Nato a Parma il 23 gennaio 1954. Passista veloce, completo. Alto m 1,81 per kg 73-74. Professionista dal 1978 al 1986, con 14 vittorie.
Ottimo dilettante, categoria vissuta per gran parte nelle file di una squadra storica di Romagna, la Rinascita di Ravenna, dove fu azzurro più volte, passò professionista nel 1978, in seno alla Zonca Santini. Corridore fortissimo sul passo e per nulla fermo in volata, è subito parso come un possibile per i medio-grandi traguardi di un giorno, ma la sfortuna e una scarsa freddezza nelle fasi decisive, glielo hanno impedito. Ciononostante, la sua carriera è stata più che discreta. Già nella stagione d'esordio, a dimostrazione della sua buona predisposizione verso le gare contro il tempo, vinse la cronometro di Urdof in Svizzera. L'anno successivo non raccolse vittorie, ma solo un piazzamento di rilievo nel Gran Premio d'Argovia-Gippingen, sempre "nell'amica" Svizzera. Nel 1980, in seno alla "Bianchi Piaggio", vinse la Cronostaffetta e il Circuito di Parabiago. Si migliorò nell'anno successivo (il migliore della sua carriera), dove divenne luogotenente di Francesco Moser in seno alla "Famcucine-Campagnolo". Iniziò la stagione col 4° posto alla Sanremo, dove fu il primo italiano. Vinse una tappa del Giro di Puglia, ed in un'altra giunse secondo, quindi ancora un successo nella frazione di Cronostaffetta in coppia col tedesco Gregor Braun, poi trionfò nella cronometro del Giro del Trentino, nella tappa di Mantova al Giro d'Italia e nei circuiti di Monzuno, Vogolo Marchese e Strabella. Conquistò l'azzurro ai mondiali di Praga dove finì 31°. Nell'82 sfiorò i successi con beffardi secondi posti allo sprint nella tappa di Urbino al Giro (dietro Bontempi) e nella Tre Valli Varesine, valevole come prova unica per il campionato italiano (dietro Gavazzi). Giunse 3° nel G.P. Montelupo e si consolò vincendo il Circuito di Zambiana. Fu azzurro a Goodwad, nel gran giorno iridato di Saronni. Aprì benissimo il 1983, vincendo la classica d'apertura Trofeo Laigueglia, quindi il Circuito di Trento. Di nota anche il suo 2° posto nel Trofeo Matteotti, quando regolo il drappello che aveva seguito invano il vincitore Marino Amadori. Nell'84 si segnalò per la vittoria nel Circuito di Faenza, la piazza d'onore al Giro di Puglia e il terzo posto a Laigueglia, ma si capì che la china era avviata al tramonto. Chiuse l'attività alla fine del 1985.
Maurizio Ricci detto "Morris"