C'è un omino ottuagenario che continua a spararne una più di Bertoldo.
Durante la sua esistenza passata al Porto delle Nebbie, il Tribunale di Roma, probabilmente non si poneva il problema di valutare i documenti ufficiali; forse non era necessario a quel tempo ed in quel luogo.
Aver messo lui a capo della procura nazionale antitopi, antidoping, è stato come mettere i carabinieri su una 500 ad inseguire dei ladri in Ferrari.
Già ma lui non si occupa di andare a caccia dei ladri in Ferrari, si limita ad informarsi sulle frequentazioni e non sulle frequenti azioni presenti anche in altri sport e ben conosciute e favorite nei palazzacci del nord di Roma che un tempo stendevano tappetti rossi al padre sputtanativo della scienza e della medicina applicata allo sport, il primo vero guru ferrarese.
Come saltuariamente ormai capita, anche oggi il nonnino, che forse stanotte non aveva preso abbastanza pillole per dormire, si è svegliato ed ha iniziato a raccontare un po' di storielle per i nipotini e per i colleghi della casa di riposo e parcheggio vitalizio Coni.
Ecco le massime odierne:
[size=130]"Il settore che continua a darci più lavoro e più preoccupazioni, mi dispiace dirlo, continua a essere quello del ciclismo"
"L'età si abbassa e il numero degli atleti trovati positivi all'antidoping aumenta. È uno sport di fatica, certo; ma il ricorso a sostanze proibite avviene il più delle volte per migliorare la prestazione.
Bisognerebbe far capire ai giovani quanto tutto ciò sia sbagliato e rischioso"
[/size]
Dalla relazione della Commissione Ministeriale si ricava questa tabella che dice ben altro, e limitandosi al ciclismo ("drogato" dai dati amatoriali, il dato dell'età media è pure in aumento e non è una sorpresa):
http://www.cyclingtime.it/index.php/news/3870-ettore-torri-continua-a-sparare-fandonie
http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=24764
C'è da chiedersi: dopo una vita spesa a "brancolare" nel Porto delle Nebbie, questo signore dalla veneranda età era proprio la persona giusta per "fare luce" sul doping?
Per approfondire i dati:
http://www.pdf-archive.com/2012/09/28/lo-strano-furore-antidoping-della-federciclismo/lo-strano-furore-antidoping-della-federciclismo.pdf
Durante la sua esistenza passata al Porto delle Nebbie, il Tribunale di Roma, probabilmente non si poneva il problema di valutare i documenti ufficiali; forse non era necessario a quel tempo ed in quel luogo.
Aver messo lui a capo della procura nazionale antitopi, antidoping, è stato come mettere i carabinieri su una 500 ad inseguire dei ladri in Ferrari.
Già ma lui non si occupa di andare a caccia dei ladri in Ferrari, si limita ad informarsi sulle frequentazioni e non sulle frequenti azioni presenti anche in altri sport e ben conosciute e favorite nei palazzacci del nord di Roma che un tempo stendevano tappetti rossi al padre sputtanativo della scienza e della medicina applicata allo sport, il primo vero guru ferrarese.
Come saltuariamente ormai capita, anche oggi il nonnino, che forse stanotte non aveva preso abbastanza pillole per dormire, si è svegliato ed ha iniziato a raccontare un po' di storielle per i nipotini e per i colleghi della casa di riposo e parcheggio vitalizio Coni.
Ecco le massime odierne:
[size=130]"Il settore che continua a darci più lavoro e più preoccupazioni, mi dispiace dirlo, continua a essere quello del ciclismo"
"L'età si abbassa e il numero degli atleti trovati positivi all'antidoping aumenta. È uno sport di fatica, certo; ma il ricorso a sostanze proibite avviene il più delle volte per migliorare la prestazione.
Bisognerebbe far capire ai giovani quanto tutto ciò sia sbagliato e rischioso"
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Dalla relazione della Commissione Ministeriale si ricava questa tabella che dice ben altro, e limitandosi al ciclismo ("drogato" dai dati amatoriali, il dato dell'età media è pure in aumento e non è una sorpresa):
http://www.cyclingtime.it/index.php/news/3870-ettore-torri-continua-a-sparare-fandonie
http://www.spaziociclismo.it/?action=read&idnotizia=24764
C'è da chiedersi: dopo una vita spesa a "brancolare" nel Porto delle Nebbie, questo signore dalla veneranda età era proprio la persona giusta per "fare luce" sul doping?
Per approfondire i dati:
http://www.pdf-archive.com/2012/09/28/lo-strano-furore-antidoping-della-federciclismo/lo-strano-furore-antidoping-della-federciclismo.pdf