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    Armand De Las Cuevas

    Morris l'originale
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    Messaggio Da Morris l'originale Sab Giu 27, 2015 7:35 am

    Armand De Las Cuevas De_las10
    Nato a Toyes il 26 giugno 1968. Completo. Professionista dal 1989 al 1998, con 29 vittorie.
    Corridore di grande talento e pure assai completo, ma con un carattere difficile, scontroso e talvolta oltre i limiti del concepibile. Su queste particolarità ha senz’altro inciso il difficile rapporto col padre che lo portò sovente a fuggire di casa fin dalla tenera età. Di origine spagnola si mise in luce da subito, in particolare nelle corse aspre ed in quelle contro il tempo e solo per guai fisici non andò alle Olimpiadi di Seul. Contrariamente agli accordi col selezionatore della Nazionale francese, che prevedevano ancora un paio d’anni fra i “puri”, nel 1989 passò professionista, accasandosi in Spagna, nella blasonata Reynolds-Banesto di Perico Delgado e dell’emergente Indurain. Dopo un anno di apprendistato, nel ’90 vinse da campione una tappa della Vuelta delle Asturie e finì 3° nei Mondiali dell’Inseguimento. Nella stagione successiva, era già un faro del movimento francese grazie ai successi nel Campionato Nazionale su strada, nel GP Plouay, nella Bordeaux-Cauderan, nei GP di Hendaye e di Leves, nonché nella 3a frazione della Bi-cicletta Basca. Impiegato nel ‘92 come spalla di Indurain a Giro e Tour, trovò modo di mettersi in evidenza in diverse tappe ed al Giro finì 3° nella Classifica finale dei Giovani. Nell’anno colse un paio di successi a Riom e nel prologo del Tour di Romandia. Nel ’93, scalpitante come non mai, trovò modo di litigare con Echavarri, diesse della Banesto e con lo stesso Indurain in una tappa del Giro, precludendosi la possibilità di continuare il rapporto nella formazione spagnola, ma per il resto vinse corse significative come il GP Nazioni a cronometro, una tappa e la Classifica dell’Etoile de Besseges, una tappa della Parigi Nizza, 2 tappe e la Classifica del GP Capital in Portogallo, nonché diversi piazzamenti, fra i quali un 2° posto nella frazione di Senigallia al Giro d’Italia. Passato alla Castorama fu autore di un ottimo ’94, vincendo dapprima la Parigi-Camembert, indi il prologo al Tour di Romandia (chiuso 2°), la crono di Bologna al Giro d’Italia, che gli valse per un giorno la Maglia Rosa (chiuse il Giro 9°), poi, dopo un Tour de France dove pur andando bene fu costretto al ritiro, andò a vincere la Vuelta a Burgos che impreziosì con 2 successi di tappa, nonché la Clasica San Sebastian. Atteso ad una ulteriore crescita di risultati nel ’95, invece, anche a causa di una caduta alla Quattro Giorni di Dunkerque, che gli procurò la frattura di una clavicola, deluse. Nell’anno vinse la Coppa di Francia e il Trofeo Polymultipliee. La chiusura della Castorama e la sua fama di atleta difficile, quasi lo costrinse alla disoccupazione nel ’96. Alla fine trovò l’ingaggio alla Casinò, allora piccola formazione e nell’anno non vinse nulla. Nel ’97 tornò alla Banesto, orfana di Indurain che si era ritirato, per fare il gregario di Olano e tornò al successo, cogliendo la Clasica de Sabinanigo. Molto meglio il ’98, sempre al team spagnolo, quando diede una grande dimostrazione di forza al Dauphine Libere, indi vincendo la Route del Sud ed una tappa della stessa. Sembrava ritornato ad alti livelli, invece, quelli furono i suoi ultimi fuochi. Nel ’99, passò all’italiana Amica Chips, ma non combinò nulla e si ritirò.

    Maurizio Ricci detto "Morris"
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    meazza
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    Messaggio Da meazza Dom Giu 28, 2015 5:19 pm

    Bel ritratto
    A crono era ben messo in bici , in salita ...
    Hai detto Morris , carattere molto complicato

    Chissa dov'e' finito ? Aquitania ? Réunion ?

    Un corridore molto diverso da quelli attuali , nel bene e nel male
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    Messaggio Da Morris l'originale Gio Lug 02, 2015 11:16 am

    Un personaggio che andrebbe approfondito (abbracciando più scienze dell’uomo), perché più vero dei più e, anche per questo motivo, più complicato. Un giorno, uno delle centinaia di migliaia di ipocriti che infarciscono di mefitico lo sport e la vita, mi disse che Armand era un buon corridore solo perché era dopato. Risposi semplicemente che era uno dei milioni di dopati che han fatto sport dalle olimpiadi dell’antica Grecia ad oggi e che aveva comunque il merito di non urlare di essere pulito, magari accusando a destra e manca come fanno tanti, quasi sempre nella convinzione di passare per quello che non sono. E se poi togliessimo dalle disamine i dopati, con o senza la costosa ed affaristica bazzecola dell’antidoping a monte (quindi anche prima del fatidico biennio 1966/67), non parleremmo più di sport, vista l’epidemia di “alterati”, iniziando dagli amatori….
    De Las Cuevas correva come un cavallo pazzo, un distinguo non da poco in un’epoca di fotocopie e di telecomandati. Andava dai santoni, uno in particolare, ma faceva di testa sua. Era facile ad alzare le mani se qualcuno lo importunava o magari lui lo vedeva come tale, ed era sanguigno in tutto, persino nelle convinzioni filosofiche.

    Uno così potrebbe vivere in ogni luogo lontano dai riflettori sui peli umani. Non è un caso se gli ultimi segni di sua presenza ci spingono verso Reunion, nell’oceano indiano, non lontano dal Madagascar, un’isola di ottocentomila abitanti, ad insegnare ciclismo ai giovani…..
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    Messaggio Da BenoixRoberti Gio Lug 02, 2015 11:39 am

    So che Meazza è sensibile all'argomento e quanto scritto da Morris mi dà l'occasione di postare il link a questo passaggio stupendo di Lemondaccio dal libro di Laurent Brochard:
    http://www.ciclopassione.com/t1432p60-laurent-brochard#18506

    C'è di che riflettere.
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    meazza
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    Messaggio Da meazza Gio Lug 02, 2015 6:40 pm

    Il Libro l'ho letto (l'ho consigliato io al buon Lemond)
    Non ho mai detto che Bassons è perfetto (e Brochard nel suo discorso ha pienamente ragione)
    Pero' era una mosca bianca in quell'epoca
    Solo contro tutti
    e rispetto agli altri (pochi) non aveva paura a mettere la faccia

    Tornando a De Las Cuevas
    In un mondo attuale , dove manager e preparatori ti dicono anche quando devi andare in bagno , non sarebbe durato piu' di un anno

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