cercavo un thread dove mettere questo articolo, ma non lo trovo. quindi ne apro uno apposta, con doveroso ritardo.
ho scritto un omaggio esageratamente lungo a evans e hushovd. se qualcuno lo volesse leggere, sta qui
http://crampisportivi.com/2015/04/01/thor-e-cadel-la-normalita-di-essere-giganti/
ci ho messo settimane a scriverlo, ma evans e hushovd sono stati due dei corridori che più ho amato nell'ultimo decennio... e ripensando a entrambi, mi sono accorto di quanto le loro storie siano piene di punti in comune, sia nelle somiglianze che nelle differenze: il ruolo fondamentale per il ciclismo della loro terra, una carriera segnata dalla maglia iridata e dal tour, due addii quantomai antitetici, un mondiale che per uno segna lo sbocciare dei risultati e per l'altro praticamente il declino... e due mondiali di fila, un finale di carriera da compagni di squadra...
si sono ritirati da pochi mesi, quelle che arrivano saranno le prime classiche senza di loro, e io mi chiedo già quanti siano nel ciclismo di oggi gli uomini in grado di portarsi sulle spalle delle storie così grandi.
ho scritto un omaggio esageratamente lungo a evans e hushovd. se qualcuno lo volesse leggere, sta qui
http://crampisportivi.com/2015/04/01/thor-e-cadel-la-normalita-di-essere-giganti/
ci ho messo settimane a scriverlo, ma evans e hushovd sono stati due dei corridori che più ho amato nell'ultimo decennio... e ripensando a entrambi, mi sono accorto di quanto le loro storie siano piene di punti in comune, sia nelle somiglianze che nelle differenze: il ruolo fondamentale per il ciclismo della loro terra, una carriera segnata dalla maglia iridata e dal tour, due addii quantomai antitetici, un mondiale che per uno segna lo sbocciare dei risultati e per l'altro praticamente il declino... e due mondiali di fila, un finale di carriera da compagni di squadra...
si sono ritirati da pochi mesi, quelle che arrivano saranno le prime classiche senza di loro, e io mi chiedo già quanti siano nel ciclismo di oggi gli uomini in grado di portarsi sulle spalle delle storie così grandi.