2015.04.26 Liège-Bastogne-Liège (Liegi Bastogne Liegi)

Km 79.0 - Côte de La Roche-en-Ardenne2.8 km de montée à 6.2%
Km 125.5 - Côte de Saint-Roch1 km de montée à 11.2%
Km 169.0 - Côte de Wanne2.7 km de montée à 7.4%
Km 175.5 - Côte de Stockeu1 km de montée à 12.5%
Km 181.5 - Côte de la Haute-Levée3.6 km de montée à 5.6%
Km 194.0 - Col du Rosier4.4 km de montée à 5.9%
Km 207.0 - Col du Maquisard2.5 km de montée à 5%
Km 218.5 - Côte de La Redoute2 km de montée à 8.9%
Km 234.0 - Côte de la Roche-aux-Faucons1.5 km de montée à 9.4%
Km 248.0 - Côte de Saint-Nicolas1.2 km de montée à 8.6%

Posso dire "che delusione"?!
E' una Liegi troppo più facile dello scorso anno. Sono state tolte la Côte de La Vacquée e la Côte de Forges per inserire di nuovo il passaggio da Spa ed il facile Col du Maquisard.
Infine, ma non ultimo aspetto, la corsa è stata raccorciata di ben 10 chilometri !!!


C'è però un fattore che potrebbe rendere interessante la corsa.
Domenica farà freddino, ci sarà probabilmente pioggia nel finale e tanto vento.
Almeno secondo Accuweather e Google Weather.
Vabbeh adesso andiamo a lavorare.

Buon lavoro Ben.

Il tempo previsto per domenica mattina a Liegi non dovrebbe destare problemi, a Bastogne pioverà con temperatura sui 10/12°.

Piccolo insider sulla Liegi, "ma anche no".
Sembra che, se dopodomani l'Uci dovesse ritirare la licenza all'Astana, quest'ultima abbia sorprendentemente intenzione di non presentare ricorso al Tas.
In tal caso non scatterebbe la sospensiva ed alla Liegi gli Astana potrebbero anche non partecipare (CLAMOROSAMENTE).

Ma non si pensi che l'Astana si arrenda così facilmente. Tutt'altro.
Sembra invece che l'Astana abbia intenzione di portare l'Uci di fronte alla giustizia ordinaria chiedendo un risarcimento multimilionario sulla base dei contratti per i prossimi 4 anni già sottoscritti dalla Abacanto SA, la società di gestione, con il governo kazako, la compagnia petrolifera e la compagnia aerea del paese altaico.
Uno dei punti forti dell'eventuale azione legale, sarebbe proprio il conflitto di interessi del presidente Uci con il figlio che lavora per Sky, stessa società che sponsorizzava e sponsorizza la federazione britannica di cui Cookson era presidente.
Per l'Uci una eventuale sconfitta significherebbe la fine ed il fallimento dell'ente.
La battaglia è quindi arrivata ad un livello altissimo.
Per questa ragione è molto probabile che tutto si ridurrà in un contenimento del ruolo di Vinokourov e nella conferma della licenza.
Quindi è probabile che domenica prossima avremo al via l'Astana con delle fortissime motivazioni.
E comincia la stagione di Vincenzo Nibali.

...si risolverebbe in una pagliacciata....il caso  Astana.

perdonate lo spam, ma se ci fossero milanesi interessati, questa domenica organizzo una proiezione pubblica della gara in un locale in zona lambrate. il commento alla corsa ovviamente è collettivo, microfono aperto come al bar sport.





dettagli in PM.

Caro Cauz, purtroppo abito in Vallelvo!

Mi pare il St Roch, sbaglio? Se così fosse c'ero anch'io tra quella gente. Dopo 5 anni non sarò presente dal vivo a questa classica, la guarderò dal divano.

Personalmente ho sempre ritenuto velleitarie le minacce UCI e sarei molto stupito se i suoi bonzi dessero loro un qualsivoglia seguito. Il saggio (ed il buon senso) dice che quando ti appresti alla battaglia devi conoscere le forze del tuo nemico e la loro dislocazione.
Ho la sensazione che qualcuno non abbia ben compreso chi e cosa sia l'Astana: una squadra che porta il nome della capitale di uno Stato. Mah! 
A me Cookson sta pure simpatico ma credo proprio che farebbe bene ad interrogarsi sulla sua UCI: a che cosa serve, a chi serve e, soprattutto, che senso ha ancora così' com'è oggi, federazione delle federazioni.
Purtroppo non vi è ancora stato, nel ciclismo, un adeguato processo di aggiornamento delle sue strutture di governo ad un mondo esterno che ha subito un colossale processo di cambiamento e semplificazione. UCI appare sempre più' come un mostro mitologico dalle fattezze non ben definite: né pesce, né uccello, né quadrupede. In esso ancora convivono politica, affarismo legato al mondo malato della cosa pubblica, piccole oligarchie fuori dal tempo ma non vedo gli interessi del ciclismo e della sua storia, dei corridori, del pubblico, di chi organizza, dei media e degli sponsor.

Domenica, per l'ennesima volta, partiranno 200 corridori metà dei quali per una presenza solamente pletorica, in una gara che al 90% sarà noiosa e scontata e, per di più', con attori decisamente non all'altezza con la sua storia. Non capire che questo significa fare il male del ciclismo e non il suo bene, suona francamente grottesco, dovendo essere questa la prima preoccupazione di chi dovrebbe dirigere questo sport.

un piccolo omaggio alla redoute, il passaggio più mitologico e più svalutato di questa corsa, ridottasi all'ennesima processione di gruppo... ma la speranza è l'ultima a morire
http://crampisportivi.com/2015/04/24/la-redoute-regina-di-vallonia/

Non direi passaggio svalutato, la Redoute è sempre lì in attesa, chissà che domani un ciclista "d'altri tempi" non la interpreti come in passato.
Dai sogniamo un po' perché come dici....la speranza è l'ultima a morire.

Complimenti per l'articolo di crampi sportivi: avevo l'impressione di essere sulla Redoute e sotto a quel tendone di PHIL.....invece ......  

Dove possiamo vedere il tuo "bar" domani?

La Redoute è troppo lontana. Un tempo le azioni partivano ed arrivavano perchè dietro rimanevano in pochi a tirare per chiudere, oggi invece tutti avranno fior di gregari forti che faranno il lavoro per conto dei capitani.
La pioggia invece può far diventare la corsa differente.

salvatore ha scritto:La Redoute è troppo lontana. Un tempo le azioni partivano ed arrivavano perchè dietro rimanevano in pochi a tirare per chiudere, oggi invece tutti avranno fior di gregari forti che faranno il lavoro per conto dei capitani.
La pioggia invece può far diventare la corsa differente.

Credo che ciò che scrivi sia decisamente vicino alla realtà, almeno per ciò che anche io percepisco.
Le bellissime Liegi degli anni '80 venivano corse da 150 corridori.
In quelle squadre i capitani avevano uno o massimo due gregari di lusso che li portavano agli ultimi 30 Km. Dico 30, ma più spesso erano 50, perché alla Redoute la corsa aveva già chiari i pretendenti finali.
Se il finale della Liegi fosse quello di allora, oggi avremmo una volata di almeno 50 corridori.
Dopo la Redoute si saliva la Côte des Forges (salita autostradale) e si scendeva a Liegi. La Redoute non era tanto più lontana dal traguardo. Era più decisiva, ma oggi credo di poter dire che non lo sarebbe ripetendo il vecchio tracciato che vedeva la Redoute anticipata dalla Chambralles.

A prescindere dallo spostamento ad Ans, discutibile ma imprescindibile (c'est l'argent qui fait la guerre), le Liegi anni '90 con il Saint Nicolas e la parzialmente insulsa Sart Tilman erano comunque belle corse.
Cosa è cambiato oggi?

Che i corridori arrivano a Liegi con qualche migliaio di chilometri in più nelle gambe, soprattutto chilometri di gara.
Non solo i capitani ma anche i gregari. Tanti, l'80% hanno già nelle gambe i muracci (altro che le Ardenne) dei Paesi Baschi e le gloriose salite valloni fanno quasi (lo so che è una bestemmia) ... solletico.
C'è poco da fare, se non rendere significativa la successione finale di salite. E non ci sono particolari accorgimenti possibili. Sono pochi i correttivi.
Uno potrebbe essere quello di rendere ancora più impegnativa la prima parte di corsa (ma il chilometraggio è un problema). Per fare ciò si dovrebbe rinunciare a qualcosa della serie dei mostri storici (Wanne, Stockeu, Haute Levée, Rosier). Io taglierei quest'ultima ed il transito dalle parti di Spa, cosa politicamente non facile, per puntare sulla serie Chambralles, Niaster, Redoute e via a seguire il solito tracciato, con o senza la Côte des Forges.
Dalle parti di Malmedy ci sono salite più dure della Rosier che potrebbero rendere più netta la selezione, prima del passaggio alle salite della zona di Remouchamps.
La Chambralles la inserirei anche nel tratto di andata verso Bastogne.
Ho detto della Niaster, salita che all'Eneco fa sempre male e che stranamente la LBL continua ad ignorare.
Speriamo che dal prossimo anno la prendano in considerazione.

Benoit è un piacere leggerti

Il ciclismo attuale.. molto meno
La Freccia ridotta ad uno sprint di 150 metri.. manco piu' il km

meazza ha scritto:Benoit è un piacere leggerti

Il ciclismo attuale.. molto meno
La Freccia ridotta ad uno sprint di 150 metri.. manco piu' il km

Piacere mio! Vermaccio nerazzurro (ah no era un biscione ).
Adesso però sono io a voler leggere te.

Ps. Penso che oggi non ci sarà Vall, che mi sa sia andata a Milano da Cauz
Io sono fuggito ormai dalla città che amavo (sempre e comunque e pure da bianconero).

....invece sono qui a leggerti con piacere come dice Mea!

Molto bella la tua "disamina" sulla corsa.

Scusa se te lo chiedo, visto che non sei una signora, quanti anni hai? Molti più di 50 credo visto che parli degli anni '80. Sbaglio o in fasce già seguivi il ciclismo?

vallelvo ha scritto:....invece sono qui a leggerti con piacere come dice Mea!
Molto bella la tua "disamina" sulla corsa.
Scusa se te lo chiedo, visto che non sei una signora, quanti anni hai? Molti più di 50 credo visto che parli degli anni '80. Sbaglio o in fasce già seguivi il ciclismo?

No Vall, la mia età è proprio quella indicata sotto il mio "amatissimo" avatar.
E' vero invece che seguivo il ciclismo già in fasce. Malattia di famiglia che in me si è cronicizzata.

Lo sapevo che eri un giovane....rampante!

Nessuna notizia dalla corsa, va bene che si risolve tutto all'ultimo momento però sarebbe bene qualche informazione. Lo scorso anno in TV avevano iniziato a riprenderla dal St Roch.

vallelvo ha scritto:Lo sapevo che eri un giovane....rampante!
Nessuna notizia dalla corsa, va bene che si risolve tutto all'ultimo momento però sarebbe bene qualche informazione. Lo scorso anno in TV avevano iniziato a riprenderla dal St Roch.

Detto, fatto. C'è una gran bella fuga in avanscoperta, fatta di tanti uomini da non sottovalutare.

Matteo Montaguti Minard (AG2R), Diego Ulissi (Lampre), Otto Vergaerde (Topsport), Clément Chevrier (IAM), Marco Minnaard (Wanty), Anthony Turgis (Cofidis), Cesare Benedetti (Bora Argon) e Rasmus Quaade (Cult).

Hanno circa 4 minuti su Moreno Hofland (Lotto Jumbo) e Reinier Honig (Bora) e 5'25" sul gruppo tirato dagli Europcar.
Montaguti ed Ulissi li conosciamo. Chevrier è un gran bel giovane, uno da tenere d'occhio. Quaade è un gran passistone. Benedetti è un uomo da fughe.
E per finire Turgis ha vinto lo scorso anno la Liegi Espoirs.

Grasssssssssiiiiiiieeeee.

Mi piace parecchio la tattica Astana. Corsa veramente autorevole.

Se i gregari di Valverde tirano ora, magari arrivano col fiato corto negli ultimi 20 km. L'Astana punta a questo.
Oppure ad una tattica che prevede un Nibali che attacca da lontano sulla Redoute (dove nessuno dei big attacca ormai da parecchi anni) si trova i due gregari per strada o solo Scarponi che gli da una mano il più possibile. 
La seconda tattica mi piace di più.

Ho pensato che Nibali sia in giornata: se son rose fioriranno.

salvatore ha scritto:Se i gregari di Valverde tirano ora, magari arrivano col fiato corto negli ultimi 20 km. L'Astana punta a questo.
Oppure ad una tattica che prevede un Nibali che attacca da lontano sulla Redoute (dove nessuno dei big attacca ormai da parecchi anni) si trova i due gregari per strada o solo Scarponi che gli da una mano il più possibile. 
La seconda tattica mi piace di più.

La paura maggiore degli avversari è la seconda. E' per quello infatti che non vogliono lasciare spazio.
Fa sorridere il fatto che in questo momento il miglior alleato dell'Embatido sia Purito.

Bravissimo Martinello, senza peli sulla lingua parlando di.......