Km 79.0 - Côte de La Roche-en-Ardenne2.8 km de montée à 6.2% Km 125.5 - Côte de Saint-Roch1 km de montée à 11.2% Km 169.0 - Côte de Wanne2.7 km de montée à 7.4% Km 175.5 - Côte de Stockeu1 km de montée à 12.5% Km 181.5 - Côte de la Haute-Levée3.6 km de montée à 5.6% Km 194.0 - Col du Rosier4.4 km de montée à 5.9% Km 207.0 - Col du Maquisard2.5 km de montée à 5% Km 218.5 - Côte de La Redoute2 km de montée à 8.9% Km 234.0 - Côte de la Roche-aux-Faucons1.5 km de montée à 9.4% Km 248.0 - Côte de Saint-Nicolas1.2 km de montée à 8.6%
il problema infatti non è Valverde, ma tutti gli altri. Valverde corre come più gli conviene: è molto veloce, quindi in genere gli conviene arrivare alla volata. Sono gli altri che lo portano in carrozza: ad es. come ha detto prima prof, JRO come pensava di battere Valverde, non sarebbe stato meglio che fosse andato lui su Kreuziger invece di Caruso?
L'altro giorno parlavo della necessità di rivedere il percorso della Liegi. Mi rendo conto che sarebbe auspicabile la riduzione degli organici, ne abbiamo parlato più volte, ma non è una strada facilmente percorribile in tempi brevi e dall'assetto Uci attuale (Skaicentrica).
E allora mi sono divertito a fare il "Preudhomme" da strapazzo. Mi sono domandato quali potessero essere i punti deboli di un tracciato storicamente bellissimo come quello della Liegi. La Liegi è divisa in tre zone nettamente identificabili ed in tre zone interlocutorie: - la zona tra la Roche-en-Ardenne e Houffalize - la zona delle grandi cotes (Wanne, Stockeu, Haute-Levée e Rosier) - la zona finale dalla Redoute ad Ans.
Le zone interlocutorie sono: - la parte iniziale, comunque vallonata e non semplice - la parte fra il Saint Roch e la cote de Wanne. ed infine - la parte (chiamiamola la "terra di nessuno attorno a Spa") fra la Rosier e la Redoute.
Detto questo, ritengo la prima parte ben disegnata e che eventuali interventi non ne modificherebbero l'impatto finale. Ciò che non funziona è la seconda parte in alcuni tratti. Mettere un muro come il Saint Roch seguito da uno stradone pianeggiante è fonte di frustrazione. Oggi il Saint Roch, in pratica serve solo ad uccidere le fughe della mattina, questo perché un tratto duro rompe la continuità di azione di un gruppetto e ne riduce la consistenza, che poi si paga sul successivo tratto pedalabile su un ampio stradone. Ecco il primo difetto che io rilevo: gli stradoni sono nemici del ciclismo moderno. Non sono i muri a fare selezione in sé, ma i successivi tratti pedalabili dove spingere il rapporto. Se i tratti pedalabili sono ampi rientrano in 150, se le strade sono strette e con curve il serpentone si spacca e si sostanzia la selezione. E' questa la spiegazione della maggiore selettività oggettiva di un Fiandre rispetto alla altimetricamente più esigente Liegi, giusto per farla semplice. Il Saint Roch con il tracciato attuale finisce per essere dannoso, perché tra Houffalize e Vielsalm il tracciato relativamente vallonato prevede una strada noiosa e molto ampia che raggruppa il pacco.
I corridori di punta si presentano così al tratto delle grandi côtes con le batterie cariche e con tutti gli effettivi. Le grandi côtes vengono "sprecate" per stancare i leader e nemmeno il più idealista e visionario dei ciclisti oggi pensa che quei durissimi rilievi possano rappresentare anche un minimo remoto trampolino di lancio per un tentativo di fuga vincente. Solo vent'anni fa non era così. Terminati i quattro mostri (Wanne, Stockeu, Haute-Levée e Rosier) la corsa punta verso l'insulsa "terra di nessuno di Spa", un tratto ancora di stradoni e di (al massimo) salite autostradali come il Maquisard o il Mont Theux, salite che definire côtes è un insulto alla categoria. E' in questa fase che si consuma la maggiore profanazione della vecchia grande Liegi. E' questo il tratto che andrebbe prima possibile sostituito perché mortifica ogni gradiente tecnico emerso in precedenza. La corsa potrebbe anche partire da Spa che non cambierebbe nulla rispetto a fare anche il percorso precedente. Ovviamente non prendete queste parole in toto, ma si colga il senso metaforico della mia boutade. E poi arriva il finale, bello che più bello non si può, con quell'arrivo prefissato. Lì non è possibile fare nulla. Quello è e quello deve restare (al limite recuperando il tratto parallelo più stretto dello Sprimont che si faceva una volta). Il problema da porsi è come portare solo 40 corridori al massimo ad Aywaille prima della bellissima Redoute. Quanto scriverò da ora vuole essere una risposta/suggerimento al pezzo scritto egregiamente da Cauz sulla violata Redoute.
Il primo intervento che farei è un azzardo che potrebbe essere considerato, come no. Non ne faccio un punto forte, ma solo una diavoleria in più che potrebbe anche essere saltata. Dopo il Saint Roch inserirei un brevissimo muretto posto sempre ad Houffalize, l'Ermitage, salita brevissima ma con pendenze oltre il 20% che si imbocca da una curva a gomito a destra che immette dalla nazionale in una strada strettissima (un po' un azzardo) che porta all'Ermitage località famosa per avere dato ospitalità a tanti cittadini di Houffalize in fuga dai bombardamenti durante la guerra. La strada porta ad Alhoumont da cui poi scende per riprendere il solito tracciato da Tavigny. Due muri in fila ed il successivo tracciato che allungherà il gruppo porterà ad una corsa viva sin da questa fase, con l'inevitabile perdita di gregari già prima dei quattro giganti cattivi. Da Cetturu propongo di abbandonare il vecchio e noioso percorso per entrare in una fase di piccole strade con medie salite come la Côte de Cetturu e la non banale Côte de Lomré (tetto della corsa coi suoi 574 metri), salite senza grandi pendenze su strade più piccole, sufficienti ad allungare il gruppo. Dal punto di vista tecnico-altimetrico cambierebbe poco (perché un po' di dislivelli ci sono anche nel percorso attuale) ma le strade sarebbero molto diverse e decisamente più spettacolari. PICCOLE STRADE --> GRANDE CICLISMO Vengo alla prima vera modifica proposta: - l'inserimento prima della Wanne della Côte de Petit-Thier (o Mont-le-Soie), salita di poco meno impegnativa dei quattro giganti, che garantirebbe nuova vita e significatività ai quattro giganti, perché da qua (da questa fase di côtes s'intende) si potrebbe tornare a rivedere gruppetti bene selezionati di "reduci" che vanno al traguardo senza il codazzo di coequipier.
In alternativa alla Côte de Petit-Thier, si potrebbe inserire la stretta Côte de Rivage al posto della Haute-Levée. Le due salite si equivalgono ma la Rivage è stretta e non autostradale come la sostituita in proposta. La Rivage è la collina prospiciente la curva ad U del circuito automobilistico di Spa-Francorchamps. Da qui la corsa punterebbe verso Francorchamps per affrontare sempre la Rosier, ma in cima a questa côte, si propone di non svoltare più verso destra e verso Spa, bensì verso sinistra e sud-ovest, verso la valle dell'Ambleuve in direzione di Stoumont e prima di La Gleize, bella cittadina storica, sede di un bellissimo museo sulla Guerra delle Ardenne. A La Gleize si potrebbe scendere sino al fiume per risalire una brevissima côte impegnativa, la Froidcour, tornando sulla nazionale. Subito a seguire la Côte de Lorcé vecchia gloria abbandonata erroneamente dall'organizzazione. Era la salita che negli anni 90 preparava il terreno prima della Redoute e che portava a Remouchamps il gruppo già allungato e con parecchi corridori con la lingua già di fuori. Questo è il video del 1999. Le differenze con la Liegi odierna sono percepibili all'istante.
Dopo la Lorcé, giusto per non sbagliare si potrebbero inserire due strappi dell'Eneco Tour che tanto fanno spettacolo, la Côte de La Fy o Pavillonchamps e la bellissima Côte de Niaster. Non so perché ma sono certo che la Redoute tornerebbe ad essere il trampolino vero dei grandi tentativi per andare a Liegi e non si assisterebbe più a plotoni enormi (di esecuzione ... per il vero ciclismo ) come quelli a cui assistiamo oggi dopo Remouchamps, che sono un insulto alla storia di questa gara.
L'altimetria sarebbe questa (ipotesi 2 con la Côte de Rivage al posto della Haute-Levée)
Questa sarebbe l'ipotesi 2 con la impegnativa Côte de Petit-Thier (o Mont-le-Soie). con il grafico interattivo.
E questi sarebbero i dettagli dei tre tratti dopo il giro di boa di Bastogne.
Il tratto rifatto da Houffalize a Vielsalm su stradine più strette:
Tratto da Vielsalm a Stoumont Ipotesi 1 con l'aggiunta della Côte de Petit-Thier (o Mont-le-Soie) Ipotesi 2 con la Côte de Rivage al posto della Haute-Levée
Il tratto finale da Stoumont al traguardo, rimaneggiato con la sostituzione della parte di Spa con le salite della valle dell'Ambleuve (Lorcé in primis)
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) come quelli a cui assistiamo oggi dopo Remouchamps, che sono un insulto alla storia di questa gara.
