Vincenzo Nibali

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prof ha scritto:Shefer è un soldatino, conta meno di niente.
A quei livelli non si straparla; si lavano i panni sporchi in famiglia e meno traspare all'esterno, meglio è. Le fratture si compongono all'interno nell'interesse di tutti: nessuno deve essere messo nella condizione di perdere la faccia e quando questo accade finisce che qualcuno si fa male. Di solito la parte con minore potere. Nibali ha perso la testa perché, ove così' non fosse, avrebbe pensato, in primis, ai suoi 4 milioncini (e mezzo).
Le valutazioni extrasportive sono spesso più' importanti di quelle sportive e, in ispecie, in un caso come questo. L'intervento di un pres.te Lega (che, guarda caso, è pure un politico) a gamba tesa in un affare così', lo sta a testimoniare. 
Il sospetto che costui sia intervenuto in quanto resosi conto della deriva nibaliana, possibilmente foriera di ben altri guai, è molto forte. Quasi una certezza. 
Situazioni come questa vanno sempre valutate nel loro complesso e mai in una sola dimensione.

Nota: nel mio commento di prima ho scritto "corridoi", ovviamente era CORRIDORI.

Prof, su Shefer forse non l'hai ancora capito: si é dato i gradi di nr. 2 della squadra dopo Vino.
Questo ha alterato gli equilibri interni.
E Nibali parla in quel modo ben sapendo di poter giocare le sue carte, dall'alto dei suoi 4,5 milioncini che pesano e che nessuno gli può toccare anche nel 2016: quindi ha fatto bene a rimettere in gioco i ruoli ........

Benoix la comunicazione é una bella cosa, ma non mangi con la sola comunicazione nel mondo sportivo. E' la tua faccia che esce verso i tifosi che, della comunicazione, poco se ne fanno!
E poi di quale comunicazione vuoi parlare:
1) di quella ufficiale del team
2) di quella dell'atleta.
Perché al punto della situazione (sorpasso di Shefer su Beppe con tutte le conseguenze sulle certezze di Vincenzo) tutto salta e quindi non vi può più essere un solo canale di comunicazione verso l'esterno.

Guarda che non parliamo di personaggi che questi giochi sanno condurli (pensa solo chi hanno gestito Pellegrini, Magnini, mi pare lo stesso Vino in passato)......

Infine può darsi che il soldatino, come dici tu, l'anno prossimo si trovi a fare il ds di una continental italiana, così si spiegherebbe l'intervento del "gramo" presidente della lega....

angelo francini ha scritto:...
Prof, su Shefer forse non l'hai ancora capito: si é dato i gradi di nr. 2 della squadra dopo Vino.
Questo ha alterato gli equilibri interni.
E Nibali parla in quel modo ben sapendo di poter giocare le sue carte, dall'alto dei suoi 4,5 milioncini che pesano e che nessuno gli può toccare anche nel 2016: quindi ha fatto bene a rimettere in gioco i ruoli ........

...Forse a te sfugge qualcosa. Il numero 2 in quell'organizzazione conta meno di niente, Chi conta è Vino e Vino non si fa vedere. Cosa significa che Vino non si faccia vedere?

Mi sa che ti sfugga qualcosa.
In quel tipo di organizzazione, il no. 2 conta meno di niente. Chi conta e Vino e Vino non si fa vedere. Cosa significa che Vino non si faccia vedere?
Significa che Vino ha scaricato Nibali e lo lascia straparlare con il suo luogotenente perché più' straparla e più' s'imbroda.
Nibali parla sull'orlo del baratro, altro che dall'alto dei suoi, virtuali, 4 milioncini (e mezzo). Che sia sull'orlo del baratro lo testimonia l'intervento zelante del pres.te Lega. Qui non si è ancora capito che gli interlocutori di Vino non sono né Nibali (ci mancherebbe!), né la Lega e né la Federazione. Vino ha già messo in ginocchio l'UCI, vi sembra che vada a negoziare con la Federazione italiana? Mi scappa da ridere ...

prof ha scritto:

angelo francini ha scritto:...
Prof, su Shefer forse non l'hai ancora capito: si é dato i gradi di nr. 2 della squadra dopo Vino.
Questo ha alterato gli equilibri interni.
E Nibali parla in quel modo ben sapendo di poter giocare le sue carte, dall'alto dei suoi 4,5 milioncini che pesano e che nessuno gli può toccare anche nel 2016: quindi ha fatto bene a rimettere in gioco i ruoli ........

...Forse a te sfugge qualcosa. Il numero 2 in quell'organizzazione conta meno di niente, Chi conta è Vino e Vino non si fa vedere. Cosa significa che Vino non si faccia vedere?

Mi sa che ti sfugga qualcosa.
In quel tipo di organizzazione, il no. 2 conta meno di niente. Chi conta e Vino e Vino non si fa vedere. Cosa significa che Vino non si faccia vedere?
Significa che Vino ha scaricato Nibali e lo lascia straparlare con il suo luogotenente perché più' straparla e più' s'imbroda.
Nibali parla sull'orlo del baratro, altro che dall'alto dei suoi, virtuali, 4 milioncini (e mezzo). Che sia sull'orlo del baratro lo testimonia l'intervento zelante del pres.te Lega. Qui non si è ancora capito che gli interlocutori di Vino non sono né Nibali (ci mancherebbe!), né la Lega e né la Federazione. Vino ha già messo in ginocchio l'UCI, vi sembra che vada a negoziare con la Federazione italiana? Mi scappa da ridere ...

Bene prof.
Una domanda: cosa ho preso nel tema in classe? 4! E chi se ne frega!
Il presidente della Lega conto meno di nulla: é un ABUSIVO che ha occupato un posto senza averne titolo (come quelli che occupano gli appartamenti).
Vino ha messo in ginocchio l'UCI: sbagliato.
L'UCI l'hanno messa in ginocchio Makarov (Katusha) e Lappartient (pres FFC e UEC), grazie alle debolezze ed incapacità  di Cookson e che andrà a casa probabilmente a Richmond fra meno di un mese.

Quando andavo a scuola, mi sono rifiutato di fare due esami perché ritenevo i docenti più ....... di me: il diploma me lo hanno dato ugualmente.

Io mi conservo come reliquie questi articoli della Gazza e di Tuttobiciweb.


In dimensione originale:
https://i.servimg.com/u/f18/18/45/48/19/gazza210.jpg


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http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=77573
Oggi si occupa ancora di politica?
«Attivamente no, ma è chiaro che dopo venti anni di frequentazione di quell’ambiente, seguo con attenzione le vicende dell’area moderata del centrodestra e soffro per lo stato di frammentarietà e carenza di proposta politica che si è venuta a creare. Ad oggi la mia posizione è quella di attesa. Non voglio escludere a priori di farmi nuovamente coinvolgere dalla politica, però penso che in futuro farò altro».

Magari il presidente della Federazione?
«No, quello è un ruolo molto ben ricoperto da Renato Di Rocco. Proprio qualche giorno fa mi sono incontrato con Renato per definire meglio i confini e i punti cardini della Lega e della propria autonomia. Tutti gli sport, dal più popolare a quello meno, devono oggi esplorare nuovi territori per trovare nuove risorse e nuove soluzioni per essere più appetibili. Occorre progettualità: noi ci stiamo provando. Ma dobbiamo avere le mani più libere».

Quali sono i punti di autonomia che la Lega deve avere?
«Nel modo più semplice e più esplicito deve essere quello del mondo professionistico. Sulla nazionale, che è il fiore all’occhiello del professionismo, e che è di competenza della Federazione, mi sembra che oggi qualcosa si stia muovendo e in futuro si possa collaborare con maggiore efficacia assieme».

Come vede la situazione dell’Astana, che è tornata “sub-judice”?
«Su questo argomento, per quanto ci è dato sapere, delle grossissime novità non ci sono. C’è da chiedersi perché e per quale specifico motivo strategico la vicenda Astana sia tornata di attualità. Per quanto è in nostro possesso, non ci sono assolutamente elementi nuovi. È un caso che ci lascia non poco perplessi. Noi chiaramente vogliamo difendere un team che non è italiano, ma ha un sacco di corridori italiani, parecchio del personale italiano, e due corridori di assoluto valore come Nibali e Aru che sono patrimonio del ciclismo italiano e non solo».

Però in questa vicenda la Federazione e la Lega non hanno ancora preso una posizione.
«La Federciclismo non l’ha presa per non farsi dire che è faziosa e non cadere nell’equivoco di un team che in ogni caso resta kazako. Per quanto ne so, Renato si sta muovendo politicamente. Noi come Lega lo faremo. Abbiamo deciso di non intervenire sulle ali dell’emotività, ma non appena ci saranno nuovi elementi ci faremo sentire».

Lei sulla vicenda è ottimista?
«Sì, vedo una conclusione positiva».

Loro dovrebbero muoversi sulle ali della legalità: ma invece la Lega rappresenta il massimo della illegalità.
Per chi sa di ciclismo e delle porcherie fatte dalla Lega Ciclismo basta ricordare il manuale Coccia 2006 (circa): identico al manuale Cencelli della politica......
Ma Ghigo cosa ne sa, loro sono beati perché non sanno di cosa parlano: il vero gestore della Lega é sempre nell'ombra da oltre 30 anni.

Nibali potrà correre dopo il 13 settembre, così ha deciso l'UCI ,nonostante il direttore di corsa della Vuelta avesse dato il via libera.

Ha ragione l'UCI?

Queste sono le due interviste alla Gazza.

24 agosto

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https://i.servimg.com/u/f18/18/45/48/19/gazza213.jpg

26 agosto

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https://i.servimg.com/u/f18/18/45/48/19/nibali11.jpg

Ed infine l'aggiornamento odierno:


In pompa magna la Gazza dava questa mattina già per ricevuta la deroga Uci e si facevano programmi in vista di Richmond, ma come anticipato da Vallelvo:
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=82714&tp=n

vallelvo ha scritto:Nibali potrà correre dopo il 13 settembre, così ha deciso l'UCI ,nonostante il direttore di corsa della Vuelta avesse dato il via libera.

Questa è la più chiara risposta di Cookson alla politica italiana (leggasi Di Rocco).
Non è l'unica per la verità. Nessuno che ha ad esempio notato che il ricorso della Androni non è stato nemmeno preso in considerazione dall'Uci e ormai sono scaduti i termini (31 agosto).
Questo la dice lunga sullo stato dei rapporti fra Uci e ciclismo italiano.
Il perché di tutto questo lo sapremo probabilmente durante il congresso di Richmond, dove ci sarà una bella resa dei conti e da dove ne usciremo con le ossa rotte.

vallelvo ha scritto:Ha ragione l'UCI?

A termini di regolamento sì, ma ormai siamo in guerra e la ragione conta poco.

vallelvo ha scritto:Nibali potrà correre dopo il 13 settembre, così ha deciso l'UCI ,nonostante il direttore di corsa della Vuelta avesse dato il via libera.

Ha ragione l'UCI?

Regol. UCI - disciplina e procedure
12.1.023 Ogni corridore messo fuori competizione in una prova a tappe non potrà partecipare a nessun’ altra prova per tutta la durata della gara che gli è valsa la sanzione, sotto pena di una sospensione di 15 giorni e di una ammenda da CHF 200 a CHF 1.000. 

Ha ragione l'UCI.
La regola del poter correre é applicabile solo se il corridore si ritira per un qualsiasi motivo, ma non in caso di squalifica.

Per Benoix
La politica non sempre c'entra....... Le regole sono regole.

Sul caso Androni: stesso discorso. 
Tanta propaganda del buon principe.
Avrà fatto poi le denunce che ha tanto sbandierato o tace perché le ha forse ricevute....?

angelo francini ha scritto:...
Bene prof.
Una domanda: cosa ho preso nel tema in classe? 4! E chi se ne frega!
Il presidente della Lega conto meno di nulla: é un ABUSIVO che ha occupato un posto senza averne titolo (come quelli che occupano gli appartamenti).
Vino ha messo in ginocchio l'UCI: sbagliato.
L'UCI l'hanno messa in ginocchio Makarov (Katusha) e Lappartient (pres FFC e UEC), grazie alle debolezze ed incapacità di Cookson e che andrà a casa probabilmente a Richmond fra meno di un mese.

Quando andavo a scuola, mi sono rifiutato di fare due esami perché ritenevo i docenti più ....... di me: il diploma me lo hanno dato ugualmente.

Per quanto mi concerne non ho nessun esame da farti né alcunché da insegnarti.
Gli è che mi capita di conoscere molto bene questo tipo di dinamiche; un po' per ragioni professionali e un po' per via del mio vecchio maestro dal quale, come d'obbligo, ho preso la più' grossa inc...a di tutta la mia vita. Normale, se non la prendi dal tuo maestro, da chi altri?
Per il resto credo che sia proprio dalla discussione comune che emerga piano piano l'intero scenario: la discussione è un confronto continuo di pareri e contro-pareri e da li' ci si fa tutti un'idea di come stiano le cose. Un lavoro di gruppo, insomma: niente professori.

angelo francini ha scritto:

vallelvo ha scritto:Nibali potrà correre dopo il 13 settembre, così ha deciso l'UCI ,nonostante il direttore di corsa della Vuelta avesse dato il via libera.

Ha ragione l'UCI?

Regol. UCI - disciplina e procedure
12.1.023 Ogni corridore messo fuori competizione in una prova a tappe non potrà partecipare a nessun’ altra prova per tutta la durata della gara che gli è valsa la sanzione, sotto pena di una sospensione di 15 giorni e di una ammenda da CHF 200 a CHF 1.000. 

Ha ragione l'UCI.
La regola del poter correre é applicabile solo se il corridore si ritira per un qualsiasi motivo, ma non in caso di squalifica.

Per Benoix
La politica non sempre c'entra....... Le regole sono regole.

Sul caso Androni: stesso discorso. 
Tanta propaganda del buon principe.
Avrà fatto poi le denunce che ha tanto sbandierato o tace perché le ha forse ricevute....?

D'accordo con te
Solo che spesso si vorrebbe che nei regolamenti ci fossero delle eccezioni per i propri campioni

Stranezze.
Prima non era nei piani della Nazionale, ed ora, dopo la squalifica alla Vuelta, diventa il leader da cui non si può prescindere.
Aldilà dei valori sportivi, colpisce parecchio l'invasione del "ciclismo mediatico" in quello "pedalato".

C'è chi pensava che Nibali fosse andato alla Vuelta per mantenere una forma utile per il Mondiale.
In parole povere lo vedeva adatto nella formazione italiana, che per altro sarà carente.

vallelvo ha scritto:C'è chi pensava che Nibali fosse andato alla Vuelta per mantenere una forma utile per il Mondiale.
In parole povere lo vedeva adatto nella formazione italiana, che per altro sarà carente.

Quanto dici è corretto e nel novero delle scelte possibili ci sta.
In effetti non ho meglio precisato la mia osservazione, che riguardava Cassani e le sue scelte, e quel "sue" andrebbe messo fra virgolette.

Dall'articolo si evince che Cassani avesse escluso Nibali nel suo taccuino.
Il percorso di Richmond motiverebbe anche quella possibile scelta.
Ciò che colpisce è invece che adesso, dopo la squalifica della Vuelta, Nibali entra di "rigore" nei piani nazionali.

Non c'è alcuna polemica nelle mie parole, ma solo l'intenzione di mettere a nudo il rituale doppio binario (o doppiopesismo) utilizzato dalla nostra politica federale.

C'è un corridore escluso dalla nazionale per ragioni etiche (un diverbio in corsa), mentre per Nibali si schiudono le porte della nazionale dopo una squalifica per una azione decisamente poco etica (aldilà di ogni "così fan tutti").

Allo scopo voglio rammentare questo interessante articolo di Ciclismo Online:
http://www.ciclismo-online.it/2014/09/09/cassani-brambilla-e-il-codice-etico-di-una-federazione-non-sempre-etica/

Cassani, Brambilla e il “codice etico” di una Federazione non sempre etica
Davide Cassani sta facendo un lavoro egregio con le nazionali e crediamo che sia il CT che sia l’erede naturale di Alfredo Martini. Proprio per questo non condividiamo la scelta di un’applicazione rigida del cosiddetto “codice etico”. Gianluca Brambilla ieri alla Vuelta ha messo in scena una scazzottata con il russo Rovny ed è giustamente stato espulso dalla corsa.
Da qui a non convocarlo in nazionale, solo per questo fatto, crediamo però che ce ne passi. Non condividevamo il “codice etico” del CT della nazionale di calcio, Cesare Prandelli, e non possiamo condividere quello di Cassani. Brambilla non ha mai dato segni di squilibrio, anzi, è sempre stato un corridore modello. Ieri ha sbagliato, è stato espulso e sarà con tutta probabilità sospeso dell’UCI. Applicare il codice etico significa punirlo due volte, togliendo anche un uomo importante alla nazionale. Un po’ come quel marito che per fare un dispetto alla moglie si è tagliato gli attributi.
Andare a “codificare” questo tipo comportamenti è infatti un’arma a doppio taglio. A riguardo, è sicuramente meglio fare come ha deciso di fare Antonio Conte, uno a cui gli attributi certo non mancano, che ha detto di non volere nessun codice etico e di valutare lui e solo lui non sugli episodi, ma sulle persone.
Cassani, invece, ha preferito nascondersi dietro al “codice etico” dettato dal presidente federale Di Rocco: un metodo per non decidere in prima persona.
Così, nel ciclismo malato da tempo di masochismo un corridore viene giustamente espulso dalla Vuelta, sconta, di fatto, cinque giornate di squalifica e si vede anche escluso dalla nazionale per volere di un presidente federale bravissimo ad applicare il codice etico sui corridori, assai meno bravo a fare rispettare le regole a tanti dei suoi amici.

Aggiungo altri elementi per la comparazione dei due casi, i cui esiti diversi stridono e non poco.

http://www.cyclingtime.it/index.php/editoriali/7494-brambilla-nazionale-cassani
http://www.ciclopassione.com/t889-davide-cassani#13348

CASSANI. «Brambilla? Per lui la Nazionale è un discorso chiuso»

«Il codice etico c'è e va applicato»
NAZIONALE | Suona il telefono e Davide Cassani risponde a tuttobiciweb.it mentre pedala con i ragazzi della nazionale Juniores e Under 23, seguito in moto da Marino Amadori: «Brambilla? C'è poco da dire, Gianluca sa bene che la sciocchezza c'è stata e l'hanno vista tutti. Come posso pensare di convocarlo? Come ha sottolineato il presidente Di Rocco, c'è un codice etico che i corridori hanno accettato e che dobbiamo e vogliamo applicare. Quindi per Gianluca non c'è nessun appiglio: niente nazionale».

Di Rocco detta sempre legge. Tutti sudditi. Ricordo il Campionato Italiano 2012 vinto da Pellizzotti.....

Due casi molto differenti, se si vuole analizzare la vicenda.

Il codice etico, usato da Cassani con Brambilla, in realtà non esiste: era più un codice d'onore non scritto, come lo era quello di Prandelli nel calcio.
Cassani all'inizio si era fatto abbindolare dalle furbate di Di Rocco, ma poi ha capito che era solo furbate e, che l'unico codice etico esistente ed applicabile con i tesserati é solo quello del Coni.

Nel caso di Nibali ci si trova davanti ad una infrazione in corsa che é stata sanzionata.
Tipo di infrazione che non rientra fra quelle di "quel" codice d'onore....
Ora qualcuno dirà che sia quella di Brambilla che quella di Nibali sono casi sanzionati sulla base dei fatti di corsa: verissimo.
Ma nel codice d'onore, non etico che oggi mi pare accantonato, era inclusa la fattispecie dell'infrazione di Brambilla .....

La stranezza semmai é dettata dall'inversione ad U del CT Cassani, avvenuta nel giro di un paio di giorni, sull'utilità di Nibali per il mondiale di Richmond.
Sino al giorno prima del fattaccio Nibali non era un papabile oggi lo é diventato anche se, leggendo bene l'articolo della Gazza, Cassani qualche riserva la evidenzia.

Nibali è stato espulso da un Grande Giro: non è cosa che accada tutti i giorni e non è un provvedimento da poco. Nibali è pure il "campione di stato" italiano, predestinato già dagli inizi della sua carriera e, se non ricordo male, proprio da Cassani. Bene, quale occasione migliore per dare un senso vero e da persone serie al "codice etico" ?
Invece no; a Nibali 'sto cavolo di "codice etico" non si applica ...
Bravo Cassani che si presta a questa pagliacciata e brava la federazione a dimostrarsi, se ce n'era bisogno, così' poco credibile e così' tanto opaca.
Un comportamente che giustifica ogni sospetto.

prof ha scritto:Nibali è stato espulso da un Grande Giro: non è cosa che accada tutti i giorni e non è un provvedimento da poco. Nibali è pure il "campione di stato" italiano, predestinato già dagli inizi della sua carriera e, se non ricordo male, proprio da Cassani. Bene, quale occasione migliore per dare un senso vero e da persone serie al "codice etico" ?
Invece no; a Nibali 'sto cavolo di "codice etico" non si applica ...
Bravo Cassani che si presta a questa pagliacciata e brava la federazione a dimostrarsi, se ce n'era bisogno, così' poco credibile e così' tanto opaca.
Un comportamente che giustifica ogni sospetto.

Le regole valgono per Nibali e per Malabrocca allo stesso modo!
I sospetti ridicoli non servono: certo bravo Cassani.
Primo perché sa che in un codice d'onore (ripeto non etico, che non esiste) possono considerarsi solo due o tre casi gravi e fra questi non rientra sicuramente un'espulsione per traino.
Secondo perché ha capito, al contrario di molti, che il codice etico dirocchiano come quello santilliano sono due colossali puttanate inesistenti!

Vi é un abuso del termine etico ultimamente che ha fatto perdere di vista la differenza reale fra l'essere etico ed il non essere etico.
Poi i benpensanti di borgata possono comportarsi come cantava De Andrè in "Bocca di rosa".

Sulla base di quale documentazione ti senti di affermare codesta cosa?

angelo francini ha scritto:Due casi molto differenti, se si vuole analizzare la vicenda.
Il codice etico, usato da Cassani con Brambilla, in realtà non esiste: era più un codice d'onore non scritto ...
Nel caso di Nibali ci si trova davanti ad una infrazione in corsa che é stata sanzionata.
Tipo di infrazione che non rientra fra quelle di "quel" codice d'onore....

angelo francini ha scritto:Ma nel codice d'onore, non etico che oggi mi pare accantonato, era inclusa la fattispecie dell'infrazione di Brambilla .....

Se non era scritto, come si sostanziava l'inclusione di questa fattispecie di infrazione nel misterioso codice d'onore?
E sulla base di quale documentazione sarebbe invece esclusa l'infrazione di Nibali?

Questa ricostruzione mi ricorda la barzelletta di Ginevra che scriveva con il pisello minzionante di Lancillotto sulla neve fresca la frase "Artù è cornuto".
Almeno, in quel caso, si poteva risalire per qualche ora di freddo all'autore dell'offesa con una perizia calligrafica (escludendo allora il dna del povero membro della Tavola Rotonda, Messer Lancillotto).

angelo francini ha scritto:

prof ha scritto:Nibali è stato espulso da un Grande Giro: non è cosa che accada tutti i giorni e non è un provvedimento da poco. Nibali è pure il "campione di stato" italiano, predestinato già dagli inizi della sua carriera e, se non ricordo male, proprio da Cassani. Bene, quale occasione migliore per dare un senso vero e da persone serie al "codice etico" ?
Invece no; a Nibali 'sto cavolo di "codice etico" non si applica ...
Bravo Cassani che si presta a questa pagliacciata e brava la federazione a dimostrarsi, se ce n'era bisogno, così' poco credibile e così' tanto opaca.
Un comportamente che giustifica ogni sospetto.

Le regole valgono per Nibali e per Malabrocca allo stesso modo!
I sospetti ridicoli non servono: certo bravo Cassani.
Primo perché sa che in un codice d'onore (ripeto non etico, che non esiste) possono considerarsi solo due o tre casi gravi e fra questi non rientra sicuramente un'espulsione per traino.
Secondo perché ha capito, al contrario di molti, che il codice etico dirocchiano come quello santilliano sono due colossali puttanate inesistenti!

Vi é un abuso del termine etico ultimamente che ha fatto perdere di vista la differenza reale fra l'essere etico ed il non essere etico.
Poi i benpensanti di borgata possono comportarsi come cantava De Andrè in "Bocca di rosa".

Faccio fatica a capire il senso di questo tuo post sgangherato.
Forse hai frainteso.
Nessun sospetto: tutto documentato ampiamente e se Cassani si piega anche a questa ennesima pagliacciata, non è solo bravo, è un fenomeno!!!
Parli a me di codice etico della minchia?

Caro prof: documentato cosa? Dimmi quale documento prova l'esistenza di questo fantomatico "codice etico"?
Esistono due codici etici:
1) quello FCI, che fa riferimento ai modi di comportamento dei dipendenti e dirigenti federali (deliberato nel 2008)
2) quello del Coni che tratta dei principi etici nello sport, ma che non fa riferimento alle baggianate sulle convocazioni nelle nazionali.

Quindi quello che voi definite "codice etico" é semmai un decalogo di alcuni comportamenti che il CT Bettini aveva stilato, e che Cassani si é bevuto all'inizio ..... Poi si é destato come prima ho scritto.

Siamo, anzi siete disorientati dalla disinformazione giornalistica: che fa apparire vero quello che é falso.
Oramai se una cosa é detta in TV o sui giornali é vera: nessuno più si pone il problema di verificarne la fonte.

Di un codice inesistente cosa applichi? Nulla.
Quindi bravo Cassani che quando ha capito, come ha fatto Conte, si é adeguato.

Mi pare che ammettere la non conoscenza di una certa materia sarebbe un atto di coerenza.
Ma noi siamo tutti CT e tutti dirigenti e quindi pensiamo di avere il diritto di dire quello che ci passa per la testa su ogni argomento: diritto costituzionale mi dirai. Certo ma crea una torre di Babele ove tutti pensano di avere ragione.
Infatti siamo un paese di cacca proprio per questo.

Angelo, le cose che hai scritto adesso erano già contenute nei vecchi post da me citati.

E' o non è Angelo Francini ad avere scritto queste frasi:

angelo francini ha scritto:Due casi molto differenti, se si vuole analizzare la vicenda.
Il codice etico, usato da Cassani con Brambilla, in realtà non esiste: era più un codice d'onore non scritto ...
Nel caso di Nibali ci si trova davanti ad una infrazione in corsa che é stata sanzionata.
Tipo di infrazione che non rientra fra quelle di "quel" codice d'onore....

angelo francini ha scritto:Ma nel codice d'onore, non etico che oggi mi pare accantonato, era inclusa la fattispecie dell'infrazione di Brambilla .....

???

Non chiedere ad altri lumi sull'esistenza di qualcosa (codice d'onore) di cui hai parlato solo tu?!
Non attribuire ad altri pensieri e parole mai scritte, ad unico scopo di fare gratuite polemiche per infantile ostilità.
Smettiamo di parlarci addosso e soprattutto svelenisci il linguaggio.
Adesso basta con questa immotivata saccenza, e comincia a rispettare gli interlocutori, peraltro offesi da accuse totalmente astruse e gratuite.
Non cominciare a scadere come solito, utilizzando qualsiasi argomento per travisare ed attaccare insensatamente.
Se non vuoi demolire del tutto la tua credibilità sui tanto richiamati "regolamenti", limita la tua bulimia sulla tastiera.

BenoixRoberti ha scritto:Angelo, le cose che hai scritto adesso erano già contenute nei vecchi post da me citati.

E' o non è Angelo Francini ad avere scritto queste frasi:

angelo francini ha scritto:Due casi molto differenti, se si vuole analizzare la vicenda.
Il codice etico, usato da Cassani con Brambilla, in realtà non esiste: era più un codice d'onore non scritto ...
Nel caso di Nibali ci si trova davanti ad una infrazione in corsa che é stata sanzionata.
Tipo di infrazione che non rientra fra quelle di "quel" codice d'onore....

angelo francini ha scritto:Ma nel codice d'onore, non etico che oggi mi pare accantonato, era inclusa la fattispecie dell'infrazione di Brambilla .....

???

Non chiedere ad altri lumi sull'esistenza di qualcosa (codice d'onore) di cui hai parlato solo tu?!
Smettiamo di parlarci addosso e soprattutto svelenisci il linguaggio.
Adesso basta con questa immotivata saccenza, e comincia a rispettare gli interlocutori, peraltro offesi da accuse totalmente astruse e gratuite.
Non cominciare a scadere.

tanto per essere chiaro:
sei tu e prof che parlate di codice etico e mi accusi di aver chiesto a voi l'esistenza del codice d'onore (che ti ho scritto che é un decalogo, patto d'onore, non scritto) e non dici dove hai preso il CODICE ETICO su cui la menate inutilmente.
Ma sai leggere o veramente sei fuori di testa.
Ti ho scritto che il CODICE ETICO
NON ESISTE
Quanto allo scadere di livello, rileggiti i termini impropri che avete usato nei vostri post di ieri e di oggi e anche nell'ultimo tuo.
Offende anche la negazione dell'evidenza: come dimostra il tuo sconclusionato scritto qui sopra, che fa il paio con l'altrettanto sgangherato discorso sulla positività di Caruso.

Se non siete in grado di comprendere quello che uno scrive e che voi leggete, non accusate gli altri di saccenza:
valutare che forse voi siete insipienti e modesti e indubbiamente IGNORANTI nella materia sarebbe già un modo per iniziare ad approcciarsi al discorso.

Per fortuna non ti occupi di religione altrimenti avresti il coraggio di scrivere che Gesu Cristo é morto in croce per colpa del tetano causato dai chiodi ruggini!

Se non hai notato te lo sottolineo: uso i tuoi consueti termini e modo di scrivere!
Le accuse astruse e gratuite sono solo le tue.

Tu non sei sereno.
Chiedo a tutti di non replicare più e di essere IGNORANTI dei post "polemici" e solo "contro" di Angelo Francini.
Alla fine ti stuferai.

angelo francini ha scritto:Caro prof: documentato cosa? Dimmi quale documento prova l'esistenza di questo fantomatico "codice etico"?
Esistono due codici etici:
1) quello FCI, che fa riferimento ai modi di comportamento dei dipendenti e dirigenti federali (deliberato nel 2008)
2) quello del Coni che tratta dei principi etici nello sport, ma che non fa riferimento alle baggianate sulle convocazioni nelle nazionali.

Quindi quello che voi definite "codice etico" é semmai un decalogo di alcuni comportamenti che il CT Bettini aveva stilato, e che Cassani si é bevuto all'inizio ..... Poi si é destato come prima ho scritto.

Siamo, anzi siete disorientati dalla disinformazione giornalistica: che fa apparire vero quello che é falso.
Oramai se una cosa é detta in TV o sui giornali é vera: nessuno più si pone il problema di verificarne la fonte.

Di un codice inesistente cosa applichi? Nulla.
Quindi bravo Cassani che quando ha capito, come ha fatto Conte, si é adeguato.

Mi pare che ammettere la non conoscenza di una certa materia sarebbe un atto di coerenza.
Ma noi siamo tutti CT e tutti dirigenti e quindi pensiamo di avere il diritto di dire quello che ci passa per la testa su ogni argomento: diritto costituzionale mi dirai. Certo ma crea una torre di Babele ove tutti pensano di avere ragione.
Infatti siamo un paese di cacca proprio per questo.

Ho capito.
Ho capito che non mi sono fatto capire.
Sul codice etico della m. la penso esattamente come te. Il mio bravo a Cassani era ironico perché Cassani ha applicato una cosa che non c'era e, se fosse conseguente, al pari del suo sodale Rocco, dovrebbe applicarlo anche in questo caso (è un paradosso, spero sia chiaro).
A quanto mi è dato vedere, il buon soldatino Cassani, invece, non si comportò come Conte in quanto il povero Brambilla venne estromesso per infrazione proprio al "codice etico" che non è mai esistito.

prof ha scritto:

angelo francini ha scritto:Caro prof: documentato cosa? Dimmi quale documento prova l'esistenza di questo fantomatico "codice etico"?
Esistono due codici etici:
1) quello FCI, che fa riferimento ai modi di comportamento dei dipendenti e dirigenti federali (deliberato nel 2008)
2) quello del Coni che tratta dei principi etici nello sport, ma che non fa riferimento alle baggianate sulle convocazioni nelle nazionali.

Quindi quello che voi definite "codice etico" é semmai un decalogo di alcuni comportamenti che il CT Bettini aveva stilato, e che Cassani si é bevuto all'inizio ..... Poi si é destato come prima ho scritto.

Siamo, anzi siete disorientati dalla disinformazione giornalistica: che fa apparire vero quello che é falso.
Oramai se una cosa é detta in TV o sui giornali é vera: nessuno più si pone il problema di verificarne la fonte.

Di un codice inesistente cosa applichi? Nulla.
Quindi bravo Cassani che quando ha capito, come ha fatto Conte, si é adeguato.

Mi pare che ammettere la non conoscenza di una certa materia sarebbe un atto di coerenza.
Ma noi siamo tutti CT e tutti dirigenti e quindi pensiamo di avere il diritto di dire quello che ci passa per la testa su ogni argomento: diritto costituzionale mi dirai. Certo ma crea una torre di Babele ove tutti pensano di avere ragione.
Infatti siamo un paese di cacca proprio per questo.

Ho capito.
Ho capito che non mi sono fatto capire.
Sul codice etico della m. la penso esattamente come te. Il mio bravo a Cassani era ironico perché Cassani ha applicato una cosa che non c'era e, se fosse conseguente, al pari del suo sodale Rocco, dovrebbe applicarlo anche in questo caso (è un paradosso, spero sia chiaro).
A quanto mi è dato vedere, il buon soldatino Cassani, invece, non si comportò come Conte.

Infatti hai ragione: non si comportò come Conte.
Credo di averlo scritto chiaro: ha fatto come Conte quando ha capito che il "codice etico della m." era una furbata di Di Rocco!
Al pari di quello di Santilli nel mondo amatoriale ed al pari di tante altre faccende decise dal padre-padrone federale.

Che, ultima chicca, ha concesso ad una "nobile famiglia ciclistica" di convocarsi una nazionale in modo assolutamente privato.
Ma di questo non parliamo perché altrimenti entriamo nel privato .............
In questo si distingue la mia "battaglia" informativa sulle regole.