Nato a Castelfranco di Sotto il 25 agosto 1959. Professionista dal 1982 al 1994, con 28 vittorie all’attivo.
Era chiamato “Il Coppino”, per la somiglianza col grande Fausto e per le speranze che nutrivano i suoi sostenitori. Non è diventato un parente stretto di Coppi, ma un bel corridore che ha raccolto meno di quanto abbia seminato, spesso per sfortuna. Passato prof nel 1982, si fece subito notare per alcuni piazzamenti, come il 2° posto al Giro dell'Etna e al significativo Giro dell'Appennino. Al suo primo Giro d'Italia chiuse 25°. Sarà proprio la “corsa rosa”, la sua croce e la sua delizia. Dopo un lento miglioramento dei suoi piazzamenti finali tra l’83 e l’87, si presentò al Giro ’88 come capitano della blasonata Del Tongo, sicuro di poter vincere. Vinse la tappa che si chiudeva sull’erta di Campitello Matese e conquistò la Maglia Rosa a Selvino. Ma nella frazione del Gavia, resa tremenda dalla neve e dal freddo, la perse, non ritrovandosi più. Chiuse 5°: suo miglior piazzamento fin lì. Idem nell’89, mentre fu 6° nel ’90, ma in entrambe le occasioni, senza acuti, grazie alla regolarità. Quasi 32enne esplose nel ’91. Conquistò la “rosa” nella 2a tappa, la riperse e la riprese, fino a dominare sulle grandi salite, vincendo le frazioni dell’Aprica e del Pordoi e, persino, la cronometro finale. Fu un’apoteosi. Nel ’92, venne al Giro Indurain e si vide. Chioccioli vinse una tappa e chiuse 3°, dietro lo spagnolo e Chiappucci. Partecipò finalmente al Tour de France, dove vinse una grande tappa a St. Etienne, transitò primo su quattro vette (tra le quali il mitico Galibier), ed a Parigi, chiuse 3° nella Classifica dei GPM e 16° nella Generale. Tra le sue altre vittorie, di nota furono: la Coppa Agostoni (’84), il Giro del Friuli (’85), il Memorial Nencini (’90), la Bicicletta Basca (’92), nonché diverse frazioni di altre corse a tappe.
Maurizio Ricci detto "Morris"