Nato il 9 aprile 1904 a Cittiglio (Varese), ed ivi deceduto il 30 marzo 1976. Professionista dal 1926 al 1935 con 4 vittorie all’attivo.
Il fratello minore o maggiore che sia, di un grande campione rischia sempre di sparire dall’attenzione più generale e, spesso, come in questo caso, di fronte alle medesime iniziali di nome, di essere azzerato dal fratello celebre. Capitò infatti a chi scrive, di dover correggere un signore che, in un’occasione pubblica, dava al celebre Alfredo, anziché ad Albino, la vittoria alla Tre Valli Varesine del 1930, semplicemente perché aveva letto un albo d’oro della corsa, ove era stato pubblicato il cognome del vincitore accompagnato solo dall’iniziale del nome.
Lo sconosciuto ai più, invece, quella corsa di casa, sempre sfuggita al fratello dai “garun” di ferro, l’aveva bellamente vinta, e si meritava la giusta attenzione. Come d’altronde il resto della sua carriera, vissuta sempre all’ombra di Alfredo, non certo come controfigura o simbolo di protezione, bensì come il più fedele dei gregari, ed atleticamente un buon corridore, capace, nonostante il ruolo svolto verso il leggendario di famiglia, di ritagliarsi comunque un discreto spazio. Nel ’27 si piazzò diverse volte e chiuse il Giro al 27° posto, ma l’anno seguente, oltre al Campionato di Varese, corsa certamente minore, colse un gran bel successo nell’ottava tappa del Giro d’Italia, la Roma Pistoia e terminò la corsa non ancora rosa, all’8° posto. Nel ’29 vinse una tappa del Giro di Sicilia che chiuse al 3° posto e finì 11° in quello d’Italia. Nel ’30, oltre alla vittoria nella Tre Valli Varesine, fu 4° nella Coppa Bernocchi, ed il suo trend di piazzamenti continuò bene almeno fino al 1933, anche se non colse più successi. Pagò le fatiche nel ’34 e nel 35, ma nel complesso, la sua carriera fu buona. Anche perché, nel silenzio, per il grande Alfredo, non solo fu gregario, ma pure un decisivo supporto psicologico.
Maurizio Ricci detto "Morris"