gara a tappe la fa da padrona, come succedeva sino agli anni 80, guarda caso prima dell'arrivo del doping ematico. Da allora Tour incerti non ne abbiamo più avuti, se non quelli discussi di Sastre e soprattutto di Landis (o se preferiamo del buon Pereiro Sio).

Il ciclismo è uno sport fatto soprattutto per sponsor medi e non per sceicchi e corporation.

Io sono per l'universalità dell'amore e non sono un classista (esigo l'ascensore sociale) ma avrei visto con preoccupazione una relazione fra Marilyn Monroe ed un idraulico della Pennsylvania o, per parlare ai giorni nostri, una relazione fra Paris Hilton ed un minatore dell'Oklahoma.
E' una questione di equilibri, una questione di armonie naturali.
Il comportamento complesso di una attrice potrebbe essere visto da un umile lavoratore come il tradimento di una comune zoccoletta e scatenare in lui istinti omo-suicidi (mi si permetta l'esagerazione).

Lo stesso vale per il nostro ciclismo che si sta suicidando alla ricerca di grandi sponsor che non gli sono armonici nella propria natura. E' necessario un riequilibrio, uno sgonfiamento del tronfio ed irreale ciclismo attuale.
C'è bisogno di squadre più piccole e di maggiore e reale agonismo.
Il Tour è la gara che ha sofferto e continuerà a soffrire di più questa immotivata grandeur, perché alla naturale grandeur francese ha unito una altrettanto innaturale grandeur americana, fuori portata per uno sport ancora largamente europeo (ovvero del continente in crisi economica).
L'insensata proposta ad Aru di 2,5 m€ è figlia di questo sport ciclistico che non è più il ciclismo, che tradisce l'armonia storica di chi conosce ed ama il ciclismo.
Questo sport ciclistico ha costruito la sua impalcatura sul burro e quando si scioglierà (senza drastiche misure correttive) crollerà tutto il ciclismo, anche quello storico che avrà a quel punto esaurito la sua vena storica, deludendo irrimediabilmente anche i vecchi suivers ed i palati fini, ovvero coloro che ne erano gli opinion leader.

Potrai sempre trovare i palati facili, i clienti da fast food, quelli che mangiano (si strafogano) e si accontentano dei soggetti propostigli dal campionificio del momento e dalla "Gazzella 2000 dello Sporc", ma non troverai più quelli che mangiano meno o non mangiano pur di assaporare il solo cibo genuino cucinato con maestria.

Ormai credo che l'operazione sia irreversibile. Guardati attorno per strada quando passeggi per Milano: trovi ancora i vecchi negozi storici ? Trovi soltanto piu' vetrine di grandi distributori, impersonali e ostili. Tutta l'economia è cosi': il piccolo doveva morire per far posto alla multinazionale: l'hanno teorizzato e poi scientificamente realizzato. Il ciclismo è diventato poca cosa ma a quelli non gliene frega niente: hanno i soldi e sono convinti di farlo rinascere , anche se a loro va bene pure cosi'. Ci sono piu' soldi in attesa di collocazione che attività in cui collocarli e, in questa logica, va bene pure un ciclismo asfittico, purchè dia la sensazione di essere forte e spettacolare. Giusto la sensazione, quella che danno le tappette della minchia, con lo scattino ai meno due km dall'arrivo.

a starting list ormai definitive (si spera), ecco la prima puntata di una mia personalissima guida alle squadre del tour, senza alcuna pretesa di obiettività ne' tantomeno di intelligenza   

http://hoilciclo.wordpress.com/2014/07/01/il-ne-reste-que-pleurer-ep-1/

Mi pare che non ci sia nulla da eccepire in questa prima puntata, solo da aggiungere che io fossi il capo della Trek mi vergognerei di presentare una squadra così e poi una domanda, chi è il gioiello, assente, della NetApp?

Lemond ha scritto:Mi pare che non ci sia nulla da eccepire in questa prima puntata, solo da aggiungere che io fossi il capo della Trek mi vergognerei di presentare una squadra così e poi una domanda, chi è il gioiello, assente, della NetApp?

la trek non è che abbia lasciato a casa chissà quali nomi, pero', con arredondo che è a tutta da gennaio e nizzolo/felline che han fatto il giro. forse zoidl?

sam bennett mi sono dimenticato di nominarlo...
è un giovane velocista già vincitore di alcune tappe in corse minori e piazzatosi discretamente quest'anno sia alla gand-wevelgem che allo scheldeprijs.

Mi sa che entro un mese sapremo il motivo

cauz. ha scritto:la trek non è che abbia lasciato a casa chissà quali nomi, pero', con arredondo che è a tutta da gennaio e nizzolo/felline che han fatto il giro. forse zoidl?

sam bennett mi sono dimenticato di nominarlo...
è un giovane velocista già vincitore di alcune tappe in corse minori e piazzatosi discretamente quest'anno sia alla gand-wevelgem che allo scheldeprijs.

Maanfatti, mica dicevo che potevano fare meglio, solo che portare Zubeldia come capitano è tutto un programma, per una squadra con un budget come il loro. per me, come squadra, è meglio la Bardiani, anche se al campionato italiano non si è vista.

Appena possibile posterò le altimetrie dettagliate.




























































Vorrei fare notare la continuità di tappe impegnative da Gerardmer sino a Risoul. La tappa di Oyonnax è una tappa di media montagna a tutti gli effetti, probabilmente più esigente di quella di Mulhouse, con belle salite ma lontane dal traguardo alsaziano.