Nato a Deftinge (Belgio) il 25 giugno 1952. Passista. Professionista dal 1976 al 1987 con 63 vittorie.
Un corridore, tra i pochissimi nella storia, ad essersi ritirato con la maglia di Campione Nazionale addosso. E fra strada e pista, dilettanti e professionisti, di maglie tricolori del Belgio ne ha messe assieme una collezione: ben 12! Perfettamente capace di far convivere il ciclismo su strada con quello dei velodromi, ha saputo costruirsi una più che dignitosa carriera, con epigoni internazionali ben definiti. Potremmo dire che ha costruito quel “di tutto un po’” che lo ha fatto divenire in evidente a cavallo degli anni ottanta. Passista con buone doti velocistiche e di altrettanto buona tenuta sulle salite non lunghe, Ferdi Van den Haute, ha forse corso troppo fra i dilettanti, dove, alle otto maglie tricolori nazionali (quattro nell’inseguimento individuale, tre nell’americana e uno nell’omnium) ha aggiunto una miriade di traguardi. Ma pure quella permanenza fino ai 25 anni, che gli ha sicuramente tolto delle cartucce da usare nel ciclismo che fa storia, ovvero quello dei prof. Pedalatore non sopraffino (la sua postura sulla bici, specie in salita, non era certo bella), grazie alla pista, ha saputo mettere assieme buone qualità di finisseur (il suo pezzo migliore), come distinguo di pregio da aggiungere alle doti sul passo. Su queste peculiarità, ha costruito i suoi migliori successi nell’elite, proprio come quello nella Gand-Wevelgem ‘78. Fra le sue vittorie da prof, oltre a 4 titoli nazionali su pista (due nell’omnium e uno nell’americana), il Campionato nazionale su strada nell’87 (a 35 anni!), colto sempre con un’azione da finisseur, 3 tappe della Vuelta di Spagna e una al Tour de France. Una bella figura. Suo figlio Tom, è stato nel 2010 professionista nella Landbouwkrediet.
Maurizio Ricci detto "Morris"