Nato a Hoogstraeten il 9 agosto 1953. Passista. Professionista dal 1974 al 1990 con 78 vittorie.
Con lui si incontra un corridore solido, di ottime qualità, regolare e con una grande capacità di fungere da cinghia di squadra. Ludo è da considerarsi a tutti gli effetti un passo obbligato della storia del ciclismo degli anni '80, non solo per le 78 corse vinte, ma per quelle che ha fatto vincere ai compagni. Un corridore che non si fermava mai e che sapeva aggiungere alle campagne primaverili ed autunnali delle classiche, anche un ottimo ruolino in estate, con la partecipazione al Tour de France, dove vinse 7 tappe (4 individuali e 3 cronosquadre) e dove fu capace, nelle 10 partecipazioni complessive, di giungere anche nella top ten della classifica generale: 8° nel 1980. In quell’anno, a testimonianza del suo protagonismo, finì terzo nelle rassegne degli scalatori e nella classifica a punti. Un uomo di valore, anche fuori dalle strade, senza grilli per la testa, sempre pronto ad unire i compagni ed un faro su un movimento dove comunque è restato anche dopo la carriera, senza però la presunzione di giocarsi un ruolo da protagonista divenendo manager, privo di quelle capacità che l’aver pedalato non dona, come tanti, troppi, suoi colleghi. I suoi successi erano perlopiù frutto di azioni da finisseur, dopo aver stravolto la resistenza degli avversari. Non aveva infatti una grande volata, ma una progressione tra le migliori mai viste negli ultimi 40 anni. Nelle classiche, la sua generosità verso i compagni, Raas su tutti, gli ha tolto vittorie, anche se alla fine delle prove, nell’osservatorio insisteva la convinzione che fosse stato il più forte. Comunque, il suo palmares è degno e le classiche monumento che ha mancato per poco (fu 2° al Fiandre nel 1983, 2° al Lombardia 1984), sono state compensate da altre sicuramente di valore. Le sue principali vittorie: Parigi-Bruxelles '77 e '79, Gran Premio della Schelda '80, l'Henninger Turm '82 e '83, il Gran Premio d'Autunno '83, '85, il Campionato di Zurigo '85, il Tour de l'Aude e il GP du Midi Libre '77, Giro del Lussemburgo '78, il Giro del Belgio '85 e, per finire, la Kuurne-Bruxelles-Kuurne '87. A ciò ha aggiunto decine di semiclassiche e tappe dei vari Giri in cui ha preso il via.
Maurizio Ricci detto "Morris"