Quirino Toccaceli
Nato il 25 dicembre 1916 a Roma ed ivi deceduto il 24 maggio 1982. Passista veloce. Professionista dal 1940 al 1950 con 12 vittorie.
Tutte le sue vittorie.
La sua vittoria più importante:
Milano - Mantova
Nona Edizione 20 aprile 1947
Ordine d’arrivo:
Maurizio Ricci - Morris
Nato il 25 dicembre 1916 a Roma ed ivi deceduto il 24 maggio 1982. Passista veloce. Professionista dal 1940 al 1950 con 12 vittorie.
Una bella figura del ciclismo romano a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Passò al ciclismo sull’onda delle belle esperienze e della popolarità del fratello maggiore Edmondo, che pur non passando mai al professionismo, era un’icona del movimento ciclistico nella Capitale. Quirino fu un fortissimo dilettante, vincitore per due volte della Coppa Italia a squadre nel 1935 e nel 1937. Dopo una fase di difficoltà per raggiungere la categoria maggiore, riuscì ad entrare fra gli indipendenti eletti ed a partire, nel 1940, per il Giro d’Italia, dove, pur ritirandosi, riuscì a cogliere un bel 2° posto nella tappa di Roma, dietro l’amico di tante battaglie fra i dilettanti Glauco Servadei. Nell’anno comunque colse subito un successo nella Coppa Costanzo Ciano. Nel ’42, fra una bella serie di piazzamenti, vinse il Titolo Italiano Indipendenti e nella stagione successiva trionfò nel Giro del Lazio. Divenuto un ciclista d’evidenza, pur in quegli anni martoriati, continuò a cogliere qualche bel successo, su tutti la Milano-Mantova ’47, che fu anche l’ultima, e la solita serie di piazzamenti, ma non esplose mai come qualcuno a Roma s’aspettava. In realtà, la sua fu una buona carriera, forse il massimo ottenibile per le sue qualità certo buone, ma non eccezionali. In più, causa le traversie di quell’epoca, dove comunque non mancavano i campioni, si trovò ad affrontare la rinascita del dopoguerra, già trentenne. In carriera ha concluso due Giri d’Italia, nel 1947, 32°, e nel 1948, 25°. Le sue squadre più importanti fra i professionisti, furono la Olmo e la Viscontea.
Tutte le sue vittorie.
1940: Coppa Costanzo Ciano. 1942: Campionato Italiano Indipendenti. 1943: Giro del Lazio; Trofeo Tonetti. 1945: Giro della Valle del Liri; tappa del Giro delle Quattro Province; Circuito di Ancona. 1946: Giro della Valle del Liri; Giro del Golfo di Napoli; Coppa Mariani; GP Jesi. 1947: Milano-Mantova.
I suoi migliori piazzamenti. 1940: 2° nella tappa di Roma al Giro d’Italia. 1942: 2° nel Trofeo Moschini; 3° nel Giro di Lombardia; 3° nella Coppa Avezzano; 4° nella Milano-Modena; 6° nel Giro dell’Emilia. 1943: 3° nella Milano Sanremo; 7° nel Campionato Italiano. 1945: 2° nella Coppa Mariani; 2° nella Coppa Gelsomini; 3° nel Giro di Campania; 9° nel Giro di Lombardia. 1946: 3° nel GP Industria e Commercio; 3° nel Trofeo Banfo; 4° nel Trofeo Matteotti; 5° nel Giro dell’Emilia. 1947: 3° nella tappa di Roma al Giro d'Italia. 1948: 2° nella tappa di Firenze al Giro d’Italia; 3° nella tappa di Milano al Giro d’Italia; 4° nel Giro di Catalogna. 1949: 6° nel Giro del Lazio; 8° nella Milano-Torino.
La sua vittoria più importante:
Milano - Mantova
Nona Edizione 20 aprile 1947
A dispetto del rango dei partenti, che confermava l’ottimo dell’edizione precedente, la Milano-Mantova ’47, ebbe un andamento deludente. I 76 partenti svilupparono poco, veramente poco. Nemmeno sulla salita di Sant'Eusebio, si ebbe una selezione come si pensava, a parte una quindicina di non preparati che si staccarono, come da copione di tutte le corse. Davanti non ci fu nessuno disposto a tentare l'avventura e più che una competizione, quella Milano-Mantova, apparve a lungo, troppo a lungo, come un viaggio turistico. Unico episodio rilevante fu l'inseguimento di Fiorenzo Magni attardato nei pressi di Trescorre per una foratura, e la volata di Bizzi per un traguardo a premio intermedio. Tutto tornò poi nella tranquillità, ed un grosso gruppo infilò l'inizio della pista di Mantova, distribuendosi poi in quei nove che si piazzarono nettamente, mentre il resto arrivò appiccicato come era partito. I fatti di tutta quell’edizione si svilupparono dunque sull’anello mantovano, dove emerse il più lucido e sicuramente, quel giorno, il più forte: Quirino Toccaceli. Il corridore romano rimase a ruota di Bizzi, Covolo e Martini fino all'imbocco della pista, poi qui anticipò tutti con uno scatto imperioso, prendendo gli altri di sorpresa e riuscì a resistere vincendo nettamente sul torinese Covolo, Bizzi e gli altri.
Ordine d’arrivo:
1° Quirino Toccaceli (Olmo) km 221 in 6h25' alla media di 34,909; 2° Antonio Covolo (Monterosa); 3° Olimpio Bizzi (Viscontea); 4° Alfredo Martini (Welter); Vittorio Seghetti (Lygie) 6° Italo De Zan (Lygie); 7° Giovanni Ronco (Willier Triestina); 8° Angelo Menon (Lygie); 9° Remo Sala (Fuchs), seguono a pari merito al 10° posto, altri trentotto corridori.
Maurizio Ricci - Morris