Nato l’8 aprile 1948 a Nevele (Belgio). Professionista dal 1969 al 1985 con 74 vittorie.
Maurizio Ricci (Morris)
Secondo di tre fratelli che hanno davvero segnato una dinastia. Anche i loro figli, in attesa dei nipoti, sono finiti sulla bicicletta, ed un paio fra i professionisti. Walter, forse meno dotato rispetto al maggiore Willy e al fratellino Eddy, era però il più tattico, non a caso, a carriera d’atleta finita, ne ha iniziata una, ancor più vincente, da direttore sportivo.
Si segnalò da dilettante come un astuto, capace di succhiare le ruote e di spendere il meno possibile in corsa, anche perché se il tracciato presentava salite, era sempre costretto a difendersi. Passò presto fra i professionisti (aspetto in ogni era della storia del pedale, estremamente positivo per l’atleta), a soli venti anni e quelle caratteristiche le mantenne. In altre parole, il suo spunto veloce, di nota, ma non certo di uguale spessore a quello di Willy, diveniva letale, perché a monte sapeva correre per giungere lì, col massimo possibile delle proprie forze di giornata. Sul passo era bravo, sapeva vedere bene la corsa e sapeva affrontare le salite che lo interessavano, ovvero quelle delle classiche, giocando al meglio la potenza di cui disponeva. Ovviamente era inesistente nei grandi giri a tappe, mentre era un possibile in quelli corti e non troppo duri. La sua vittoria più bella l'ottenne nel Giro delle Fiandre ‘76, quando riuscì a sorprendere di misura Moser. Altri successi di primo rilievo: l'Amstel Gold Race ‘72 e il Giro del Belgio ‘77, nel quale vinse pure tre tappe, la Kuurne-Bruxelles-Kuurne ‘73 e ’79, l’E3 Prijs Harelbeke ’76, il GP Scherens, il GP di Vallonia e la Bruxelles-Ingooigem nel 1977, la tappa di Bruxelles al Tour de France ’78 e l’Attraverso il Belgio nel ’77 e ’84. Appesa la bicicletta nell’85, ad inizio ’86, divenne DS della Panasonic, col grande Peter Post.
Maurizio Ricci (Morris)