meazza ha scritto: vallelvo ha scritto:....non nel ciclismo.
come no.. mi viene in mente l'inchiesta Lampre
Meazza questa è una castroneria e sai anche di dirla.
Non so perché fai questo. C'è una totale evidenza di disparità di trattamento fra il ciclismo e gli altri
sport, una differenza presente sia nella prassi italiana che in quella estera, internazionale.
A parte questo, non mi interessa il gné gné per il nostro
sport ma mettere a fuoco l'ipocrisia inaccettabile per proteggere alcuni atleti e le dirigenze più vicine al Coni.
In questo modo lo
sport diventa PURA MAFIA, mentre i media si accaniscono sullo
sport non gestito da strutture di diretta emanazione federale e Coni, ovvero in mano a club privati.
Veniamo alla castroneria.
Il processo Lampre non è stato tirato per le lunghe. Prima di tutto, facciamo un distinguo dovuto sennò è pura caciara: un conto è il processo penale, quello sì andato per le lunghe (ma è purtroppo prassi "normale" dei nostri tribunali), un altro è il processo sportivo che ha portato alla squalifica per due anni di Ballan.
Da quando la Procura di Mantova ha inviato le carte all'UPA del Coni è passato poco tempo per istruire e concludere il processo sportivo. Semmai andrebbe aperta una discussione sull'istituto della sospensione, uno strumento politico che Uci e federazioni usano a discrezione.
Esulando dal ciclismo, l'ipocrisia del Coni e dello
sport di Stato trasuda da ogni dove.
Basti pensare al caso della Kostner. Da un anno prima si sapeva che Karolina aveva presenziato agli incontri tra Schwazer ed il soggetto "inibito Coni" Michele Ferrari. Bastavano quegli atti e quelle deposizioni per deferirla, a termini di regolamento.
Invece quel deferimento venne dopo mesi e mesi di probabili patteggiamenti interni al Coni, molto probabilmente per le conseguenze sulle compromissioni dirigenziali. Il deferimento giunse (guarda caso) solo dopo che la sud tirolese produsse la sua bella medaglia per il Coni e non avvenne per la frequentazione di Ferrari o per la mancata segnalazione della frequentazione di Schwazer, ma perché lei aveva saputo del doping dell'ex fidanzato.
Si giunse al deferimento ed alla squalifica della Kostner, un provvedimento che alla luce del colpo di spugna sui dirigenti non solo sa di ipocrita, ma proprio di criminale.
La Kostner è stata squalificata a seguito della deposizione di Schwazer e quindi sulla base di testimonianza, mentre i medici federali sono stati assolti dalla giustizia sportiva nonostante una documentazione imbarazzante che li inchioda, di cui una parte è stata anche pubblicata.
E tutti ci ricordiamo quella uscita del gigione Malagò a "Un giorno da Pecora" dove fece l'amicone per la Kostner.
Tutta scena e niente sostanza. Anche in quel caso, dal momento del deferimento, la giustizia fu rapida.
Ripeto, furono mandati assolti i due medici Fidal (e Fci) che invece stanno uscendo con le ossa rotte dal processo di Bolzano.
In quel caso la "giustizia" sportiva fu invece celerissima, non solo celere. E scommetto che se dovessero venire condannati dalla giustizia ordinaria, in quella sportiva verrà fatto valere l'istituto del "ne bis in idem", ovvero i due medici non saranno giudicati due volte per la stessa infrazione.
Inutile girarci intorno. C'è una serie di federazioni che fa coprire gli atleti nelle fasi calde pre-olimpiche, con il beneplacito del finto dormiente Coni (la colpa è del software se esce qualcosa).
E se poi scoppia il bubbone i responsabili sono il software, le linee internet, gli atleti (che fanno i furbi) e MAI MAI I DIRIGENTI.
Ma si sa, "gli atleti vanno e vengono, mentre i dirigenti restano".
Dirò una bestialità: meglio il modello criminale di doping di Stato" della Ddr, che questo criminalissimo, ipocrita ed impunito modello Italiano di Doping di Stato.
Questa ipocrisia è una vera e propria sollecitazione al doping, come pure una ignobile scuola di ipocrisia. E sappiamo che l'ipocrisia uccide la personalità.