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    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera

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    Messaggio Da BenoixRoberti Mar Dic 03, 2013 9:20 am

    Ieri si è svolta in Toscana la riunione per la stesura del calendario 2014.
    Tuttobici riporta una notizia che la dice lunga sul futuro di questo sport.
    http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=63776

    Al Circolo Arci Tamburini, tradizionale ritrovo degli appassionati di ciclismo, si è svolta la riunione per la stesura del calendario juniores 2014. Purtroppo sempre meno le gare in Toscana, appena 18 comprese le corse nazionali e internazionali.

    Nella storica e tradizionalissima Toscana (in tutta la Toscana!) nel 2014 avremo solo 18 gare per juniores.
    La politica è completamente assente. Si va incontro al destino senza il benché minimo accenno di reazione, di risposta politica ad un declino che, a questo punto, appare irreversibile.
    Il popolo italiano del ciclismo è un popolo così senza dignità?
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    Messaggio Da BenoixRoberti Dom Dic 15, 2013 1:50 pm

    Giusto per rinvigorire il passatismo e la nostalgia per un ciclismo italiano vincente e dominante segnalo un video raro del Giro della Valle d'Aosta 1979. Che tempi!
    Tra il 1979 ed il 1983 la Fci ebbe un picco incredibile di tesserati.
    L'epopea Moser-Saronni ed anche un vivaio incredibile ed inesauribile garantiva a questo sport un ricambio incredibile.
    In questo Valle d'Aosta due tappe andarono a Moreno Argentin che poi sarebbe diventato ... Che tempi!

    Un video storico del Giro della Valle d'Aosta 1979 con il commento di Carlo Gobbo:
    http://www.ciclopassione.com/t763-video-rarita#2632

    CLASSIFICHE GIRO DELLA VALLE D'AOSTA 1979

    CLASSIFICA GENERALE
    1° Alessandro Paganessi (Lema Mobili)
    2° Alberto Minetti (Sisport Fiat Trattori)
    3° Giuseppe Faraca (Passerini Colnago)

    GPM GRAN PREMIO DELLA MONTAGNA
    1° Giuliano Biatta (Passerini Colnago)

    CLASSIFICA DILETTANTI 2a SERIE
    1° Luciano Godio (Sisport Fiat Trattori)

    CLASSIFICA A PUNTI
    1° Alberto Minetti (Sisport Fiat Trattori)

    CORRIDORI STRANIERI
    1° Antonio Ferretti (Sui)

    VINCITORI DI TAPPA
    Moreno Argentin (Prologo cronometro), Giuseppe Parente (1), Giuseppe Faraca (2), Alessandro Paganessi (3), Moreno Argentin (4), Alberto Minetti (5), Alberto Minetti (6)

    PROTAGONISTI VARI
    Luciano Godio, Franco Caneva, Giuliano Biatta, Fabrizio Verza, Maurizio Piovani, Giuseppe Zola, Vincenzo Santoni, Walter Delle Case, Claudio Ravasio, Walter Polini, Antonio Laganà, Claudio Pettinà, Gabriele Mirri, Riva, Carlotti, Bianchi, Setti, Luigi Gritti, Giancarlo Baldoni, Willem Pommelaer (Bel), Giovanni Bino, Forlanetti, Novetti, Bianchi, Giuseppe Montella, Mauro Longo, Piergiorgio Angeli, Giuseppe Cipriano, Ricciardello, Van Reveghe (Bel), Borgini, Erich Holdener (Sui), Mauro Canesin, Depret (Bel), Roberto Bedin.
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    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Empty Re: Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera

    Messaggio Da meazza Ven Dic 20, 2013 7:11 pm

    18 corse in Toscana in tutto il 2014..
    nel 1997 (non 50 anni fa..) ce n'erano 19.. ma tra Marzo e Aprile!
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    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Empty Re: Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera

    Messaggio Da BenoixRoberti Dom Dic 22, 2013 6:20 pm

    meazza ha scritto:18 corse in Toscana in tutto il 2014..
    nel 1997 (non 50 anni fa..) ce n'erano 19.. ma tra Marzo e Aprile!
    La crisi italiana del ciclismo giovanile è sia economica che di vocazioni. Ma la crisi peggiore, a mio avviso, è la crisi dirigenziale, la crisi delle idee e delle progettualità del vertice.
    La nostra federazione è fatta da dirigenti che nella maggior parte ambiscono a vacanze termali a spese della comunità ciclistica in quel di Montecatini. Non c'è più il senso della prospettiva, del futuro e l'indispensabile altruismo generazionale che porta ad investire sui giovani, tanta è l'attenzione "bacata" che la nostra dirigenza riserva agli amatori ed alle granfondo, solo per ragioni di interesse economico di bassissimo profilo.

    A questi problemi vanno aggiunti quelli della sicurezza stradale e dei pericoli della viabilità.
    Questi problemi non sono solo italiani, ci sono in molte parti del mondo, anche in nord Europa.
    Cosa fanno le altre federazioni?
    Ci sono tanti e vari esempi e modelli da seguire, ma per la semplicità, per i modici costi di gestione e per la gestione stessa voglio segnalare questo impianto olandese. Si trova alle porte di Utrecht, la città che sta investendo enormemente in urbanistica al servizio della mobilità ciclistica. Il Tour de France sarà la cassa di risonanza per la promozione di questa città sempre più costruita (o ricostruita) sulla mobilità a due ruote.
    Il borgomastro Aalt Wolfsen ha fatto tesoro della presentazione del Grand Depart del Tour 2015 (che costerà ben 10 milioni di euro) per presentare i progetti ambiziosi di Utrecht:


    Ma in Olanda non ci sono solo progetti per la viabilità ciclistica, ci sono anche impianti veri e propri per sviluppare e coltivare tutte le abilità diversamente ciclistiche.
    Alle porte di Utrecht c'è una area attrezzata polifunzionale per il ciclismo (ogni ciclismo) ed il pattinaggio, gestita in collaborazione fra le federazioni sportive (c'è anche un impianto per lo sci e d'inverno la struttura è utilizzata anche per gli sport del ghiaccio), fra i club sportivi e ... udite ... anche fra gli atleti. Vedremo il perché.

    La struttura fra i ciclisti viene chiamata comunemente "Nedereindse Berg" e qua si svolgono anche gare ciclistiche su strada; di recente ci sono stati i campionati studenteschi under23, i campionati assoluti di handbike ed il prossimo 28 dicembre ci saranno i campionati olandesi di società di ciclocross.
    http://www.wvhetstadion.nl/stadion/index.php/nedereindseberg
    http://www.nedereindseberg.nl/over-de-nedereindse-berg/parkoersen/
    http://www.bikepark-utrecht.nl/



    All'interno dell'area c'è di tutto per praticare gli sport a due ruote e le strutture per il trial e la mountain bike, le gobbe e la discesa per il mini-downhill sono manutenuti direttamente da società e atleti, che in questo modo accrescono il riconoscimento di bene comune di questo impianto fantastico.
    Ecco un collage di immagini sperando che qualche dirigente illuminato (e non ancora estinto in questo nostro Paese) possa osservarle e pensare a qualcosa di simile anche qua.

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Bikepa10

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Bikepa11

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Parkoe10

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Toekom10

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera News110

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Bpu3110

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Contac10

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Evenem10

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Het-pa10

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Xc2110

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Toekom11

    La ragione del perché questi impianti sono vincenti: i ragazzi e le società partecipano ai lavori di manutenzione!
    In Italia avrebbero fatto l' "appalto".
    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Bike-w10

    Perché i coetanei italiani di questo splendido bimbino tulipano non possono avere stessa fortuna? capa sul muro 
    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Lidmaa10

    Nella struttura della Collina di Nedereindse (un nome ossimoro) si fa:
    - ciclismo su strada e ciclismo paralimpico in totale sicurezza grazie a due circuiti vallonati (dislivello di 18 metri fra quota più alta e più bassa) per una lunghezza complessiva di oltre 2200 metri (1400+900 circa);
    - un ovale di 333,33 metri per il pattinaggio a rotelle e talvolta anche per il ciclismo dei piccoli;

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Openin10

    - un tracciato per gare di mtb e downhill;
    - tracciati e strutture per bmx, trial

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Minidh10

    A far da servizio accessorio a tutte le strutture ed i tracciati vi è un padiglione, abbastanza carino, disposto su due piani di 200 metri quadrati totali. Il piano superiore dispone di posti a sedere, una sala per le giurie e un bar. Il piano terra dispone di due ampie sale spogliatoi con docce e servizi igienici, un locale medico e una stanza separata di 40mq polifunzionale per riunioni o per lo spinning.

    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Thumb110

    Ed infine ecco alcuni video su come la struttura è utilizzata (notare la salita pavimentata con cemento-pavè antiscivolamento):

    Il circuito in video:



    Vista serale dell'impianto:


    La discesa a tornanti:


    Gara giovanile femminile:


    Gara in linea di ciclismo amatoriale:


    Tracciato di MTB Mountain Bike:


    Gara di ciclocross esordienti:


    Gara di ciclocross su neve e ghiaccio:


    Handbike:


    Pattinaggio a rotelle:


    Una specie di gara di monopattino:


    Se in Italia, in Veneto e/o a Montichiari e/o a Pero-Rho Fiera e/o Assago si pensasse anche ad un impianto così di fianco al velodromo coperto?
    E anche senza il velodromo coperto, si potrebbe pensare ad impianti così, a basso costo, anche cogestiti con privati (agriturismi, spa, ecc.). Perché in Italia non possiamo?!
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    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera Empty Vlaamse Wieler School

    Messaggio Da BenoixRoberti Sab Gen 04, 2014 1:01 am

    Dopo avere analizzato l'esperienza olandese del Bike Park di Nedereindse Berg vicino Utrecht è bene guardare anche come la promozione e la formazione ciclistica avvengono in Belgio.

    Ci sono 5 strutture territoriali (5 Scuole di Ciclismo) bene organizzate e strutturate con programmi di formazione pubblicati, cose che da noi sono semplice fantascienza.
    http://www.vlaamsewielerschool.be/

    Le strutture sono: Fiandre Occidentali, Fiandre Orientali, Anversa, Brabante Fiammingo, Limburgo ed Anversa.

    Presso l'autodromo di Zolder si trova la sede limburghese.
    Questa di seguito è una presentazione dettagliata dell'attività della Scuola di Ciclismo.


    I nomi dei responsabili di Zolder: Ludwig Willems, Jo Cooman, Marc Wauters, Koen Beeckman, Eric Van Lancker. Non so se mi spiego.

    Furono Rik Van Looy e Noël Fore a gettare le fondamenta per il funzionamento delle scuola di ciclismo fiamminghe all'inizio degli anni 80. Sin dall'inizio queste queste strutture si sono regolarmente adattate ai moderni principi di formazione.


    Il fondamento di base su cui si è sviluppata la scuola di ciclismo fiammingo è senza dubbio l'allenamento invernale. Questo viene poi perfezionato al centro di Herentals e sulla pista di Gand.
    Questo allenamento invernale è poi diventato un programma settimanale per le diverse categorie in 14 diverse località delle Fiandre e con il supporto di 35 vetture viene offerto un programma di allenamento personalizzato.
    Una seconda base fondante di queste scuole sono i principi di uno sport fisiologicamente compatibile.


    Così, i programmi di formazione sono sempre realizzati con il consulto di specialisti che elaborano programmi su misura per le diverse categorie di età e formazione, e vengono sviluppati sotto la responsabilità di un istruttore qualificato. Il principio di base è fare la formazione in modo sano e responsabile, basandosi su solide basi di allenamento della resistenza.




    Spesso in queste scuole arrivano ospiti di eccezione. Qui ad esempio troviamo Emma Johansson, la nostra Ely Longo Borghini ed altre ragazze:


    Alcune immagini indicative della qualità eccelsa e dell'organizzazione di queste strutture:
    Crisi di vocazioni, crisi di gare, crisi ... ciclismo in caduta libera PhotoHandler

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    Inutile dire che queste scuole hanno finanziamenti privati corposi e non solo aiuti pubblici. Anche giornali come Het Nieuwsblad, con ottima ottica prospettiva, investono in questo progetto, insieme a sponsor storici del ciclismo come Lotto e la banca KBC.
    Ora torniamo a pensare a come si formano le nostre giovani leve in Italia. E per fortuna che in Italia c'è tanto benedetto e vituperato volontariato. Migliaia di società e di appassionati forniscono il loro tempo e denaro per preparare le nostre nuove leve, soffrendo tremendamente la crisi e pagando tasse gara enormi per mantenere un esercito di parassiti assunti da Coni e Federazioni, mentre lo sport italiano sta andando allo sbando. I dirigenti del nostro sport viaggiando in business class, dormono in cinque stelle mentre gli atleti ed i tecnici viaggiano alla bell'e meglio e vengono spesso ospitati in stamberghe. Poi quando finiscono i soldi si preferisce tagliare le trasferte mondiali agli juniores. Quando ci ribelleremo a questa feccia e competeremo con le nazioni avanzate emulando i loro modelli di eccellenza?! porcazozza 
    Una cosa sola è certa: le piccole società italiane sono state e sono eroiche, ma adesso il volontariato non basta più per essere a livello del resto d'Europa, purtroppo. Sad
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    Messaggio Da Fizz Terabike Sab Gen 04, 2014 1:16 pm

    Ho allenato dei giovanissimi e degli esordienti in passato per una piccola squadra in Brianza ma guardando la potenza dei mezzi che hanno belgi ed olandesi mi sono arrossito.
    In Italia è davvero tutto subordinato ai contributi del volontariato, ma di soldi per lo sport ne escono davvero parecchi dallo stato. sono appassionato e sono felice di vedere tutta questa professionalità nei  paesi di grande tradizione, è un vero piacere ma è anche umiliante per il confronto.
    Io dovevo mettere anche i soldi della benzina di tasca mia a volte. Poi quando si vincono le medaglie arrivano i politici ed i boss dello sport a fare bella presenza e prendersi i meriti.
    Anche nello sport c'è la casta e fino a che non gli tagliamo i viveri non avremo i soldi per progetti come quelli belgi ed olandesi
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    Messaggio Da meazza Sab Gen 04, 2014 6:47 pm

    "I dirigenti del nostro sport viaggiando in business class, dormono in cinque stelle mentre gli atleti ed i tecnici viaggiano alla bell'e meglio e vengono spesso ospitati in stamberghe. Poi quando finiscono i soldi si preferisce tagliare le trasferte mondiali agli juniores."
    Ecco il grosso problema del sistema sportivo italiano (ma anche in quello non sportivo..)
    Un Olimpiadi Invernale ricordo di aver letto che il numero di accompagnatori era piu' del doppio di quello dei nostri atleti.. gli atleti al villaggio olimpico.. i dirigenti e amici vari al cinque stelle
    Il Budget delle varie federazioni sportive son sicuramente piu' bassi rispetto al passato e rispetto ad altre nazioni pero' ricordo che quello del ciclismo è doppio rispetto a quello dell'Australia..
    Le Federazioni dovrebbero servire ad organizzare (o aiutare) gare , squadre , trasferte ecc
    non a mantenere persone..
    Fizz Terabike hai critto bene se non si taglia un po' a questa casta non si va lontano..
    ma non lo fanno i politici (con problemi piu' seri) figuriamoci la federciclismo

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