Da BenoixRoberti Mer Set 11, 2013 10:16 pm
I menù del 12 e del 13 settembre presentano piatti molto simili.
Simili per il comune arrivo in salita non lunga ma con tratti di più che discreta pendenza, simili, se non addirittura identici, per chilometraggio, guadagno altimetrico e tema tattico.
In termini di guadagno altimetrico sono tappe analoghe a quella odierna, anzi (con non poco sorpresa) la tappa odierna era più "dura" delle due prossime (100 e 200 metri in più). Certo parliamo di dislivelli complessivi, un po' come la media del pollo, ma il vento ed il dentello breve ma cattivo del Castillo de Burgos hanno mostrato un gruppo di corridori stanchi e pure con energie psichiche (e di attenzione in gara) al lumicino.
Se consideriamo ciò le tappe gemelle che faranno da apripista al mostro asturiano, potranno fare molto male, più la prima che la seconda. E non è detto che ai fini della classifica possa risultare più decisiva una di queste che non il tremendo sforzo finale che porterà molti a dire fra sé: "tengo duro alla morte, che poi sta odissea è finita".
E' probabile che una Vuelta durissima si concluderà invece con un lotto di ben 4 pretendenti nel giro di pochi minuti. Sarà stata una Vuelta dai contenuti sportivi bassi (come alcuni "esperti" hanno scritto), sarà stata la fatica di una stagione lunga e logorante con GT migliori e più impegnativi di quelli del 2012, ma di certo lo spettacolo in questa Vuelta non è mancato. Il prodotto ciclistico-televisivo è stato di valore assoluto, e ciò è un bene per mantenere vivace questo ricco finale che ci porterà a mondiale, al Lombardia e, permettetemi, alla sempre bella Parigi-Tours (ad Empoli si tappino orecchie ed occhi).
Rifocalizzando la tappa di domani, va detto che la fuga da lontano è molto probabile e vedremo forse non due, ma tre corse contemporanee: quella dei big di classifica, quella dei fuggitivi e quella non meno importante degli uomini a caccia di una maglia per il mondiale. Ci sarà anche quindi la gara italiana, che sarà un test fondamentale per due soggetti in particolare, Diego e Michele from Livorno&Filottrano.
Il secondo deve fare una impresa (l'Angliru sarebbe il massimo, ma meglio portarsi avanti); per il labronico si tratta invece di fare qualcosa di davvero convincente nelle tre tappe che restano ed escludendo oggettivamente l'Angliru (in fuga troverebbe certamente qualcuno più forte di lui), le due tappe gemelle fra Cantabria ed Asturie fanno al caso suo. Sono due tappe su montagne di mare, molto simili a quelle in Lucchesia, ovvero nella terra di Diego, e quindi speriamo che in terraferma Odisseo Ulissi non si perda, per poi presentarsi a Lucca in direzione Firenze-Fiesole e portare fieno alle Cascine. La corsa dalla Castilla alla Cantabria comincerà pertanto presto e varrà la pena buttare presto un occhio al Directo de la Etapa del sito della Vuelta.