Giro d'Italia 2014 - Notizie, anticipazioni, ipotesi sul percorso - DISCUSSIONE GENERALE

Da informazioni riservate di un amico, pare che una tappa del Giro d'Italia arrivi a Oropa.

Mettendo insieme tessere varie da giornali e spifferate mi son fatto quest'idea (in grassetto le certezze)


1 Belfast

2 Belfast - Belfast

3 Armagh - Dublino

4 puglia Crono Sq (riposo sì o riposo no?)

5 evitando l'abruzzo si risale

6 idem (ma se ci fosse riposo una di queste tappe salta)

7 tappa marchigiana

8 Carpegna (tappa pantaniana, arrivo all'eremo dopo il cippo)

9 Pian del Falco

Lunedì 19 maggio RIPOSO

Martedì 20 10 Modena - Toscana (si passa/arriva a Ponte a Ema)

Mercoledì 21 11 Viareggio - Savona

Giovedì 22 maggio 12 Barbaresco - Barolo Crono Ind

13 ??? arrivo a Rivarolo (tappa mossa probabilmente, con Monferrato, montagne torinesi e colline canavesane come possibilità)

Sabato 24 maggio 14a tappa Agliè - ? Oropa? Terzo giorno di fila in Piemonte? Perche non una tappa lombarda, con salita finale? Vallelvo, sei sicuro di questa tappa?

Domenica 25 maggio 15a tappa Possibilità: Santa Maria Maggiore-Lombardia.

Lunedì RIPOSO: Ne Siam sicuri?

La terza settimana

27 maggio: Tappone con Stelvio e Val di Martello? Oppure crososcalata da quale parte (plan de corones?)

28 Maggio 17 Val di non - Vittorio Veneto

29 maggio 18 tappone Belluno panarotta (5 gpm, con san pellegrino, redebus, e finale in salita)

19 arrivo dove? Se non si fa la crono in piemonte qua la crono di Treviso ci starebbe benissimo. Così in Piemonte ci sarebbero solo due tappe, Canavese e Oropa, e si recupererebbe una tappa nel terzo weekend per la Lombardia, che in questo disegno è magrolina).

20 tappa tutta friulana terminante allo zoncolan (scalato uno o due volte?)

21 trieste




Con la crono in veneto invece che in piemonte verrebbe:



Mercoledì 21 11 Viareggio - Savona

Giovedì 22 maggio 12 ??? arrivo a Rivarolo (tappa mossa probabilmente, con Monferrato, montagne torinesi e colline canavesane come possibilità)

13 tappa Agliè - ? Oropa? Terzo giorno di fila in Piemonte? Perche non una tappa lombarda, con salita finale? Vallelvo, sei sicuro di questa tappa?

Sabato 24 maggio 14a Possibilità: Santa Maria Maggiore-Lombardia in salita (Valmalenco? Madesimo?).

Domenica 25 maggio 15a tappa Sondrio/Val di Martello, con riposo.

Lunedì RIPOSO: Ne Siam sicuri?

La terza settimana

27 maggio: Crososcalata a plan de corones?

28 Maggio 17 Val di non - Vittorio Veneto

29 maggio 18 tappone Belluno panarotta (5 gpm, con san pellegrino, redebus, e finale in salita)

19 arrivo dove? Se non si fa la crono in piemonte qua la crono di Treviso ci starebbe benissimo.

20 tappa tutta friulana terminante allo zoncolan (scalato uno o due volte?)

21 trieste

Un amico mi dice, ho una notizia quasi certa  che ti farà piacere, vediamo se indovini. Rispondo il Giro 2014 a Biella: è rimasto di sasso. Ha pure precisato il giorno sarà 23 o 27 Maggio 2014, non ricordo bene. Questa persona è credibile perchè  ha degli incarichi  in queste discipline. Vedremo.

23 maggio, alla grande direi. Poi lombardia evvia verso il friuli

Notizia di oggi sul bisettimanale IL Biellese: Il Giro torna a Oropa sabato 24 maggio, il 25 partenza da Valdengo. Ufficiale 7 ottobre alla presentazione del Giro. Prima del gran finale si passerà da Bielmonte. L'esatto percorso non è  ancora stato svelato.

Si parla pure di una Fiaccolata Rosa a Oropa, la sera tardi da legare al nome di Pantani nel decennale della scomparsa.

Grazie Vallelvo. Il dettaglio di Valdengo cancella a questo punto l'ipotesi della partenza da Santa Maria Maggiore in Valle Vigezzo.
Bella l'iniziativa di Oropa e l'idea di proporre tutto il pacchetto "Alpi (prealpi) Biellesi" con il Bielmonte.

Sempre dalle notizie di oggi, la cronometro del 22 maggio dovrebbe essere Barbaresco-Barolo e non viceversa. Poco importa.

Logico, un finale a Barolo..vuoi mettere?

ma sta tappa di Oropa?
Vallelvo, come la vedi?

Ecco la risposta, anche se non sono stati dati dettagli sul percorso della tappa con arrivo a Oropa.

Sono andata a spulciare tra il centinaio di salite fatte per diletto da mio marito nei suoi anni migliori, in Italia ed all'estero, con la mia collaborazione: io in macchina a .......raccoglierlo in cima ai colli.

Le impressioni non sono mie perchè sono semplicemente una tifosa, lui oltre a tifoso è pure ...."tecnico".

Tappa molto bella. Bisognerà vedere come si presenta l'asfalto e qual'è il percorso da Agliè. Sicuramente con del mangia e bevi.

Salita all'alpe Noveis è dura: km.9,8 da Crevacuore  a Noveis dislivello m.767

Salita da Pray a Bielmonte dislivello 1060 m x km.19 di salita 
 
Salita da Biella a Oropa, dislivello m.744 x km 12,2 di salita

Giro sulla carta molto bello. Ovviamente mancano parecchi dettagli,ed il giudizio potrebbe cambiare, ma non penso. Il problema sarà, ed è annoso ormai, come lo interpreteranno i corridori, ovvero i non certo formidabili protagonisti da GT odierni. Per salvare perlomeno lo spettacolo un metodo ci sarebbe: mandare a quel paese i regolamenti UCI e far partire 33 squadre di sei elementi ciascuna. In questo modo, le fughe avrebbero più probabilità di successo, si vedrebbero meno squadroni tirare in forma “Bassica-Liquigas” (con relativi improperi del pubblico da conquistare, quello dei bar per intenderci e non certo quegli appassionati, in calo comunque, che ormai digeriscono anche i sassi purché poggianti su ruote…), ci sarebbero spazi per tattiche di ben altro genere e con base sull’improvvisazione e si invoglierebbero più sponsor ad investire sul ciclismo. Ma è come sperare che gli asini imparino a volare….

Però qualche timido tentativo in tal senso è stato fatto e questo potrebbe significare che anche lassù qualcosa forse si muove.

Le Altimetrie:

È un bel Giro.
Non è il mio ideale perché mancano un paio di tappe toste con arrivi in discesa e ci sono un paio di arrivi in salita di troppo però è molto buono.

Per il resto quoto Morris. Sulla scarsa qualità dei corridori di questa epoca c'è poco da fare (e temo che sarà sempre peggio perché ci sono sempre meno ragazzini che corrono in bici) ma il problema dell'attendismo si potrebbe risolvere abbastanza facilmente, riducendo i posti per squadra. È cosa nota ma finché non viene fatta piazza pulita del WT e seghe simili c'è poco da sperare...

Tra l'altro una riforma di questo tipo probabilmente fermerebbe questa tendenza all'accorpamento di sponsor e corridori in poche squadre e potrebbe quindi far riaumentare il numero dei team.

Sulle riforme necessarie concordo con voi, inutile dire che se ne parla da parecchio. Lo avevamo già scritto ampiamente in passato e non si deve essere menti eccelse per esprimere così poco ma vitale buon senso. Il problema è che i colossi ora si sono creati e sarà dura per il mondo anglosassone rivedere questo processo, almeno da subito. Ad ogni modo attendiamo di capire se l'Uci assatanata di denaro resterà quella concepita da Verbruggen e continuata, almeno formalmente (perché Hein c'è sempre stato) da McQuaid.
Concordo in toto con Morris su quasi tutto. L'unico appunto che mi sento di dire fare al ragionamento di Morris è sulla bassa qualità del parco atleti attuale.
Non intendo dire che Morris abbia torto in toto su questa faccenda, intendo dire che l'osservazione andrebbe articolata e relativizzata al periodo attuale.
Riguardo agli italiani Morris ritiene che il bacino giovanile da cui attinge il ciclismo sia una sorta di parco residuo lasciato dagli altri sport e francamente di fronte alla brutale osservazione non si può fare altro che chinare mestamente il capo. E' una triste realtà sostanzialmente e statisticamente non contestabile. Si spera però di avere le solite classiche eccellenze italiane scappate dal cilindro per salvare baracca e burattini (purtroppo i burattini non si possono impiccare, e men che meno i burattinai). E dal cilindro incredibilmente qualcosa ogni tot anni esce sempre, immeritatamente.
Il discorso di Morris, a mio avviso, ha un punto debole nell'osservazione della situazione estera.
La povertà di talento riguarda anche il parco estero, che tutto sommato attinge meglio nel parco atleti disponibile.
La sensazione è che almeno un minimo i nuovi strumenti antidoping abbiano ridotto le ali ai corridori. La paura della "cotta" per la chimica limitata rispetto al passato è più presente che in passato. E rispetto al passato è anche maggiore l'invasività dei DS nelle tattiche di corsa. Sono in tanti ad aver notato da un paio di anni come alcune corse Europe Tour siano molto più spettacolari di quelle WT.
Il doping delle radioline è assolutamente evidente, sebbene io ritenga che le radioline siano necessarie per la sicurezza. Si potrebbe trovare il modo di limitarne l'uso su frequenze predefinite disponibili solo alla giuria ed alla direzione di corsa ed a limitatissimi messaggi delle squadre (messaggi proprio contingentati e nulla più). In quel caso quest'anno avremmo assistito ad un Froome in crisi sui Pirenei ed a tante altre bellissime azioni, che purtroppo non hanno visto la luce.

Con regole che garantiscano lo spettacolo come priorità assoluta, su cui poi costruire e normare i successivi interessi, questo sport potrebbe finalmente tornare a splendere. Ma non potremo tornare rapidamente allo spettacolo con un colpo di spugna, perché i processi sono lenti e graduali. Abbiamo avuto la generazione dei dopati, dei telecomandati, e dei dopati telecomandati. Non sarà facile riabituare le giovani leve al coraggio ed al rischio "d'impresa". Anzi, la sensazione è che siano i vecchi, molti vecchi ciclisti ad avere coraggio e gusto del rischio. Ed è ciò che deve far riflettere sul futuro che attende questo sport e sui ventenni neoprof di adesso, perché non tutto è spiegabile con la chimica.

Comunque Su tappone e tappine... Mi son rivisto Ocana a Orcières-Merlette, 130 km, un GPM duro dopo la partenza, lungo falsopiano e due GPM facili.

E ne uscì uno sfracello, con Ocana a far corsa di testa dal primo km della prima salita.

(mi chiedo cosa sarebbe oggi dell'impresa di Landis a Morzine se fosse accaduta nel 1985 tipo..)

Mi scuso per l'OT.
Maìno ti sei praticamente risposto sul sistema che stava dietro ad Armstrong e sulla differenza col passato.
Con Landis hai spiegato il concetto di associazione a delinquere.
Una volta coprivano più o meno tutti. Negli scorsi anni coprivano solo il loro investimento e Landis ne pagò le conseguenze. L'impresa di Landis, aldilà del doping, fu infatti di valore assoluto.

Tornando in tema, non c'è alcun dubbio che la vera e cara regola "la corsa la fanno i corridori" sia stata, sia e sempre sarà assolutamente vera.

BenoixRoberti ha scritto:Mi scuso per l'OT.
Maìno ti sei praticamente risposto sul sistema che stava dietro ad Armstrong e sulla differenza col passato.
Con Landis hai spiegato il concetto di associazione a delinquere.
Una volta coprivano più o meno tutti. Negli scorsi anni coprivano solo il loro investimento e Landis ne pagò le conseguenze. L'impresa di Landis, aldilà del doping, fu infatti di valore assoluto.

Tornando in tema, non c'è alcun dubbio che la vera e cara regola "la corsa la fanno i corridori" sia stata, sia e sempre sarà assolutamente vera.

Continuo con il fuori tema per aggiungere una postilla a quanto scritto sul tema Armstrong etc, anche se credo tu lo sappia, per me l'unica soluzione possibile è quella di ritornare a coprire tutti, perché ormai gli stati-canaglia hanno decretato che il doping debba essere reato e quindi https://www.youtube.com/watch?v=Q6qag9Y_2RA

Fra qualche settimana inizierà il tormentone tormentato delle wildcards per il Giro d'Italia da concedere a quattro team professional.
E' solo un rumour, ma pare che anche per il 2014 il Team NetApp potrà goderne. Oltre alla forza economica di questo team, sembra che la wildcard sia "sponsorizzata" dal contributore irlandese, che perora la causa della stellina di casa Sam Bennett, passato di recente nel team tedesco.
Faccio una mia previsione sulle wildcards in ragione di interpretazioni geopolitiche:
Bardiani-Csf
Androni-Venezuela
Team NetApp-Endura
Mtn-Qhubeka

La vedo grigia per il team giallofluo di Scinto. Ma lo dico così, a naso.  

Be dopo la Figuraccia al Giro 2013 mi sembra giusto che per Scinto e Citracca ci sia una stagione in panchina..
Preferirei i colombiani al team Netapp..

BenoixRoberti ha scritto:Fra qualche settimana inizierà il tormentone tormentato delle wildcards per il Giro d'Italia da concedere a quattro team professional.
E' solo un rumour, ma pare che anche per il 2014 il Team NetApp potrà goderne. Oltre alla forza economica di questo team, sembra che la wildcard sia "sponsorizzata" dal contributore irlandese, che perora la causa della stellina di casa Sam Bennett, passato di recente nel team tedesco.
Faccio una mia previsione sulle wildcards in ragione di interpretazioni geopolitiche:
Bardiani-Csf
Androni-Venezuela
Team NetApp-Endura
Mtn-Qhubeka

La vedo grigia per il team giallofluo di Scinto. Ma lo dico così, a naso.  

Mtn mi intriga (come già l'anno scorso), spero che tu abbia ragione da questo punto di vista  

Il comitato locale ha insistito ed ottenuto che venisse modificata la cronometro Barbaresco-Barolo.
Questo era il tracciato previsto:


http://www.ideawebtv.it/attualita-2/13812-giro-d-italia-la-regione-ottiene-la-modifica-del-percorso-della-crono-barbaresco-barolo
Il nuovo tracciato è significativamente più impegnativo con la salita di Manera (che scollina oltre i 600 metri con tratti impegnativi al 9%) e la doppia scalata finale a Castiglion Falletto e l'arrivo di Barolo.
Rispetto al tracciato originario che restava in piano attraversando Cinzano e Pollenzo nel braidense, qua si aggiunge la difficoltà di Manera che farà una certa selezione nei primi chilometri. Non è chiaro quale delle due diramazioni di provinciali farà la corsa, in altimetria è indicata quella col percorso più lungo e la salita più dura (la prima parte, perché la seconda è comune alle due varianti). Un assessore ha parlato della strada da Treiso che prevede il tracciato da 43 km e la salita più facile, ma questo tracciato vedrebbe l'inizio della salita subito alla partenza.
Non è detto quindi che si cambi un pochino, portando la salita più avanti con una salita più impegnativa ed uno sviluppo di 48 km.
In ogni caso non penso che a quel punto del Giro la variazione farà gran differenza; di certo il tracciato previsto in primis era, come scritto da molti, alquanto deludente, mentre questo è assolutamente più spettacolare.

Questo dovrebbe essere in linea di massima il tracciato, con Castiglion Faletto che sostituisce alla pari il Vergne dalla valle del Tanaro:




Questo è invece il dettaglio della salita di Manera, quella prevista allo stato (da Treiso):


Il dislivello della salita è di pochissimo inferiore ai 400 metri e la pendenza media è superiore al 3% con punte al 12%.

Sabato 17 maggio, la Foligno-Eremo di Carpegna sarà una tappa speciale, ben aldilà delle difficoltà e dell’importanza della stessa, sull’economia del Giro 2014.



Per chi volesse leggere qualcosa sul retroterra di questa frazione può andare qui:

http://www.ciclopassione.com/t698-il-cippo-la-cantoniera-e-carpegna-templi-indelebili-di-ciclismo

Su RAI1 parlano di Marco Pantani, sempre grande l'emozione in suo ricordo al Giro d'Italia.