8a tappa Vuelta a España 2013 - Jerez de la Frontera-Estepona (Alto de Peñas Blancas) - 166,6 km - (31 agosto)

La tappa dell'Alto de Peñas Blancas ha liberato Vincenzo Nibali del fardello della Roja. Dai commenti che si leggono qua e là viene ormai depennato dai possibili protagonisti d questa Vuelta. Di certo non è arrivato al 100% alla Vuelta, forse nemmeno all'80, ma io non sarei così certo di poterlo escludere dai papabili di questa Vuelta. Le tappe più adatte a lui verranno la prossima settimana dopo il volo verso Aragona e Catalogna.
Mi sento solo di dire che Nibali si è liberato delle pene bianche della Roja. Ora potrà impostare la corsa come un comprimario, ruolo in cui sino ad oggi ha dato il meglio (Giro 2013 escluso). Bene che altri come Nonno Horner e Delfino Roche si facciano avanti nel ruolo di vittima sacrificale per le prossime terribili tappe (più il secondo che il primo).
Sarà una Vuelta che vivrà probabilmente sul filo dei secondi sino al termine (nonostante Angliri e deliri). Rodriguez, Valverde e altri del lotto dei leader non sono dei provetti attaccanti di lunga gittata e restano abbastanza prevedibili nella loro corsa (facciamo forse una piccola eccezione per Pinot e Uran). E' in questi casi che emergono i campioni di razza (anche se non al massimo della forma) con l'invenzione che solo loro sanno tirar fuori dal cilindro. E' il caso del non forte Contador 2012. Ci si augura lo stesso (o qualcosa di simile) possa avvenire per Vincenzì.
Se poi andrà male ... lo aspettiamo comunque a Firenze.

Non capisco perché Nibali, che ieri ha corso da cane andando ad inseguire di persona prima Horner e poi i quattro che non costituivano un pericolo per lui, debba comunque essere considerato meno di ieri? Gli errori tattici non credo li ripeterà e la sua condizione non potrà che progredire nel corso dei giorni a differenza della coppia spagnola Purito/Embatido che proviene dal Tour (avete visto ieri Kreuziger?). In più c'è la crono.

 
P.S.
 
Lasciamo perdere Firenze che per lui, come per tanti, rappresenta "un terno al lotto".

Sì, il ragionamento fatto non fa una grinza.
Proprio nella criticità verso la sua corsa di ieri si trovano anche i motivi per rafforzare la sua possibile leadership alla Vuelta. Non è la prima volta poi che il leader di una corsa va in crisetta al primo arrivo di montagna a "Campitello Matese" o al "Terminillo".
Sui Pirenei e sui monti asturiani sarà un'altra musica.